Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 1/9/2015 11:15:42
Apro questo thread perché varie persone, sia nei forum che in privato, mi hanno chiesto informazioni sul Tai Chi e sulla Meditazione, pratiche che seguo da molti anni e vorrei che questo spazio sia disponibile a tutti gli interessati per discuterne, perché penso che siano potenzialmente utili per molte persone così come lo sono state per me.

Nel titolo ho messo anche lo Yoga, che è una pratica che conosco solo superficialmente e di cui di conseguenza preferisco non parlare. L'ho messo perché pratica molto diffusa in occidente, ma questa discussione è aperta alla condivisione di qualsiasi esperienza o informazione su qualsiasi pratica spirituale, che ha come proposito il conseguimento ed il mantenimento del proprio equilibrio personale e la crescita spirituale, il che include anche i vari aspetti curativi che queste pratiche possono avere.

La discussione è aperta anche agli aspetti filosofici, metafisici e spirituali connessi a tali pratiche, così come su questi temi in generale.

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Non è possibile parlare in modo esaustivo del Tai Chi, della Meditazione o di qualunque pratica spirituale, proprio per la loro natura che è quella di aiutare la persona a ritrovare è ri-equilibrare parti di sé "perse", scollegate o squilibrate e di ri-armonizzarle, ovvero ritrovare la propria integrità ed il proprio equilibrio e questo significa anche prendere coscienza di parti di noi, così come delle loro funzioni e facoltà, che sono indescrivibili in modo esaustivo con il linguaggio delle parole, in quanto linguaggio della mente razionale e per cui limitato alle sue possibilità e facoltà.

La mente razionale (lo strumento che qui possiamo usare è mentale-razionale), come tutto ciò che esiste, ha dei limiti e uno di questi limiti è la capacità di comprendere in modo completo tutte le parti che compongono l'essere umano, le loro facoltà e potenzialità

Le pratiche spirituali aiutano a far "ritrovare" ciò che è stato perso e la mente razionale in questo lavoro ha si un ruolo, ma non è un ruolo centrale, o almeno non nel senso che noi, di cultura e formazione occidentale, lo intendiamo comunemente.

Abbiamo parlato molto in altre discussioni del fatto che le tradizioni spirituali indicano non la mente come la parte che ci identifica, ma il Cuore, lo Spirito, l'Anima.

E' per questo che le pratiche spirituali hanno nelle loro regole, l'istruzione di pacificare, di "vuotare" la mente, perché si cerca di indagare su se stessi e sul mondo in modo più possibile obiettivo, cercando di non essere influenzati dall'educazione, dalla cultura, dai pregiudizi e giudizi che sono spesso abitudinari, in quanto portatori di convinzioni e credenze che possono essere false o fuorvianti.
Ma questo è solo uno dei numerosi aspetti del perché di tali indicazioni.
C'è molto di più.

Imparare a vuotare la mente apre la possibilità di entrare in stati dell'Essere più profondi, dove è possibile ritrovare parti di noi che hanno le facoltà di avere una conoscenza completa di noi stessi e del mondo, conoscenze che non possono essere descritte in modo esaustivo con il linguaggio della mente razionale.

Posso testimoniare che quando si impara a vuotare la mente, pur rimanendo presenti e consapevoli, si apre un vero e proprio mondo di fronte a noi, un mondo reale ed infinitamente più ricco e profondo di quello percepito con la "mente piena" ed in posizione dominante nella persona.

Per fare un esempio, nel Tai Chi quando si impara a muoversi con la mente in pace, a riposo, si scopre che il corpo è un essere con delle abilità straordinarie, inimmaginabili nello stato "normale" in cui viviamo.
Si scopre che è soprattutto la mente, e soprattutto quella razionale, che nel suo funzionamento abituale e nel ruolo dominante che gli attribuiamo comunemente, a costituire il principale impedimento per il funzionamento naturale del corpo.

Il mio Maestro di Tai Chi descriveva questo modo di funzionare innaturale, abituale soprattutto per gli occidentali, come "tirare il freno a mano e poi decidere di muoversi".

Grazie alla nostra volontà e "spingendo forte sull'acceleratore", ci si muove comunque, ma quella "macchina" non è fatta per funzionare in quel modo: il freno a mano va rilasciato prima di muoversi e quasi tutti noi, senza esserne consapevoli, ci muoviamo proprio così, con il freno a mano tirato, perdendo inutilmente una grande quantità di energia e danneggiando il corpo.

Insistere per anni, per decenni, per tutta una vita a funzionare in un modo non previsto dalla Natura, oltre ad essere un enorme spreco di energie è anche causa di molti disturbi e malattie.
Ecco uno dei motivi per cui molte pratiche spirituali sono anche curative, perché rimettendo a posto le varie parti di noi e una volta ripreso il modo naturale di funzionare così come la Natura ci ha "disegnato", l'Essere che siamo ritrova il suo equilibrio naturale, equilibrio che è essenziale per avere una vita sana.

Avere un esempio concreto di come un essere umano funziona in modo armonico riguardo all'uso del corpo, è molto semplice: basta osservare i bambini, soprattutto quelli piccoli, perché i bambini piccoli ancora non hanno perso parti di sé e non hanno la mente e le sue sovrastrutture completamente formate, non si identificano ancora con la mente e le sue creazioni come la personalità e l'ego e sono ancora uniti in tutte le loro parti.
Se osservate attentamente, potrete vedere che quando un bambino inizia a muoversi, non ha nessuna esitazione, nessun pensiero accompagna l'azione, il suo "freno a mano" non è "tirato".
Ha l'impulso di fare qualcosa e lo fa senza nessuna esitazione e nessun impedimento, se non quello di aver un corpo non ancora formato completamente ed una consapevolezza anch'essa parziale e quindi è spesso "limitato nel risultato".
Ma l'azione in sé è perfetta.

Siamo solo noi adulti che giudichiamo che quel risultato è "sbagliato" o "brutto".
Siamo noi che giudichiamo sbagliato che metà della pappa finisca sul naso. Per il bambino può essere una cosa interessante, divertente e magari anche piacevole.
E dove sta scritto che quel bambino deve fare quella data cosa come "io" penso che debba essere fatta?
Sta "scritto" solo nelle nostre menti, che giudicano senza tenere conto della complessità della realtà, cosa che porta alla perdita della comprensione e, insistendo nel giudicare, alla perdita dell'Amore.

Il risultato sarà "inferiore" (vedete? giudico ) a quello che otterrebbe un adulto, ma l'armonia del funzionamento nell'azione è perfetta, ha ancora la capacità di essere perfetto nel fare, rispetto al suo equilibrio, equilibrio che noi adulti abbiamo, nella maggioranza dei casi, perso.

Un altro esempio.
Nella Meditazione, quando si è raggiunta l'abilità di avere la mente in pace, senza pensieri, altre parti di noi si "rianimano" dallo stato di inconsapevolezza in cui sono state a causa dei pensieri che occupavano tutto lo "spazio-tempo" della mente (a parte quando dormiamo, quando siamo obbligati a "lasciare la presa") e a cui abbiamo dato "la precedenza" per molto tempo.
Si scopre che queste altre parti di noi, essendo libere dai condizionamenti sociali, giudizi e pregiudizi, paure ed insicurezze, hanno facoltà ed abilità straordinarie nell'osservare ed indagare la realtà, facoltà ed abilità che sono essenziali per poter avere una vera e completa conoscenza di noi stessi e del mondo.
E' per questo che spesso, in testi che parlano dei percorsi spirituali, si parla di "vera conoscenza".

Un bambino sperimenta la "vera conoscenza" sempre, perché è ancora integro ed in Armonia ed usa, inconsapevolmente, tutto ciò che è per conoscere.
Come per l'esempio con il corpo, anche qui il bambino non è pienamente formato e quindi il risultato non sarà "approvabile" da noi sapientoni, ma "l'azione di conoscenza", in sé, è perfetta, perché il bambino usa tutto se stesso.

Ecco la grande gioia, che vediamo senza capire, nello strizzare la cacca del cane o nel ficcarsi nel naso una cicca di sigaretta

Sta conoscendo in modo completo la cacca del cane e il suo strizzarla.

Risultato: grande gioia.

Chi è il "sapientone" ?

Perché la vera conoscenza porta grande gioia, anche se si tratta "solo" di conoscere la cacca di un cane.

Questo è molto indicativo nel comprendere chi siamo: perché conoscere in modo vero, completo e con tutto ciò che siamo, porta gioia?

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Riguardo all'aspetto curativo che le pratiche spirituali possono avere, c'è un principio, che ritroviamo in molte antiche medicine tradizionali come quella cinese ed indiana, che afferma che il corpo ha tutti gli strumenti e tutte le potenzialità di auto-guarirsi da qualsiasi malattia, ma per poterlo fare deve essere in equilibrio, in Armonia secondo la sua Natura.
Quindi la prima cosa da fare è tornare verso il proprio equilibrio, la propria Armonia, per consentire al proprio corpo di fare il lavoro per cui è stato disegnato.

Perché, e qui è IL punto, siamo noi stessi che creiamo e perpetuiamo gli impedimenti per poter mantenere il nostro equilibrio e anche se questo viene fatto soprattutto in modo inconsapevole, per quanto riguarda gli effetti reali non cambia nulla, perché tutto ciò che siamo, a parte certe parti della mente, vive sempre in contatto con la realtà, o per meglio dire, vive sempre nel mondo reale.

Sono solo certe parti della mente che creano altre realtà, che possono anche essere completamente scollegate e addirittura in antitesi con l'unica realtà esistente.

Le pratiche spirituali aiutano anche a compiere questo processo di ritorno alla realtà e di conseguenza aiutano la ri-armonizzazione della persona anche a livello esistenziale, spirituale.
Come questo avvenga non è possibile descriverlo esaustivamente, perché come ho già detto molti di questi "processi" avvengono ad un livello che la mente razionale non può capire, se non per certi aspetti.
La comprensione di questa "magia" può arrivare con il tempo, ma solo se il praticante è serio e costante nel suo impegno.

Perché il processo di ri-armonizzazione è paragonabile a quello di un albero cresciuto storto che si vuole raddrizzare; ha bisogno di tempo per raddrizzarsi e se lo si forza (fisicamente, con la mente o con la volontà) si rischia addirittura di danneggiarlo ulteriormente.
I contadini sanno bene che per raddrizzare un albero ci vuole tempo, costanza e dolcezza.
Va fatto poco alla volta ed è necessario aspettare che l'albero ricrei un suo equilibrio nella nuova posizione, prima di raddrizzarlo ancora un pochino, e così via.

Questo ha a che vedere con il discorso fatto in un altro forum, dove si è evidenziato che siamo esseri delicatissimi, molto fragili e molto sensibili e ogni azione forzata su noi stessi non può che creare ulteriori danni oltre ad essere non efficace.
Usare la forza, di qualunque tipo su noi stessi (anche solo mentale), non può essere efficace perché, per esempio, il corpo "sa" benissimo chi e cosa è e sa di essere delicatissimo, fragilissimo, e quindi rifiuta ogni istruzione che sia applicata con la forza.
Lui sa che ha bisogno di estrema dolcezza e di tempo per compiere il cambiamento richiesto.
Con la nostra volontà possiamo forzare ed imporre al corpo un cambiamento, ma il risultato è quello di creare altri danni, perché non si raddrizza con la forza un ala di farfalla.

E visto che il corpo è così delicato, fragile e sensibile, quanto lo è di più la mente, lo Spirito, l'Anima?

Quello che le pratiche spirituali ci aiutano a compiere, è il ridiventare noi stessi, in senso vero, completo, esistenziale e questo è possibile perché chi ha creato tali pratiche sapeva chi e cosa è un essere umano e sapeva come tale "ritorno a Sé" deve essere compiuto in ogni aspetto del percorso e ad ogni livello di profondità.

Posso testimoniare solo della mia esperienza personale, ma non ci sono parole adatte per comunicare questo procedere e cosa comporti in termini di conoscenza, di consapevolezza e di meraviglia.
Posso solo ringraziare la Vita stessa che mi ha portato ad incontrare questo mondo che ho scoperto essere quello reale, l'unico reale e l'unico che, a mio avviso, conoscendolo può soddisfare le profonde esigenze di un essere umano e che può portare a comprendere il mistero dell'esistenza, del Mondo e di noi stessi.

