vulcan ha scritto:
1.
V.
L’editto delle chiudende rappresenta semplicemente un episodio della storia sarda “recente” e non certo la chiave di volta per confutare il ragionamento di”Sardi, pochi e divisi”.
F.
E' giusto ed è un solo esempio che ho deciso di proporre perchè la sua "violenza" sul popolo ha un'impatto immediato.
V.
A mio avviso questo è a dir poco semplicistico, è come dire che siccome pinco ha il mal di pancia vuol dire che ha sicuramente l’appendicite acuta!
F.
Beata la tua splendida deformazione professionale!! Si, ma io credo che a volte gli esempi semplici aiutano ad aprire porte complesse.
V.
Lo stato di “divisione” come citato da Frankad è soltanto uno dei “termometro” per definire i limiti ed insieme la ricchezza della Sardegna ; un unico territorio ma tante diversità.
F.
Siamo d'accordo in tanti. Sarai d'accordo che è un problema grosso ed in quanto tale io ho proposto un dibattito, appunto. Perchè ci dovrebbe interessare...il futuro, o no? Oppure metterci l'aima in pace, se qualcuno lo crede.
V.
Queste rappresentano la differenziazione ereditata all’interno del popolo e della civiltà Sarda.
F.
E rapprenta l'ostacolo maggiore alle rivendicazioni di un intero popolo. Proprio la sua stessa divisione.
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