Re: L'onere della prova.

Inviato da  Sertes il 7/9/2015 18:59:24
Citazione:
Marauder ha scritto:
Quello che hai detto tu è che tizio X sperimenta l'esistenza dell'amore; anche tizio Y la sperimenta. Si trovano a parlarne ed entrambi riconoscono che l'amore esiste. Ma è impossibile che X provi ad Y l'esistenza dell'amore se Y non l'ha sperimentata per conto suo.


No Marauder, non è quello che ho detto io.

Ciao eh, fai conto che io non esista.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 7/9/2015 19:10:18
@il_ras
Citazione:
ma avresti sbagliato per il fatto stesso che non si può rispondere negativamente ad una domanda del genere. Esiste anche "non lo so"come risposta.

Io veramente ho detto:
Citazione:
Ieri avrei dichiarato che Zeppelin non esiste, in quanto non ne ero a conoscenza.

Non ho fatto nessuna domanda. Pertanto non è necessaria nessuna risposta.

Chiedo però scusa a Zeppelin se l'ho usato come esempio. Spero che non ti sia offeso. Non era mia intenzione.

Citazione:
La discussione dovrebbe tendere (almeno io così ho capito, correggetemi nel caso) a chiarire a chi spetti dare prova di quanto si vuole sostenere. L'esempio che fai tu su Zeppelin non c'entra perché in quel caso stavi semplicemente rispondendo ad una domanda senza peraltro conoscere la risposta; non stavi certo sostenendo una tesi ("zeppelin non esiste").

(Ripeto. Non ho fatto nessuna domanda)

Infatti il tema è proprio questo.
Ho visto però diverse divagazioni oltre alla mia:
elezioni, amore, extraterrestri e anche esistenza si o no.
Quando ho cominciato a scrivere, l'ultimo post dibatteva l'onere della prova mediante l'esistenza.
Da quì la discussione si è divisa creando lo spin-off dell'esistenza, così come quello delle elezioni e dell'amore.
Quando mi si fa una domanda rispondo, se posso. E se si continua io faccio altrettanto, sempre se posso.

Citazione:
Per cui, tornando all'oggetto della discussione, direi che si può parlare di prova solo per affermazioni dimostrabili con fatti, appunto.

da CICAPedia
Citazione:
La prova in senso giuridico, ed in particolare processuale, è la dimostrazione dell'esistenza di determinati fatti giuridici, anche attraverso la dimostrazione dell'esistenza di altri fatti da cui si possa arguire l'esistenza di quelli che s'intendono provare.


Tuttavia, visto che non siamo in un tribunale, e che non posso portarti pezzi di acciaio delle Twin Tower.
Citazione:
Quello che intendo è che se affermo qualcosa, si presuppone che lo sappia spiegare, o perché posso citare dei testi o perché lo appreso con l'esperienza.
P.es. posso affermare che il fuoco brucia perché mi sono scottato o perché me lo hanno insegnato. Non è necessario che metta la mano sul fuoco davanti a te e ti faccia vedere le ustioni.


Citazione:
Nell'esempio del Babbo Natale: dire che è presente nell'immaginario collettivo è corretto: si può dimostrare a partire da novembre in qualsiasi città del mondo occidentale, è un fatto. Dire che esiste come individuo che possiende realmente le caratteristiche attribuite al personaggio è falso. Fino a prova contraria, perché ad oggi non sono noti fatti che ne comprovino l'esistenza.

Scusa ma, prima mi dici che la discussione deve tendere all'onere della prova, e poi ritorni all'argomento esistenza con Babbo Natale come esempio?
Non ho nulla in contrario, ma non fare come il merlo che dice al corvo "come sei nero".

Comunque...
mio post #112
Citazione:
Babbo Natale come persona fisica di per sé non esiste, se confiniamo la definizione al solo essere vivente. Se invece allarghiamo la definizione, Babbo Natale esiste, perché è presente nell'immaginario collettivo e nelle impersonificazioni di migliaia di sosia.

mio post #109
Citazione:
riuscire a dimostrare la non-esistenza di qualcosa è un paradosso, in quanto nel momento che si può in qualche modo definire questo qualcosa, automaticamente diventa esistente.
Mi spiego. Con l'affermazione "gli extraterrestri non esistono" EDIT: o "Babbo Natale" io definisco un qualcosa che chiamo "extraterrestri" EDIT: o "Babbo Natale", e implicitamente lo rendo esistente in quanto descrivo che non esistono.
Un qualcosa che non esiste di per sè è un qualcosa che non è percepibile, misurabile, visibile, ecc. ovvero senza alcuna definizione. Il solo parlarne lo rende esistente.