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Il mondo dell'uomo è dominato dal male, male che noi stessi creiamo e che pratichiamo da molto tempo.
Questo ha fatto si che anche nelle pratiche spirituali si sia agito con intenti malvagi, per danneggiare il percorso delle persone verso il ritorno a Sé, perché una persona che ritrova la sua Armonia e comprende chi è veramente, è libera, fisicamente, mentalmente e spiritualmente e non è più possibile sfruttarla a proprio vantaggio.

Ci sono pratiche che si dichiarano spirituali ma che sono state falsificate in parte o totalmente, proprio per danneggiare le persone che sentono il bisogno di ritrovare se stessi ed il proprio equilibrio, con il risultato di ricevere un ulteriore danno oltre a quello che hanno già ricevuto.

Il mio consiglio, è di avere estrema cautela e massima serietà nell'approccio a tali pratiche e, se è possibile e se si reputa di averne bisogno, cercare una guida su cui ci si possa affidare, verificando l'onestà e le buone intenzioni fino a quando non si è ragionevolmente sicuri di potersi fidare, almeno in senso generale.

Ma il mio Maestro diceva spesso due cose:

"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"

"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"

Questo, ovviamente, significa che è imprescindibile verificare tutto in prima persona.

In linea generale, più le pratiche sono antiche e più la scuola, il Maestro o istruttore che insegna è fedele alle istruzioni originarie, più è possibile che la pratica ed il modo di insegnare sia genuino.
Un buon metro di valutazione è osservare come stanno gli allievi. Se sono contenti e ragionevolmente sereni, se non si rilevano particolari conflitti, gelosie o invidie, in genere significa che la direzione è quella giusta e che chi guida ha una vera conoscenza.

L'Armonia non può essere falsificata.

Ma anche qui non ci sono regole generali e forse la cosa più giusta per valutare se una pratica è genuina l'ha detta Don Juan a Castnañeda:

Citazione:
«Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall'ambizione.»

.......

«Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»


Perché il Cuore, che è la sede del "nostro" Spirito, non mente mai.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  effeviemme il 2/9/2015 12:29:56
cit.:

«Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»
----------------

Un aiuto (di massima) alla "mente" per capire se la strada ha un cuore?...
Come darsi una risposta "prima"?
può essere bene "fidarsi dell'istinto"?
o si può "sentire" solo dopo un periodo di pratiche spirituali?
e per cui...

cit.:
qualsiasi strada è solo una strada e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare.?


ciao
fvm

edit
forse queste sono considerazioni capitate dopo una interruzione dell'attenzione.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 2/9/2015 17:54:53
Citazione:

effeviemme ha scritto:

Un aiuto (di massima) alla "mente" per capire se la strada ha un cuore?...
Come darsi una risposta "prima"?

"Prima" la vedo impossibile.

Stiamo parlando di percorsi spirituali e per cui è solo percorrendo in prima persona che si può "sapere".

Ma qualche cosa l'ho già detta, come l'osservare i risultati di chi ha fatto un certo percorso.

Per esempio nel Tai Chi, se chi insegna si muove in modo fluido e leggero, se i suoi movimenti sono simili a quelli di un bambino, se appare non interessato al risultato esteriore ma all'efficacia dei movimenti (funzionalità) e all'Armonia dei movimenti, tutto questo (e altro ancora) trasmette "un certo" cuore ed è un buon "indizio" della sua presenza.

Se chi insegna Meditazione non mostra interesse particolare per i risultati, ma ne gioisce se arrivano, mostra di avere cuore.

Ma come dice Don Juan, è solo con il "sentire" che si può avere una ragionevole certezza della presenza del cuore.

Citazione:

può essere bene "fidarsi dell'istinto"?


Secondo me si ma dipende da cosa si intende per "istinto".

Per me l'istinto è uno dei linguaggi dello Spirito e per cui infallibile.
Spesso mi baso sull'istinto per le mie scelte, ma preferisco, soprattutto se si tratta di cose per me importanti, sentire il Chi, perché in quanto manifestazione "diretta" dello Spirito, porta con sé informazioni complete ed assolutamente affidabili.

Il problema con la parola istinto, è che ci sono molte interpretazioni diverse e spesso ho visto confondere un proprio desiderio o proiezione, con l'istinto (in passato l'ho fatto molte volte anche io questo errore).

Citazione:

o si può "sentire" solo dopo un periodo di pratiche spirituali?

E' un qualcosa di molto personale e soggettivo.

Per me il "sentire" è stato un qualcosa di immediato, in quanto (inspiegabilmente) "dotato" di tale sensitività naturalmente, per così dire.

Sicuramente le pratiche spirituali, se sono genuine, permettono la crescita e l'affinamento della facoltà del sentire, proprio grazie al "risveglio" delle facoltà assopite, di cui la sensitività è sicuramente una di esse.

La sensitività è la facoltà di sentire il Chi (Prana), l'energia vitale che tutto permea e che permette a tutte le entità di vivere, quindi è una realtà non falsificabile.

Una scuola (pratica, percorso spirituale) senza cuore non può generare una energia vitale (Chi) in Armonia e per cui con un cuore, ma per ritrovare tale abilità è spesso necessario del tempo.

Citazione:
forse queste sono considerazioni capitate dopo una interruzione dell'attenzione.

Forse

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 2/9/2015 18:30:09
Citazione:
...può soddisfare le profonde esigenze di un essere umano...


Quali sarebbero i veri bisogni di un essere umano?

Ma poi un'altra domanda, perchè dovremmo fidarci di te? (nessun attacco)

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 2/9/2015 20:50:31
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

...può soddisfare le profonde esigenze di un essere umano...

Quali sarebbero i veri bisogni di un essere umano?

L'uomo ha delle facoltà uniche che a mio avviso indicano delle cose precise.

Volontà, creatività, ma soprattutto la facoltà di indagare l'ignoto volontariamente e consapevolmente.

Quindi la conoscenza di sé e del mondo, per poter soddisfare l'essere umano, deve essere completa (vera conoscenza) e non solo mentale-razionale.

Se è vero che il "mondo dello Spirito" esiste e che è parte integrante della realtà, è solo conoscendolo che un essere umano può soddisfare questo impulso innato, e a mio avviso primario, dell'indagare l'ignoto.

[EDIT c'è anche molto altro, come per esempio il bisogno di amare, e non parlo solo di amare una o più persone ma il mondo stesso, perché io credo che siamo come delle specie di "fabbriche d'amore" e che la negazione di questa peculiarità porti una grave e profonda insoddisfazione]

Citazione:

Ma poi un'altra domanda, perchè dovremmo fidarci di te? (nessun attacco)

Nessuno deve fidarsi di me.

Io non desidero che ci si fidi di me, anzi, la cosa mi dispiacerebbe molto perché significherebbe che quel qualcuno sta rinunciando al suo spirito critico e considero tale rinuncia molto grave e dannosa.

Inoltre io non mi fido nemmeno di me stesso, come potrei volere che qualcun altro lo facesse?

Cito di nuovo dal mio Maestro:

Citazione:

"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"

"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"

Approvo in pieno.

Ogni cosa va verificata in prima persona, altrimenti nulla di tutto ciò può avere un vero valore personale.

Io pratico il Tai Chi da molti anni e questa verifica quotidiana mi ha portato dei valori ormai irrinunciabili ed incrollabili, perché se dopo migliaia di volte che facendo una certa cosa il risultato e sempre lo stesso, non posso essere così testardo da non prendere atto della realtà

Io affermo che arrestando il flusso incontrollato dei pensieri, magari imparando a farlo grazie alla Meditazione, diventa possibile accedere ad altri stati dell'Essere, stati che possono portare alla vera conoscenza di se stessi e del mondo.
Io non voglio che tu mi credi ma se sperimenti quanto da me affermato sono contento, perché so cosa questa conoscenza comporta sia in senso individuale sia in senso collettivo:

Armonia, che è il "metro universale" di tutto ciò che esiste e di cui nel mondo degli uomini c'è grave carenza.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 3/9/2015 14:13:21
Citazione:
L'uomo ha delle facoltà uniche che a mio avviso indicano delle cose precise.

Volontà, creatività, ma soprattutto la facoltà di indagare l'ignoto volontariamente e consapevolmente.

Quindi la conoscenza di sé e del mondo, per poter soddisfare l'essere umano, deve essere completa (vera conoscenza) e non solo mentale-razionale.

Se è vero che il "mondo dello Spirito" esiste e che è parte integrante della realtà, è solo conoscendolo che un essere umano può soddisfare questo impulso innato, e a mio avviso primario, dell'indagare l'ignoto.

[EDIT c'è anche molto altro, come per esempio il bisogno di amare, e non parlo solo di amare una o più persone ma il mondo stesso, perché io credo che siamo come delle specie di "fabbriche d'amore" e che la negazione di questa peculiarità porti una grave e profonda insoddisfazione]


Capito.

Le pratiche spirituali quindi fanno in modo di purificarci fino a soddisfare unicamente i nostri bisogni più innati? E come avviene questo esattamente? Liberandosi dall'ego?

Citazione:
Nessuno deve fidarsi di me.

Io non desidero che ci si fidi di me, anzi, la cosa mi dispiacerebbe molto perché significherebbe che quel qualcuno sta rinunciando al suo spirito critico e considero tale rinuncia molto grave e dannosa.

Inoltre io non mi fido nemmeno di me stesso, come potrei volere che qualcun altro lo facesse?


No bhe, non intendevo "perchè vuoi che ci fidiassimo di te". In altre parole, volevo dire "quale dovrebbe essere, secondo te, la nostra reazione leggendo quello che scrivi?". Credere non possiamo, rifiutare, neanche. Devo ancora comprendere meglio quel "calma e cautela" di cui parlavi. Che significherebbe, nello specifico, ascoltare....e poi? Tu dici che bisogna prima essere sicuri che quello che si fa è genuino...ma mi sembra di capire che può capirlo solo il cuore? Arrivati a sto punto le parole non servono più, purtroppo

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 3/9/2015 20:51:03
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Le pratiche spirituali quindi fanno in modo di purificarci fino a soddisfare unicamente i nostri bisogni più innati?

No. Le pratiche spirituali sono strumenti che aiutano a "rimettere le cose a posto" in noi e a farci ritrovare le parti di noi perse o scollegate.
Una volta che "l'albero" è raddrizzato è possibile conosce in senso completo e di conseguenza soddisfare le esigenze esistenziali. Ma questa è per così dire un altra fase.
Ma non è che prima di iniziare a conoscere uno deve aver messo tutto perfettamente a posto, anzi in genere succede che c'è un po' di "messa a posto" e un po' di conoscenza e così via.

Citazione:
E come avviene questo esattamente?

A questo non è possibile rispondere in modo esaustivo per i motivi che ho detto nel primo post.
Se mi fai domande specifiche vedo fino a che punto riesco a descrivere certi processi interiori, ma non ti aspettare miracoli...
Inoltre io credo che non sia bene parlare troppo di tali aspetti, perché è molto difficile descrivere a parole esperienze profonde e spirituali, ma anche perché il bello è anche nello scoprire da soli se stessi in modo completo e questo mondo di cui parlo.
Così facendo si acquista nel cuore un tesoro inestimabile che rimane con noi per sempre.

Citazione:
Liberandosi dall'ego?

La liberazione dall'ego è una delle cose fondamentali da compiere, ma come già detto altrove, l'ego serve in questo mondo e liberarsene completamente, magari in breve tempo, non è consigliabile a mio avviso.
Inoltre devi considerare che ogni "albero" che sia cresciuto storto, nonostante il suo disequilibrio rispetto al "disegno" che la Natura (Dio) ha creato per lui, ha creato un suo personale equilibrio per poter comunque vivere anche in quello stato disequilibrato, e per lui è fondamentale non alterarlo più di tanto.
Ecco il paragone sul come si raddrizza un albero di modo che possa progressivamente trovare, alla fine del processo, il suo equilibrio naturale.
Se lo raddrizzi di colpo è molto probabile che lo danneggi e lo puoi danneggiare anche in modo serio.
Ricorda: siamo molto delicati (anche da "storti" lo siamo ).

