Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  MG64 il 17/10/2013 18:40:04
ah, ecco ... non avevo visto il link

Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  MG64 il 17/10/2013 18:16:29
Non è questione di sapere che autonomia avessero perchè il discorso esce da quanto potessero fare. Quello che intendo è se esiste una reale corrispondenza, visti questi dati, sul "dimensionamento" dell'attrezzatura che possiamo vedere sulle spalle degli astronauti e se veramente fosse possibile che uno di loro respirasse quella miscela per tutte quelle ore senza ricorrere in qualcosa di dannoso per l'organismo. Ancora oggi, malgrado preparazione e sicurezze, qualità dei materiali, si tende ad rimanere entro ampi margini rispetto al possibile. Sapendo di essere in una condizione così estrema e non "abituale", è pensabile un azzardo così eccessivo? E' possibile tentare dei calcoli per capire se l'attrezzatura a disposizione fosse veramente di quelle dimensioni visti i materiali in uso a quei tempi ?

Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  funky1 il 17/10/2013 17:34:00
Chi cerca trova.

Gli astronauti dell'Apollo 17 avevano 8 ore di autonomia per ogni passeggiata spaziale, oltre a svariati dispositivi di emergenza.

Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  DjGiostra il 17/10/2013 17:06:06
Veramente ottime considerazioni....
Questo potrebbe diventare un 3D molto ma molto interessante !!

Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  Merio il 17/10/2013 16:11:02
interessanti questioni... purtroppo sebbene abbia esperienza subacquea, credo di non poter contribuire molto...

Re: permanenza sulla Luna

Inviato da  ivan il 17/10/2013 15:56:04
A queste giuste considerazioni ne va aggiunta un'altra: la lotta contro il vuoto, che è una sfida formidabile, che non è banale. E di questa sfida, di questa lotta in quelle circostanze si sa ben poco.

permanenza sulla Luna

Inviato da  MG64 il 17/10/2013 15:06:29
Qualche giorno fa stavo guardando un filmato che riguardava la missione Apollo 17 e mi è venuto un dubbio su qualcosa che non ricordo di aver visto trattare in questo forum. Nel caso specifico si faceva riferimento alle attività esterne che si erano dilatate fino a tre gg con tre uscite per un totale di 22 ore. Tenendo conto che (ma vado a spanne) sulla terra i sub non possono respirare le attuali miscele per troppo tempo com'è possibile aver coperto tutte quelle ore senza problemi, ben 40 anni fa? La capacità di un gas in quelle condizioni a che pressione è sottoposta? Quanto spazio occupa dentro un'ipotetica bombola affinchè possa coprire quel tempo? E se venisse ricaricato di volta in volta all'interno del LEM, l'operazione non sarebbe stata eccessivamente pericolosa per la precarietà delle conoscenze ambientali e di manovrabilità? Ho avuto anche un altro tipo di dubbio. Partendo dal presupposto che le prove "in teoria" potrebbero sempre non corrispondere a una conferma in ambito di "tesi" e sapendo di andare ad operare in un ambiente di cui suppongo molto ma del quale non so nulla (parlo del primo viaggio), non sarebbe stato più logico prevedere che il primo uomo in procinto di staccarsi dal LEM fosse assicurato allo stesso tramite un cavo di sicurezza ( come è d'uso fare in qualsiasi altra situazione di pericolo o sconosciuta) ?

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