Re: Dove inizia la democrazia?

Inviato da  Paxtibi il 7/1/2006 0:55:23
Massimo, non capisco dove vuoi andare a parare, temo anzi di non aver capito neanche la domanda ( ), ma provo lo stesso a risponderti.

C'è o non c'è una differenza di valenze - all'interno del sistema intendo - al di là del fatto che uno Mario lo conosca bene e il parlamentare non l'abbia mai visto in vita sua? Oppure, anche: i rapporti fra i vari elementi sono gli stessi?

A parte il lieve brivido che 'sta storia dei triangoli mi provoca - è sempre così da quando ho letto dei triangoli della Lucis Trust - si potrebbe dire che, se il triangolo con Mario e la caldaia sono un triangolo quasi equilatero, il secondo è un angolo isoscele, con i due lati tanto più lunghi quanto maggiore è il numero dei fessi rappresentati.

Quindi se il primo triangolo è già un errore (chi ti dice che Mario, pur "uscendo con te a mangiare la pizza", una volta davanti all'idraulico non si metta d'accordo con lui, per fare la cresta e fregare mille lire a ciuscuno dei condomini?), il secondo non può essere che un errore ancora maggiore, in misura inversamente proporzionale all'ampiezza dell'angolo formato dai due lati equivalenti.

La strada più breve dal bisogno alla sua soddisfazione è una retta, passando per l'angolo acuto la strada da percorrere si allunga, e il conto da pagare pure. Quello che succede adesso: invece di andare da Z a X, partiamo in una direzione completamente diversa, percorriamo un percorso molto più lungo della distanza tra Z e X fino ad A, e da lì altrettanta strada fino ad X. Il gasolio costa, e dopo tutto questo viaggiare non ne sarà rimasto per la caldaia...

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