Re: Prova decisiva dell'assenza di resti del 757 al Pentagono!

Inviato da  Tuttle il 10/9/2006 12:43:36
Perchè ancora non memorizziamo un dato di fatto enorme come una montagna?
Il punto dove ha impattato l'aereo era semplicemente composto da una parete wafer di mattoni ricoperta da lastre in Limestone. Una banalissima parete robusta ma assolutamente abbattibile da un b757.200 con motori a pieni giri, sparato a 800 kilometri orari con un peso al decollo di 116.000 chili!! (a quella velocità il peso era molto ma molto maggiore!!!). Insomma, perché tutti accettano i fori di entrata delle torri (!!) e non questo? Per il fantomatico buco? Niente buco ma cratere. Si evince da una marea di materiale e ormai solo i più estremisti afecionados continuano a tirare fuori la teoria dell'aereo che si infila nel buco della serratura...

Dietro la stessa parete e a quel livello c'era il NULLA! Un unico piano open con colonnato a vista per tutto il primo anello. Colonne anch'esse di struttura normalissima. Cemento armato con rinforzo in tondini di acciaio. Quale fatica comporta ragionare sul fatto che un aereo si infili in un edificio in quel modo? Insomma è ora di finirla di pensare che l'aereo si sia schiantato contro una specie di massa granitica.

Poi i detriti ci sono. UNA MAREA DI DETRITI. Come si fa a non vederli? L'aereo non è di acciaio o di ferro!! E non è precipitato come siamo abituati a vedere! Le leggi in ballo non sono neanche paragonabili. Abituiamoci a ragionare su questi eventi per quello che sono. Singolari e non paragonabili a nessun caso preesistente. Nessuno ha mai a "sparato" un boeing a quelle velocità e a quelle masse su un edificio. Non c'è proprio materiale sul quale fare riferimento. Non è un motore che precipita da diecimila metri da morto, immobile, privo di spinta che non sia la pura attrazione gravitazionale e che in più precipita sulla terra impenetrabile. Prova a lasciare cadere un proiettile 9mm da 300 metri di altezza e vedi cosa accade...niente.
Poi prova a spararlo con una pistola su una superfice dura, sempre a 300 metri di distanza....il proiettile si schiaccia/deforma e attraversa il materiale fino a consumare la sua forza.

Il b757 poi è un aereomobile di grande fattura. Composto da enormi parti in graphite, kevlar e fibra di vetro. NOn ci vuole molto ad immaginare cosa comporti un percorso fra le colonne di cemento a questi materiali....Ci sono anche i detriti del motore. Le parti che si vedono dalle foto (quelle che fanno urlare al motore di piccole dimensioni!!!) sono parti interne allo stesso, coassiali al sistema. Alcune assolutamente riconoscibili anche dai cataloghi della Rolls Royce. Ricordare sempre che la visione che ci portiamo dietro dei motori giganteschi va filtrata del loro involucro, anch'esso di materiale assolutamente deformabile come quelli descritti, e del sistema di pale rotanti coassiali all'asse di rotazione, anch'esse di materiale fragile (basta vedere i danni riportati da un motore del genere anche solo tirando dentro un gabbiano). Ciò che ne rimane è il motore vero e proprio (molto più piccolo) che in quelle condizioni ha continuato per un bel po di metri a macinare materiale in entrata producendo i danni che si possono immaginare e che hanno infatti prodotto il disassemblamento degli stessi motori. Nessuna fusione.

I "pochi" detriti all'esterno sono guardacaso riconducibili alla prima parte dell'aereo, la carlinga appunto che è quella che ha impattato i container i quali hanno prodotto un danno simile a quelli che ci saremmo aspettati per il resto dell'aereo. L'impatto della carlinga coi container, i quali hanno ovviamente opposto molta meno resistenza rispetto al pentagono e soprattutto nessuna esplosione del carburante, ha influito sul loro stato/dimensione semmai ne ha potenziato la spinta di espulsione dal punto d'impatto a causa della soppraggiunta esplosione. La perforazione è di certo stata provocata dalla parte più rigida dell'aereo o di quello che ne restava. Schiacciatura della carlinga con conseguente indurimento ed aumento di capacità penetrante e attaccatura delle ali alla carlinga stessa, il tutto ancora spinto dalla forza dei motori a regime. Insomma c'è tutto quello che serve per capire o almeno intuire. Basta essere in grado di valutarlo e soprattutto saperlo accettare.

Consiglio di andare a vedere com'era l'area del pentagono colpita per capire quello che dico. Immaginate di far "scorrere" un 757-200 a 800/700 kilometri orari dentro un parcheggio soterraneo di un centro commerciale, fra colonne di cemento e aria. Chi trova il timone ha vinto.

Buona domenica.

Pier Paolo

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