Re: L'onere della prova.

Inviato da  Marauder il 7/9/2015 19:17:54
Citazione:

Sertes ha scritto:
Citazione:
Marauder ha scritto:
Quello che hai detto tu è che tizio X sperimenta l'esistenza dell'amore; anche tizio Y la sperimenta. Si trovano a parlarne ed entrambi riconoscono che l'amore esiste. Ma è impossibile che X provi ad Y l'esistenza dell'amore se Y non l'ha sperimentata per conto suo.


No Marauder, non è quello che ho detto io.

Ciao eh, fai conto che io non esista.


ah no? riporto il tuo testo perché davvero secondoe hai detto proprio quello
Citazione:
Se tu hai provato amore ne puoi parlare con altri, se questi altri non hanno mai provato l'amore allora essi non ti capiranno e anzi immagineranno che l'amore non esista. Ma se l'hanno provato ti capiscono eccome.

OK, non ci sono x e y, ma direi che e è la stessa cosa.
Riguardo il far finta che non esisti, mi riuscirà meglio dopo che mi avrai spiegato BENE, cosa non ho azzeccato ultimamente e quando e dove ti avrei scritto che tu non capisci le cose, perché davvero non me lo ricordo. Cordialità.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  zeppelin il 7/9/2015 19:25:05
Citazione:

charliemike ha scritto:
Chiedo però scusa a Zeppelin se l'ho usato come esempio. Spero che non ti sia offeso.

Se ci si offendesse solo per essere presi come esempio, ci sarebbe Massimo da solo qui su LC...

Re: L'onere della prova.

Inviato da  Marauder il 8/9/2015 8:25:27
zeppelin, quando puoi, vorrei sapere se consideri giusto quanto al post 143, grazie.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  il_ras il 8/9/2015 9:29:27
Citazione:

charliemike ha scritto:

Scusa ma, prima mi dici che la discussione deve tendere all'onere della prova, e poi ritorni all'argomento esistenza con Babbo Natale come esempio?
Non ho nulla in contrario, ma non fare come il merlo che dice al corvo "come sei nero".

Comunque...
mio post #112
Citazione:
Babbo Natale come persona fisica di per sé non esiste, se confiniamo la definizione al solo essere vivente. Se invece allarghiamo la definizione, Babbo Natale esiste, perché è presente nell'immaginario collettivo e nelle impersonificazioni di migliaia di sosia.

mio post #109
Citazione:
riuscire a dimostrare la non-esistenza di qualcosa è un paradosso, in quanto nel momento che si può in qualche modo definire questo qualcosa, automaticamente diventa esistente.
Mi spiego. Con l'affermazione "gli extraterrestri non esistono" EDIT: o "Babbo Natale" io definisco un qualcosa che chiamo "extraterrestri" EDIT: o "Babbo Natale", e implicitamente lo rendo esistente in quanto descrivo che non esistono.
Un qualcosa che non esiste di per sè è un qualcosa che non è percepibile, misurabile, visibile, ecc. ovvero senza alcuna definizione. Il solo parlarne lo rende esistente.


Spezzettare il mio post e commentarne solo una parte fa sembrare che quello che dico sia incoerente.

L'esempio di Babbo Natale calza perfettamente... il fatto è che a te la differenza che ho evidenziato pare indigesta...

abbiamo detto che solo i FATTI sono considerati prove (come da questa affermazione tu abbia tratto che ci vogliono fisicamente dei pezzi di torre in tribunale è un mistero, comunque lasciamo stare).

Tu dici "il solo parlarne lo rende esistente"

SBAGLIATO

il parlarne, ed il condividerne il concetto (tutti quando si parla di babbo natale sanno a chi ci si riferisce) non lo rende affatto esistente, rende esistente il suo concetto, il suo personaggio.

