Re: Analisi foto lunari 2

Inviato da  ivan il 20/6/2008 22:13:05
Da http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Dalle_Hawaii_alla_Luna/1332389

Citazione:


Dalle Hawaii alla Luna

Una sofisticata analisi spettroscopica, resa possibile da un'apparecchiatura messa a punto con il concorso della NASA, può chiarire i legami fra la Terra e il suo satellite

Lo studio delle lave del Kilauea potrebbe fornire la chiave per ottenere la dimostrazione definitiva dell'ipotesi che la Luna sia nata da una immane collisione fra la Terra e un altro grande corpo celeste. Lo afferma Nicolas Dauphas dell'Università di Chicago in un articolo pubblicato su "Science".
Nella ricerca, condotta in collaborazione con Fang-Zhen Teng of dell'Università dell'Arkansas e Rosalind T. Helz dello U.S. Geological Survey, è stata eseguita una accurata analisi degli isotopi del ferro contenuti nei magmi in via di raffreddamento e solidificazione risalenti a un'eruzione avvenuta fra il novembre e il dicembre del 1959 dal cratere di Kilauea Iki.

I risultati ottenuti contraddicono la diffusa convinzione che le variazioni isotopiche si registrino solamente a basse temperature e solo per gli elementi più leggeri, come l'ossigeno. Dauphas e colleghi sono infatti riuscito a misurare variazioni isotopiche che si verificano nei magmi a temperature attorno ai 1100°C.

Studi precedenti sui basalti non erano stati in grado di identificare una separazione fra gli isotopi del ferro, ma in tali occasioni erano state studiate le rocce nel loro complesso e non i singoli minerali. "Noi non abbiamo analizzato solo le rocce in quanto tali, ma anche i diversi minerali, e in particolare i cristalli di olivina", ha spiegato Teng.

Per poter eseguire queste analisi i ricercatori si sono avvalsi di una nuovo spettrometro di massa, appositamente costruito grazie a finanziamenti della NASA e dell'Università di Chicago, che permette la separazione dei ioni prodotti grazie a un plasma di argon che all'interno dell'apparecchiatura raggiunge una temperatura di 8000° K.

Ottenuto questo risultato sui campioni tratti dal Kilauea - un sito ideale, osservano i ricercatori in quanto è stato carotato più volte in tempi diversi e si è potuto seguire il progressivo raffreddamento negli anni delle leve - l'intento dei ricercatori è quello di procedere a una sistematica analisi dei basalti di differenti siti terrestri ed extraterrestri, ivi compresi quelli provenienti da meteoriti, asteroidi e rocce marziane.



"basalti di ... asteroidi e rocce marziane" ...

Mi sfugge qualcosa ... ma dove mai li possono prendere questi basalti per poi metterli nel "Inductively Coupled Plasm" con rivelatore a spettrometria di massa ad alta risoluzione ?

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