ho capito la tua obiezione ma non è facile spiegarti il signifiato di quel che dico...quando passi dall'approssimazione puntiforme a quella estesa devi cambiare x forza il modo di analisi del problema
la spiegazione è appunto questa: un segmento finito è fatto da un numero infinito di punti, se ognuno di questi punti emette luce verso l'osservatore noi avremo una quantità di energia infinita che ci arriva
...
considera una superfice unitaria vicina
traccia i raggi che la collegano all'oservatore e vedi che questi raggi formano un'angolo A con il suolo
l'intensità dei raggi emanati da quella superfice unitaria nella direzione dell'osservatore è pari all'inintensità che essa emana verso l'alto moltiplicata per il seno di A
se fai il discorso per una superfice unitaria lontana vale la stessa cosa, solo che l'angolo A è + piccolo e quindi il flusso è minore
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