Re: Analisi foto lunari 2

Inviato da  rigel il 1/11/2009 11:53:33
Citazione:

Tuttle ha scritto:
Sono due cose differenti Massimo.

Un fattore è il risolvente del telescopio (che chiamiamo anche risoluzione) e l'altra e la risoluzione del sensore CCD.

Il risolvente è la capacità di ingrandire al massimo l'oggetto osservato e dipende dal diametro, mentre la risoluzione del sensore CCD indica quanto sia densa di informazioni la cella dove si formerà l'immagine.

Quindi tutti e due i parametri sono in gioco, maggiore sarà l'ingrandimento del telescopio, maggiore e più dettagliata sarà l'area da acquisire sul CCD.

Ovvio che una decadenza di uno di questi due parametri comporta un basso livello di acquisizione (o a livello di ingrandimento o a livello di risoluzione/qualità).

E' lo stesso ragionamento che possiamo fare fra corpo macchina e teleobiettivo.


no no no, qui c'è un pò di confusione:

La risoluzione di un telescopio è espressa come la capacità di un telescopio di vedere come distinti due oggetti che distano tra di loro un'angolo di tot secondi d'arco.

Ad esempio distinguere come separate due rocce lunari molto vicine e distanti qualche metro.

L'ingrandimento del telescopio non dipende assolutamente dalla sua risoluzione, virtualmente potrei prendere un telescopio amatoriale e usarlo a 20000 ingrandimenti il problema sarebbe che inquadrerei una zona di cielo molto piccola (angolarmente) ed essendo la risoluzione angolare bassa vedrei un'immagine mooolto nebulosa perchè formata da pochi "pixel" (che nel linguaggio dell'ottica telescopica sono chiamati psf, Point Spread Function)

un'pò come per l'ingrandimento software anche l'ingrandimento ottico dei telescopi non può procedere all'infinito pena una grande degradaizione (pixellosità) dell'immagine. Per questo motivo si tende ad associare ad ogni telescopio un'ingrandimento limite in base al diametro (e quindi alla risoluzione angolare) che esprime il valore massimo di ingrandimento per ottenere ancora un immagine accettabile... ma si tratta di un limite concordato, non di un vero e proprio limite agli ingrandimenti.


Ovviamente quando poi bisogna registrare l'informazione presa dal telescopio su un supporto fisico come una pellicola fotografica o un CCD risulta importante anche il numero di superfici fotosensibili (pixel) di cui abbiamo a disposizione, questo perchè il telescopio ricrea sul piano immagine una riproduzione dell'area di cielo esaminata con la risoluzione del telescopio, ad esempio 10 megapixel, se il CCD posto sul piano immagine è composto da 1 megapixel la risoluzione finale della foto sarà 1 megapixel, e in ogni caso anche avendo un CCD da 100 megapixel avremo sempre una foto con risoluzione di 10 megapixel perchè il collo di bottiglia che prima era il CCD adesso è diventato il telescopio.

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