Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  justforfun il 23/12/2007 17:52:39
No, certo che no. Però tutti gli uomini sono uguali, e quando la pazienza finisce, si passa all'ironia (o peggio). E la pazienza finisce prima quando la persona con cui si parla non ascolta o sbaglia i conti. Io non ci vedo nulla di strano nel fatto che ci siano persone che prendano in giro quelli che chiamano complottisti. (Diverso è il caso, naturalmente, se l'ironia non è giustificata o è un modo per cercare di prevaricare).Non ci vedo nulla di strano soprattutto se le persone che sono oggetto delle loro ironie fanno di tutto per cercarsele. Come esempio cito la discussione sulle meridiane sempre su questo sito. L'ironia in casi come quelli non solo è naturale, ma è anche il minimo che ci si possa aspettare.

Arrabbiarsi in questi casi non ha molto senso. Quando un debunker dice cose senza senso e non ascolta le correzioni o fa finta di non vedere tu te la prendi con lui e lo prendi in giro per questo, no? E non ci vedi nulla di male, giusto? La cosa è reciproca. Se poi il debunker ha pure ragione... arrabbiarsi significa solo farsi del male e farsi ridere ancora di più addosso. Per ridurre l'ironia bisogna parlare meno a caso e fare pochi errori, e le discussioni insensate o stupide dovrebbero essere moderate (non chiuse, però!) dalle persone con un po' di buon senso in modo che non vadano avanti all'infinito dando altre occasioni di ironia ai debunker. Oppure bisognerebbe essere umili; altrimenti ci si rovina il fegato.

Ma spesso non è così. Come dice Tubo, e come è successo in questo stesso thread, ci sono persone che parlano un sacco ma che sono troppo convinte di quello che dicono per accettare errori o correzioni. Anche se vengono da persone più preparate, più autorevoli e sicuramente non ufficialiste. E non c'è nessuno che le fermi. Provare a dire qualcosa in quei casi finisce per essere un modo per farsi dire "ma si sta solo domandando", che anche se non lo si dice mai è palesemente falso se si guarda a cosa è stato detto prima e a come vengono accettate o no le risposte degli altri.

E poi scusa: arriva uno, dice una cosa qualsiasi e tutti lo seguono, e finché non arriva qualcuno un po' più autorevole a prendersi gli insulti pur di evitare che la cosa continui all'infinito, tutti quanti credono al primo che parla senza preoccuparsi di niente, salvo poi cambiare idea e parteggiare per l'altro.
Ma così è pericoloso. Con questo metodo, puoi davvero essere sicuro che su ogni argomento trattato i debunker non abbiano ragione? No che non puoi, perché l'argomento è stato trattato in maniera superficiale e in maniera confusa. Hai un bel da arrabbiarti col debunker, ma dato che non lo ascolti quello passerà sicuramente all'ironia, alla fine. E tu rimarrai lì a roderti il fegato senza nemmeno sapere se ti stanno prendendo in giro a ragione oppure a torto. E' il debunker che insulta perché non ha più armi oppure è il complottista che parla per partito preso e, come dicono loro, fa domande finte perché tanto ha già tutte le risposte?

Chi lo potrà mai sapere, se anche qui tra persone che fondamentalmente la pensano alla stessa maniera non si riesce ad avere un dialogo equilibrato, e a volte nemmeno a parlarsi senza insultarsi?

Sembra che si debba avere sempre ragione per tutto, ma non è così; a volte si sbaglia ed è più facile doverlo ammettere a chi la pensa allo stesso modo che a un debunker, giusto?

Ecco, questo.

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