Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 30/12/2007 1:39:22
Provo a ricapitolare sommariamente qualche punto essenziale, partendo dall’argomento principale del post: quella che Pier definisce “la breccia totale”, la cui compatibilità con l’impatto di quel Boeing 757 rimane tutta da verificare.

1) Prendo come termine di confronto il rapporto ASCE e, dove possibile, lo studio che Henry ha presentato sull’argomento.
Per i neofiti, il forum più completo relativo alla “questione Pentagono” si trova su abovetopsecret.com.
Chi avrà la pazienza di scorrere tutte le 250 pagine (4383 risposte, 1 milione e 477 mila visite) troverà il riscontro e la discussione di tutte le tesi che si sono via via prodotte sull’argomento.
Il quale è ben lontano dall’essere risolto, come certi sostenitori della versione governativa vorrebbero sbrigativamente far credere.

2) Prendo come punto di riferimento solo le colonne della prima fila, definite nel rapporto ASCE con la sigla “AA”.
Per intenderci, questa è la colonna “18AA”.





Questa è la colonna “9AA”





Il punto di impatto più diretto è quello della fusoliera, che avviene in prossimità della colonna 14 (poi tenteremo di esaminare l’impatto in corrispondenza della colonna 11AA, motore sinistro, e 16-17AA, motore destro).
La sola documentazione fotografica disponibile si riferisce alla parte alta dell’impatto.
Diciamo alla base del primo piano.





Secondo il rapporto ASCE, la zona inquadrata dovrebbe rappresentare il punto d’impatto del timone di coda.
La fusoliera dovrebbe impattare all’altezza del pianterreno.





Non esiste, che io sappia, documentazione fotografica relativa alla parte inferiore, sempre nascosta da getti d’acqua, schiuma, fumo ecc.
La prima osservazione da fare è quella già suggerita da Pier (#221) sulla base di ciò che viene sottolineato dall’ASCE: l’altezza dei danni sulla facciata è assai minore dell’altezza della coda dell’aereo.
La coda dell’aereo avrebbe dovuto procurare danneggiamenti fino al quarto piano dell’edificio.
I danni visibili, viceversa, si fermano ai primi due piani.
Le misure precise sono indicate nel rapporto:

The height of the damage to the facade of the building was
much less than the height of the aircraft’s tail. At approximately
45 ft, the tail height was nearly as tall as the first four floors of the
building. Obvious visible damage extended only over the lowest
two floors, to approximately 25 ft above grade. (p. 36)


Una possibile spiegazione può essere questa: la parte inferiore del timone di coda ha impattato nel settore inquadrato dalla foto; la parte superiore si è spezzata e non ha avuto alcun impatto sulla facciata.
Henry sostiene: il timone di coda ha distrutto la colonna 14 all’altezza del secondo piano:

Sempre al timone di coda si dovrebbe, quindi la distruzione della colonna 14 del primo piano (2 floor).

Per poi rimanere esso stesso distrutto:

Importante segnalare che sempre a questo pavimento e al soffitto del primo piano (2 floor) si deve l’azione di distruzione dell’impennaggio di coda, che non ha impattato verticalmente ma inclinato

In realtà, una delle stesse testimonianze invocate da Henry nella premessa del suo articolo (quella di Don Mason, citata dall’ASCE) sembra smentire questa possibilità.
Si legge nel rapporto ASCE (p. 13):

The aircraft struck the building between the heliport
fire station and the generator, its left wing slightly lower
than its right wing. As the plane entered the building,
he [Mason] recalled seeing the tail of the plane.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=3&topic_id=3983&post_id=107912