Re: Diatribe interne in LC

Inviato da  astro il 5/2/2007 16:54:21
Salve a tutti.
Probabilmente sono il meno titolato per intervenire, sia perché sono in un certo senso “un nuovo utente”, sia perché non partecipo attivamente alle discussioni che si svolgono qui, sia perché non ho mai avuto modo di discutere della questione voto – non voto.

Intervengo non per gettare benzina sul fuoco ma per offrirvi un punto di vista “esterno”, liberi di farne ciò che volete. Uscirò forse leggermente dal tema principale, anche se, a ben vedere, credo siano sfaccettature dello stesso problema.

Gobbo scrive:
“Smettiamolo una volta per tutto con questa favola dei utenti nuovi che vengono maltrattati o che si sentono con il fiato sul collo da quelli più anziani.
E solo un modo di deriderli a mio parere. Non stiamo parlando di cuccioli indifesi,stiamo parlando di persone che hanno raggiunto l’età della ragione e per ciò capaci di formulare un loro giudizio logico e indipendente.”

Verissimo e sacrosanto.

Gobbo nel suo post continua portando ad esempio un ipotetico (ma realissimo) utente palesemente maleducato e dunque nelle sue considerazioni c'è ben poco da obiettare.

Il problema che però non si è riuscito a focalizzare è che la categoria “nuovo utente” significa ben poco, non include soltanto l'utente maleducato che descrive Gobbo, o il classico “troll” di cui spesso si parla, e altrettanto spesso a sproposito, su queste pagine.

E si dimentica che “qua nessuno deve nulla a nessuno” vale per tutti, anche per l'ipotetico nuovo utente che vuole dire la sua (cosa che dovrebbe rappresentare un arricchimento comunque, al di là dell'opinione espressa) e si ritrova a fronteggiare un fuoco incrociato di risposte che vanno ben al di là dell'obiezione, anche al di là dell'obiezione colorita o semplicemente scortese.
Se non è chiaro a cosa mi riferisco e c'è bisogno di esempi, probabilmente le discussioni vengono lette troppo distrattamente oppure si sta usando troppa indulgenza con alcune persone (amici?).

Parlando non solo della mia esperienza, ma anche di _numerosi_ episodi che ho letto accadere, troppo spesso il cosiddetto “nuovo utente” viene accolto da un gruppuscolo di persone che hanno la presunzione d'aver già capito l'intera psiche del soggetto, dalle idee politiche alle opinioni sociale (qualcuno azzarda anche ipotesi sulle esperienze di vita!).
Se il “nuovo utente” prova a far luce, e umanamente risponde a tono, l'accanimento si fa esasperante.
A quel punto, se il “nuovo utente” è persona dotata di intelletto e dignità e non un misero (vero) troll, questo sarà stanco di affrontale un inutile battibecco che si accentra in ultima analisi sulla sua persona (la famosa regolina...) e abbandonerà questi lidi, almeno come presenza attiva. Difficilmente ne conserverà un buon ricordo. Mentre “il sito” (oggetto che si fa persona) potrà vantarsi del constante incremento degli utenti (restando cieco di fronte all'evidenza che i forum sono frequentati dai soliti noti).
Il paradosso non si esaurisce qui. Non solo nessuno si chiede cosa avrebbe potuto esprimere quel nuovo utente, quale eventuale contributo avrebbe potuto portare, ma capita a volte che qualche “vecchio utente” (altra categoria fumosa) si bulli di aver il fiuto fine e d'aver messo in fuga quel fastidioso – a questo punto – troll.

Non sto dicendo che questo accada nel 100% dei casi, che non è vero.
Anzi, non mi interessa neanche quantificare, e la metto ancor più leggera.
Questa è una percezione che si ha, che ho io, che hanno altre persone che hanno letto questo sito.
Percezione di cui si dovrebbe tener conto, secondo me.

Ora mi taccio. Delle mie parole fatene ciò che volete.

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