Citazione:
No bhe, non intendevo "perchè vuoi che ci fidiassimo di te". In altre parole, volevo dire "quale dovrebbe essere, secondo te, la nostra reazione leggendo quello che scrivi?".

Questo non lo so

Lo so che scrivo anche cose "forti" per qualcuno, ma questo è quello che i miei studi e la mia esperienza mi hanno mostrato essere la realtà.

Citazione:
Credere non possiamo...


Si che si può, mica do ordini

Io lo sconsiglio.

Citazione:
...rifiutare, neanche.


Certo che si può rifiutare, ci mancherebbe.

Tu puoi dire che siccome questi temi ti interessano molto non vuoi rifiutarli, ma potere si può eccome... e menomale.

Senza la libertà interiore un uomo non è più tale.

Citazione:
Devo ancora comprendere meglio quel "calma e cautela" di cui parlavi. Che significherebbe, nello specifico, ascoltare....e poi?

E poi non credere a nulla di ciò che hai ascoltato e se ti interessa verifica in prima persona. Ma considera che per verificare cose di questo tipo, a volte ci vogliono anni e a volte molti anni, ma non c'è una regola assoluta in questo, perché il percorso è sempre individuale e per quanto certe cose siano simili o uguali, il percorso è sempre unico.

Citazione:
Tu dici che bisogna prima essere sicuri che quello che si fa è genuino...


No, non sicuri. La sicurezza non esiste. Ho detto "ragionevolmente sicuri".
Poi uno prima o poi si deve buttare nel mare se vuole imparare a nuotare.

Prima di farlo non potrai mai saperlo con certezza.

Citazione:
...ma mi sembra di capire che può capirlo solo il cuore?

In senso assoluto si, ma per poter ascoltare il cuore in modo inequivocabile, prima è necessario familiarizzare di nuovo con lui, con lo Spirito, o almeno iniziare a farlo.

Citazione:
Arrivati a sto punto le parole non servono più, purtroppo

Ma è proprio da qui che inizia il vero percorso, concreto e non più solo parole.
I Koan, per esempio, tendono proprio a quello: a fare andare in tilt la mente razionale di modo che lo studente sia in qualche modo obbligato ad iniziare a procedere concretamente e così molti altri "trucchi diabolici" che i Maestri hanno creato.

Anche in molte pratiche spirituali sono inseriti "vicoli ciechi" per la mente razionale, di modo che ad un certo punto si trovi in una situazione per lei ingestibile e con la possibilità per la persona di "metterla da parte", di pacificarla e così facendo scoprire che in sé c'è molto altro per quanto riguarda le facoltà di conoscenza.

Racconto la mia esperienza a riguardo.
Quando ero adolescente lessi di tutto e di più sulle filosofie orientali e sulle religioni di tutto il mondo.
Dopo i primi anni di studio arrivai a certe conclusioni, sia su me stesso sia su tali ambiti, che non sto a raccontare perché sarebbe troppo lungo ed in ogni caso è molto personale. Diciamo che ero rimasto vicino soprattutto alla filosofia taoista.
Poi ci fu una lunga pausa di vari anni in cui la vita mi portò in un altra direzione (studi-lavoro-donne...).

Poi il "ritorno fulmineo"

Proprio in un periodo in cui avevo molto bisogno di curare il mio corpo, a causa dei vari impegni, ecco che, senza che io facessi niente di particolarmente significativo, di colpo mi trovo un Maestro taoista che insegna Tai Chi.
Perfetto per me.
E da li, anche con una certa mia sorpresa, ho iniziato a praticare il Tai Chi e non ho saltato un giorno che sia uno in quasi 30 anni di pratica, cosa che lascia perplesso anche me, sapendo quanto sono pigro

In qualche modo avevo avuto bisogno di vari anni di "decantazione", soprattutto inconscia, di tutto quello che avevo letto ed assorbito con la mente, prima di poter iniziare a procedere concretamente.

Credo che il detto "Il Maestro arriva quando l'allievo è pronto" sia assolutamente vero.
Ma non tutti hanno bisogno di un Maestro in carne ed ossa...

Questo è solo quello che è successo a me, ma per ognuno è diverso.
Te lo racconto solo per dire che non sappiamo come, cosa e quando "succede", quello di cui sono sicuro è che lo Spirito è sempre presente e sa di cosa ognuno di noi ha bisogno in ogni istante del suo percorso personale.

Ad un certo punto ho avuto un reale bisogno, una persona mi ha parlato del Tai Chi e di quella scuola e tutto è andato a "posto", magicamente direi.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 4/9/2015 13:32:38
Grazie per le risposte.

Citazione:
Citazione:

Credere non possiamo...



Si che si può, mica do ordini


No bhe, intendevo solo che secondo me non è la cosa migliore crederci. Ma neanche rifiutare a priori.

Ti faccio una domanda: esiste "schema" grossolano che accomuna tutti i percorsi diversi di cui parlavi (che poi portano alla stessa meta)? Per esempio, si può iniziare aumentando la pazienza, poi magari liberando la mente con la meditazione ecc. Esiste cioè uno schema che accomuna tutti questi percorsi fino al raggiungimento dell'equilibrio interiore e della comprensione della Realtà? Se sì, potresti esporcelo?

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 4/9/2015 20:56:31
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

No bhe, intendevo solo che secondo me non è la cosa migliore crederci. Ma neanche rifiutare a priori.

Capito.

Come ho detto, crederci a priori non è sano, perché si rinuncia allo spirito critico ed è proprio lo spirito critico che ci permette di indagare in modo ragionevole.

Rifiutare a priori è possibile, ma a mio avviso significa rinunciare all'amore per la Verità, che è un altra caratteristica innata dell'uomo.

Citazione:
Ti faccio una domanda: esiste "schema" grossolano che accomuna tutti i percorsi diversi di cui parlavi (che poi portano alla stessa meta)? Per esempio, si può iniziare aumentando la pazienza, poi magari liberando la mente con la meditazione ecc. Esiste cioè uno schema che accomuna tutti questi percorsi fino al raggiungimento dell'equilibrio interiore e della comprensione della Realtà? Se sì, potresti esporcelo?

Non esiste.

Quello che c'è è che tutti (o quasi) prima o poi si trovano in fasi simili, soprattutto se parliamo di persone formate nella stessa cultura come noi occidentali.
Per esempio il flusso incontrollato dei pensieri e praticamente presente in tutte le persone di formazione occidentale e questo è dovuto al tipo di visione esistenziale che abbiamo dell'uomo, visione che mette la mente razionale, e per cui pensante, sopra ogni altra cosa riguardo al modo di condurre la vita.
Quindi prima o poi questa disarmonia va affrontata e risolta, se si vuole procedere in queste pratiche, perché è uno dei fattori principali del disequilibrio ed uno degli impedimenti maggiori per poter avere una vera conoscenza.

Ma ogni percorso e le varie fasi di esso, sono molto personali e se è vero che per un certo tipo di persone in una certa fase è bene lavorare su determinati aspetti, è anche vero che non esiste uno schema valido per tutti e questo perché da questo punto di vista siamo tutti diversi.

Un vero Maestro questo lo sa bene ed infatti guida il lavoro in modo diverso per ognuno, a volte anche molto diverso tanto che può sembrare di andare in direzioni opposte.
Ma è solo perché quell'albero è cresciuto storto verso nord e l'altro verso sud.

La direzione comune è sempre il centro di Sé, ma partiamo tutti da "posti" diversi ed assolutamente individuali.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 4/9/2015 22:34:28
Ok ho capito, grazie.

Domanda: quando intendevi che a volte non c'è bisogno di un maestro in carne d'ossa...bhe com'è possibile?

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 4/9/2015 23:05:15
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Domanda: quando intendevi che a volte non c'è bisogno di un maestro in carne d'ossa...bhe com'è possibile?

Le persone sono molto diverse tra loro e sono diversi i momenti in cui le persone intraprendono un percorso di ritorno a Sé, rispetto alla propria condizione esistenziale personale.

Ci sono persone che senza un Maestro non riescono a superare certi ostacoli interiori, per mancanza di volontà, autodisciplina ed altre cose e che hanno bisogno di stimoli ed esempi che vengano da fuori, da una persona che ha già realizzato quello che vogliono realizzare in se stessi e che faccia da esempio e da guida.

Ci sono persone che sentono il bisogno di cambiare ma che sono confuse, a volte molto e un aiuto a chiarificare la visione di sé e del percorso dall'esterno può essere fondamentale.

Altre persone, per vari motivi, sono molto autosufficienti e sicure di sé, a prescindere dalla chiarezza o confusione che possono avere.
Spesso chi è forte interiormente "naturalmente", è perché da bambino ha ricevuto il nutrimento più importante in assoluto: l'Amore.

Chi non ne ha ricevuto o ne ha ricevuto non a sufficienza per il bisogno che aveva (questo è un vero bisogno), spesso ha molti problemi di insicurezza e ha bisogno (reale bisogno) di ritrovare la fiducia nella Vita tramite un esempio reale di Amore.

Infatti i Maestri fanno quello che fanno spinti da questa unica motivazione: amare.
Amare chi non è stato amato e nutrito in modo adeguato quando ne aveva bisogno e così facendo sanare, almeno in parte, le profonde ferite che quasi tutti ci portiamo nell'Anima.

Se tutto va bene, poi si impara ad amare se stessi e si scopre così una delle rivelazioni più meravigliose che i percorsi spirituali portano con sé: il mondo ci ama o, se preferisci, Dio.

Su questo aspetto lo scopo "ultimo" è diventare Maestri di se stessi, che per me significa imparare ed accettare la guida del "proprio" Spirito e dello Spirito universale.

Anche qui non c'è una regola che vale per tutti, ma quello che è necessario per non farsi fuorviare nelle proprie scelte dalla propria eventuale presunzione ed arroganza (caratteristiche tipiche dell'ego ) è indispensabile essere totalmente onesti con se stessi.

L'onestà è aderenza alla realtà e per cui significa purezza di visione.

Lo Spirito è totalmente puro e quindi può guidare chi è onesto.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 5/9/2015 18:14:25
Parlando di ego, tempo fa hai detto che dichiarargli direttamente guerra potrebbe turbare ulteriormente la persona, e che è meglio alimentarlo sempre in misura minore fino a che non "muore" da solo. Ecco, io penso che una delle cose che alimenta l'ego è il desiderio di arricchirsi e il dersiderio di avere fama. Sarà per questo motivo che molti "maestri spirituali" si sono impoveriti volontariamente e hanno rifiutato di rendersi famosi? Per indebolire l'ego?

E in questo modo che si smette di alimentare l'ego?

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 5/9/2015 21:22:06
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Parlando di ego, tempo fa hai detto che dichiarargli direttamente guerra potrebbe turbare ulteriormente la persona, e che è meglio alimentarlo sempre in misura minore fino a che non "muore" da solo.

Questa è la mia opinione.
Altri preferiscono "le maniere forti" ma ho spiegato perché io credo che sia meglio fare altrimenti.

E' come un albero che ha fatto un ramo che "funziona male" rispetto alla sua totalità.

Ormai il ramo è li e tagliarlo di netto è comunque un grande shock, perché l'albero a comunque un suo equilibrio in cui quel ramo e compreso.

Secondo me è più saggio che l'albero pensi a crescere sano e contemporaneamente ridurre progressivamente l'alimento che manda a quel ramo.

Con il tempo quel ramo si indebolisce e magari un giorno si secca e cade, ma nel frattempo l'albero è diventato grande e forte e ha molte parti di sé su cui fare affidamento per le varie situazioni della vita.

E quel ramo comunque serve per attraversare una strada trafficata...

Citazione:
Ecco, io penso che una delle cose che alimenta l'ego è il desiderio di arricchirsi e il dersiderio di avere fama.

Si.
incredulo nel suo thread ha descritto ottimamente la sua caratteristica principale: il conflitto e l'orgoglio.

L'ego si alimenta di conflitti per confermare che il suo orgoglio è cosa naturale.
Arricchirsi significa diventare più ricchi di qualcun altro (conflitto).
Diventare famosi significa diventare più famosi di qualcun altro (conflitto).

