Re: Analisi foto lunari 2

Inviato da  Tuttle il 31/10/2009 10:44:44
Guarda mi son perso 15 minuti per rispondere...così capisci quante stupidaggini hai detto...(sapendo di dirle...)

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1) Costruzione di un paesaggio vasto corrispondente il più possibile, ad una data area del suolo lunare - inquadrabile a 360°. Tecniche di progettazione.
Spero che non vorrai il progetto dei singoli bulloni , ma se non ricordo male tempo fà tu stesso ipotizzasti il set come una specie di scodella , per quello che riguarda la somiglianza non dimentichiamo che ben prima di lanciare il trabiccolo avevano mappato la Luna con satelliti.

Pessimo. L'esempio della scodella era riferito alla riproduzione di un'area depressa, con gli orizzonti vicini. Come quella di Apollo 11. Spiegami come costruire un set come Apollo 15, te ne dico uno per tutti. Spiegami come costruire, in un set, il rima e le montagne tutto attorno, con la precisione al metro rispetto al suolo lunare. Dimmi quale tecnica concede di costruire un set di circa 100km quadrati in uno studio di posa. La scodella usala per bere il cafelatte.

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2) Applicazione e distribuzione dei materiali (terriccio, rocce, eventuali fondali etc.)senza l'utilizzo di mezzi di movimento terra che comportino evidenti tracce del loro passaggio sul set.
Oltre a non vedere la necessità di particolari accorgimenti (prima di cominciare a fare le riprese bastava "spazzolare" il set) si potrebbe comunque fare utilizzando una piattaforma sospesa da una gru.

Prima hai detto la balla del set di kilometri, pensando che me la bevessi, ora te ne esci con la spazzolatura. Poi fai l'offeso perché ti si manda al diavolo. Non solo è impensabile SPAZZOLARE un set di centinaia di kilometri, a perdita d'occhio, ma è anche ridicolo sostenere che nelle immagini si veda qualcosa anche solo lontanamente simile ad un terreno spazzolato. Patetico.
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3) Sedimentazione del terreno su tutta la superficie. Non deve presentarsi nessuna sospensione in aria durante tutto il tempo delle riprese. Tecniche.
Questa è facile , l'hai descritta tu stesso tempo fà , con il vapore.

Si. E ci hanno messo tutto un pomeriggio per fare il trattamento ad un set grande come un capannone industriale, per poi doverlo rifare prima di ogni serie di riprese. Dimmi come sia stato possibile farlo per dei set di chilometri e chilometri...e chilometri..
Prima la spazzoletta del gatto...ora la vaporella della nonna. Questi sono i tuoi argomenti?
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4) Simulazione luce solare - Illuminazione costante sulla profondità. Come evitare il fall off sulla profondità.

5) Potenza di luce/area da illuminare. Tecniche da utilizzare.

Lascio la parola agli esperti su questi punti


A parte che anche per i punti precedenti valeva la stessa regola....rispondo io per questa.
E' impossibile immaginare un punto luce capace di bagnare una distesa di centinaia di kilometri. Ma anche decine di kilometri. Ma anche un kilometro. Quindi le chiacchere stanno a zero. Allora, come oggi...è impossibile avere una tale potenza di luce. Ascoltati il making of della serie che mi hai consigliato. Il direttore della fotografia dice che è stata creata la più grande potenza di luce unidirezionale per un set per alcune sequenze...Peccato che il set sia grande quanto un campo di calcio.
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6) Simulazione di gravità ridotta per oggetti e ricaduta del terriccio. Tecniche.
Come hai fatto a stabilire che il terriccio ricade lentamente ? ad occhio ? , io non vedo molta differenza , per la piuma ed il martello si sono discusse diverse ipotesi ma secondo me due fili di seta nera non li vede nessuno.

Con l'umidità del terriccio risolvi i tempi di caduta verticale e di assenza di sospensione e volute, ma non crei gli effetti di spostamento laterale e delle parabole...ma se vuoi puoi attaccare ogni singolo granello a dei fili di seta. Per la serie tv che mi hai consigliato (ma te la sei vista almeno prima di parlare?) hanno rifatto tutti gli effetti del terriccio con il particellare 3D. Pensa che pirla.
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7) Simulazione di gravità ridotta per gli astronauti. Tecniche.
L'unica soluzione possibile che mi viene in mente è con i cavi attaccati a palloni o verricelli , anche qui fini e neri , non spariscono mica solo le crocette con uno sfondo bianco , giusto?

Non esiste modo di non riprendere i cavi attaccati al corpo. Non esiste film o sequenza che non ricorra al wire removal, anche con i cavi più neri e magri che vi siano. Perché mi fai perdere tempo a dire cose di una balità così evidente. Paragonare i cavi per tenere appesi due corpi da 80/100 chili a dei crocetti (che non spariscono se non nelle tue fotine spappolate) è l'ennesima cazzata, dopo le spazzolette, la vaporella e i fili di seta.

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1) Realizzare un tecnica che permetta di simulare l'avvicinamento e la ripartenza del modulo senza stacchi di camera, anche per parecchi minuti di navigazione. L'eventuale modello o rotativa deve conservare la corrispondenza con il reale suolo lunare - su tutto il percorso della sequenza.
2) Simulazione dell'allunaggio e della ripartenza (ripresa dal modulo). Tecniche

Da cosa hai dedotto che non ci sono stacchi ? Quelle sequenze sono girate in 16 mm ed il taglia e cuci delle pellicole è vecchio quanto la cinematografia , basta realizzare diversi modelli a seconda della visuale che serve

Se permetti, dopo 20 anni di lavorazione delle immagini, dopo quasi 3000 nastri montati e dopo aver passato migliaia di ore davanti a monitor di montaggio...so riconoscere un fottuto stacco di montaggio, che NON ESISTE. Ma sai solo buttare li cazzate senza dimostrare mai niente di quel che dici? O devo pensare che stai trollando...
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3) Simulazione della ripartenza, ripresa dal suolo lunare. Tecniche.
Con un modellino sicuramente viene facile , vedi 2001 odissea nello spazio
Cosa ne pensi?

Penso che sei terribilmente delusional.

EDIT: e non venirmi a fare l'offeso perché sei tu quello che ha iniziato a prendere per i fondelli l'altro.

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