Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  SWE il 8/1/2006 19:54:06
****
Vincenzo, tu dici :

Citazione:
Io non votando non coinvolgo nessuno


Questa è una tua supposizione.
Anche una non- azione di questo tipo è un’azione in una società “organizzata” come la nostra
Perché, che lo voglia o no, il tuo diritto all’ astensione “ è previsto” e produce effetti che andranno ad influire sui risultati senza per questo modificare o addirittura scardinare “l’organizzazione” stessa


Dunque se ti senti meglio non votando la tua decisione è legittima e rispettabile ma sostenere che [chi invece vota aggrava la situazione e coinvolge anche chi non vorrebbe essere bastonato, regolato, controllato, comandato e quant'altro...] non è esatto perché il nesso non-voto -> abbattimento del sistema non c’è

Anzi una non partecipazione massiccia favorirebbe in maniera esponenziale l’ accrescimento dell’arroganza del potere perché verrebbe “tradotta” ( in malafede, se vuoi ma questo avverrebbe..) come un disinteresse da parte dei cittadini verso le scelte politiche quindi , secondo me è proprio “chi non vota” che aggraverebbe la situazione

Se poi tu “me la butti” sui nomi e sui personalismi … (Fassino, Prodi, D’Alema, Casini, Fini … ecc..ecc…) è logico come, a questo livello, non possa che essere d’accordo con te e dire banalmente "che tanto sono tutti uguali" ( però..mai al livello di chi attualmente ci governa) ma siccome io credo ancora che - per quanto “gli uomini di potere” possano a tavolino costruire i loro castelli di carte – esista sempre un fattore imprevedibile capace di inceppare qualche ingranaggio dei loro micidiali meccanismi, sono ancora convinta del senso e del valore contenuti nella attiva e cosciente partecipazione democratica dei singoli individui
Partecipazione che non inizia né finisce nell’arco di un fine settimana di primavera ma che dovrebbe costantemente persistere giorno per giorno attraverso i comportamenti dei cittadini stessi.
Non è vero che non abbiamo armi per combattere il malcostume e la bassezza della classe politica ( almeno di quella a noi più vicina e che dovrebbe risolvere i problemi di sopravvivenza quotidiana)
Diciamo piuttosto che anche i cittadini hanno sviluppato nel loro piccolo gli stessi germi e le stesse patologiche malformazioni di chi li governa
Il punto quindi sta nel risvegliare una presa di coscienza collettiva concreta ed attiva. una riscoperta dell’autenticità e del sostanziale significato dei rapporti fra i popoli cosa che, a mio avviso, non si realizza di certo sposando e divulgando un’elitaria quanto inefficace dottrina del non-voto

emanuela






Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=11&topic_id=263&post_id=6003