Più belli, più forti, più intelligenti... più... generosi

L'ego usa anche i valori che riteniamo positivi per alimentare il suo orgoglio. E' intelligentissimo, abilissimo e diabolico, nel vero senso del termine.

Citazione:
Sarà per questo motivo che molti "maestri spirituali" si sono impoveriti volontariamente e hanno rifiutato di rendersi famosi? Per indebolire l'ego?

Questo è solo un aspetto della scelta di essere poveri.
C'è di più, come il fatto che la ricchezza e la fama portano molta attenzione di un certo tipo su di se, diciamo non desiderabile per qualcuno che ha deciso di fare il Maestro spirituale.

E altre cose.

Citazione:
E in questo modo che si smette di alimentare l'ego?

Anche questa è una questione molto personale e non c'è una regola per tutti.
Sicuramente la ricchezza non aiuta ad indebolire il dominio che l'ego ha sulla persona.

Per capire cosa significa diminuire l'alimento di cui si nutre l'ego, bisogna prima comprendere molto bene di cosa si nutre.

Orgoglio; competizione (vincita); fama; ricchezza...

Ma sono tutti aspetti diversi di un unica cosa: il possesso.

L'ego è una sovrastruttura della mente razionale e quindi ha delle caratteristiche che sono riscontrabili in essa.
La mente razionale funziona con il sapere. Il sapere è una forma di possesso, perché per avere degli elementi per poter fare il suo lavoro, la mente razionale può solo "fermare" qualcosa che nella realtà fermo non è: perché tutto ciò che è manifesto è in costante divenire e trasformazione.
La mente razionale fa come delle "fotografie" di qualcosa, fermando dentro di se "l'immagine" che vuole esaminare per poi procedere all'esame.
Questo è "sapere".

Quindi per il tempo che esamina quelle fotografie di fatto le possiede, anche se nella realtà quelle cose si sono già trasformate.

Questo è normale e non è un problema in sé.

Il malfunzionamento inizia quando la persona crede che quelle fotografie siano la realtà e che può tenerle con sé per tutto il tempo che vuole, quando crede veramente di possedere quelle cose: possesso oltre l'uso utile.

E' una illusione, una illusione di possedere realmente qualcosa. Ma all'ego non interessa perché quello che vuole è proprio possedere, cosa che gli conferma la giustezza della sua supremazia sulla persona (confermato dalla società tutta) e quindi lavora incessantemente per possedere il più possibile mettendosi in competizione con il mondo intero.

Ecco la brama di ricchezza, fama e il resto, perché se non conferma costantemente a se stesso che è "il migliore", e considera che per lui c'è un solo metro per confermare questo, ovvero la quantità di fotografie che tiene in sé (considerate dalla società "preziose", di "valore"), rimane senza niente. Zero.
Non ha altro metro di valore che il possesso, perché è il sapere che fa funzionare la mente razionale e lui è una sovrastruttura della mente razionale.

In fondo è ben poca cosa, è solo una sovrastruttura della mente razionale che è a sua volta una piccola parte della totalità della mente.
Sembra invincibile solo a causa della posizione dominante che ha in noi e perché viene costantemente alimentato in modo abbondantissimo.

E' proprio come un Re usurpatore: basta non pagargli più le tasse (o pagargli molto meno), non lavorare più per lui 24/7 ed ecco che si rivela essere solo uno tra i tanti, uguale agli altri e per molti versi abbastanza scemo, rispetto a tanti "altri"

Altra considerazione: odiare il proprio ego significa alimentarlo, perché l'odio è conflitto

Una certa indifferenza direi che è un buon inizio, in fondo è solo un Re un po' scemo e con una certa dose di mania ... di grandezza ovviamente

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 6/9/2015 17:43:22
Domanda: la paura fa completamente parte dell'ego, o è in parte è naturale? Quali sono è le cose di cui abbiamo "naturalmente" paura, se ci sono? E cosa fanno le pratiche spirituali di cui hai parlato, riguardo la paura?

Altra: tempo fa avevi detto che arrivati ad un certo punto è possibile stare in uno stato meditativo anche facendo le cose che facciamo quotidianamente. Ecco....quando si medita "non si pensa a nulla", giusto? Come si fa a fare le cose che facciamo quotidianamente avendo la mente vuota? Cosa signfica? Un'altra cosa che la mente razionale non può comprendere?

Il fatto è che io ne ho altre di domande così....ma non so se è possibile rispondere.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 6/9/2015 19:27:44
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Domanda: la paura fa completamente parte dell'ego, o è in parte è naturale?

Domanda interessante.

A mio avviso ci sono due tipi di paura. Uno è una entità esistente a sé, che ha la funzione di stimolo alla crescita.
Il seme che dorme sotto terra e che viene attaccato dal Sole, reagisce germogliando proprio perché ha paura, o per meglio dire viene "visitato" dalla paura ed è così stimolato a crescere per salvarsi.
Questo tipo di paura, appena l'essere reagisce verso la crescita, scompare all'istante.
Sto parlando del mondo spirituale ovviamente.

L'altro tipo è creata da noi stessi per innumerevoli motivi. Mancanza di sicurezza, dubbi sulla proprie qualità di fronte ad un compito, considerazione del giudizio che gli altri ci danno, ma è anche solo una scusa per non fare qualcosa

Citazione:
Quali sono è le cose di cui abbiamo "naturalmente" paura, se ci sono?

Rispondo sul primo tipo che ho descritto, visto che chiedi in senso naturale.

Abbiamo paura naturalmente di tutto ciò che mette a rischio la nostra integrità e la nostra Armonia, perché "sappiamo" (istintivamente) che quella cosa è effettivamente un pericolo serio.

Nel mondo creato dall'uomo, ci sono innumerevoli cose che mettono a rischio la nostra integrità ed Armonia.
Ideologie, morali, religioni, buone maniere, educazione, giudizio... la lista è assai lunga.
Non dico che tutte le ideologie (morali etc.) in tutte le loro parti sono un pericolo per la nostra integrità, ma hanno tutte degli aspetti che lo sono.
Per esempio nel mondo che ha una forte influenza cattolica, il sesso viene percepito come "sporco" e vissuto, spesso inconsciamente, come una colpa, come una cosa da nascondere. Addirittura per i preti e suore cattoliche si è arrivati a vietare di fare sesso per legge, il che, per una dottrina che mette Dio come creatore di tutto ciò che esiste e onnipotente, è una cosa senza alcun senso nemmeno dal punto di vista logico, perché il sesso l'ha creato Dio.
In pratica quella dottrina afferma implicitamente che Dio ha sbagliato.
Inoltre Dio, sempre per quella dottrina, ha creato l'uomo con il libero arbitrio e quindi gli ha dato la possibilità di scegliere come comportarsi rispetto a se stesso, agli altri e al mondo.
Quindi, per rimanere coerenti con quanto sopra, è legge divina lasciare ad ogni uomo la scelta se praticare l'astinenza sessuale o meno, a prescindere da quale organizzazione umana appartenga per scelta.

Questo è un esempio di attacco all'integrità delle persone che viene da una dottrina religiosa.
Nel mondo umano ce ne sono infiniti direi.

Prova tu, se ti va, a trovare qualche esempio di attacco all'integrità dell'uomo, creato dall'uomo stesso.
Mi interessa vedere cosa trovi.

Quindi per un prete, quando prende i voti, è naturale avere paura di quella legge.

Citazione:
E cosa fanno le pratiche spirituali di cui hai parlato, riguardo la paura?

In senso diretto niente, ma in realtà compiono una specie di "magia".

Perché essendo strumenti che fanno riacquistare l'integrità e che aiutano a trovare la vera conoscenza, la persona acquista una visione molto chiara di sé e della vita e quindi impara che la paura "naturale" è qualcosa che ha un senso ed una funzione, quindi diventa ragionevole accettarla quando si presenta a pizziccarci il sedere magari perché stiamo diventando troppo pigri. Per quanto riguarda le paure autocreate per comodità, sta alla persona scegliere se smetterla di fare lo scemo o no
Per le paure provocate dal mondo umano che minaccia la nostra integrità è molto semplice. Acquistando consapevolezza diventa facile distinguere cosa è un pericolo e si può semplicemente dire no.

Citazione:
Altra: tempo fa avevi detto che arrivati ad un certo punto è possibile stare in uno stato meditativo anche facendo le cose che facciamo quotidianamente. Ecco....quando si medita "non si pensa a nulla", giusto?

Anche.
La Meditazione è uno stato dell'Essere diverso da quello che normalmente intendiamo come "stato di veglia".
Ma nel termine "Meditazione" sono compresi molti "livelli" e diversi aspetti di questo stato. Possiamo dire che è una "famiglia di stati dell'Essere", che si differenziano per varie cose: presenza di pensieri o meno (esistono meditazioni in cui i pensieri ci sono), presenza di visualizzazioni, concentrazione su qualcosa di particolare come il respiro. Inoltre ci sono diversi "livelli" di profondità a cui si può accedere ma tutto questo non è assolutamente descrivibile in modo esaustivo a parole, nemmeno lontanamente.

Per esempio, l'espressione "mente vuota" non è intesa da tutte le tradizioni spirituali allo stesso modo.
Per gli antichi filosofi cinesi ed orientali in generale, per esempio, significa si una mente senza pensieri ma allo stesso tempo attiva con l'attenzione e in atto. Una mente senza pensieri che sta facendo qualcosa, come nel Tai Chi sta "dirigendo-seguendo" i movimenti che, non è un caso, hanno un senso, una applicazione pratica: spingere, tirare, dividere, parare etc.

Questo stato mentale non è possibile descriverlo a parole più di così, ma è uno stato che possiamo dire ideale per il nostro funzionamento, perché riduce al minimo l'impiego di energia (Chi) e rende le azioni efficaci al massimo, in quanto il corpo è libero di funzionare al meglio e la mente non crea nessun impedimento nell'azione.
A quel punto si è una vera unità che fa qualcosa e si rivela la straordinaria abilità che abbiamo tutti come diritto di nascita, un vero tesoro che ci è stato rubato (nascosto) fin dalla più tenera età.

Dopo molti anni di pratica, per me è diventato naturale farmi una pasta al ragù senza l'ombra di un pensiero e il risultato, oltre il mio stato di calma costante, mi conferma che quello è il modo normale di funzionare per un essere umano anche quando fa la pasta al ragù.

E' ovvio che se devi guidare una macchina devi usare la mente in un altro modo e così in moltissime situazioni della vita moderna, ma sorprendentemente queste situazione sono molte meno di quello che si potrebbe supporre. Un altro inganno di cui siamo vittime.

Citazione:
Come si fa a fare le cose che facciamo quotidianamente avendo la mente vuota? Cosa signfica?

Significa esattamente quello è scritto nella tua domanda: fai le cose con la mente vuota

Come posso spiegare con le parole e per cui pensieri (mente razionale) un qualcosa che non riguarda in nessun modo, se non eventualmente nella preparazione del compito (ricordarsi di comprare i pelati... ho il sale? ...), la mente razionale e per cui le parole?
Non è possibile.
L'unico modo è provare e qui le pratiche spirituali come il Tai Chi sono uno strumento straordinario per re-imparare come si funziona nel modo naturale.
I bambini piccoli lo fanno in continuazione e senza nessun problema particolare.

Le parole di Gesù: "Se diventerete come bambini..." hanno un significato molto vasto e profondo, e anche pratico perché fare la pasta senza pensieri è anche molto piacevole. Il corpo è contentissimo, la mente riposa (in parte) e lo Spirito guida il tutto realizzando il senso della sua stessa esistenza.

Citazione:
Un'altra cosa che la mente razionale non può comprendere?


Come vedi, è così.

Io dopo molti anni di Tai Chi non posso "sapere" cosa faccio quando pratico. Impossibile. Troppo complesso, vasto è profondo è un qualsiasi atto che compiamo.
Vale per il Tai Chi come per cucinare una pasta al ragù.

Citazione:
Il fatto è che io ne ho altre di domande così....


Su questo non nutro nessun dubbio

Citazione:
....ma non so se è possibile rispondere.