Sono due cose completamente diverse.

Per cui, tornando alle prove:

E' facile portare dei fatti che dimostrino che il PERSONAGGIO, il CONCETTO di Babbo Natale esiste: a Natale si vede la sua immagine raffigurata ovunque.

Non è facile portare dei fatti che dimostrino la reale esistenza della PERSONA (NON DEL PERSONAGGIO) Babbo Natale. Infatti ad oggi non ne sono stati portati per cui, fino a prova contraria, Babbo Natale non esiste.

Babbo Natale persona= non esiste
Babbo Natale personaggio, icona etc = esiste

Ma non sono assolutamente la stessa cosa.

Altrimenti tutto quello che è immaginabile si potrebbe definire esistente NELLA REALTA' e non è così.

Quando si dice "esiste solo nella tua fantasia", lo si fa per prendere in giro l'interlocutore proprio perché le cose che risiedono solo nella fantasia (E il Babbo Natale PERSONA lì sta) NON ESISTONO.

http://www.treccani.it/vocabolario/esistere/
eṡìstere
Vocabolario on line
eṡìstere v. intr. [dal lat. exsistĕre, comp. di ex- e sistĕre «stare, fermarsi»] (aus. essere). –

1. Essere in atto, essere in realtà: Iddio di fatto necessariamente esiste (D. Bartoli); le divinità pagane non sono mai esistite; per me, soltanto il presente esiste; è così disperato, che per lui non esiste più nulla; è stato sempre così, da quando il mondo esiste.

2. Con sign. più generico, sull’esempio del fr. exister:

a. Vivere, essere in vita: Ma dunque esisto! O strano! (Gozzano); suo padre ha cessato ieri di e.; da quando non esistono più i suoi genitori, viaggia spesso; e con uso sostantivato: i problemi, le angosce dell’esistere.

b. Esserci: non lo farei, per tutto ciò che esiste al mondo; un elemento che non esiste in natura allo stato libero; non credo che esista persona più bugiarda di lui; esistono prove di quanto affermo; non esiste alcun dubbio; esistono buoni motivi per non credergli.

c. Nel linguaggio fam., non esiste!, usato per sottolineare un fatto assurdo o inammissibile: non esiste proprio che gli conceda un’altra possibilità; andare alla festa? Non esiste! ◆ Part. pres. eṡistènte, anche come agg.: gli esseri, gli animali, le piante, i minerali esistenti (o, con funzione più chiaramente verbale, esistenti nel mondo, sulla terra, e sim.); ho raccolto tutte le prove esistenti.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 8/9/2015 11:35:49
@il_ras
Ciao,
innanzitutto io cito parti del tuo post perché se ogni volta lo cito completamente il thread aumenta esponenzialmente.
Chiunque qui può andare indietro a leggere il post completo ed eventualmente smentirmi, come è giusto che sia se dico minchiate.

Penso che stiamo dicendo la stessa cosa ma in modi diversi.
Citazione:
il parlarne, ed il condividerne il concetto (tutti quando si parla di babbo natale sanno a chi ci si riferisce) non lo rende affatto esistente, rende esistente il suo concetto, il suo personaggio.

Sono d'accordo con te. È quello che ho sempre sostenuto.

Io ho solo detto che la validità di esistenza può cambiare a seconda di come circoscriviamo la definizione.
P.es. Babbo Natale esiste nell' immaginario collettivo, ma non al di fuori.
Esiste come impersonificazione dai sosia, ma non come entità reale.

Se però affermo che qualcosa non esiste senza specificare dei limiti, questo qualcosa già esiste nella mia mente e gli sto dando la definizione di non-esistenza. Quindi è un paradosso.
Discernendo tra reale e irreale, lo si circoscrive in un ambiente definito, dove può esistere o non esistere a seconda di dove si guarda.

