Re: Spanciata del 767 al pentagono?

Inviato da  Det.Conan il 27/6/2006 16:02:46
Non stava nelle caverne ancora

Hai ragione stava forse in una capanna o in una casupola al massimo di 2 piani.
In questi edifici(molto tecnologici)nella tecnologica Afghanistan supportato da tutte le comodita' scientifiche dei nostri tempi sarebbe riuscito sicuramente a organizzare gli attentati.Come notoriamente si sa nelle grotte tutte queste apparecchiature non si possono usare.

Avevano poche centinaia di persone (gli imbarcati sugli arerei) e hanno scremato

Sai quante persone arrivano ogni anno da tutte le parti del mondo negli USA?
Inoltre vorrei ricordarti che i suddetti terroristi non ci sono andati pochi giorni prima in America.Alcuni cerano da mesi e anche con la cittadinanza.

Ci vuol poco per riconoscere qualche arabo fra tutti, anche solo dal nome e dalla foto.

Hai ragione,ci vuole veramente poco per dare la colpa a qualche arabo dei fatti.
Visto che nemmeno il nostro Bin ha mai rivendicato gli attentati.

Soprattutto se sono persone in qualche maniera già noti ai servizi segreti

Ah ci sei arrivato alla fine.Erano gia' noti e non hanno fatto nulla.Oppure molto piu' probabilmente hanno fatto la parte dei polli finendo incastrati in un gioco piu' grande di loro.

l'uranio impoverito si usa in guerra, non contro i civili

Dunque l'uranio si spara dai proiettili-i proiettili colpiscono delle persone-la guerra in Iraq si e' svolta non in battaglie campali ma principalmente nelle citta' casa per casa-i proiettili colpiscono i civili dunque(ragionamento induttivo-deduttivo)l'uranio impoverito si usa contro i civili.Logico,no?

E, tuttora, nessuno studio ha dimostrato un rapporto di casualità diretta fra leucemie e uranio impoverito. CI sono solo speculazioni, nessuna dimostrazione.

L'articolo che riporto per intero(troppo facile evitare di leggere i link) non centra
ASSOLUTAMENTE NIENTE CON L'11/9.Vorrei pregare l'addetto a cancellare gli insulti e gli OT clamorosi di questo thread di non farlo perche' davanti a simili affermazioni non si puo' non rispondere in modo particolareggiato.
QUESTO ARTICOLO E' TOTALMENTE OT:

Circolano sul web foto orribili di bambini abortiti in Afghanistan e Iraq.
Corpicini senza occhi o con tumori al posto degli occhi, con gli organi interni sviluppatisi fuori dal corpo, senza arti, con enormi cancri fetali (1).
E' l'uranio impoverito dei proiettili americani, naturalmente.
«I bambini non nati della regione pagano il prezzo più alto, l'integrità del loro DNA», dice Ross Mirkarimi, di un'associazione chiamata Arms Control Research Center.
«Le particelle di uranio impoverito ingestite causano mille volte i danni da raggi X», dice Mary Olson, biologa ed esperta del trattamento di rifiuti nucleari al Nuclear Information and Resource Service di Washington.
Il Japan Times ha raccontato di una delegazione di tecnici giapponesi che hanno studiato nel 2003 gli effetti dell'uranio impoverito nell'Iraq meridionale.
Hanno visitato un ospedale locale che ricoverava fino a 600 bambini al giorno per avvelenamento da radiazioni; molti morivano rapidamente.
Nello stesso 2003 il dottor Jawad Al-Ali, primario del centro oncologico principale di Bassora, ha detto in un'intervista: «avvengono strani fenomeni che non ho mai visto prima. Il primo è il caso di pazienti con doppio e triplo cancro, per esempio con leucemia e cancro allo stomaco. Abbiamo avuto un paziente con due tumori, allo stomaco e a un rene; mesi dopo, ha sviluppato un cancro nell'altro rene: un cancro primario» [non una metastasi dei precedenti].



