Re: Dubbi

Inviato da  Tuttle il 14/11/2006 18:42:32
Citazione:
Sono sempre dubbioso sui tuoi dubbi relativi a quello che avremmo dovuto trovare delle ali mozzate, per me dovevamo trovare qualche pezzi di lamiera di al massimo qualche metro quadro accartocciati e tanti pezzettini grandi come un quaderno.


E no tifoso. Le ali non si accartocciano. Sono lame che colpiscono di taglio. Sono pensate e costruite per tagliare. La stessa struttura interna è fatta per resistere alla forza d'impatto con l'aria. Basta studiarsi altri incidenti aerei, anche disastrosi contro montagne o edifici o il terreno stesso. Le ali non si accartocciano. Si spezzano in tronconi. Anche le modelizzazioni dei 767 che entrano nelle torri mostrano le ali dividersi prima in 2 poi in 3 tronconi. E' semmai la fusoliera a cedere progressivamente, un po come le cellule delle automobili. E' la fusoliera che in caso di impatto deve cedere e non le ali che sono il principale strumento di portanza dell'aereo. Anche la fusoliera però accartocciandosi aumenta progressivamente la propria durezza e robustezza compattando drasticamente i materiali che vi sono ospitati lungo la sua longitudine. Anche i crash test di cui ti parlavo mostrano chiaramente che le ali si disassemblano non si sbriciolano come il vetro. Le zone che si accartocciano sono gli strati superiori di copertura dell'aereo. I flap non si accartocciano. La gabbia portante delle ali non si accartoccia semmai si dissassembla cedendo di schianto nei punti di giuntura. Questo è un esempio di quello che dicevo ieri. Siccome abbiamo visto due pezzetti di aereo accartocciati di AA77 allora ci immaginiamo che gli aerei si accartocciano. Non è così. E non sono io a dire una cavolata è proprio la costruzione degli aerei di linea che non lo permetterebbe. Gli aerei di linea hanno costruzioni più simili alle navi che agli aerei leggeri o ai caccia militari. Sono pannelli rivettati, gabbie e tronconi. C'è una tolleranza di flessione e dei punti di rottura stabiliti. C'è un vero e proprio scafo e l'intera struttura ha dei punti che cedono prima di altri. E' per questo che le dinamiche sono sempre simili. Nel caso di impatto ad alta velocità la cosa non cambia. Se l'aereo taglia una superficie allora deve lasciare un taglio dove è passato. Se non lo fa deve disassemblarsi cedendo progressivamente lungo ogni parte che compone l'aereo. Quindi ripeto che avremmo dovuto trovare grosse parti di ala, probabilmente in fiamme e un grosso taglio sopra il foro di entrata, in prossimità dell'aggancio del timone di coda alla fusoliera. Esattamente come il WTC dove l'impennaggio di coda ha letteralmente segato diversi piani di colonna d'acciaio. Non so chi vi abbia raccontato la frottola degli aerei di linea che si sbriciolano negli impatti perché semplicemente non è vera. Sono gli incendi semmai che possono distruggere gran parte dei loro materiali, ma gli impatti no. Possono distruggere delle zone limitate di aereo, rivestimenti o strutture non portanti, o comunque delle aree circostanziate, ma la struttura portante no. Non è fisicamente possibile o l'aereo si frantumerebbe anche solo volando a 1000KM/h a 10000 metri di quota. Se non ci credi chiedi ad un esperto....io l'ho già fatto. Purtoppo non vuole minimamente prendere parte alla discussione perché anche lui non crede all'autoattentato malgrado ammetta l'assurdità della dinamica Pentagono. Ma a me basta per confortare quello che comunque è evidente e soprattutto ovvio.

Per quanto riguarda il discorso "perché allora non dichiarare un aereo più piccolo?". Questa è una domanda che trascende dalle evidenze delle quali si discute e per le quali non nutro un particolare interesse. Le spiegazioni sarebbero centinaia, di tipo emotivo, logistico, organizzativo. Insomma non mi pongo proprio la questione. Io ho cambiato definitivamente idea da quando ho potuto ispezionare un B757 dal vivo. Mi stavo abituando al chiacchericcio e al modello 3d che è fatto di bit...

A presto.

Pier Paolo.

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