Re: Durante le missioni apollo furono documentati incontri con vite aliene!

Inviato da  rigel il 28/6/2009 3:37:45
Citazione:

ivan ha scritto:
Non ci siamo proprio.

Infatti, si dice che :

"l motore a reazione che spinge gli aerei ed i missili funziona proprio grazie al principio di conservazione della quantità di moto."

Questo è giusto ed esatto in linea di principio ma per far girare un motore e far camminare qualcosa questo principio da solo solo non basta, è insufficente, è fuorviante, conduce al moto perpetuo di seconda specie su cui l'umanità ha sbattuto la testa per secoli.

Per far girare un motore e per fra muove in maniera utile una macchina ci vuole la termodinamica, primo, secondo e terzo principio della dinamica sono insufficienti.

Vediamo di spiegare il tutto un attimino meglio.

Il principio della conservazione della quantità di moto fu formulato in tempi in cui la termodinamica non si era ancora svilupapta ed esso permetteva di spiegare in maniera egregia e valida fenomeni come il rinculo del cannone o la traiettoria di un proeittile che esplode in volo o quello che succede quando si scende dalla giostra ancora in movimento e così via.

Il classico esempio di conservazione della quantità di moto è il cannone, con la sua brava carica di lancio e il relativo proiettile. Il sistema è fermo e a seguito della combustione della polvere pirica i gas spingono fuori il proiettile; siccome la quantità di moto all'inzio era "zero" (cannone, carica di lancio e proiettile erano fermi) , il cannone "rincula" nel momento in cui il proiettile viene espulso e la quantità di moto complessiva si somma vettorialmente e va a "zero" .

Ma non è il principio teorico "conservazione della quantità di moto" e la sua brava formulazione matematica che spingono fuori il proiettile e fanno rinculare il cannone.

Ciò che spinge fuori il proiettile e fa rincualre il cannone è l'energia contenuta nei legami chimici della polvere pirica che negando se stessa nella deflagrazione diventa gas caldo che espandensosi spinge in tutte le direzioni come conseguenza dell natura corpuscolare della materia che in questo caso vede una miriade di paricelle rimbalzare violentemente da ogni parte ; ora la geometria del cannone è cilindrica e il medesimo è fatto di robusto metallo; succede quindi che le uniche due vie incui in pratica il gas può compiere un lavoro utile sono in avanti spingendo il proiettile e in indietro attraverso il fenomeno del rinculo. Di lato, di sopra e di sotto il gas trova le robuste pareti della canna del cannone quindi può spingere solo in avanti (lancio del proiettile) e in indietro (rinculo).

Fenomeno simile avviene nei motori a reazione: il propellente nega se stesso nella combustione diventando gas che fugge in tutte le direzioni ossia diventa particelle che rimbalzano fuoriosamente per ogni dove ma la geometria della camera di combustione è tale che esso può andare in una sola direzione; uscendo il gas incontra un muro d'aria contro il quale urta e nel quale scorre conservando la sua simmetria assiale ; quindi ancora una volta il gas può andare in due direzioni indietro, uscendo dalla camera di combustione, e in avanti spingendo sulle pareti della medesima e fornendo così la spinta utile.

Nel vuoto il getto di gas incontra appunto il vuoto, non trova nulla contro cui spingere, non trova nulla che lo aiuti a restare canalizzato in una sola direzione, c'è solo la geometria della camera di combutione che permette di ricavare un minimo di lavoro utile sfruttando quel minimo di urti utili delle particelle del gas contro le sue pareti, urti la cui risultante è la spinta, mentre il gas scappa via velocemente nel vuoto disperdendosi così in tutte le direzioni possibili, verso l'alto, verso il basso, a destra , a sinistra , in avanti, indietro.

Ecco che per efetto del vuoto il getto perde in un attimo la sua simemtria assiale, non è piu' un'espansione in due sole direzioni, ma è un'espanzione in tutte le direzioni possibili con il risultato di produrre una modesta spinta in avanti se paragonata ad una analoga nell'acqua o nell'aria.



ivan il tuo ragionamento non fila e sai perchè? semplicemente perchè la direzione di uscita del gas non viene definita una volta che questa esce dal razzo ma già da dentro al razzo, è già da li che il gas viene indirizzato ad uscire lungo una linea retta, ovvio che poi dopo essere uscito questo si dilata ma a quel punto è già un corpo estraneo al razzo

mi spiego:

immagina di guardare dentro la camera di combustione, qui c'è un guazzabuglio di particelle che si urtano tra di loro in tutte le direzioni, e non si urtano soltanto tra di loro ma urtano anche le pareti della camera stessa

per la sua forma la camera di combustione fa si che la risultante di tutto questi urti sia una sola direzione che è quella di uscita, infatti se una particella urta contro le pareti interne laterali del razzo (cioè che si stà muovendo perpendicolarmente all'asse del razzo) poi andrà ad urtare l' altra parete che è agli antipodi rispetto ad essa generando una spinta totale nulla e non uscendo dal razzo

ricorda ivan che è solo durante gli urti che il razzo riceve una spinta, e la spinta totale diversa da zero si ha solo per quelle particelle che urtano il razzo e poi escono via senza urtarlo nuovamente in una parete opposta (generando quindi una spinta totale nulla)

le sole particelle che possono uscire dal razzo sono quelle che spingono contro la parete anteriore interna della camera di combustione in quanto queste poi dopo non incontrano nessuna altra parete lungo la loro strada (in quanto escono dalla bocca di uscita del propellente) queste sono le sole particelle che hanno generato una spinta totale nulla cioè hanno urtato la parete anteriore del razoz ma non urtano un'altra parete

ora consideriamo cosa succede a queste particelle:

esse urtano la parete anteriore, così facendo danno una spinta a questa in avanti e ricevono una spinta indietro cominciando a percorrere l'asse del razzo fino ad uscire

una volta che questa particelle hanno urtato la parete anteriore e si immettono verso la via di uscita sono da considerarsi già corpi estranei al razzo, in quanto non c'è nessuna forza che li tiene in contatto con il razzo, non possono generare più alcuna spinta (l'hanno già fatto) di conseguenza quello che a queste particelle succede una volta uscite dal razzo non influisce assolutamente sulla spinta finale del suddetto

la presenza di aria all'esterno della camera di compressione ha l'unico effeto di rallentare queste particelle una volta che escono dalla camera di compressione, ma poichè sono completamente slegate fisicamente da tutte le altre non c'è verso che questo rallentamento possa contribuire in qualche modo alla spinta del razzo

ricorda che la spinta di un razzo è un fenomeno meccanico che ha bisogno di un contatto diretto, non è un fenomeno elettrico magnetico o gravitazionale che avviene a distanza, ci sono proprio delle particelle dotate di massa che urtano contro le pareti di un razzo dotato di massa

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