Re: Servitų militari

Inviato da  frankad il 8/11/2005 19:22:29
Per Sergio e Grazia

.....e per tutti gli amici.


Vorrei farvi partecipi di alcune righe che un mio "fratello di sangue" nonchč insostituibile collaboratore all'interno di un'Associazione senza fini di lucro, operante in Sardegna e della quale sono presidente, mi fece avere per e-mail alcuni mesi fa:

Caro Franco
se sei sardo conosci le pietre.
Mio nonno si chiamava Salvatore. Aveva il viso rugoso come una pietra di Orotelli.
Se sei sardo hai accarezzato una pietra.
Mio nonno coltivava pomodori. Tredici figli. Coltivava pomodori ed un giorno il datore di lavoro, tale M.P., onorevole,
gli ha preso il raccolto senza dargli la sua parte.
Tredici figli, uno era mio padre.
Mio padre mi racconta che le pietre erano pesanti. Pesanti per un ragazzo di dieci anni che doveva guadagnarsi il pane e il formaggio.
Vivere come pietre.
Franco, io sono come loro: una pietra e ho almeno due generazioni da riscattare.
Le parole, i fatti, le assenze, il tempo, i giorni, le rughe, gli sguardi, i sentimenti, le attese, il silenzio....sono come pietre. Il silenzio pių di tutti č come una pietra.
E una pietra sa cosa vuol dire: mantene s'odiu ca s'occasione non mancada.

Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, questa č la mia gente.

Franco



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