Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  perspicace il 20/1/2014 20:16:24
«Sono qui, buon giorno»

La sonda Rosetta si è risvegliata dopo 31 mesi di ibernazione

Spenta per risparmiare energia in vista dell’incontro in estate con la cometa 67P/Tchourioumov-Guerassimenko

«Sono qui, buon giorno». Alle 19,17, solo tredici minuti prima della fina della finestra di ricezione, la sonda europea Rosetta - che si trova a 800 milioni di chilometri dalla Terra - ha annunciato che si è risvegliata e sta bene. La tensione al centro dell’Ente spaziale europeo a Darmstadt, in Germania, era palpabile: i minuti passavano, ma da Rosetta non giungeva il segnale che tutti si aspettavano. Poi finalmente la svolta: un applauso si è alzato dai tecnici, che si sono poi abbracciati.

MISSIONE - La missione, realizzata grazie a un importante contributo italiano dell’Asi (Agenzia spaziale Italiana) e di Thales Alenia Space (contraente principale per le attività di assemblaggio, integrazione e prove del satellite e per la campagna di lancio), è tornata attiva dopo 31 mesi di «sonno» per risparmiare energia in vista dell’incontro la prossima estate con la cometa 67P/Tchourioumov-Guerassimenko. Rosetta venne lanciata il 2 marzo 2004 con un razzo Ariane da Kourou, nella Guyana francese. La piccola sonda Philae a novembre si depositerà sulla superficie della cometa.

31 MESI DI SONNO - Dopo mesi di stato di ibernazione, verso mezzogiorno il computer di bordo aveva avviato le procedure di risveglio, come ha spiegato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Asi ed ex responsabile del programma italiano per Rosetta. «In caso ci fossero stati problemi, avevamo diverse possibilità nei prossimi giorni, e comunque erano state pianificate operazioni di emergenza con segnali da Terra», conclude Flamini. Ma ci sono volute oltre sei ore prima che la sonda inviasse l’ok a Terra.

MISSIONE - Nel corso del suo viaggio, Rosetta è passata accanto agli asteroidi Steins e Lutetia, poi si è spenta. Continuerà la sua missione avvicinando la cometa (grande circa 2x4 km) verso la quale lancerà il lander Philae (il nome le venne dato da Serena Vismara, allora studentessa 15enne di Arluno), che atterrerà dolcemente sulla superficie di 67P/Tchourioumov-Guerassimenko per effettuare una serie di misure delle caratteristiche fisiche della superficie e per studiare la struttura interna del nucleo cometario. Il principale obiettivo scientifico della missione è capire l’origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare, per potere risalire alle origini del Sistema solare. «L’ibernazione è stata necessaria perché Rosetta è così lontana dal Sole che i suoi pannelli solari non sono sufficienti a catturare tutta l’energia necessaria per tenere accesi gli strumenti», spiega il responsabile delle operazioni di Rosetta per l’Esa, Andrea Accomazzo.


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