Re: E i passeggeri?

Inviato da  salistrari il 19/6/2006 13:07:48
Io come al solito quoto Max Piano...
non è un'abitudine, ma la sincera ammissione che le tue argomentazioni non fanno una grinza.

Vorrei dire una cosa in merito ai crolli delle torri.

Il fatto che ci sia un inizio di crollo asimettrico NON significa assolutamente che bisogna esludere una demolizione controllata. Questo perchè in quasi tutte le demolizioni controllate, il cedimento delle fondamenta INIZIALMENTE pongono alla struttura dell'edificio una perdita di appoggio che comporta nella parte alta dell'edificio un'inclinazione asimmetrica. Questa inclinazione viene recuperata successivamente (nel giro di qualche frazione di secondo o secondo) dall'attivazione delle cariche sequenziali piazzate nei punti strategici. Nel caso delle torri poi, l'inclinazione della parte alta della torre all'inizio della sequenza di crollo, è in parte dovuta anche al fatto che in quel punto le colonne portanti erano state danneggiate da impatto e esplosione dell'aereo.

Per quanto riguarda il cemento polverizzato invece, NON esiste nessun caso di COLLASSO DA TRAUMA (vedi terremoti) di edifici che hanno registrato la poleverizzazione delle parti cementizie e di metallo della struttura.
Il crollo verticale delle due torri e la frammentazione in piccoli spezzoni, nonchè la fusione dell'acciaio (anche nelle fondamenta) non può essere assolutamente attribuita all'impatto dell'aereo che è avvenuto centinaia di piani sopra. Quello che afferma il NITS è scientificamente impossibile. Per poter sostenere che sia stato il calore dell'esplosione del kerosene a sciogliere le travi di acciaio della struttura, si dovrebbe anche ammettere una quantità enormemente superiore a quella della portata del serbatoio di un aereo di linea.
INoltre le esplosioni di idrocarburi presentano un picco termico di pochi secondi (5-6 al massimo) ed un picco pressorio molto basso. Per indebolire invece una struttura d'acciaio, c'è bisogno di altissime temperature (nell'ordine dei 900 gradi) per svariate ore.
Resta comunque il fatto che l'evento dell'esplosione del carburante è rimasta circoscritta a pochi piani e NON a TUTTA LA STRUTTURA. Ed anche ammettendo l'assurdo e cioè che in quella sezione dell'edificio le temperature raggiunte siano state in grado di indebolire fortemente l'acciaio, il crollo sarebbe rimasto circoscritto a quella porzione, interessando pochi altri piani e non tutto l'edificio. Questo perchè le colonne portanti dei piani inferiori NON erano state danneggiate nè da impatti, nè da esplosioni.

L'unica spiegazione plausibile che rimane, per spiegare il continuato apporto energetico (cinetico e termico) piano per piano capace di far collassare verticalmente e completamente l'edificio, è quello dell'esplosione sequenziale di cariche esplosive (o di termite).

Ciao. Questo giusto per chiarire che NON sono affatto deboli le argomentazioni di chi mette in dubbio i rapporti ufficiali. Qui non si tratta di un porfessore sconosciuto dello Utha o del Pianeta Marte. Qui di tratta di evidenze fisiche che NON possono corrispondere a quanto affermato dalla versione ufficiale.

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