tarature macchinette spaziali

Inviato da  ivan il 26/7/2006 14:14:43
Giusto per chiarire.

Passi che all'epoca quella era la macchinetta in dotazione, quindi, con quelle condizioni al contorno, niente stelle in cielo, quindi la giustificazione (o patch che dir si voglia) dei cieli bui è plausibile, fermo restando che loro non erano qui nel Bronx a fare foto notturne, ma erano lassù, ben al di fuori della nostra nebbiosa atomosfera di fronte ad un cosmo maestoso, spettacolo che qualunque astrofilo avrebbe fatto qualunque cosa per vederlo.

Ma che da quarant'anni a questa parte, la macchinetta fotografica spaziale sia sempre starata, bè è un pò duro da mandare giù.

Inoltre, mi si consenta: quelli erano quelli che avevano la migliore tecnologia in assoluto del momento: una tecnologia che gli consentiva, a loro dire, di passare indenni nei gironi infernali della magnetosfera, di orbitare tranquillamente intorno alla luna, di atterrare e ripartire in tutta serenità; e in tutta questa ipertecnologia costoro non avevano mai una macchinetta fotografica tarata per fotografare il cosmo? Anche questa è dura da mandare giù.

Resta poi da chiarire il mistero percui se io faccio una foto in montagna la radiazione UV mi rovina le foto, mentre lassù, dove c'è molta più radiazione UV ( e non solo), alle foto non è successo nulla; inoltre: per l'elemento fotosensibile retina: vistosa visiera schermata; per l' elemento fotosensibile pellicola: in pratica nulla.

Aggiungo infine, che da lassù, senza atmosfera, le stelle dovrebbero apprarire molto pù luminose e molto più numerose rispetto a quaggiù, sotto un centinaio di chilometri di polverosa e umida atmosfera.

Da lassù le stelle non si vedono: non c'è proprio modo di fotografarle ... solo Hubble ci riesce ... è dura pure questa da mandare giù.


Torniamo a parlare di alieni, che è meglio ...




Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=13&topic_id=1955&post_id=39494