«Il secondo fenomeno è la comparsa di casi di cancro in intere famiglie. Abbiamo qui 58 famiglie in cui più di una persona ha il cancro. Il dottor Yasin, un nostro chirurgo, ha due zii, una sorella e un cugino colpiti da tumore. Il dottor Mazen, un altro nostro specialista, ha sei familiari che lottano col cancro. Mia moglie ha nove membri cancerosi nella sua famiglia».
Ha aggiunto il dottore: «i bambini sono specialmente suscettibili all'intossicazione da uranio impoverito. Hanno un tasso di assorbimento molto maggiore, perché il loro sangue sta costruendo le ossa, e perchè hanno molto più tessuto molle. I tumori ossei e la leucemia sono quelli che li colpiscono di più. Prima, solo di rado vedevamo un bambino leucemico
prima dei 12 anni di età».
Alla domanda se aveva riferito i dati epidemiologici al ministero della Sanità del nuovo governo iracheno, l'oncologo ha risposto: «quando sono andato a parlare con quella gente, mi hanno accusato di diffondere propaganda pro-Saddam anche prima della guerra. A volte ho paura anche di parlare. Mi hanno portato via i dati… I kuwaitiani mi hanno rifiutato
il visto per il Kuwait; dicono che siamo sostenitori di Saddam» (2).



Nuha Al-Radi, nota scrittrice irachena e autrice di un libro di successo («Baghdad Diaries», uscito nel 2004) scriveva: «sembra che tutti stiamo morendo di cancro. Ogni giorno si sente di un conoscente o di un amico, o dell'amico di un amico, che sta morendo. Quanti muoiono negli ospedali, senza che lo sappiamo? Sembra che più del trenta % degli iracheni abbia il cancro, e ci sono tanti bambini con la leucemia».
Nel settembre del 2004 la scrittrice è morta di leucemia.
Nuha Al-Radi scriveva quelle parole nel suo diario del 1993, dopo la prima «guerra del golfo», quando le forze americane avevano lanciato «solo» 300 tonnellate di proiettili DU (Depleted Uranium) per lo più in aree desertiche.
Nella seconda guerra del Golfo, si stima ne abbiano lanciato 1.700 tonnellate, e per lo più nelle città.
Le cifre sono puramente ipotetiche.
Scrive il dottor Ahmad Hardan, consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)oltre che del ministero della Sanità iracheno: «le forze americane ammettono di aver usato 300 tonnellate di armi DU nel 1991. La cifra vera è vicina alle 800. Ciò ha causato una crisi sanitaria che coinvolge almeno un terzo di milione di persone. E se non bastasse, gli americani nella recente invasione hanno usato altre 200 tonnellate di DU nella sola Baghdad. Quanto alle altre parti dell'Iraq, non conosco la situazione, ci vorranno anni per documentarla».



Il dottor Hardan ha chiesto aiuto ai colleghi giapponesi, necessariamente specialisti degli effetti delle radiazioni: «ero riuscito a far invitare una delegazione dell'ospedale di Hiroshima, per farci spiegare il tipo di malattie radiologiche che avremmo dovuto affrontare col tempo. La delegazione poi mi ha risposto che gli americani avevano fatto obiezione, e così non venivano. Un famoso cancerologo tedesco aveva accettato di venire, ma gli è stato negato il visto d'entrata in Iraq».
Dunque non solo i governanti americani sono ben coscienti dello sterminio che le loro bombe provocano tra i popoli «liberati» e tra i loro stessi soldati, ma deliberatamente sopprimono la verità sul loro crimine.
E' esemplare il caso del dottor Asaf Durakovic, americano.
Docente di radiologia alla Georgetown University, era colonnello dell'esercito USA nel 1997, quando fu ufficialmente incaricato dal Pentagono di studiare gli effetti della radioattività sui reduci della prima guerra del Golfo; e più tardi, di condurre ricerche sul terreno in Iraq.
Alla fine, gli è stato prima intimato di non rendere pubblici i dati delle sue indagini; poi è stato licenziato, infine la sua abitazione è stata saccheggiata, e lui dice di aver ricevuto minacce di morte. Oggi dirige un centro chiamato Uranium Medical Research Center, che vive di donazioni ed ha sede, prudentemente, in Canada.
«L'Amministrazione dei reduci [l'ente di previdenza militare USA] mi aveva chiesto di mentire sui rischi di assorbire nel corpo umano l'uranio impoverito», dice.
«Non vogliono ammettere il crimine di guerra che hanno commesso».



Che cosa ha scoperto Durakovic?
Anzitutto ha studiato i membri della 442ma compagnia di polizia militare, molti dei quali presentavano sintomi gravi dopo essere stati per due mesi nella cittadina irachena di Samawah, nel 2003.
Il corpo, formato per lo più da poliziotti di New York, vigili del fuoco e agenti di custodia, che aveva svolto operazioni di scorta a convogli, di gestione di prigioni e di addestramento dei poliziotti iracheni, presentava un altissimo livello di malattie.
«Risultati stupefacenti, se si pensa che questi erano poliziotti militari, non esposti ai combattimenti», dice Durakovic.
Nella prima guerra del Golfo hanno servito 580.400 soldati USA.
I feriti furono allora solo 467.
Ma nel 2000, ben 325 mila di questi reduci - partiti giovani e sani per la guerra dieci anni prima - soffrono di malattie invalidanti, e 11 mila sono morti: il 56% dei soldati partiti nel '91 hanno problemi medici gravi.
In un gruppo-campione di 250 reduci della prima Guerra del Golfo, il 67% hanno generato bambini con difetti genetici, o aborti malformati (3).