Se non è possibile o se io non sono in grado non lo farò, mica è un problema.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 6/9/2015 19:49:07
TheNecrons (ma chiunque).

Se ti metti a fare prove di "fare senza pensieri", mi raccomando, non iniziare attraversando una strada trafficata a scorrimento veloce o con il tagliare la legna con una pesante accetta...

Se si vuole provare è bene essere cauti e fare cose molto semplici e che non costituiscano dei potenziali pericoli per se e per gli altri.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 6/9/2015 21:06:40
Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Domanda: la paura fa completamente parte dell'ego, o è in parte è naturale?

Domanda interessante.

A mio avviso ci sono due tipi di paura. Uno è una entità esistente a sé, che ha la funzione di stimolo alla crescita.
Il seme che dorme sotto terra e che viene attaccato dal Sole, reagisce germogliando proprio perché ha paura, o per meglio dire viene "visitato" dalla paura ed è così stimolato a crescere per salvarsi.
Questo tipo di paura, appena l'essere reagisce verso la crescita, scompare all'istante.
Sto parlando del mondo spirituale ovviamente.

L'altro tipo è creata da noi stessi per innumerevoli motivi. Mancanza di sicurezza, dubbi sulla proprie qualità di fronte ad un compito, considerazione del giudizio che gli altri ci danno, ma è anche solo una scusa per non fare qualcosa

Citazione:
Quali sono è le cose di cui abbiamo "naturalmente" paura, se ci sono?

Rispondo sul primo tipo che ho descritto, visto che chiedi in senso naturale.

Abbiamo paura naturalmente di tutto ciò che mette a rischio la nostra integrità e la nostra Armonia, perché "sappiamo" (istintivamente) che quella cosa è effettivamente un pericolo serio.


Chiaro.

Citazione:

Nel mondo creato dall'uomo, ci sono innumerevoli cose che mettono a rischio la nostra integrità ed Armonia.
Ideologie, morali, religioni, buone maniere, educazione, giudizio... la lista è assai lunga.
Non dico che tutte le ideologie (morali etc.) in tutte le loro parti sono un pericolo per la nostra integrità, ma hanno tutte degli aspetti che lo sono.
Per esempio nel mondo che ha una forte influenza cattolica, il sesso viene percepito come "sporco" e vissuto, spesso inconsciamente, come una colpa, come una cosa da nascondere. Addirittura per i preti e suore cattoliche si è arrivati a vietare di fare sesso per legge, il che, per una dottrina che mette Dio come creatore di tutto ciò che esiste e onnipotente, è una cosa senza alcun senso nemmeno dal punto di vista logico, perché il sesso l'ha creato Dio.
In pratica quella dottrina afferma implicitamente che Dio ha sbagliato.
Inoltre Dio, sempre per quella dottrina, ha creato l'uomo con il libero arbitrio e quindi gli ha dato la possibilità di scegliere come comportarsi rispetto a se stesso, agli altri e al mondo.
Quindi, per rimanere coerenti con quanto sopra, è legge divina lasciare ad ogni uomo la scelta se praticare l'astinenza sessuale o meno, a prescindere da quale organizzazione umana appartenga per scelta.

Questo è un esempio di attacco all'integrità delle persone che viene da una dottrina religiosa.
Nel mondo umano ce ne sono infiniti direi.

Prova tu, se ti va, a trovare qualche esempio di attacco all'integrità dell'uomo, creato dall'uomo stesso.
Mi interessa vedere cosa trovi.


A me mi sembra ci siano infiniti esempi. Il fatto di pensare che quel cantante è "figo" e che bisogna essere come lui. Il fatto di pensare che è da maleducati scorreggiare in pubblico. Il fatto di pensare che è bello e giusto fare una bella impressione d'avanti ai prof. Il fatto di pensare che è normale e giusto faticare e disarmonizzarsi così tanto per un voto a scuola o per un po' di soldi. Il fatto di pensare che è da maleducati non salutare i conoscenti. E altri forse più "sottili": il fatto di pensare che è invece giusto fare l'alternativo e l'anticomformista su tutto. Ecco, io penso che ognuno come primo passo deve fare quello che LUI ritiene opportuno, a prescindere se sia comforme o non comforme a quel che fa la maggior parte della gente, a prescindere da quello che la gente possa pensare di lui (a meno che non abbia come obbiettivo di fare il politico...ma penso che anche la politica non sia una cosa buona, perchè è come un'ideologia, una sovrastruttura). Fargli quindi comformarsi ad una dottrina, ideologia, religione senza lasciargli assoluto e completa libertà di ESSERE, è un attacco alla sua integrità. Detto ciò di esempi così ce ne sono a centinaia nel mondo attuale....e tu li ricevi dall'infanzia (per esempio imitando i personaggi dei cartoni animati, imparando dai genitori come devi comportari in ogni situazione ecc ecc ecc), poi nell'adolescenza (scuola, mondo giovanile, club notturni, "trombate e via"...ecc ecce ecc), poi da adulti (lavoro, casa ecc ecc). E l'attacco all'integrità più grande deriva dal fatto che molti di questi attacchi sono ritenuti normali. O meglio tutti sono educati a ritenerli normali, e chi educa pure.

Detto ciò, c'è un buon motivo per suicidarsi
Scherzo, però ogni tanto ce la faccio a comprendere quelli che si suicidano.

Citazione:
Citazione:
E cosa fanno le pratiche spirituali di cui hai parlato, riguardo la paura?

In senso diretto niente, ma in realtà compiono una specie di "magia".

Perché essendo strumenti che fanno riacquistare l'integrità e che aiutano a trovare la vera conoscenza, la persona acquista una visione molto chiara di sé e della vita e quindi impara che la paura "naturale" è qualcosa che ha un senso ed una funzione, quindi diventa ragionevole accettarla quando si presenta a pizziccarci il sedere magari perché stiamo diventando troppo pigri. Per quanto riguarda le paure autocreate per comodità, sta alla persona scegliere se smetterla di fare lo scemo o no
Per le paure provocate dal mondo umano che minaccia la nostra integrità è molto semplice. Acquistando consapevolezza diventa facile distinguere cosa è un pericolo e si può semplicemente dire no.


Clear.

Citazione:
Citazione:
Altra: tempo fa avevi detto che arrivati ad un certo punto è possibile stare in uno stato meditativo anche facendo le cose che facciamo quotidianamente. Ecco....quando si medita "non si pensa a nulla", giusto?

Anche.
La Meditazione è uno stato dell'Essere diverso da quello che normalmente intendiamo come "stato di veglia".
Ma nel termine "Meditazione" sono compresi molti "livelli" e diversi aspetti di questo stato. Possiamo dire che è una "famiglia di stati dell'Essere", che si differenziano per varie cose: presenza di pensieri o meno (esistono meditazioni in cui i pensieri ci sono), presenza di visualizzazioni, concentrazione su qualcosa di particolare come il respiro. Inoltre ci sono diversi "livelli" di profondità a cui si può accedere ma tutto questo non è assolutamente descrivibile in modo esaustivo a parole, nemmeno lontanamente.

Per esempio, l'espressione "mente vuota" non è intesa da tutte le tradizioni spirituali allo stesso modo.
Per gli antichi filosofi cinesi ed orientali in generale, per esempio, significa si una mente senza pensieri ma allo stesso tempo attiva con l'attenzione e in atto. Una mente senza pensieri che sta facendo qualcosa, come nel Tai Chi sta "dirigendo-seguendo" i movimenti che, non è un caso, hanno un senso, una applicazione pratica: spingere, tirare, dividere, parare etc.

Questo stato mentale non è possibile descriverlo a parole più di così, ma è uno stato che possiamo dire ideale per il nostro funzionamento, perché riduce al minimo l'impiego di energia (Chi) e rende le azioni efficaci al massimo, in quanto il corpo è libero di funzionare al meglio e la mente non crea nessun impedimento nell'azione.
A quel punto si è una vera unità che fa qualcosa e si rivela la straordinaria abilità che abbiamo tutti come diritto di nascita, un vero tesoro che ci è stato rubato (nascosto) fin dalla più tenera età.

Dopo molti anni di pratica, per me è diventato naturale farmi una pasta al ragù senza l'ombra di un pensiero e il risultato, oltre il mio stato di calma costante, mi conferma che quello è il modo normale di funzionare per un essere umano anche quando fa la pasta al ragù.

E' ovvio che se devi guidare una macchina devi usare la mente in un altro modo e così in moltissime situazioni della vita moderna, ma sorprendentemente queste situazione sono molte meno di quello che si potrebbe supporre. Un altro inganno di cui siamo vittime.


Davvero chiaro. "ma sorprendentemente queste situazione sono molte meno di quello che si potrebbe supporre. Un altro inganno di cui siamo vittime.". Eh sì. E' ritenuto normale che un essere umano DEBBA guidare un macchina tutti i giorni.

Citazione:
Citazione:
Come si fa a fare le cose che facciamo quotidianamente avendo la mente vuota? Cosa signfica?

Significa esattamente quello è scritto nella tua domanda: fai le cose con la mente vuota

Come posso spiegare con le parole e per cui pensieri (mente razionale) un qualcosa che non riguarda in nessun modo, se non eventualmente nella preparazione del compito (ricordarsi di comprare i pelati... ho il sale? ...), la mente razionale e per cui le parole?
Non è possibile.
L'unico modo è provare e qui le pratiche spirituali come il Tai Chi sono uno strumento straordinario per re-imparare come si funziona nel modo naturale.
I bambini piccoli lo fanno in continuazione e senza nessun problema particolare.

Le parole di Gesù: "Se diventerete come bambini..." hanno un significato molto vasto e profondo, e anche pratico perché fare la pasta senza pensieri è anche molto piacevole. Il corpo è contentissimo, la mente riposa (in parte) e lo Spirito guida il tutto realizzando il senso della sua stessa esistenza.

Citazione:
Un'altra cosa che la mente razionale non può comprendere?


Come vedi, è così.

Io dopo molti anni di Tai Chi non posso "sapere" cosa faccio quando pratico. Impossibile. Troppo complesso, vasto è profondo è un qualsiasi atto che compiamo.
Vale per il Tai Chi come per cucinare una pasta al ragù.


"Capito."

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 6/9/2015 22:20:11
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Prova tu, se ti va, a trovare qualche esempio di attacco all'integrità dell'uomo, creato dall'uomo stesso.
Mi interessa vedere cosa trovi.

A me mi sembra ci siano infiniti esempi. Il fatto di pensare che quel cantante è "figo" e che bisogna essere come lui.

Non è il pensare che lui sia figo ad essere un attacco all'integrità, è il fatto che tu sia stato convinto che sia figo. Forse intendevi questo e preciso solo per la "pulizia del pensiero".

Citazione:
Il fatto di pensare che è da maleducati scorreggiare in pubblico.


Bè dipende... se stai in ascensore con altre persone magari proprio educato non è... o quantomeno rispettoso... poi dipende dal grado di tossicità della puzzetta

Citazione:
Il fatto di pensare che è bello e giusto fare una bella impressione d'avanti ai prof. Il fatto di pensare che è normale e giusto faticare e disarmonizzarsi così tanto per un voto a scuola o per un po' di soldi. Il fatto di pensare che è da maleducati non salutare i conoscenti.

Si ma come sopra; il fatto che ti hanno convinto è l'attacco alla tua integrità, non il fatto di pensare. Quella è una manifestazione dell'attacco subito.

Citazione:
E altri forse più "sottili": il fatto di pensare che è invece giusto fare l'alternativo e l'anticomformista su tutto.

Può essere ma non è detto.
Potrebbe essere un meccanismo di difesa psicologico dovuto proprio al fatto di diventare consapevoli dei danni subiti dalla società. Un modo di sfogare la sacrosanta rabbia che si prova, anche se è un modo infantile e poco efficace.

