Re: Elezioni 2006: votiamo così!

Inviato da  Paxtibi il 5/1/2006 22:39:38
Nelle tribù barbare (passami il termine nell'accezione originale) vi erano spesso delle assemblee dove gli uomini votavano un capo, qualcuno che li rappresentasse (e di nuovo torna, secondo me, l'idea per cui l'uomo da sempre abbia voluto dei rappresentanti) e che li guidasse. Se le scelte operate da questo capo non piacevano più alla tribù, il capo veniva "gentilmente" sostituito.

Sono stato un po' sintetico, nell'ultimo commento, ero di fretta, ma vedo che hai completato tu il mio pensiero.
È vero, la classica organizzazione delle popolazioni cosiddette primitive prevedeva in genere un capo. Ma, e penso anche ai nativi americani, si trattava di un capo generalmente accettato da tutti, conosciuto da tutti direttamente, ma funzionale soprattutto per dirimere diatribe interpersonali o per prendere decisioni riguardanti la guerra o la caccia, sempre comunque affiancato dall'autorità dei membri anziani della tribù, che erano poi quelli che potevano deporlo, in caso di necessità. Come dici tu questa è una struttura ben diversa dallo stato, a mio avviso semplicemente perché più "naturale", perché limitata nel numero dei componenti. In essa ogni uomo poteva trovare la sua giusta dimensione in ogni età della sua vita, e non esisteva decisione del capo o degli anziani imponibile senza approvazione del resto della tribù. Poi...

qualcuno si è accorto che aveva un potere superiore a quello che pensava e ha iniziato a sfruttarlo

Nel caso dei nativi americani, invece, la loro disgrazia fu lo scontro con un nemico spietato e organizzato come stato. Le mille tribù indiane dovettero soccombere alla compattezza di un esercito compatto e organizzato, oltre ai trucchi ed agli inganni di cui questo organismo burocratico e impersonale era capace. Per loro la guerra era sempre stata l'occasione per dimostrare coraggio e virilità, per lo stato lo scopo è l'annientamento del nemico, ed è perfettamente organizzato per ottenerlo.

secondo me si arriverebbe al paradosso di ricreare forse inconsciamente delle istituzioni per porre fine al "caos" generato dalla mancanza di punti fermi.

Considerato che un caos come quello in cui ci troviamo ora è qualcosa di mai visto in tutta la storia dell'uomo, mi riesce difficile immaginare qualcosa di peggio, soprattutto in assenza di quelli che ne sono le principali cause: gli stati.
Forse hai ragione, eliminato lo stato gli uomini non riusciranno ad organizzarsi senza una qualche forma di autorità, ma a quel punto tanto meglio ripartire dalla comunità limitata, dal consiglio degli anziani - per inciso già solo il posto che lo stato riserva loro nella nostra società dovrebbe essere considerato un crimine contro l'umanità - e dal capotribù, sicuramente faremo meno danni a noi stessi ed al nostro habitat.

La società libera è forse un'utopia, me ne rendo conto; ma l'alternativa è un incubo, e noi ci stiamo dentro.

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