Re: Risposte alle pagine lunari

Inviato da  Redazione il 4/5/2008 8:50:36
Premetto che queste sono domande dettate dal buon senso, ma non da una ricerca tecnica approfondita, che ancora non ho avuto il tempo di fare. Mi sembrano però, anche se poste in termini “profani”, più che legittime.

Parliamo del fantascientifico PLS, uno zainetto miracoloso di fronte al quale le mutande di EtaBeta sono pura preistoria.

Come sappiamo, per ovviare al calore, le tute degli astronauti prevedevano un vero e proprio circuito interno di raffreddamento ad acqua, simile a quello dei motori a scoppio. Inoltre, le tute andavano pressurizzate dall’interno, visto che sulla luna non c’è pressione atmosferica.

Tutto questo presuppone come minimo:

a) Una pompa che faccia circolare l’acqua “di raffreddamento”
b) Un compressore per la pressione interna
c) Un sistema di scambio di calore con l’esterno.

Ciò impone 3 domande:

Come è possibile che una pompa dell’acqua e un compressore d’aria (+ eventuale ventola per farla circolare?) lavorino così vicino al microfono degli astronauti, all’interno di un sistema chiuso e sigillato ermeticamente, senza fare il minimo rumore? (Se sono stati in grado di realizzare un prodigio del genere, perchè mai non l’hanno commercializzato?)

Quali batterie sono in grado di alimentare una pompa e un compressore di quel genere per l’intera durata di un EVA, e quanto grandi dovevano essere quelle batterie, per svolgere questa mansione?

Escludendo convezione e conduzione (visto che siamo nel vuoto) come può il solo irraggiamento disperdere tutto il calore in eccesso accumulato dal circuito di raffreddamento interno? (Teoricamente, la stessa quantità di calore che viene raccolta dall’intera superficie della tuta esposta a sole, deve poter essere dispersa nel vuoto da una piastra non più larga di una mano).

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