Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  Redazione il 7/1/2006 9:53:40
PAX. Avevo già scritto ciò che segue, prima di leggere il tuo ultimo post. Ma comunque non cambia nulla, perchè per me era ovvio che tu parlassi di democrazia diretta contro democrazia rappresentativa. Il mio intento infatti è proprio di dimostrare come in fondo siano la stessa cosa, poichè "decidere" e "delegare" sono comunque termini inscindibili.

Ora però che ti ho rivelato "dove voglio andare a parare", ti prego prima di darmi la soddisfazione di accettare o confutare il seguente ragionamento, INDIPENDENTEMENTE da quanto detto finora.

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Qui chiamo forma "le cose", e chiamo struttura "i rapporti fra le cose".

In una squadra di calcio, il centravanti è colui che gioca (diciamo) di punta nell'area avversaria, davanti alle mezzepunte, indipendentementre dal suo nome. "Centravanti" è quindi "struttura", poichè indica la sua posizione rispetto agli altri elementi della squdra (= del sistema), mentre di domenica in domenica "Altafini", "Boninsegna" o "Chinaglia" (di più vecchi non ne ricordo) copriranno quel ruolo, diventando "forma", a seconda che giochino nel Milan, nell'Inter o nella Lazio.

Ma anche all'interno della stessa squadra il centravanti può cambiare infinite volte, senza che la sua posizione in campo, rispetto agli altri giocatori, si modifichi di un solo millimetro.

E così all'interno di sistemi simili (= che condividono la stessa struttura), come all'interno dello stesso sistema, la forma può cambiare infinite volte, senza che la struttura si modifichi di un solo millimetro.

La struttura è qualcosa di universale, di astratto, di intangibile. Non potrai mai falciare da dietro "un centravanti", mentre potrai sempre farlo con Altafini o con Bonimba.

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"Riunirsi", "delegare", ed "acquistare" sono "struttura", dove gli elementi che le danno "forma" possono essere, di volta in volta, inquilini-mario-caldaia, oppure cittadini-parlamentare-kilowattore. Oppure anche papà e mamma, che decidono che sarà il primo a comprare la bicicletta nuova per il compleanno del figlio, oppure ancora dei mafiosi che mandano il picciotto tal dei tali a comprare la partita di droga da rivendere al dettaglio.

Non importa se Mario è piu furbo del mafioso, se la mamma non sa andare in biciletta, o se la caldaia scalda di più di una partita di droga. Importa che i termini "riunirsi", "delegare", ed "acquistare" occupino tutti la stessa posizione, l'uno rispetto all'altro, all'interno di CIASCUN sistema.

Ecco che, da un punto di vista strutturale, "delegare Mario a comprare la caldaia", o "delegare il parlamentare a comprare i kilowattore", sono la stessa identica cosa.

Non lo sono, ovviamente, in termini formali, ma lo sono in termini strutturali. I due sistemi condividono la stessa struttura.

"Raga", ditemi che non ci sono riuscito nemmeno stavolta, e mi suicido.

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