Nell'ottobre 2003, Durakovic è andato in Iraq per tre settimane: ha raccolto oltre cento campioni di terreno, di urine di civili, di tessuti da corpi di soldati iracheni in dieci città, fra cui Baghdad, Bassora e Najaf.
«I livelli di radioattività sono migliaia di volte superiori al normale», dice.
Nell'autunno del 2002, il gruppo di Durakovic aveva già fatto gli stessi rilievi in Afghanistan.
Il 30 % degli afghani intervistati aveva sintomi di malattie da radiazioni.
I vecchi dei villaggi gli hanno parlato di un 25% dei bambini inesplicabilmente malati.
«Il nostro gruppo è rimasto sgomento dalla vastità degli effetti coincidenti con i bombardamenti, Senza eccezione, in ogni sito che era stato assoggettato ai bombardamenti e da noi visitato, ci sono malati. Una parte significativa della popolazione presenta sintomi coerenti con la contaminazione interna da uranio»: una specie di maligna influenza, con sanguinamenti dal naso e muco insanguinato, dolori alle articolazioni e ai reni.
Molti dei giovani reduci americani non riescono più a camminare.



L'Atomic Energy Authority, ente ufficiale del governo britannico, valuta che l'uranio impoverito abbia causato nella prima guerra del Golfo «500 mila decessi in più» rispetto agli atti bellici.
E nella seconda guerra, «Iraqi Freedom» valuta che le morti aggiuntive potenziali possano toccare i 3 milioni: ossia l'11 % di tutta la popolazione irachena.
Gli effetti dell'uranio impoverito sono ben noti da anni alle autorità statunitensi.
Nel 1970, quando particelle di DU sfuggirono dalla fabbrica di proiettili «National Lead Industries» di Albany, N.Y., e furono trovate dal dottor Leonard Dietz, un fisico nucleare, nei filtri del suo laboratorio a 35 chilometri di distanza, la fabbrica fu chiusa d'urgenza, e furono avviate operazioni di decontaminazione costate 100 milioni di dollari.
Un vecchio studio della Rand Corp sui minatori già aveva appurato che era l'estrema piccolezza delle particole di DU a produrre le devastazioni peggiori.
Il minerale di uranio inalato dai lavoratori nelle miniere è composto di particelle di dimensioni grosse, che vengono completamente escrete entro 24 ore.

Ma il DU, quando colpisce il bersaglio, si polverizza in particelle inferiori ai 10 micron, pari al particolato del fumo di sigaretta: viene perciò inalato con facilità.
E da quel momento rimane nell'organismo per decenni, sciogliendosi lentamente nel tessuto linfatico e disperdendosi nella circolazione sanguigna.
Il decadimento di questo finissimo materiale radioattivo (che ha un'emivita di 4,7 milioni di anni) produce nel corpo 26 emissioni radioattive al secondo, ossia 800 milioni l'anno.
Ciò causa «un milione di volte più danni genetici di quello che ci si aspetterebbe dalla radiazione in sé», ha scritto in un rapporto del 2001 Alexandra Miller, del Radiobiology Research Institute di Bethesda, che è un ente delle forze armate americane
L'organismo, bombardato di particelle 800 milioni di volte l'anno per decenni, provoca tutta una serie di errori nella replicazione di proteine da parte del DNA.
A questo effetto, dice Diane Stearn, biochimica dell'Arizona University, si aggiunge il fatto che «l'uranio danneggia il DNA in quanto metallo pesante, indipendentemente dalla sua radioattività. E anche questo effetto tossico è di per sé mutageno» (4).
Alexandra Miller segnala che inoltre le micro-particelle di DU interferiscono con i mitocondri, che forniscono energia ai processi nervosi e trasmettono i segnali nervosi attraverso le sinapsi cerebrali.



