Re: Sassi lunari... di legno!

Inviato da  InVision il 17/9/2009 18:48:45
Voglio dare una risposta a due domande. La prima riguarda la possibilità che la Nasa regali ad un ex-ministro ultraottantenne un meteorite. Possibilissimo, se hanno delle amicizie strette o hanno avuto delle relazioni cordiali oppure diversi incontri istituzionali, promozionali, di altri eventi o di grosse donazioni a favore della Nasa, e specialmente nel caso avesse servito la collettività (statista molto stimato che aveva aiutato a ricostruire i Paesi Bassi dopo la seconda guerra mondiale.) doveroso era da parte della Nasa mantenere dei "buoni" rapporti.

Invece alla questione in questione: <chiunque avrebbe potuto sostituire con quel sasso terrestre> <io> rispondo con convinzione che un museo ha l'obbligo dell'inventario, una eventuale fotografia anche in bianco e nero facilmente smentisce una eventuale sostituzione. E poi anche i musei più insignificanti sono scrupolosissimi, non lascerebbero di certo che un reperto così importante se ne vada per un altro in sostituzione. E comunque per tutto il periodo in cui era in affidamento all'ex ministro sicuramente nessuno avrebbe avuto l'autorizzazione di violare la sua proprietà privata e di farla franca con poche maniere. E' la Nasa la vera bufala condita con le olive.

Tra l'altro, la Nasa dei falsi meteoriti, o pezzi di legno fossilizzato avrebbe potuto regalarli perfino ai nipoti degli astronauti, tanto per dormire sugli allori delle loro intraprese. Era altamente improbabile che la NASA avesse donato una preziosissima roccia lunare tre mesi dopo il ritorno della prima missione, infatti non lo era.


Citazione:
Il reperto faceva parte della collezione personale del premier e gli venne donato il 9 ottobre 1969 dall'allora ambasciatore americano in Olanda, J. Williams Middendorf, in occasione della visita promozionale nei Paesi Bassi dei tre astronauti dell'Apollo 11. I nomi dei cinque protagonisti «dell'intrigo internazionale» sono infatti riportati nel cartellino che accompagna la roccia. Dopo la missione di Apollo 11, gli Stati Uniti mandarono in giro per il mondo (24 nazioni in 45 giorni) i tre astronauti in un tour promozionale, portando in dono vari reperti raccolti sulla Luna. Uno di questi - raccolto però dall'Apollo 17 - è conservato anche al Museo di scienze naturali di Milano, anche se non gli viene dato troppa evidenza.

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