Il discorso prova invece, che stiamo usando per dimostrare l'esistenza di Babbo Natale (o viceversa, non lo so più), io la interpreto come prendersi la responsabilità di quello che si dice.
Se io affermo qualcosa, do a intendere che posso spiegarlo in qualche modo, citando libri, articoli, esperti, fatti, esperienze, insegnamenti, ecc.
Ho esagerato dicendo di portare pezzi di acciaio. Ma forse ho male interpretato le tue parole.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  zeppelin il 8/9/2015 11:57:20
Marauder, usiamo solo parole diverse ma il concetto è lo stesso.
Il fatto che non si possano portare prove dell'esistenza di qualcosa, sebbene non ne certifichi l'assoluta inesistenza, rende l'esistenza di questo qualcosa "inverosimile".

Ma il grosso problema che c'è con gli "etraterrestri" (di cui questo thread è uo spin-off) o i "fantasmi" non è nella possibilità che esistono, e nemmeno nella probabilità. Il problema irrisolubile è nell'ASSOCIAZIONE fatto = causa.

Molti tra quelli che respingono la teoria extraterrestri è possibilista nei confronti di vita aliena su pianeti sconosciuti, ma rifiutano gli extraterrestri sulla terra.

Ovviamente ha ragione Pispax quando cita gli "angeli del signore"; sono stati una risposta perfetta per tantissimo tempo: confermavano le credenze religiose e spiegavano fenomeni altrimenti inspiegaibli. Oggi possiamo scegliere quest'alternativa più tecnologica, che è preferibile perché spiega in modo più coerente i fatti, ma non abbiamo la possibilità di immaginarne un'altra, che magari li spiegherebbe ancora meglio.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  il_ras il 8/9/2015 13:31:32
Citazione:

charliemike ha scritto:
@il_ras
Ciao,
innanzitutto io cito parti del tuo post perché se ogni volta lo cito completamente il thread aumenta esponenzialmente.
Chiunque qui può andare indietro a leggere il post completo ed eventualmente smentirmi, come è giusto che sia se dico minchiate.


Il problema non è la citazione parziale in sé. Il problema è il commento riferito solo alla frase estrapolata che, fuori dal suo contesto, può assumere diversi significati.


Citazione:

Sono d'accordo con te. È quello che ho sempre sostenuto.

Io ho solo detto che la validità di esistenza può cambiare a seconda di come circoscriviamo la definizione.
P.es. Babbo Natale esiste nell' immaginario collettivo, ma non al di fuori.
Esiste come impersonificazione dai sosia, ma non come entità reale.


Ok....

Citazione:
Se però affermo che qualcosa non esiste senza specificare dei limiti, questo qualcosa già esiste nella mia mente e gli sto dando la definizione di non-esistenza. Quindi è un paradosso.
Discernendo tra reale e irreale, lo si circoscrive in un ambiente definito, dove può esistere o non esistere a seconda di dove si guarda.


No, benedetto figlio!
Ti ho detto sopra che
Esistere NON EQUIVALE ad essere

Esistere = essere NELLA REALTÀ

Dire che qualcosa esiste lo qualifica già come attinente alla realtà.

Quando c'è qualcosa nella tua mente quel qualcosa c'è in realtà nella tua mente quindi esiste. Ma inevitabilmente sarà un pensiero, un concetto.

Nessun paradosso quindi, basta saper distinguere e comprendere che la rappresentazione di una cosa o di una persona e la cosa o la persona stessa sono due cose diverse.
E dimostrare l'esistenza di una non ha nulla a che fare con la dimostrazione dell'esistenza dell'altra.

Citazione:
Il discorso prova invece, che stiamo usando per dimostrare l'esistenza di Babbo Natale (o viceversa, non lo so più), io la interpreto come prendersi la responsabilità di quello che si dice.
Se io affermo qualcosa, do a intendere che posso spiegarlo in qualche modo, citando libri, articoli, esperti, fatti, esperienze, insegnamenti, ecc.
Ho esagerato dicendo di portare pezzi di acciaio. Ma forse ho male interpretato le tue parole.




Certo per cui devi essere pronto a dimostrarlo.
Teoricamente possono bastare anche gli indizi ma devono essere gravi precisi e concordanti.
NB: quelli che citi SONO mezzi di prova (prove= fatti; mezzi di prova= documenti, testimonianze, perizie etc.):

esperienze= testimonianze
insegnamenti= testimonianze
esperti= testimonianze\perizie

etc. etc.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 8/9/2015 13:57:43
@il_ras
Citazione:
Il problema non è la citazione parziale in sé. Il problema è il commento riferito solo alla frase estrapolata che, fuori dal suo contesto, può assumere diversi significati.

