Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  Paxtibi il 7/1/2006 14:52:00
Ecco che, da un punto di vista strutturale, "delegare Mario a comprare la caldaia", o "delegare il parlamentare a comprare i kilowattore", sono la stessa identica cosa.

Certo: sono entrambi esempi di democrazia rappresentativa, che io, personalmente, ritengo deleteria.

Infatti sei stato tu ad introdurre nella discussione la malsana idea che i condomini si riuniscano per scegliere chi dovrà prendere decisioni per tutti, invece di farlo per prendere direttamente le decisioni che li riguardano, senza delegare alcunché, che sarebbe, questa sì, democrazia diretta sul modello ateniese.

Ed è ovvio che anche questo sistema, accettabile nel gruppo ristretto del condominio, diventa impraticabile quanto più aumenta il numero dei partecipanti ed il campo d'azione: la caldaia è un problema di tutti i condomini, mentre la costruzione del ponte sullo stretto non è un problema dei valsusini come la TAV non lo è per i messinesi.
Inoltre:

CHI avreste deciso di mandare ad acquistare i settecento milioni di kilowatt-ora dal paese confinante

Stiamo qua a preoccuparci di Mario e della caldaia, e tu vorresti affidare l'acquisto di settecento milioni di kilowatt-ora per soddisfare le esigenze di sessanta milioni di italiani ad un solo individuo, scelto anticipatamente da altri, scelti da una percentuale minoritaria dei sessanta milioni?
Più che utopia, questa è follia. Quante possibilità ci sono, davvero, che l'eletto riesca nell'epica impresa di soddisfare nel migliore dei modi almeno una parte di questi sessanta milioni?

Guarda che l'ente fornitore l'elettricità deve venderla: sicuramente troverà più comodo venderla a blocchi di settecento milioni di Kw/h, soprattutto perché gli basta ungere qualche delegato per ottenere la transazione a lui più vantaggiosa, ma in assenza di un rappresentante per i sessanta milioni di clienti non potrà far altro che contrattare con ogni condominio il prezzo della fornitura. E, visto che nel condominio può funzionare la democrazia diretta (che, lo ripeto, esclude la presenza di un delegato!), questo significa che ciascuno dei sessanta milioni di utenti avrebbe voce in capitolo sui termini del contratto all'atto della stipula.

Nel sistema rappresentativo tutto viene delegato a priori sulla base di un programma più o meno condiviso, che non è detto che verrà rispettato, nel qual caso non si potrà far altro che aspettare le prossime elezioni per punire i cattivi amministratori, sperando che nel frattempo il paese non sia già colato a picco.

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