Questo il motivo per cui i reduci della prima guerra del Golfo sono in calo delle capacità mentali, oltre che affetti da tumori cerebrali, e da inabilità motorie gravi.
Il giornalista John Hanchette è stato uno dei direttori che hanno fondato il quotidiano Usa Today. Da quando ha intervistato Leuren Moret, una delle specialiste internazionali sugli effetti del DU, sono cominciate le sue disgrazie.
«Ogni volta che mi preparavo a pubblicare l'articolo sugli effetti del DU sugli iracheni, ricevevo una telefonata dal Pentagono che mi chiedeva di non mandarlo in stampa. Alla fine sono stato destituito dalla direzione di USA Today».
Oggi insegna giornalismo alla St. Bonaventure University.
Qualcosa del genere è accaduto alla dottoressa Keith Baverstock, per 11 anni massima specialista sulle radiazioni all'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non è mai riuscita a pubblicare il suo rapporto sul «rischio tumorale da inalazione di DU sui civili iracheni».
Sostiene che la sua relazione è stata «deliberatamente soppressa».
E la soppressione continua, con successo.
Il giudizio su questo delitto spaventoso lo lasciamo a Doug Rokke, che dopo la prima guerra del Golfo vinse un contratto americano per decontaminare aree irachene dal DU, e guidò in questa attività un centinaio di dipendenti.



«Quando andammo nel Golfo, eravamo tutti molto sani», dice.
Trenta dei suoi uomini, che operarono senza tute protettive, sono morti quasi subito.
Gli altri sono tutti malati.
Rokke stesso è ormai un invalido, con gravi danni neurologici, renali, alle vie aeree, e inoltre è stato colpito da cataratta.
Dice: «l'uranio impoverito è un crimine contro Dio e contro l'umanità».

Ora ti e' piu' chiara la situazione?

Bisogna anche dimostrare che il fosforo sia stato usato come arma volutamente

Perche' non ti vai a vedere il filmato su rai news 24?
Tra gli altri anche bambini e cani sono morti per questo.
E poi scusa usarlo contro i militari e' giusto secondo te.
Uno dei tipi di morte piu' dolorosi che si possano immaginare.

Il fatto che le principali emittenti TV ne abbiano parlato, mi sembra abbastanza. In edicola, ci ha pensato Nexus.

Ripeto Matrix 3 puntate.Rai Uno una.Secondo te quante persone leggono Nexus in Italia?Mi dispiace per Tom Bosco ma credo che 1000 x 10 sia il massimo.


Questo da una ricerca di nemmeno 2 minuti. Ce ne sono a vagonate di articoli che parlano delle tesi complottiste

A vagonate.Scherzi o son desto?Quelli ti sembrano articoli seri e particolareggiati che in modo imparziale e indipendente esaminano i fatti?
Il Corriere ha scritto solo quei 2 articoli in 5 anni.Le risposte di Zucconi ti sembrano risposte?


Come ti ho dimostrato, ne hanno parlato le più importanti TV italiane e i più importanti quotidiani

Sicuro/a?

POi, il fatto che i media nostrani non sposino le tesi cospirazioniste non vuol dire mettere la testa sotto la sabbia.

Hai ragione la testa la buttano nel cesso nel nome della carriera,della poltrona(e quindi della pagnotta)e del politically correct.

NOn si sa cosa ne voglia fare. Però sicuramente non è giusto che le abbia un paese che ha detto "Israele va cancellata dalla cartina geografica", ribadendolo più volte

La potrebbe avere tra una decina di anni.Chi lo ha detto?Il solito fallito paranoico?
No,nientemeno che Negroponte:Il 20 aprile scorso, in un’intervista alla NBC, Negroponte ha detto: «secondo gli esperti che ho consultato, riuscire a far funzionare 164 centrifughe è ancora parecchio lontano dalla capacità di ottenere materiale fissile sufficiente per un’arma nucleare. La nostra valutazione è che l’atomica iraniana è ancora a parecchi anni di distanza, probabilmente una decina. E’ importante vederele cose nella giusta prospettiva»

Peccato che l'Iran sia minacciato di ATTACCO ATOMICO sul proprio territorio.


Sarei il primo a volerla vedere in galera, la Fallaci. Possibilmente in una stanza piena di musilmani e sudamericani in astinenza forzata da sesso.

Non sono daccordo.Per me la piu grande soddisfazione sarebbe quella di vederla dire di fronte a una platea di migliaia di persone:HO SBAGLIATO COMPLETAMENTE E TOTALMENTE SU TUTTO CIO' CHE HO SCRITTO NEGLI ULTIMI 5 ANNI.A dire il vero anche la tua proposta non e' niente male.
Ciao







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