Chiedo scusa. Non intendevo distorcere il tuo discorso.
Citazione:
Esistere = essere NELLA REALTÀ

Sono d'accordo, se circoscriviamo l'esistenza nei limiti della realtà.
Citazione:
Quando c'è qualcosa nella tua mente quel qualcosa c'è in realtà nella tua mente quindi esiste. Ma inevitabilmente sarà un pensiero, un concetto.

Ma è quello che sto dicendo io.
Citazione:
Nessun paradosso quindi, basta saper distinguere e comprendere che la rappresentazione di una cosa o di una persona e la cosa o la persona stessa sono due cose diverse.
E dimostrare l'esistenza di una non ha nulla a che fare con la dimostrazione dell'esistenza dell'altra.

Probabilmente sbaglio. Non ho mai studiato filosofia. Stasera a casa mi documento.
Ragionando in maniera logica se io penso "X non esiste" per poterlo pensare mi devo formare un immagine mentale di X, e pertanto, circoscritto alla mia mente, X esiste.
È per questo che lo ritengo un paradosso.
Citazione:
Certo per cui devi essere pronto a dimostrarlo.
Teoricamente possono bastare anche gli indizi ma devono essere gravi precisi e concordanti.

Anche qui mi trovi d'accordo. È quello che ho sempre affermato.

Come vedi stiamo esprimendo gli stessi concetti in modi diversi.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  il_ras il 8/9/2015 14:03:17
piano piano ci stiamo capendo però...

Citazione:

charliemike ha scritto:

Probabilmente sbaglio. Non ho mai studiato filosofia. Stasera a casa mi documento.
Ragionando in maniera logica se io penso "X non esiste" per poterlo pensare mi devo formare un immagine mentale di X, e pertanto, circoscritto alla mia mente, X esiste.
È per questo che lo ritengo un paradosso.


aridaje!
none...
nella tua testa c'è appunto l'immagine. essa esiste in quanto da te pensata.
Ma, come detto sopra, ciò di per sè non fa si che nella realtà esista ciò di cui tu, nella tua mente, hai SOLO L'IDEA.
E' l'idea che esiste, solo quella, non il suo equivalente materiale che continua a non esistere.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  il_ras il 8/9/2015 14:06:48
per capirci meglio.

nel momento in cui pensi a X puoi dire:"L'IDEA di X esiste". non certo "X esiste".

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 8/9/2015 18:44:53
Ribadisco ancora una volta per antoniob:
TI PUOI FARE ANCHE FRATE, MA UNA IDENTICA RIDUZIONE DI SCARTO AL DECIMALE DI PUNTO, A OGNI AGGIORNAMENTO, NON E' STATISTICAMENTE POSSIBILE!!!!
LO VUOI CAPIRE?
E stiamo parlando di 6-7 aggiornamenti, con la stessa identica riduzione.
Spero di essere stato chiaro, contro la matematica non te poi inventà cazzate, è la sola disciplina esatta, insieme alla logica di cui è figlia...

