Re: Spanciata del 767 al pentagono?

Inviato da  Tifoso il 26/6/2006 19:34:03
Premetto che ho solo svolto studi scientifici e in italiano non me la cavavo così bene alle superiori. Poi se scrivo in un rettangolino di 12 cm x 6 cm con lettere minuscole mi trovo molto male e se in più devo seguire 3 discussioni con 30° in casa i risultati possono anche essere questi.

Detto questo mi spiego:

Alta è un aggettivo di ala. Indica che non è sottile come un foglio di carta. ma lo spessore verticale è 30-35 cm già sul suo margine anteriore. Chiamo margine anteriore dell'ala la prima parte che avrebbe impattato contro i pali ( il taglio )
Aggiungo che non è costante con l'aumentare della distanza dalla fusoliera, ma questo margine anteriore dell'ala sarà più spesso tra fusoliera e motori e poi via via decresce fino ad arrivare a 30 -35 cm alla fine dell'ala

Il punto di rottura è il punto interno all'area di impatto tra ala e palo in cui comincia ad esserci la frattura del metallo. L'area di impatto è quella entro la quale il materiale (deformato dall'impatto stesso ) dell'ala entra in contatto con la superficie ( anche essa in via di deformazione ) del palo colpito.
Quest'area varia dinamicamente nel tempo, via via che lo squarcio si propaga durante l'avanzamento dell'ala. Quest'area di impatto è inoltre è dipendente dall'altezza verticale del margine anteriore dell'ala, più è alta e più grande è quest'area.

Nell'area di impatto ci sarà il contatto tra palo e ala.
Quindi visto che questo punto di frattura ( o breccia di frattura ) è interno all'area, mentre la parte superiore e quella inferiore di palo sono ancora attaccate perchè il palo non è ancora divison in due, l'ala contina ad imprimere forza contro entrambe le parti allargando il punto e trasformandolo in una breccia per poi tagliare il palo.

In assenza di altri impatti non c'entra un caxxo con il fatto che viene colpita alla base.
Si vede che ho avuto un effetto pipeline nel cervello e già pensavo a quello che dovevo dire dopo.

La quarta :
Cioè " la rottura del palo avviene nel punto in cui il palo subisce la massima forza impulsiva ( da parte dell'ala) poi la parte superiore (del palo ) si stacca e sulla parte inferiore del palo agisce ancora per un piccolissimo istante la parte anteriore di ala.
Che sia stata una forza impulsiva non c'è dubbio. Che la forza dell'ala sia stata diversa a seconda del punto colpito è senza dubbio. Che ci sia almeno un massimo di questa forza è ovvio. Che il palo abbia ceduto nel punto di massima forza impulsiva impressa dall'ala è pienamente condivisibile.

Non ho usato termini tecnici perchè non sono un ingegnere meccanico e non li conosco ma sono ingegnere anche io in un altra cosa e l'approccio è anche per me passo passo analizzando il problema nelle varie fasi.
Se il resto non lo capisci perchè scrivo male ti faccio dei disegni, scannerizzo, lo mando in jpeg lo carico su megaupload e poi lo posto. Mi hanno insegnato ad argomentare attraverso formule principalmente e in modo molto tranquillo, magari di impulso può capitare che scambi soggetto e oggetto mentre scrivo veloce.

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