Citazione:
Ecco, io penso che ognuno come primo passo deve fare quello che LUI ritiene opportuno, a prescindere se sia comforme o non comforme a quel che fa la maggior parte della gente, a prescindere da quello che la gente possa pensare di lui (a meno che non abbia come obbiettivo di fare il politico...ma penso che anche la politica non sia una cosa buona, perchè è come un'ideologia, una sovrastruttura). Fargli quindi comformarsi ad una dottrina, ideologia, religione senza lasciargli assoluto e completa libertà di ESSERE, è un attacco alla sua integrità. Detto ciò di esempi così ce ne sono a centinaia nel mondo attuale....e tu li ricevi dall'infanzia (per esempio imitando i personaggi dei cartoni animati, imparando dai genitori come devi comportari in ogni situazione ecc ecc ecc), poi nell'adolescenza (scuola, mondo giovanile, club notturni, "trombate e via"...ecc ecce ecc), poi da adulti (lavoro, casa ecc ecc). E l'attacco all'integrità più grande deriva dal fatto che molti di questi attacchi sono ritenuti normali. O meglio tutti sono educati a ritenerli normali, e chi educa pure.

Concordo su tutto.

Possiamo riassumere con "l'attacco è il furto della libertà interiore".

Interiore perché quella esteriore è per forza di cose limitata, vedi le scoregge in ascensore

Citazione:
Detto ciò, c'è un buon motivo per suicidarsi
Scherzo, però ogni tanto ce la faccio a comprendere quelli che si suicidano.


Anche io lo comprendo, ma non approvo, perché la Vita è un dono inestimabile.
Ma molti uomini hanno scelto di predare altri uomini, rendendo la vita delle prede un inferno e il meccanismo molto sofisticato di questa predazione inizia dalla culla, facendo creare alle persone stesse le sbarre invisibili della prigione interiore: attacco alla libertà interiore.

Si sta al bar seduti ad un tavolino. Io mi alzo, mi metto il piattino del caffè sulla testa e saltellando su di un piede solo faccio un giro completo. Poi mi risiedo e continuo a parlare come se nulla fosse.
Infatti non è successo nulla, avevo solo voglia di vedere se potevo fare quella cosa. I bambini, ancora liberi interiormente, fanno molto spesso cose simili e tutti le considerano "normali", nessuno ci fa caso anzi, spesso tutti si divertono a vedere le cose che sperimentano perché spesso sono molto buffi.
Se lo faccio no, ho dei problemi, sono "matto". Magari qualcuno si diverte, ma probabilmente creo imbarazzo e molti pensano che ho dei problemi, che sono strano.

Sono "strano" a voler tentare di fare una cosa che non ho mai fatto per vedere se ci riesco?
Che vuol dire: sono strano a cercare, a conoscere, a sperimentare cose nuove. Ed ecco che si uccide l'unicità di ognuno di noi e l'impulso forse più importante dell'uomo, quello di indagare l'ignoto

La paura del giudizio altrui, giudizio plasmato su consuetudini sociali che spesso hanno origini non derivanti da funzionalità e dalla realtà, ma da morali e pregiudizi senza alcun senso reale, è uno degli attacchi più feroci alla libertà interiore.

Ed è proprio il fatto che la maggior parte delle persone pensa che io sono matto a fare quella cosa innocua e buffa, perché sono un adulto, che rivela la LORO prigione interiore.

Infatti una tecnica psicologica molto efficace è: se ti trovi in imbarazzo a causa del comportamento aggressivo o scorretto di altri, magari perché sei timido, fai una cosa senza senso e se non ha niente a che vedere con quello che sta succedendo, meglio

Perché stai ricordando a te stesso che interiormente sei libero, e anche l'altro, in qualche modo lo percepisce e spesso potrai vedere un po' di paura, in chi libero non è.
E' la paura di vedere la propria condizione interiore, che non è quella di un uomo libero e tutti gli uomini "sanno" che non dovrebbe essere così.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  zeppelin il 6/9/2015 22:24:13
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Ecco....quando si medita "non si pensa a nulla", giusto? Come si fa a fare le cose che facciamo quotidianamente avendo la mente vuota? Cosa signfica?

Ciao TheNecrons.
Invisibile, se dico scempiaggini o empietà, dimmelo!
Non ho avuto UN maestro ma ho preso da più persone ciò che mi sentivo e ciò che ero pronto a prendere ; potrei chiamarmi un "autoditatta guidato" e quindi potrebbe esserci qualcosa di non corretto in ciò che dico.

Dalla mia esperienza non esiste veramente un "non pensare", ma pensare "qui e ora". In un certo senso è come esaminare le singole lettere di una parola senza mai (volerla) leggerla nel suo insieme.

Il pensare è sempre un modo di non essere presenti: si pensa ad un ricordo, a cosa fare domani, a una persona che non c'è, a qualcosa che non abbiamo. Non pensare a nulla, nella vita quotidiana, significa ad esempio mangiare concentrandosi naturalmente sul sapore del cibo, sul movimento della bocca, sulle posate che teniamo in mano...
Rilassare non solo i pensieri o l'attenzione, ma tutto ciò che normalmente abbiamo attivo e attivare solo ciò che fa parte del momento. Abituandosi pian piano con le piccole operazioni quotidiane, quando un certo momento saremo fermi senza fare nulla, ecco che non penseremo a nulla.

Se fermi e immobili ci si concentra su ogni singola parte del proprio corpo, una alla volta, e si sente il proprio sangue pulsare, si percorre con un senso del tatto che non si pensava di avere la spina dorsale; si arriva alle dita della mano e si sente il "chi" che ne emana... Si sentono le contratture, dove si è forti e dove si è deboli, si ascolta e si governa il respiro, il battito del cuore.

Anche questo è uno livello del "non pensare".
Non pensiamo: siamo, e il percepire il proprio corpo dall'interno è un modo semplice e utile di "svuotare la mente". Nemmeno bisogna arrabbiarsi se ogni tanto la mente prende il sopravvento e ci accorgiamo di "ragionare"; serenamente, si ritorna dov'eravamo.

E' un momento di valutazione della nostra forza, della nostra salute, del nostro stato psicofisico e della nostra pazienza. E' il modo di sentire il proprio "chi", la forza vitale in noi che è dappertutto e, con un minimo di guida, sentire i nostri chakra. Ci si sente attratti verso la Terra e sollevati verso il Cielo, si sente l'energia espandersi fuori dal nostro corpo e nello stesso tempo ci si riconosce ritirati in noi stessi...

Se riusciamo ad abbandonarci abbastanza a noi stessi, possono verificarsi momenti difficilmente descrivibili.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 6/9/2015 23:28:46
@Invisibile:

Citazione:
Si ma come sopra; il fatto che ti hanno convinto è l'attacco alla tua integrità, non il fatto di pensare. Quella è una manifestazione dell'attacco subito.


Esattamente quello che intendevo.

Citazione:
Bè dipende... se stai in ascensore con altre persone magari proprio educato non è... o quantomeno rispettoso... poi dipende dal grado di tossicità della puzzetta


Io lo giudicherei solo come "fastidioso", e non lo faccio per questo. Non come maleducazione. Per secondo me questa storia dell'educazione, maleducazione ecc. alimenta la nostra paura del giudizio altrui.

Citazione:
Si sta al bar seduti ad un tavolino. Io mi alzo, mi metto il piattino del caffè sulla testa e saltellando su di un piede solo faccio un giro completo. Poi mi risiedo e continuo a parlare come se nulla fosse.
Infatti non è successo nulla, avevo solo voglia di vedere se potevo fare quella cosa. I bambini, ancora liberi interiormente, fanno molto spesso cose simili e tutti le considerano "normali", nessuno ci fa caso anzi, spesso tutti si divertono a vedere le cose che sperimentano perché spesso sono molto buffi.
Se lo faccio no, ho dei problemi, sono "matto". Magari qualcuno si diverte, ma probabilmente creo imbarazzo e molti pensano che ho dei problemi, che sono strano.

Sono "strano" a voler tentare di fare una cosa che non ho mai fatto per vedere se ci riesco?
Che vuol dire: sono strano a cercare, a conoscere, a sperimentare cose nuove. Ed ecco che si uccide l'unicità di ognuno di noi e l'impulso forse più importante dell'uomo, quello di indagare l'ignoto

La paura del giudizio altrui, giudizio plasmato su consuetudini sociali che spesso hanno origini non derivanti da funzionalità e dalla realtà, ma da morali e pregiudizi senza alcun senso reale, è uno degli attacchi più feroci alla libertà interiore.

Ed è proprio il fatto che la maggior parte delle persone pensa che io sono matto a fare quella cosa innocua e buffa, perché sono un adulto, che rivela la LORO prigione interiore.


Eh sì, è quella la prigione. E le sbarre le ha eccome. Non devono essere fisiche e visiibli per essere sbarre. (Ho la libertà di interpretare "sbarre" come voglio )

Citazione:
Infatti una tecnica psicologica molto efficace è: se ti trovi in imbarazzo a causa del comportamento aggressivo o scorretto di altri, magari perché sei timido, fai una cosa senza senso e se non ha niente a che vedere con quello che sta succedendo, meglio


Siccome io ero molto timido e insicuro di me, da luglio ho deciso di iniziare un "percorso" per portarmi alla sicurezza in sé, e per permettermi di conoscermi più a fondo, perchè "lavorando su se stessi" si scoprono cose nuove. L'ho creato, ed è costantemente in update. Sto facendo tantissimi errori, ma i risultati si vedono. Aggiungerò il tuo esercizio alla lista degli esercizi da provare.
Sono partito ideando esercizi molto aggressivi (come ripetermi: "fanculo agli altri, io faccio quello che voglio"). Ma gli abbandonati dato che davano una "carica" solo temporanea, ed erano faticosi mentalmente. Dopo tante prove, l'eserciizo che esperimento ora è decisamente più soft: non è più una rappresentaglia tra me e "gli altri", è un semplice "chiudere gli occhi, mettere le mani nel cuore e sentire che mi amo e mi accetto". E non è "amo il mio ego", è "amo me". Proprio per questo, non ho più motivo di incazzarmi col mio ego timido. Lo accetto perchè ora è ancora accanto a me. Cosa succede? La timidezza scompare, perchè per me non è più un problema da nascondere. Insomma, dichiararle guerra non è mai la soluzione migliore.

Semmai a qualcuno possa interessare: quando ho inizato con gli esercizi "duri", ho sognato 2 volte di essere al volante di una macchina, ma non sapevo guidarla e cercavo in ogni modo di non sbattermi contro qualcosa. Sensazione di smarrimento e disperazione. Siccome l'ho sognato 2 volte e lo sentivo molto "vicino a me" come sogno, ho deciso di fare delle ricerche. Tutti le fonti concordano sul fatto che quel sogno significa che sto perdendo il controllo della mia vita, o che avevo l'impressione di perderlo. Ed era comprensibile, dato che il mio ego, la mia mente erano abituati all'idea che ero timido, e incazzarmi con me stesso ogni qualvolta sentivo la timidezza, faceva in modo che la mente e l'ego perdessero questi appigli, e si sentissero smarriti. Un po' come togliere la televisione ad un milanista sfegatato che non fa altro che guardare le partite. Ma ora dopo, un mese, usando esercizi più soft, indovinato cosa ho sognato? Io che, pur non sapendo guidare e pur avendo un po' di paura, mi ritrovo di sorpresa su una macchina che devo guidare per forza. Ma ho imparato come guidarla in modo grossolano, e sono riuscito a tornare a casa sano e salvo. Certo, non guidavo "bene", ma almeno sono riuscito a condurre l'auto fino a casa, senza infrangere nessuna legge stradale
Molto lontanamente sentivo la sensazione di smarrimento, ma sentivo anche che spariva piano piano.

Volevo condividere questa cosa


Ora devo andare, appena posso ti scrivo un po di domande Invisibile.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 11:03:33
Grazie zeppelin, un bel contributo pieno di spunti per approfondire, ampliare e conferme di quanto già "toccato".

Citazione:

zeppelin ha scritto:

Invisibile, se dico scempiaggini o empietà, dimmelo!

Lo sai che lo farò

Citazione:
Dalla mia esperienza non esiste veramente un "non pensare", ma pensare "qui e ora". In un certo senso è come esaminare le singole lettere di una parola senza mai (volerla) leggerla nel suo insieme.

Quello è "non pensare".

Non stai pensando, stai >>> OSSERVANDO e/o CONTEMPLANDO, che sono altre facoltà e stati dell'Essere che troppo spesso trascuriamo e che invece sono fondamentali per vivere bene e fare le cose in modo gratificante.