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 8/9/2015 18:52:02
fefochip, post 97, direi assolutamente perfetto, nulla da obiettare.
marauder, post 98, un classico giochino per aspiranti scrittori gialli è proprio quello di costruire fattispecie di questo tipo, ossia PROVE CERTE che dimostrano che un tizio è colpevole quando in realtà è innocente, si costruisce la catena di eventi immaginaria che porta a questo risultato.
Per cui le PROVE CERTE di cui parli tu non sono affatto certe ma solo altamente probabili ed è dunque in base a un calcolo delle probabilità, che sottende sempre l'assunzione di qualsiasi decisione, che si arriva alla condanna di quell'imputato.
La quale, paradossalmente, è GIUSTA anche se l'imputato è, in realtà, INNOCENTE.
E' giusta perché è corretta la decisione, assunta secondo una giusta procedura.
Ed è per questo che il tribunale di noi assertori dell'esistenza di vita aliena sulla terra è giunto a questa conclusione.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 8/9/2015 19:09:30
Prendo lo spunto dal discorso dei colori.
Il verde esiste?
Mi direte tutti: certo!
Ebbene, la risposta è no, in quanto il verde esiste solo per gli umani vedenti, non per gli umani non vedenti e per moltissime specie animali.
Ma se una cosa esiste, dovrebbe esistere sempre in ogni circostanza.
Ma qui abbiamo un verde che esiste e non esiste al tempo stesso.
Il che è lo stesso per l'amore, i sentimenti e molto altro.
Dunque, come la mettiamo?
La mettiamo che semplicemente la realtà può essere anche oggettiva ma lo sa solo lei.
Ogni decisione circa la realtà, e dunque anche l'attestazione di "verde" a una cosa che per un umano vedente è "verde", è invece solo soggettiva e si basa sempre su un calcolo delle probabilità, probabilità la cui stima è anch'essa necessariamente soggettiva.
Io, ad esempio, ho problemi sulle sfumature di colore in certe condizioni di luce e, spesso, mi trovo esplicitamente a fare questo ragionamento "dunque, considerando che quell'altro colore mi appare in quel modo ma so per certo che è un certo colore, allora facendo la tara, posso concludere che quell'altro colore è verde", appunto calcolo delle probabilità che anche gli altri fanno, ma automaticamente visto che non hanno il mio problema di percezione e il cervello semplicemente fa un velocissimo confronto con la mappa d'informazioni che ha in database.
Dunque, la nostra, mia e di altri, asserzione sull'esistenza di vita aliena sulla terra ha lo stesso identico valore dell'asserzione "Il presidente della repubblica italiana è Mattarella".
Infatti, non è il numero di persone concordi su un'asserzione a renderla più valida, visto che per ogni asserzione conta solo il giudizio di chi la fa.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 8/9/2015 19:16:26
@il_ras
ho cercato un pò in rete ma trovo solo dissertazioni che farebbero venire il mal di testa anche al busto di Napoleone.
La filosofia non la capirò mai.

Gli unici punti che si possono capire legano l'esistenza alla realtà.
Quindi sto dicendo delle emerite minchiate.

Il fatto è che io ragiono in maniera logica.
Non pretendo di avere ragione (visto che non ce l'ho), ma solo spiegare da dove proviene il mio ragionamento.

Dato quindi che l'esistenza è confinata alla realtà, ciò che è irreale non può esistere.
Sarebbe interessante, almeno per me, scoprire cosa è irreale e cosa non lo è.
Ma andremo ad intavolare un altro thread chilometrico su UFO, fantasmi, Babbi Natale e asini volanti.

Ammetto il mio sbaglio , ma di solito io imparo dagli sbagli .
Ma penso di aver fatto uno sbaglio ancora più grande: avere considerato la filosofia, logica.


Quello che mi piace è che quì su LC si può essere in disaccordo e andare d'accordo.
(toh, il_ras, beccati sto colpo di coda filosofico . Scherzo. Senza offesa)

Grazie il_ras, mi ha fatto piacere discutere con te e mi ha insegnato qualcosa.

Charliemike

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 8/9/2015 19:18:38
E a proposito dei sentimenti, questi danno ragione a charliemike.
Infatti, la versione che dà incredulo ma molti altri all'amore è solo la sua.
In realtà, la scienza ti direbbe che sono banali meccanismi di sintesi chimica atti a favorire la perpetuazione e la conservazione della specie.
Quindi, il semplice attribuire un'esistenza autonoma al sentimento lo ha reso reale, stiamo dicendo che esiste l'Amore come fenomeno si è detto intangibile, ma esistente.
Mentre, com'è detto, è tangibile ma inesistente nei termini in cui lo identifica incredulo.
In realtà, incredulo sta parlando di un'immagine sua dell'amore e nel farlo lo crea e come lui tutti quelli che hanno scritto poesie, romanzi, sceneggiature di film sull'amore.
Ma allora anche Babbo Natale esiste, e anche Spiderman...

