Re: C'è poco da "debunkare" qui...

Inviato da  ruggero_20 il 22/3/2007 21:44:13
Citazione:

Redazione: (A parte il leggerissimo problema delle "precedenze", da espletare tutte in qualche millesimo di secondo, anche un "non balistico" sa bene che un angolo di incidenza di 42° è decisamente superiore a qualunque angolo massimo di penetrazione, nell'acciaio come nel cemento come persino credo nel legno, e che quindi buona parte dell'aereo avrebbe dovuto "rimbalzare" più avanti di quel buco, restando decisamente all'esterno del Pentagono. Altro che "compatibile". Non scherziamo perfavore!)


Scusa ma in quanto fisico mi sento chiamato in causa.

Non scherziamo per favore.

Quanto un oggetto rimbalza o meno dipende dal momento dell'oggetto e dalla rigidità della parete.
Così come a voi paiono ovvie le considerazioni cinematografiche e di analisti video, a me paiono ovvie quelle fisiche.

Se una palla buca un foglio di carta perpendicolarmente, mentre magari rimbalza a 45° questo e solo dovuto al fatto che la velocità della palla è bassa. Se spari un proiettile contro un pezzo di cartone sono praticamente sicuro che lo buchi sia a 90° che a 42°.

In generale, finchè non fai calcoli precisi non puoi assolutamente sostenere la teoria del "rimbalzo". Perchè non è per nulla la più intuitiva al livello fisico (forse lo è al livello popolare, ma assolutamente non a quello tecnico).

Chiaramente la forza penetrante diminuisce all'aumentare dell'angolo di penetrazione, ma qui il problema è calcolare di quanto diminuisce, e se questo quanto è sufficiente o meno a bucare quel muro.

Secondo, anche dopo aver dimostrato che l'energia cinetica non è sufficiente a sfondarlo, devi dimostrare che la rigidità dei componenti dell'aereo sia sufficiente e non schiacciarlo completamente "addosso" alla parete, lascianto solo detriti piccoli e deformati.
Alcuni pezzi più e meno grandi sono visibili in foto, e quindi su questo non c'è dubbio, e ce ne sono molti anche piccoli. Il fatto che non ce ne siano di macroscopici mi sembra più che naturale, perchè la rigidità richiesta ad un pezzo macroscopico per rimanere integro potrebbe essere eccessiva.
Chiaramente tutto questo esula dal tipo di velivolo o evento, è semplicemente una valutazione "fisica".
Dovrei fare qualche calcolo, con l'aiuto di un ingegnere per le rigidità, per dare un senso quantitativo a quello che ho detto, ma si DEVE escludere nel modo più assoluto il rimbalzo, FINCHE' non si mostrino numeri o calcoli che lo reputino ammissibile. Questo perchè non è assolutamente l'idea fisica intuitiva. E se una persona vuole portare avanti un'idea non intuitiva deve mostrare i calcoli, altrimenti è solo aria fritta.
Sempre se ho capito bene che per "rimbalzo" intendi parti macroscopiche o tutto l'aereo.

Io, pur essendo un fisico, non mi sentirei mai in grado di poter dire: "ho dimostrato questo e quello sull'11 settembre" perchè in situazioni del genere il concetto di dimostrazione è difficilmente applicabile, non prima di giorni (non ore, giorni), di calcoli prima a mano e poi su computer. La simulazione della Purdue, solo per calcolare un singolo aspetto del problema, praticamente solo prendendo spunto da un singolo aspetto dalla situazione, ha impiegato giorni per fornire dati scientifici.

Ciao,
Ruggero

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