Re: Pubblicita' Red Bull e viaggi lunari.

Inviato da  ivan il 11/4/2013 19:16:10
Egregio Ananta, non ho nessuna difficolta' ad ammettere le mie lacune in fisica, fossero solo quelle, ne ho altre ben piu' gravi e purtroppo insanabili, alla fine sono un semplice spettatore delle cose che accadono su questo martoriato mondo .

Iniziamo dal vuoto.
Ognuno di noi ha avuto invita sua un foro in una gomma dell'auto o della moto. E ognuno di noi ha visto il gommista cercare il minuscolo forellino immergendo la ruota nella vasca piena d'acqua .
Ora il problema e' analogo negli gelidi vuoti dello spazio: se nella tuta o nell'astronave c'è per una qualche ragione un forrellino o una parte stretta male, una guarnizione che non tiene, come ci si accorge? O meglio, come si garantisce la tenuta al vuoto ? Osservando le varie scene non si ha l'impressione che sia le macchine sia le tute siano il top in fatto di tenuta del vuoto ne' si vedono situazioni in cui vengono affrontati problemi con il vuoto.
Questo e' quello che si osserva, poi magari si sarà fatto usa di una tecnologia ( magari di provenienza aliena) tale che la lotta contro il vuoto e' sempre vinta, ma piacerebbe conoscerla, tutto qui.

In merito alle fasce di van allen anche qui ammetto le mie lacune, magari anche gravi, ma quando leggo che le fasce di van allen sono essenzialmente due fasce di particelle di cariche opposte separate dal vuoto, a me viene in mente la struttura di un condensatore ed e' ben noto come si comportano i condesatori. Quindi e' ovvio e vien da se' chiedersi cosa succede ad un oggetto metallico che passi attraverso due fasce di particelle di carica opposta.
Ora io mi faccio una certa idea (che il campo elettrico si oppone ad essere attraversato da un corpo conduttore), magari sbagliata, ma non si puo' venire a dire che le fasce di van allen sono l'equivalente di una ortopanoramica dentale, scusatemi.

Quanto ad anadare sulla luna motori spenti, ripeto, la cosa non e' cosi' banale bisogna sia risalire due "pozzi" gravitazionali" che scendere in essi frenando , operazioni queste che divorano energia e che quini richiedono enormi quantita' di propellente - appunto, quanto e di che tipo e perche' quelt ipo - .
Prendiamo il caso citato dell'asteroide: occorre raggiungerlo, alterare il suo stato di moto, trascinarlo, e dargli un altro stato di moto (metterlo in un'orbita stabile intorno alla luna). Va da se che tutte queste operazioni richiedono tanta energia e quindi viene spontaneo chiedersi quale sia il bilancio energetico.
Ora io non sono ferrato in propellenti, ammetto anche questo peccato, ma quanto propellente serve per queste manovre? Con tutto quel che ne consegue ovviamente (in termini di serbatoi, rifornimenti, motori, etc etc ).

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