Re: siamo mai stati sulla luna?

Inviato da  rigel il 15/1/2006 10:57:46
Citazione:

yarebon ha scritto:
Grazie a Massimo e a Rigel per le risposte.
Rigel ho letto la tua spiegazione sul cono di luce, ma non mi è sembrata molto convincente, nemmeno il flash fa questo tipo di effetto e su fotografie "terrestri" non ho mai visto qualcosa del genere, oltretutto è strano come già affermato, il fatto che questo fenomeno è quasi inesistente (se non in misura minore) nelle successive missioni lunari, mentre è presente solo nella prima missione. Sul discorso tuta invece mi trovi d'accordo, o almeno io non ho elementi per smontare la tua tesi che mi sembra abbastanza sensata, cmq è anche vero che la stazione spaziale internazionale si trova sempre nella fascia di van allen come tu e Massimo avete confermato, quindi non penso possa farsi un paragone con ciò che accade sulla luna (a livello di temperatura e radiazioni). Poi penso che la stazione internazionale è stata costruita in quel punto per evitare disagi e per rendere il tutto più facile, un motivo ci sarà!


1) la mia spiegazione non ha niente a che vedere con i flash

2)il fenomeno è inesistente nelle foto dove si usa un gran tempo di posa o una pupilla + larga, non xchè sia inesistente davvero ma xchè non è ben visibile

la lastra fotografica non è un sistema di rilevamento lineare ovvero (a differenza del CCD) la luminosità non aumenta linearmente con l'aumentare del numero di fotoni

ovvero se il numero di fotoni raddoppia non raddoppia la luminosità sulla foto

la curva "numero di fotoni-luminosità ricavata", è un qualcosa che inizia ripida e pian piano con l'aumentare del numero di fotoni piega lentamente la sua inclinazione

cosa signifia?

che se da 30 a 60 fotoni la luminosità passa da 2 a 4 succede che da 300 a 600 fotoni la lumnosità passa da 25 a 30


ovvero all'inizio la lastra fotografica da una risposta lineare a numero di fotoni che la colpiscono, poi invece con l'aumentare del numero dei fotoni la luminosità su lastra cresce + lentamente

cosa significa questo?

che se tu aumenti il tempo di posa (e quindi fai arrivare + fotoni) tutti i punti della foto, sia quelli meno che mandano meno fotoni che quelli che mandano + fotoni saranno illuminati grossomodo in modo uguale


esempio:

nel caso di tempo di posa breve:

un punto del suolo vicino all'astronauta emette 50 fotoni verso i suoi occhi

un punto + lontano ne emette 25 di fotoni

in questo punto della curva la risposta che da la macchina fotografica è grossomodo lineare quindi se la luminosità del punto vicino nella foto sarà 4 la luminosità del puntolontano della foto sarà 2

ora esaminiamo un tempo di posa 10 volte maggiore

arriveranno quindi un numero di fotoni 10 volte maggiore

sulla lastra fotografica (o sugli occhi dell'astronauta) avremo:

500 fotoni dal punto vicino

250 fotoni dal punto lontano

a questo punto però ci troviamo in un punto della curva dove la risposta non è + lineare

quindi se la luminosità su lastra fotografica del punto vicino sarà 30 la luminosità sulla lastra del punto più lontano sarà 25 e non la metà, xchè non c'è + dipendenza lineare

come vete un'aumento del tempo di posa comporta unaequalizzazione della luminosità di punti a differente apporto di fotoni

guardate questa foto, è stata ripresa con un tempo di posa (o una dimensione di pupilla) certamente maggiore rispetto alla successiva, lo si nota dal fatto che l'astronauta è decisamente + chiaro in questa foto, e come ho spiegato è questo il motivo per cui si ha luminosità grossomodo uguale tra punti vicini e lontani








riguardo alla tua obiezione sul fatto chela stazione è costruida al di sotto della fasce di van allen ripeto che termicamente non c'è differenza tra essere sotto e sopra le fasce di van allen, xchè la tali fasce non daviano la radiazione termica solare ma solo le particelle cariche particelle che non sono responsabili del calore

sulla luna non fa + caldo che sullo spazio vicino alla Terra

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