Colossale inganno smascherato dal M5S sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti!

Inviato da  MARCO M5S il 16/12/2013 2:11:51
A tutti i cittadini italiani che non vogliono farsi prendere in giro: diffondete questa clamorosa notizia.

Abolizione finanziamento pubblico ai partiti. È un inganno a norma di legge

Ci stanno prendendo in giro, come scrive il senatore 5 Stelle Vito Crimi su Facebook. Oggi la propaganda mediatica sta facendo credere ai cittadini che il finanziamento pubblico ai partiti verrà abolito. Ecco la verità. Scrive Crimi:

Invito i giornalisti a leggere bene il ddl A.S. 1118 in discussione al Senato su abolizione finanziamento pubblico ai partiti. È un inganno a norma di legge

1) art.11 comma 2 detrazione imposta per erogazioni liberali ai partiti al 37% e 26 % quindi minori entrate, minori soldi nelle casse dello stato, quindi finanziamento pubblico indiretto

La Home del Corriere di oggi:


2) art.11 comma 3 detrazione di imposta pari al 75% spese per corsi formazione politica organizzati dai partiti quindi si apre un nuovo business: la formazione politica. Il partecipante che paga 1.000 alle casse del partito se ne troverà 750 rimborsati dallo stato sottoforma di credito di imposta, sempre soldi pubblici sono. Quindi se qualcuno vuol versare 250 di tasca sua al partito anzichè versarli direttamente si iscrive ad un corso che farà entrare nelle casse del partito 1.000 ma dei quali 250 li mette il contribuente il resto lo Stato.

3) art.12 comma 1 si può versare ai partiti il 2 per mille. Vorrei far presente che non sono soldi privati ma soldi pubblici, parte di quelle tasse già dovute, soldi che potrebbero essere destinati al sociale, alla scuola, alle imprese e invece sono versati ai partiti.


I finanziamenti pubblici ai partiti non sono affatto aboliti.
Solo a partire da dopo il 2017, sempre che il disegno di legge presentato dall’esecutivo verrà poi approvato, le forze politiche incasseranno il 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi degli italiani.
Il contributo sarà solo apparentemente volontario dal momento che chi non dichiarerà esplicitamente di voler destinare il suo 2 per mille all’erario finirà per foraggiare lo stesso le organizzazioni rappresentate in parlamento.
Quindi resta nient'altro che un'altra presa in giro.



4) art. 12 comma 4. Al contributo del 2 per mille sono destinati:

7,75 milioni nel 2014
9,6 milioni nel 2015
27,7 milioni nel 2016
45,1 milioni dal 2017 in poi.

Quindi il fatto stesso che si devono iscrivere queste somme al bilancio e trovargli una copertura significa che sono soldi pubblici.

Ci stanno ingannando, stanno nuovamente cambiando nome e modalità ma sempre gli stessi soldi sono.Degli attuali 91 milioni annui, 45 milioni saranno destinati con il 2 per mille e la rimanenza servirà a coprire finanziamento dei corsi di formazione politica e le detrazioni di imposta per erogazioni liberali. A occhio e croce alle casse pubbliche costerà di più...

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