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 8/9/2015 19:31:16
charliemike, probabilmente sbatti contro il duopolio Essere-Essenza.
Prendiamo Dio, se Dio è come possiamo dire che esista?
Infatti, se Dio è, è per definizione Tutto, altrimenti sarebbe limitato.
Ma allora il NonEssere?
Il NonEssere anch'esso è, perché definito nelle sue caratteristiche, è ciò che non esiste.
Dunque, deve fare parte di Dio e dunque nella natura di Dio c'è anche il NonEssere.
Dunque, Dio esiste e non esiste (edit, refuso) e tale caratteristica deriva dalla sua Essenza di essere Tutto.
E l'essenza di Babbo Natale è quella di portare i doni ai bambini.
Quindi possiamo dire che Babbo Natale non esiste, ma è...

Re: L'onere della prova.

Inviato da  zeppelin il 8/9/2015 20:14:38
Citazione:

toussaint ha scritto:
charliemike, probabilmente sbatti contro il duopolio Essere-Essenza.
Prendiamo Dio, se Dio è come possiamo dire che esista?
Infatti, se Dio è, è per definizione Tutto, altrimenti sarebbe limitato.
Ma allora il NonEssere?
Il NonEssere anch'esso è, perché definito nelle sue caratteristiche, è ciò che non esiste.
Dunque, deve fare parte di Dio e dunque nella natura di Dio c'è anche il NonEssere.
Dunque, Dio esiste e non esiste (edit, refuso) e tale caratteristica deriva dalla sua Essenza di essere Tutto.
E l'essenza di Babbo Natale è quella di portare i doni ai bambini.
Quindi possiamo dire che Babbo Natale non esiste, ma è...


aspetta che adesso finisco io la frase...

un attimo solo, eh...

P.S. come?... ah, era già finita la frase?

Re: L'onere della prova.

Inviato da  Marauder il 8/9/2015 23:32:21
Toussaint, tu ti fai di brutto :-/. E male.

Citazione:
In realtà, incredulo sta parlando di un'immagine sua dell'amore e nel farlo lo crea e come lui tutti quelli che hanno scritto poesie, romanzi, sceneggiature di film sull'amore.

In realtà Incredulo ha dato la sua definizione di una cosa, non ha creato nulla.
Per dire, non è che se un giorno arriva uno su LC, apre un thread in cui si definisce che la Terra è piatta, allora sta creando un pianeta finito sotto la pressa eh ...


Citazione:
La quale, paradossalmente, è GIUSTA anche se l'imputato è, in realtà, INNOCENTE.
E' giusta perché è corretta la decisione, assunta secondo una giusta procedura.



Re: L'onere della prova.

Inviato da  zeppelin il 9/9/2015 1:30:35
Citazione:

Marauder ha scritto:
Per dire, non è che se un giorno arriva uno su LC, apre un thread in cui si definisce che la Terra è piatta, allora sta creando un pianeta finito sotto la pressa eh ...

no, però ha creato un imbecille: dimostra un po' che non esiste!



Re: L'onere della prova.

Inviato da  Marauder il 9/9/2015 8:08:47
eh no bello! l'affermazione, di esistenza, l'hai fatta tu e l'onere della prova è tuo
Credo però che il quadro generale ... possa avere prove a supporto

Re: L'onere della prova.

Inviato da  il_ras il 9/9/2015 8:38:04
Citazione:

charliemike ha scritto:
@il_ras
ho cercato un pò in rete ma trovo solo dissertazioni che farebbero venire il mal di testa anche al busto di Napoleone.
La filosofia non la capirò mai.

Gli unici punti che si possono capire legano l'esistenza alla realtà.
Quindi sto dicendo delle emerite minchiate.

Il fatto è che io ragiono in maniera logica.
Non pretendo di avere ragione (visto che non ce l'ho), ma solo spiegare da dove proviene il mio ragionamento.

Dato quindi che l'esistenza è confinata alla realtà, ciò che è irreale non può esistere.
Sarebbe interessante, almeno per me, scoprire cosa è irreale e cosa non lo è.
Ma andremo ad intavolare un altro thread chilometrico su UFO, fantasmi, Babbi Natale e asini volanti.

Ammetto il mio sbaglio , ma di solito io imparo dagli sbagli .
Ma penso di aver fatto uno sbaglio ancora più grande: avere considerato la filosofia, logica.


