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Facilissimo, date le sue dimensioni compatte (confrontare con le orme), da centrare dalla terra.
Ah certo, se lo dici tu che hai passeggiato sulla luna dentro una tuta ingombrante possiamo crederti.
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Sicuramente riflettente la sua superfice scura.
E come no. Peccato che con quella frase hai dato dimostrazione lampante di quanto la fotografia non valga una cicca per fare "analisi lunari". L'effetto nero è dovuto al riflesso della luce causato dai molteplici prismi del retroriflettore, e che visto da quell'angolazione, appare nero. http://physics.ucsd.edu/~tmurphy/apollo/lrrr.html
...
2- i retroriflettori laser lasciati sulla luna dagli astronauti. Dovevano essere piazzati e regolati A MANO per far sì che puntassero nel punto giusto, altrimenti nisba. Nessuna sonda automatica nel 69 era in grado di fare una simile operazione. Al massimo riusciva a scattare qualche foto e a prelevare un campione di terra, ma non certo di essere così intelligente da prelevare dalla stiva (con dei bracci robotizzati) quei retroriflettori, piazzarli per benino sulla superfice lunare in un punto idoneo che non presentasse buche e rocce davanti, e poi regolarli accuratamente sul bersaglio. Solo oggi (forse) siamo in grado di fare simili cose, ma nel 69 lo si poteva fare solo mandando lassù un uomo. (infatti i russi non sono mai riusciti con le sonde automatiche a piazzare riflettori laser!)
"Dovevano essere piazzati e regolati A MANO per far sì che puntassero nel punto giusto .... e poi regolarli accuratamente sul bersaglio ".
Io onestamente osservando quella foto non sono in grado di vedere nessun tipo di meccanismo di regolazione
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Visibilissimo il puntino colorato di conferma che il tutto era perfettamente allineato con la sorgente terrestre
Puntino colorato? Quale puntino? Un diodo LED forse?
Per quanto ne so io, quell'arnese è solo un retroriflettore, ossia un banale specchio PASSIVO privo di qualunque circuito o elettronica. Insomma è uno specchio catadriottico inerte, senza energia elettrica, senza celle solari per alimentarlo (alimentare che?), e ovviamente senza SPIE luminose (che servirebbero a che? a farci vedere dalla terra che lo specchio è....acceso per caso? da quando gli specchi si "accendono e si spengono"?).
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Le numerosissime orme, poi, testimoniano, il tempo dedicato alla sua sistemazione e al suo allineamento con la sorgente.
Chiaro no, dato che ci sono poche orme allora era tutto facile. Peccato che per portare lassù quel "coso" sono serviti decenni di studi e inventimenti colossali.
Eh sì, meglio guardare le ORME per avere una visione di quanto è facile posizionare uno specchio su un corpo a 380.000 km di distanza dalla Terra.
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