Re: Analisi di tipo astronomico-astronautico

Inviato da  rigel il 14/3/2006 16:14:26
Citazione:

Paxtibi ha scritto:
se invece identifichi un percorso tortuoso che sfrutta l corrente dei vortici ti trovi a spendere molta meno energia xchè l sola energia da spendere è nei momenti in cui devi passar da una corrente all'altra

Ma se per sfuggire all'attrazione gravitazionale di un pianeta serve molta energia, dov'è il guadagno nel farsi prima attirare da essa?
Questo credo sia il senso dell'obiezione di Ivan, e confesso che, da profano, anch'io fatico a comprenderlo.


il fatto è questo:

quando si sfugge all'attrazione della Terra per andare, ad esempio, verso giove si è sempre e comunque sotto l'attrazione del Sole, e questo tende a curvare la nostra traiettoria, se noi volessimo mantenerla dritta dovremmo consumare costantemente energia

invece meglio seguire la traiettoria curva che l'orbita in cui ci siamo immessi ci indica, in questo modo arrivimo in prossimità di giove e la sola energia che dobbiamo spendere è per cambiare orbita, da un'orbita con fuoco il sole a un'orbita con fuoco giove

invece per farti capire come funziona l'effetto fionda ti faccio questo esempio:

immagina che stai correndo in una direzione, e che dalla direzione opposta ti stà venendo incontro un palo (che sarebbe il pianeta), il palo non è fermo, si stà muovendo verso di te e tu ti stai muovendo verso di esso

adesso immagina di avvicinarti al palo e utilizzarlo aggrappandoti con un braccio ad esso per fare una curva di 180° e tornare indietro

quando vieni fuori ti stai muovendo nella direzione opposta

se guardiamo con un sistema di riferimento che considera il palo fermo (sistema dove noi ci stiamo muovendo con velocità pari alla somma tra la nostra velocità e quella del palo) dobbiamo convenire che la velocità tua dopo l'operazione è uguale e opposta alla velocità prima

(questo è dovuto al fatto che quando ti avvicini al pianeta vieni accelerato quando poi dopo il giro te ne allontani vieni decellerato della stessa quantità)

se però ritorniamo a guardare da un sistema di riferimento che veda il palo in movimento dobbiamo sommare a noi la velocità del palo quindi la velocità finale che noi otteniamo è uguale (in modulo) alla velocita che avevamo all'inizio + due volte la velocità del palo


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