Re: AGLI ELOHIM PIACEVA L'ODORE DI CARNE BRUCIATA!?

Inviato da  benitoche il 23/12/2010 22:07:54
Citazione:

Manfred ha scritto:
Esiste già la scienza del sovrasensibile ed è il misticismo indotto da dottrina religiosa o scientifica.


La concezione che Tommaso d’Aquino aveva di Aristoteleera: “Aristotele non erra”. Ciò non vuol dire che Aristotele sia per principio infallibile. Un’infallibilità di principio non è che una vuota astrazione. L’infallibilità del Papa è un diktat di potere, perché si riferisce anche ad affermazioni che il Papa non ha ancora fatto. Non è il contenuto da tutti percepibile e pensabile che rende vere le sue affermazioni, bensì la sua carica. Tommaso ha preso posizione nei confronti di tutte le affermazioni di Aristotele che aveva a disposizione, e non ha riscontrato da nessuna parte errori di ragionamento.
Ciò per lui significa che Aristotele parla soltanto di cose su cui ha maturato il proprio giudizio. Su altre cose, riguardo alle quali il suogiudizio magari non è maturo, tiene la bocca chiusa, non si esprime.

E tra parentesi, leggendo Rudolf Steiner ho trovato che persino là dove Galileo sosteneva che Aristotele sbagliasse — diceva che le diramazioni dei nervi partono dalcuore mentre la scienza odierna può dimostrare che si diramano dal cervello — arriva uno Steiner che dice:
hanno ragione entrambi, perché Aristotele non ha mai inteso parlare dei nervi fisici, materiali, bensì di quelli“eterici”, per lui ben più importanti, e questi si diramanoeffettivamente a partire dal cuore, non dal cervello.
Qualcosa di simile si potrebbe dire anche a proposito delle leggi galileiane sulla caduta libera dei gravi.
Galileo misura dall’esterno la distanza percorsa da un sasso che cade nel primo secondo, nel secondo e così via.

È convinto di confutare Aristotele, dato che non immagina neanche che ai tempi del filosofo greco non era minimamente possibile percepire un sasso che cade come qualcosa di completamente esterno all’uomo. L’esperienza era a quei tempi tale per cui l’uomo sentiva interiormentecome doveva lui stesso sforzarsi e spronarsi per muoversi alla stessa velocità del sasso che cadeva — in opposizione all’attrazione passiva esercitata dalla gravità dal di fuori. Pieno di stupore, mi sono detto: è di Rudolf Steiner che ho bisogno per salvarmi l’opinione che Tommaso
d’Aquino aveva di Aristotele.
La prima volta che l’ho letto ero così felice, ma così felice chemi sonodetto: allora è vero il concetto che Tommasoaveva di Aristotele.
Ed io sono uno — e mi starebbe bene anche se fossi il solo in tutta l’umanità — che ha di Rudolf Steiner lo stesso concetto che Tommaso d’Aquino aveva di Aristotele!

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=13&topic_id=6081&post_id=182111