Dalla mia esperienza "non pensare" esiste ed esiste a vari "livelli" di profondità.

Si può esistere in uno stato in cui non esiste assolutamente nessun pensiero e ovviamente, essendo questo mezzo fatto sulla base dei pensieri-parole, non è possibile descriverlo se non in modo poetico o mistico.

Citazione:
Il pensare è sempre un modo di non essere presenti: si pensa ad un ricordo, a cosa fare domani, a una persona che non c'è, a qualcosa che non abbiamo. Non pensare a nulla, nella vita quotidiana, significa ad esempio mangiare concentrandosi naturalmente sul sapore del cibo, sul movimento della bocca, sulle posate che teniamo in mano...

Giusto.

Ma a volte si pensa e si è presenti, se il pensare ha a che fare DIRETTAMENTE con l'azione che si sta compiendo. Come io adesso che scrivo su questa tastiera, devo pensare altrimenti finisce che scrivo: l.ias<nxfj,hkgnsdcfjks<

Si può anche pensare ed essere presenti, ma va fatto sempre consapevolmente, altrimenti è come hai detto.

Citazione:
Rilassare non solo i pensieri o l'attenzione, ma tutto ciò che normalmente abbiamo attivo e attivare solo ciò che fa parte del momento. Abituandosi pian piano con le piccole operazioni quotidiane, quando un certo momento saremo fermi senza fare nulla, ecco che non penseremo a nulla.


Si ma l'attenzione è necessaria per essere presenti, anzi, è una delle facoltà indispensabili per esserlo.
Forse intendevi non attenzione ma qualcos'altro?

Citazione:
Se fermi e immobili ci si concentra su ogni singola parte del proprio corpo, una alla volta, e si sente il proprio sangue pulsare, si percorre con un senso del tatto che non si pensava di avere la spina dorsale; si arriva alle dita della mano e si sente il "chi" che ne emana... Si sentono le contratture, dove si è forti e dove si è deboli, si ascolta e si governa il respiro, il battito del cuore.

Anche questo è uno livello del "non pensare".
Non pensiamo: siamo, e il percepire il proprio corpo dall'interno è un modo semplice e utile di "svuotare la mente". Nemmeno bisogna arrabbiarsi se ogni tanto la mente prende il sopravvento e ci accorgiamo di "ragionare"; serenamente, si ritorna dov'eravamo.

E' un momento di valutazione della nostra forza, della nostra salute, del nostro stato psicofisico e della nostra pazienza. E' il modo di sentire il proprio "chi", la forza vitale in noi che è dappertutto e, con un minimo di guida, sentire i nostri chakra. Ci si sente attratti verso la Terra e sollevati verso il Cielo, si sente l'energia espandersi fuori dal nostro corpo e nello stesso tempo ci si riconosce ritirati in noi stessi...

Hai descritto molti aspetti e "tecniche" di varie pratiche spirituali e facoltà che spesso sono trascurate o addirittura ignote dalle persone.

"Il senso del tatto" che non si pensava di avere, io lo chiamo "sensitività" ed in questi tuoi esempi è rivolto sia alla parte fisica, il corpo nelle sue parti interiori, sia alla parte "energetica", quando senti il Chi, ed è grazie alla sensitività, che è una facoltà spirituale, che ciò è possibile.

Sviluppando tale facoltà si arriva a sentire anche il Chi delle altre persone, dei luoghi e, affermano i Maestri, dell'intero universo.
Ma andiamo per gradi

Citazione:
Anche questo è uno livello del "non pensare".


Assolutamente.
Molte pratiche spirituali hanno proprio queste indicazioni: sentire il corpo, la propria energia, le tensioni, i blocchi etc. ed è "non pensare" perché stai sentendo, e noi possiamo fare, consapevolmente, solo una cosa alla volta.
Se fai una cosa consapevolmente, non c'è "spazio" per nient'altro ed è proprio così che noi funzioniamo al meglio, perché è proprio questo "fare con tutto se stessi" una delle regole, "guardacaso", del Tai Chi.

Citazione:

Non pensiamo: siamo, e il percepire il proprio corpo dall'interno è un modo semplice e utile di "svuotare la mente". Nemmeno bisogna arrabbiarsi se ogni tanto la mente prende il sopravvento e ci accorgiamo di "ragionare"; serenamente, si ritorna dov'eravamo.

Anche il tuo "serenamente", che io chiamo "senza l'uso della forza, di nessun tipo, nemmeno mentale" è una delle indicazioni fondamentali di molte pratiche spirituali.
Raddrizzare l'albero dolcemente, con rispetto e pazienza, perché siamo delicatissimi.

Citazione:
E' un momento di valutazione della nostra forza, della nostra salute, del nostro stato psicofisico e della nostra pazienza.

Il mio Maestro diceva che il praticare il Tai Chi tutti i giorni, è come tenere pulito e ripercorrere il sentiero che ti porta a te stesso e, così facendo, conosci "quel te stesso" di quel giorno, perché tutto è in divenire, anche noi.

Ogni mattina quando ci svegliamo, nasciamo di nuovo.

Citazione:
E' il modo di sentire il proprio "chi", la forza vitale in noi che è dappertutto e, con un minimo di guida, sentire i nostri chakra. Ci si sente attratti verso la Terra e sollevati verso il Cielo, si sente l'energia espandersi fuori dal nostro corpo e nello stesso tempo ci si riconosce ritirati in noi stessi...

Se riusciamo ad abbandonarci abbastanza a noi stessi, possono verificarsi momenti difficilmente descrivibili.

E perché ti credi che mi faccio il mazzo scrivendo fiumi di parole?

Lo so bene che è difficile descriverlo, anzi, è impossibile in modo esaustivo, proprio come ho detto ad inizio del thread.

Solo una parola di cautela da parte del mio Maestro per te e per tutti quelli che indagano e lavorano in questi ambiti.

Questi stati dell'Essere che si raggiungono percorrendo questi percorsi, sono molto coinvolgenti, affascinanti e portano un alimento indispensabile per vivere come un vero essere umano. Alimentano il Cuore, l'Anima.

Ma sono molto potenti perché manifestazioni di realtà universali.
Se il praticante non ha un suo equilibrio personale "maturo", il che comprende anche la comprensione profonda di cosa sta facendo e "toccando", queste realtà possono "portarti via con loro", per così dire.

Sono talmente meravigliose che molte persone si sono perse in esse e a volte non tornano più, o in esse si possono perdere "pezzi" di sé.

Il mio Maestro ci metteva spesso in guardia di stare attenti a rimanere anche "con i piedi per terra", a non farsi trascinare dalle cose meravigliose, perché fino a quando siamo in questo corpo che ci ospita e fino a quando viviamo su questa terra, un motivo ci sarà.

Poi ognuno fa come vuole, ovviamente, ma io credo che questo sia l'approccio più giusto ed equilibrato, armonico, in quanto considera la realtà di chi siamo in questo periodo di esistenza in senso completo.

Une esempio pratico:
nei primi anni in cui praticavo il Tai Chi, il Maestro non mi aveva dato particolari limiti di tempo per praticare giornalmente. Se mi andava un giorno di fare anche ore di pratica non diceva niente.
Ad un certo punto (poi ho capito che vedeva che "le meraviglie" iniziavano a succedere in me-a me), ha detto "poco ma bene" e con "poco" intendeva 30-40 minuti massimo al giorno, ma anche meno, e poi dimenticarsene, non rimanere collegati, "staccare la spina".
Questo non significa che io non viva stati spirituali anche durante altri momenti della giornata, significa non cercarli di proposito, anche perché, così facendo e progressivamente "vengono loro a te".
In questo modo tutto è più equilibrato e a misura della persona e della fase del percorso che sta vivendo.

Non desiderare.
Non cercare di avere.
Fare il proprio lavoro e "lasciare "che avvenga".
Se non "avviene" quel giorno, per una settimana o più, non preoccuparsi, magari hanno da fare altrove

Perché niente appartiene a nessuno e tutto è basato sull'Amore, sull'amicizia ed il rispetto, ed anche queste realtà sono "entità", proprio come me e te.

Così facendo si è in Armonia con queste realtà.

Queste parole di cautela non vogliono essere in nessun modo un freno o un voler mettere paura, sono solo parole di cautela.
Se intraprendi la traversata dell'oceano per la prima volta, magari è bene prima allenarsi vicino alla costa per un certo tempo, poi un po' più in là e così via, perché l'oceano è si meraviglioso, ma è anche molto vasto, profondo e misterioso.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 11:19:03
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Io lo giudicherei solo come "fastidioso", e non lo faccio per questo. Non come maleducazione. Per secondo me questa storia dell'educazione, maleducazione ecc. alimenta la nostra paura del giudizio altrui.

Si, ma per me l'educazione non è tutta da buttare via.

Ci sono cose che reputo vadano insegnate alle persone durante i primi anni della crescita, e tra queste c'è il rispetto per se stessi e gli altri. Ma sono tutte cose basate sulla realtà e nessuna sulle morali.

Insegnare a tenersi la puzzetta fino a quando non si esce dall'ascensore, non significa per forza che lo devi fare a causa del giudizio degli altri. Per me significa semplicemente portare rispetto per gli altri, perché di solito le puzzette in ascensore non sono il massimo della gioia, per gli altri ovviamente

Citazione:
Infatti una tecnica psicologica molto efficace è: se ti trovi in imbarazzo a causa del comportamento aggressivo o scorretto di altri, magari perché sei timido, fai una cosa senza senso e se non ha niente a che vedere con quello che sta succedendo, meglio


Siccome io ero molto timido e insicuro di me, da luglio ho deciso di iniziare un "percorso" per portarmi alla sicurezza in sé, e per permettermi di conoscermi più a fondo, perchè "lavorando su se stessi" si scoprono cose nuove. L'ho creato, ed è costantemente in update. Sto facendo tantissimi errori, ma i risultati si vedono. Aggiungerò il tuo esercizio alla lista degli esercizi da provare.
Sono partito ideando esercizi molto aggressivi (come ripetermi: "fanculo agli altri, io faccio quello che voglio").

Fanculo mi capita di farlo anche a me ed è una fantastica formula magica

Citazione:
Ma gli abbandonati dato che davano una "carica" solo temporanea, ed erano faticosi mentalmente. Dopo tante prove, l'eserciizo che esperimento ora è decisamente più soft: non è più una rappresentaglia tra me e "gli altri", è un semplice "chiudere gli occhi, mettere le mani nel cuore e sentire che mi amo e mi accetto". E non è "amo il mio ego", è "amo me". Proprio per questo, non ho più motivo di incazzarmi col mio ego timido. Lo accetto perchè ora è ancora accanto a me. Cosa succede? La timidezza scompare, perchè per me non è più un problema da nascondere. Insomma, dichiararle guerra non è mai la soluzione migliore.

Credo che non sia l'ego ad essere timido o se lo è è sempre una falsa timidezza. In questi casi l'ego si nasconde dietro una recita di timidezza per fare le sue "cosette", ma un ego timido è un ossimoro

Se una persona è veramente timida, di carattere o di indole naturale (e ce ne sono molte di persone così), la cosa non va combattuta secondo me, perché è solo una tendenza naturale di quella persona e, sopratutto se volta le spalle alla competitività ed aggressività imperanti, è una cosa bellissima, perché tenera e dolce.
Ma sta alla persona comprendere se la sua timidezza è autentica, naturale, o se è un trucco dell'ego.

