Re: Vicenza - No Dal Molin - 17 Febbraio

Inviato da  florizel il 9/2/2007 2:28:04
Scusa, marcocedol, ma non mi ritrovo su quella che leggo come una contraddizione.
Tu dici:
Citazione:
I tempi dovrebbero essere maturi perchè si formi un movimento di più ampio respiro che metta in discussione la presenza delle basi militari americane sul territorio italiano

dove il "dovrebbero" significa che hai la percezione che ciò possa concretizzarsi, trovandoti immerso nel vivo di quelle lotte. Ed il "più ampio respiro" implica che realtà di lotte separate tra loro hanno già quella potenzialità.
Poi aggiungi:
Citazione:
Un coordinamento fra varie sensibilità locali che tenti di perseguire un progetto comune condiviso, sottraendosi all'influenza dei partiti che lo gestirebbero a loro uso e consumo è oggi, secondo me ipotesi molto più vicina al sogno che non alla realtà.

il che lascia supporre che quei tempi non siano affatto "maturi".

Tra l'altro, credo che obiettivo e percorso non debbano contraddirsi: fino ad ora, generalizzare le lotte dal basso ha significato confrontarsi su quelle tematiche di “grande impatto” politico che fagocitavano, frammentandole, le ragioni della protesta: in altre parole, quello che risaltava era la risposta delle istituzioni di fronte a richieste giudicate ridondanti, a scapito della specificità del contesto in cui si davano.
Al contrario, richieste su precise specificità attuate attraverso la protesta locale impongono risposte limitate a QUELLA situazione. E’ il coordinamento tra realtà con questo tipo di potenziale che, credo, possa oggi sfuggire alla manipolazione politica. Perchè, appunto, più facilmente gestibili dai diretti interessati e quindi anche più controllabili.

Del resto,lo andiamo dicendo sempre, il grande potere del Potere è generalizzare e disperdere.
Pensa ad una lente bifocale che mette a fuoco una cosa o l’altra secondo l’esigenza (e la convenienza).

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