Ashoka ha scritto:
Da una parte, i piedi, la temperatura esterna della tuta, a contatto col suolo, si avvicina ai 107° (medi) e si ha un flusso di calore entrante verso l’interno. Dall’altra (il resto della tuta) si ha un flusso di calore uscente (forse) controbilanciato dall’assorbimento dei raggi solari. Poiche’ i flussi sono in prima approssimazione costanti avremo che:
-l’astronauta ha i piedi che stanno arrostendomentre il resto del corpo e’ al freddo oppure sta congelando mentre hai i piedi tiepidi, oppure ancora sta cuocendo vivo.
-il materiale della tuta subisce tutta una serie di sollecitazioni termiche di segno opposto che non sono trascurabili strutturalmente
Molto interessante e’ poi la questione casco dove dove la formazione di condensa (appannamento) sarebbe piu’ che probabile (proprio tenendo conto delle esigenze di riflessione esposte sopra)
Ashoka
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