Citazione:
Semmai a qualcuno possa interessare: quando ho inizato con gli esercizi "duri", ho sognato 2 volte di essere al volante di una macchina, ma non sapevo guidarla e cercavo in ogni modo di non sbattermi contro qualcosa. Sensazione di smarrimento e disperazione. Siccome l'ho sognato 2 volte e lo sentivo molto "vicino a me" come sogno, ho deciso di fare delle ricerche. Tutti le fonti concordano sul fatto che quel sogno significa che sto perdendo il controllo della mia vita, o che avevo l'impressione di perderlo. Ed era comprensibile, dato che il mio ego, la mia mente erano abituati all'idea che ero timido, e incazzarmi con me stesso ogni qualvolta sentivo la timidezza, faceva in modo che la mente e l'ego perdessero questi appigli, e si sentissero smarriti. Un po' come togliere la televisione ad un milanista sfegatato che non fa altro che guardare le partite. Ma ora dopo, un mese, usando esercizi più soft, indovinato cosa ho sognato? Io che, pur non sapendo guidare e pur avendo un po' di paura, mi ritrovo di sorpresa su una macchina che devo guidare per forza. Ma ho imparato come guidarla in modo grossolano, e sono riuscito a tornare a casa sano e salvo. Certo, non guidavo "bene", ma almeno sono riuscito a condurre l'auto fino a casa, senza infrangere nessuna legge stradale
Molto lontanamente sentivo la sensazione di smarrimento, ma sentivo anche che spariva piano piano.

Volevo condividere questa cosa

Molto significativo a mio avviso.

Sembra che la tua timidezza sia una cosa naturale, una tua indole innata nel senso che il tuo Essere è così o il tuo carattere naturale e quindi combatterla, duramente per di più, significa danneggiare parte di quello che sei.

Ma per trarre conclusioni definitive io aspetterei. Per ora hai visto questo, magari in futuro il quadro cambia in parte o si completa con altri elementi.

Citazione:
Ora devo andare, appena posso ti scrivo un po di domande Invisibile.

Si ma poche alla volta

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 7/9/2015 12:09:30
Citazione:
Si, ma per me l'educazione non è tutta da buttare via.

Ci sono cose che reputo vadano insegnate alle persone durante i primi anni della crescita, e tra queste c'è il rispetto per se stessi e gli altri. Ma sono tutte cose basate sulla realtà e nessuna sulle morali.


Come hai detto tu queste sovrastrutture non sono 100% da buttar via. Ma secondo me si esagera troppo con bambini con questa storia del "devi comportarti così e cosà". Finchè si tratta di trattenere la puzzetta ok, ma per esempio quando i miei mi dicevano "anche se il prof sbaglia nei tuoi confronti, dirglielo sarebbe da maleducati, devi solo stare zitto, è così che si comporta una persona educata", non è molto corretto nei miei confronti.

Citazione:
Sembra che la tua timidezza sia una cosa naturale, una tua indole innata nel senso che il tuo Essere è così o il tuo carattere naturale


Non lo so Invisibile. Ti dico solo che ORA, che sono più sicuro di me e non mi batte più il cuore a mille quando parlo con una ragazza (a 500 però sì che è già meglio )o con uno sconosciuto in generale, mi sento meglio. Ma come hai detto tu, aspetto e mi osservo.
Voglio però chiarire che secondo me c'è una differenza tra sicurezza in sé e estroversione. Conosco persone introverse (parlano poco, pensano tanto, hanno pochi amici), ma sicuri di sé. Cioè, secondo me, essere sicuri di sé (essere tranquilli e sereni anche con altre persone) non equivale ad essere estroversi (parlare tanto, conoscere e uscire con un sacco di persone).



Domanda: quand'è che la Mente (logica, pensiero) funziona nel modo migliore? Quand'è che è usata bene? Cosa dovrebbe e cosa non dovrebbe fare esattamente?

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 12:39:37
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Come hai detto tu queste sovrastrutture non sono 100% da buttar via. Ma secondo me si esagera troppo con bambini con questa storia del "devi comportarti così e cosà". Finchè si tratta di trattenere la puzzetta ok,

Adesso so che posso prendere un ascensore con te serenamente

Citazione:
ma per esempio quando i miei mi dicevano "anche se il prof sbaglia nei tuoi confronti, dirglielo sarebbe da maleducati, devi solo stare zitto, è così che si comporta una persona educata", non è molto corretto nei miei confronti.

Non solo non è corretto, è proprio uno di quegli attacchi all'integrità della persona.

Perché mette in dubbio il tuo sacrosanto diritto di pensarla come preferisci e di esprimere il tuo pensiero, mettendo un confine interiore proprio a quello che dicevo: la libertà interiore.

Citazione:
Sembra che la tua timidezza sia una cosa naturale, una tua indole innata nel senso che il tuo Essere è così o il tuo carattere naturale

Non lo so Invisibile. Ti dico solo che ORA, che sono più sicuro di me e non mi batte più il cuore a mille quando parlo con una ragazza (a 500 però sì che è già meglio )o con uno sconosciuto in generale, mi sento meglio. Ma come hai detto tu, aspetto e mi osservo.


Dai che tra un po' scende a 250

Si, vista la tua giovane età credo che sia bene andarci cauti a trarre conclusioni.
Tu pensa che io ho capito certi aspetti del mio carattere ed inclinazioni naturali, solo da adulto e dopo molti anni di esame.
Vedere se stessi come veramente siamo è una delle cose più difficili da fare.

Citazione:
Voglio però chiarire che secondo me c'è una differenza tra sicurezza in sé e estroversione. Conosco persone introverse (parlano poco, pensano tanto, hanno pochi amici), ma sicuri di sé. Cioè, secondo me, essere sicuri di sé (essere tranquilli e sereni anche con altre persone) non equivale ad essere estroversi (parlare tanto, conoscere e uscire con un sacco di persone).

Concordo.

Citazione:
Domanda: quand'è che la Mente (logica, pensiero) funziona nel modo migliore? Quand'è che è usata bene? Cosa dovrebbe e cosa non dovrebbe fare esattamente?

La mente razionale, (logica-pensiero), funziona al meglio quando funziona lentamente, ma sto parlando solo della parte elaborativa, non di quella ricettiva.
Perché ci vuole tempo per esaminare se gli elementi presi in esame sono corretti, se sono realtà o ipotesi, se sono completi od incompleti, se li si stanno mettendo in rapporto tra loro nel modo corretto o se ci sono credenze che stanno influenzando il giudizio e l'esame, magari a causa dell'emotività personale.

E' usata bene quando serve e, visto quanto già detto, io sostengo che serve pochissimo in realtà e che la usiamo in maniera ossessiva direi, continuamente e male (spesso di fretta).
Grazie alle pratiche spirituali ho scoperto una cosa veramente sorprendente (e molto liberatoria): la mente razionale serve pocchissime volte e per pochissimo tempo (a parte per questioni di lavoro e altre in cui si è obbligati ad usarla intensamente e per molto tempo).

Il mio Maestro diceva che la mente razionale serve solo per i casi di emergenza, che è per quello che è stata "disegnata".
Se questo è vero, significa che abbiamo creato una intera civiltà che obbliga tutti a vivere costantemente, o quasi, in stato di emergenza.

Quindi dovrebbe fare quello per cui è stata disegnata: essere usata solo per i casi di emergenza, ma ovviamente in questo nostro mondo, questo non è possibile farlo, se si ha un lavoro, una macchina, e molte altre cose considerate "normali".

Sto parlando per assoluti, ovviamente.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 7/9/2015 15:14:39
Citazione:
Tu pensa che io ho capito certi aspetti del mio carattere ed inclinazioni naturali, solo da adulto e dopo molti anni di esame.


Ma poi...il carattere cambia. O no? Cioè, io credo che in buona parte si possa cambiare. Spesso senza che ce ne accorgiamo.

E riguardo al sapere? Quand'è che riempire la tazza non causa danni?

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  zeppelin il 7/9/2015 15:27:50
Citazione:
invisibile:
Si ma l'attenzione è necessaria per essere presenti, anzi, è una delle facoltà indispensabili per esserlo. Forse intendevi non attenzione ma qualcos'altro?

Intendo che quando mi rendo conto che "mi sono lasciato andare" spesso "mi sveglio" perché istintivamente cerco di comprendere cosa sta succedendo. Mi è difficile mantenere "il momento" per più di qualche secondo. Intendo questo per attenzione, quella razionalità che viene a vedere che cosa stai facendo quando lei non c'è.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 15:33:23
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Citazione:
Tu pensa che io ho capito certi aspetti del mio carattere ed inclinazioni naturali, solo da adulto e dopo molti anni di esame.


Ma poi...il carattere cambia. O no? Cioè, io credo che in buona parte si possa cambiare. Spesso senza che ce ne accorgiamo.

Si, cambia o per meglio dire può cambiare.

Ma carattere e personalità non sono la stessa cosa, lo dico perché spesso ci si confonde.

Citazione:

E riguardo al sapere? Quand'è che riempire la tazza non causa danni?

Non è il riempire la tazza in sé che causa danni.
Quello che è dannoso è riempirla di cose false o inutili se non è per puro svago (altra cosa necessaria), ma soprattutto "tenere", quindi fermare con il sapere-possesso quello che si mette nella tazza, qualcosa che per sua natura fermo non è, perché tutto ciò che è manifesto è in divenire.

Quello è dannoso anche perché la tazza non è fatta per "conservare", ma per ricevere, elaborare e svuotarsi, per poter ricevere altro, proprio come nella storia Zen del professore e della tazza di the.

Noi viviamo con il nostro contenitore-tazza-mentale, costantemente traboccante di roba e così non funziona come dovrebbe, è impossibile, perché il contenitore, come tutto ciò che esiste, ha dei limiti.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 15:38:07
Citazione:

zeppelin ha scritto:
Citazione:
invisibile:
Si ma l'attenzione è necessaria per essere presenti, anzi, è una delle facoltà indispensabili per esserlo. Forse intendevi non attenzione ma qualcos'altro?

Intendo che quando mi rendo conto che "mi sono lasciato andare" spesso "mi sveglio" perché istintivamente cerco di comprendere cosa sta succedendo. Mi è difficile mantenere "il momento" per più di qualche secondo. Intendo questo per attenzione, quella razionalità che viene a vedere che cosa stai facendo quando lei non c'è.

Perdonami ma non sono sicuro di aver capito.
Capisco che non è affatto facile descrivere a parole queste cose, anche perché stiamo in un campo in cui spesso si danno diversi significati alle parole.
Potresti spiegare meglio o in un altro modo?

Ripeto: per me attenzione significa che si è presenti, altrimenti l'attenzione non c'è, perché solo IO posso "dare attenzione" e lo posso fare solo consapevolmente.

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  zeppelin il 7/9/2015 16:02:44
Citazione:

invisibile ha scritto:
Potresti spiegare meglio o in un altro modo?
.

Sono rilassato.
Governo il respiro, sento il pulsare del cuore.
Percorro il mio corpo con le sensazioni.
Sento le mani che prendono energia.
Sento il Chi che sbatacchia di qua e di là.
Do' la corda ai chakra sennò mi si fermano.
Collego il primo al settimo chakra passando per la spina dorsale.
Mi si "apre la testa".
Mi sento sollevare la schiena che è percorsa da un ...
Ho una sensazione di ...
Per qualche secondo provo un senso di ...
Poi, "involontariamente" mi dico: "che figata!" e in quell'attimo finisce tutto.

Ecco, se intendi pubblicarlo in una raccolta di esperienze di questo tipo dimmelo, che magari lo ritocco qua e là

Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 7/9/2015 19:42:33
Citazione:

Ma carattere e personalità non sono la stessa cosa, lo dico perché spesso ci si confonde.


Per favore spiega.

Citazione:
ma soprattutto "tenere", quindi fermare con il sapere-possesso quello che si mette nella tazza, qualcosa che per sua natura fermo non è, perché tutto ciò che è manifesto è in divenire.


Spiega meglio questo punto. Devo ancora capire questo "tutto ciò che è manifesto è in divenire". Ma per esempio, perchè sarebbe sbagliato trattenersi nella tazza informazioni del tipo "se guardo il sole mi faccio male agli occhi"? In che modo una cosa così può "divenire"?

Citazione:
Quello è dannoso anche perché la tazza non è fatta per "conservare", ma per ricevere, elaborare e svuotarsi, per poter ricevere altro, proprio come nella storia Zen del professore e della tazza di the.


Faresti un esempio di un uso corretto della "tazza" in cui si riempie, elabora e poi si svuota?

Mi sembra di capire che i problemi nel "trattene il sapere nella Mente" siano 2: una Mente piena è malfunzionante. Il Sapere è solo una fotografia della Realtà in divenire. Il primo punto l'hai già spiegato, il secondo non so se è possibile spiegarlo.

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