Massoni - Società a responsabilità illimitata

Inviato da  eddyx il 30/6/2015 11:15:52
Ciao a tutti, mi sono imbattuto nel libro in oggetto, non so se qualcuno ne ha già discusso sul forum.
Ma tra i primi capitoli del libro si può leggere questo: (faccio taglia/incolla)

" Il sogno imperiale della Ur-Lodge impazzita
Qui tocca fare un passo indietro e tornare al patto United Freemasons, quello che per tanti anni ha garantito la
pax massonica tra i fratelli conservatori, ultraconservatori e progressisti. Tra mille altre cose, l’accordo prevedeva
una fraterna gestione delle future elezioni americane, delegando un comitato di quattordici iniziati di alto rango a
scegliere, ogni volta, il candidato più adatto alla Casa bianca. Nel 1992, alla fine della presidenza di George Bush Sr.,
la scelta cade su «un relativamente giovane paramassone democrat», tale Bill Clinton, che infatti viene subito iniziato
alla «Compass Star-Rose».
Il vecchio Bush non la prende però tanto bene. Anzi: per niente. Con grande disappunto del back office in
grembiulino, infatti, decide di ricandidarsi; e ovviamente perde. Clamorosamente. Lì, come spiega oggi il
neoaristocratico K (per sé ha scelto lo pseudonimo di Kronos), abbiamo «l’inizio del problema». Perché non solo
Bush, dopo la sconfitta, è «amareggiato e incattivito», ma anche «i vari Cheney, Rumsfeld e compagnia erano ancora
più furiosi di lui». Furia e amarezza crescono ancora nel 1996, l’anno in cui Clinton viene non solo rieletto, ma
addirittura ammesso tra i fratelli della «Janus» e della «Three Eyes», di cui Bush e compagni sono membri. Non c’è da
stupirsi se a questi viene, allora, l’idea di dar vita a una Ur-Lodge che raccolga tutti coloro che, con la firma
dell’accordo United Freemasons e con l’avvento al potere di Clinton, si sono sentiti tagliati fuori dalle stanze dei
bottoni. La chiamano «Hathor Pentalpha» e, per dirla con Frater K, si rivela, fin dall’inizio, una specie di «loggia della
vendetta e della sete di sangue». Peggio ancora: una «scheggia impazzita nell’ambito del milieu libero-muratorio
oligarchico». Pericolosa. Spietata. E soprattutto: incontrollabile.
Ora entra in gioco Osama bin Laden. E proprio qui, intorno al fondatore di Al Qaeda, i quattro superfratelli
intessono l’ennesima ricostruzione - quella definitiva? - sui fatti dell’ 11 settembre. Il fratello K, che probabilmente
ha avuto qualche parte nella faccenda, fornisce le informazioni col contagocce. Ma racconta, comunque, una storia ai
nostri occhi parecchio spregiudicata: «Osama bin Laden era originariamente un massone affiliato alla “Three Eyes”»
dice infatti K, spiegando che la superloggia fondata da Rockefeller, Kissinger e Brzezinski aveva arruolato bin Laden
in funzione antirussa in Afghanistan. Anche Al Qaeda, dice, «era una struttura ampiamente infiltrata ed eterodiretta dai
nostri uomini reclutati direttamente nel mondo islamico, gente fedele alla triarchia “Edmund Burke”-“Three
Eyes”-“White Eagle”». A partire da quel fatale 1996, però, succede qualcosa che il back office oligarchico non aveva
previsto. Questo: «Osama bin Laden e Al Qaeda vengono strappati al nostro controllo e ingaggiati dalle nuove Ur-
Lodges egemoni, “Hathor Pentalpha” e “Geburah”, per recitare dentro un nuovo copione».
E qual è il nuovo copione?
Non solo il fratello K, ma nemmeno i membri delle più smaliziate Ur-Lodges del mondo riescono, sul momento, a
farsene un’idea ben precisa. Però Massoni racconta che in tutte le stanze del back office i fratelli sono inquieti.
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Molto. Da un capo all’altro del pianeta intuiscono che la «Hathor Pentalpha» sta architettando qualcosa di
«spaventoso». E per tutta l’estate del 2001 tutti stanno col fiato sospeso. In attesa.
Quella era gente «vostra», spiega oggi il fratello cinese. Non toccava a noi intervenire per fermarla.
E infatti nessuno l’ha fermata.
Il 7 novembre dell’anno 2000 George W. Bush, il figlio del vecchio Bush, l’ex presidente «impazzito di rabbia» nel
1992, vince le elezioni presidenziali americane. Il 20 gennaio 2001 prende possesso della Casa bianca, e con lui la
«Hathor Pentalpha» cui era stato iniziato qualche mese prima.
Il fratello K è drastico.
«Il nuovo secolo americano e mondiale iniziava sotto il segno di una Ur-Lodge eretica, incontrollabile anche per
noi della vecchia guardia massonica neoaristocratica» dice. E dice anche: mancava solo l’evento fondativo, mancava
una nuova Pearl Harbor che consentisse loro «di inaugurare diversi anni di egemonia aggressiva e brutale».
C’era bisogno, in poche parole, dell’ 11 settembre.
Il resto è ormai storia.
I 2974 morti nell’attacco alle Torri gemelle, la guerra in Iraq contro Saddam Hussein, la caccia alle inesistenti armi
di distruzione di massa (in prima fila si schiera il premier inglese Tony Blair, illustre affiliato della «Hathor
Pentalpha»), l’invasione dell’Afghanistan, il business delle ricostruzioni miliardarie realizzate in modo rapace. E tutto
a beneficio di quel military-industrial complex che proprio nella «Hathor Pentalpha» (e nelle sue alleate «Geburah»
e «Amun») aveva trovato, e ancora ha, larghissimo spazio.
Mentre in Iraq, e in Afghanistan, possiamo solo contare i morti e assistere al caos."

Sicuramente una interessante visione d'insieme!
Un saluto.
Eddy

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