Quello che mi piace è che quì su LC si può essere in disaccordo e andare d'accordo.
(toh, il_ras, beccati sto colpo di coda filosofico . Scherzo. Senza offesa)

Grazie il_ras, mi ha fatto piacere discutere con te e mi ha insegnato qualcosa.

Charliemike


E' stato un piacere.
Tra l'altro questa conversazione è la dimostrazione di come uno si può convincere solo se ha voglia di farlo: io ti posso aver messo la pulce nell'orecchio però se tu non avessi avuto voglia di fare qualche ricerca per conto tuo probabilmente non ti saresti persuaso.

PS: gli altri vanno avanti a discutere sullo stesso tema come se nulla fosse, magari si sono persi qualche post.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 9/9/2015 10:35:30
Ok, allora vista la grande richiesta, continuo...

Ciò che esiste è l'Essere.
Ciò che è, è l'Ente.
Dio, prima della Creazione, doveva per forza racchiudere in sé l'Essere (poiché da Dio deriva la Creazione, ossia l'Essere e l'Essere non può derivare dal Non-Essere) ma in Potenza, e anche il Non-Essere (perché altrimenti la Creazione sarebbe già avvenuta) in Atto.
Con la Creazione, si origina l'Essere in Atto ma la stessa Creazione, limitando l'infinità di Dio, ed essendo limitata di per sé determina lo stato di Non-Essere in Potenza (tutto, nel Reale, ha prima o poi una fine).
Quindi, l'Essere diventa la Creazione non Dio, il quale però resta ciò che è, ossia un Ente.
In sostanza, possiamo dire che dopo la Creazione, Dio e Babbo Natale constino della stessa sostanza, quella di Ente.


Re: L'onere della prova.

Inviato da  toussaint il 9/9/2015 10:37:47
Marauder, sei tu che hai parlato dei sentimenti come di una cosa che esiste e che è impossibile dimostrare.
In realtà, i sentimenti esistono come Babbo Natale, ossia non esistono.
Caso mai sono, il che è diverso, come ho cercato di spiegarti...

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 9/9/2015 11:07:45
@il_ras
mi sono convinto più che altro perché credo di aver capito che la filosofia non ha niente a che vedere con la logica.
Correggimi se sbaglio, è una scuola di pensiero degli uomini. qualcuno ha stabilito una definizione che è stata condivisa dai filosofi.

Se ho detto un'altra minchiata ditemelo, perché leggere i testi di filosofia mi fa andare in fumo quei pochi neuroni che mi rimangono.



Re: L'onere della prova.

Inviato da  invisibile il 9/9/2015 11:11:53
Charlie:

filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. –

1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si specifica, già all’epoca della filosofia classica greca, come quell’attività del pensiero (identificantesi con il filosofare) che tende a ricercare quanto rimane stabile in ogni esperienza e costantemente valido come criterio dell’operare, finendo quindi con l’indicare il risultato stesso della ricerca: di qui il significato di forma di sapere che tende a superare ogni conoscenza settoriale per attingere ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, al fine di definire le strutture permanenti delle realtà di cui l’uomo ha esperienza e di indicare norme universali di comportamento.


Re: L'onere della prova.

Inviato da  Sertes il 9/9/2015 11:17:15
Vorrei ricordare che in matematica dimostrare la non esistenza di qualcosa è possibile

Es: I numeri esistono perchè c'è l'assioma dell'esistenza del numero 1 e poi c'è il concetto del "successivo"

Esiste un numero massimo? No, non esiste

Dimostrazione: se per assurdo esistesse un numero massimo N, allora applicando il concetto del "successivo" avresti un numero N+1 che è maggiore del tuo numero massimo.

Quindi in matematica, che è una scienza rigorosa e a questi livelli è anche una scienza esatta, si può dimostrare la non esistenza. L'onere della prova viene assunto con la dimostrazione per assurdo.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  charliemike il 9/9/2015 11:24:54
Senza offesa, invisibile
la filosofia sta a me come io sto alla matematica quantistica.

Sono certo che quello che hai scritto sia giusto e corretto, ma dopo averlo letto mi sento come l'immagine allegata da Zeppelin al post 169.

Re: L'onere della prova.

Inviato da  DjGiostra il 9/9/2015 11:26:22
Filosofia: L'arte di rendere complicao cio' che e' semplice !!


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