Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Davide71 il 9/5/2013 10:22:47
L'idiozia del femminicidio

La recente campagna sul femminicidio è la più idiota che mi sia capitato di sentire.
Chiunque abbia un minimo d'intelligenza capisce che dietro di essa vi sono dei secondi fini, anche se non sono ben chiari.
Quello più semplice è aumentare ulteriormente il controllo sulla popolazione. Ricordo peraltro che è una caratteristica comune dei sistemi politici moderni fomentare l'odio tra la popolazione per giustificare le varie componenti dello Stato, come la Magistratura, le forze di sicurezza, la stessa politica, i Sindacati, e via discorrendo. Mettere ulteriormente gli uomini contro le donne fa la felicità di avvocati, psicanalisti, strutture socio-assistenziali, polizia etc.
Tuttavia in questo caso è palese che in tale campagna, in particolare, il fine che si intende perseguire non è di sensibilizzazione sui problemi della donna:

1) il termine "femminicidio" è orribile!

2) le statistiche (a parte che non ne ho trovate due uguali...) lasciano pensare che, almeno in Italia, le donne morte ammazzate sono circa il 10% degli omicidi totali. Inoltre, se eliminiamo le donne uccise da altre donne, gli assassini maschi finiscono per essere un centinaio, e purtroppo non si può evitare che esistano un centinaio di persone con gravi problemi...

3) l'idea che le donne vengano uccise per "desiderio di possesso" è vera solo in qualche caso. La casistica è ampia, e va dalla follia pura, al pensionato che non sopporta la sofferenza di sua moglie malata terminale, al poveraccio che non riesce a dire alla famiglia che non è più in grado di mantenerla, all'uomo esasperato dalle angherie della moglie, ai delitti di mafia etc. Praticamente ogni caso è a se stante...

3) Non esiste che l'omicidio di una donna sia da considerare, in sè, peggiore di quello di un uomo.

4) Una donna che uccide il suo bambino e poi si suicida è affetta da "depressione post-partum". Un uomo che fa la stessa cosa è un mostro. Perché?

5) la cosa più eclatante è il fatto che, invece, si disinteressino completamente dei suicidi, degli stupri, della tratta delle bianche, della prostituzione minorile (ma lì la politica ci sguazza...) e di altre cose che, (anche lì è difficilissimo trovare statistiche concordanti) sono più gravi, più pressanti, almeno altrettanto odiosi se non di più,...

In sostanza se esiste su questo sito una donna veramente convita che questa campagna serva veramente a predisporre strumenti per tutelarla ulteriormente vorrei gentilmente chiederle di ripensarci...
Tenga oltre tutto presente che spesso l'uomo che considera la donna un "oggetto" è proprio quello vicino ai poteri forti e, spesso, ha pure un notevole successo con le donne. Talvolta proprio quell'uomo riesce a farla franca appunto per la sua contiguità con i poteri forti...

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  perspicace il 9/5/2013 11:14:40
@Davide71

Non so, forse hai aperto questo 3D con le migliori intenzioni; ma resta abominevole.

E' chiaro che tu non leggi la cronaca tutti i giorni da molto più di vent'anni a questa parte sino ai giorni d'oggi.

O altrimenti l'efferatezza dei crimini che hanno reso semplici e innocenti donne vittime materiali di una cultura che invece che sparire dalla faccia della terra come giusto che sia, continua imperterrita a diffondere dolore e rabbia nei giorni della vita delle persone.

Visto che hai avuto in coraggio di aprire un 3d simile adesso ti chiedo di elencare la maggior parte dei crimini contro la donna che sono successi nel mondo solo negli ultimi 3 anni.

Parti dall'India e arriva all'Italia passando per tutti i paesi del mondo forse cosi capirai ciò che ti sfugge.

Stupri di bambine di 5 anni compresi perché il malcostume e una pianta che ha radici oltre che foglie.

Il fatto stesso che tu non veda "il femminicidio" è indice del degrado in cui versa la società odierna.

P.s. Sì ti chiedo di non limitare la tua attenzione alla realtà Italiana ma a quella mondiale, la buona cultura non ha nazione.

Il buon senso gli uomini non lo ereditano alla nascita ma lo si acquisisce in vita.



E quando parlerai degli stupri non limitarti a scrivere nome, cognome e data. no, no devi descrivere l'atto cosi che tutti possano vedere l'abominevole scempio di cui si rendono protagonisti certi uomini.

E solo dopo che avrai mostrato efferatezza dei crimini e il dolore delle vittime potrai permetterti uno sfogo simile a quello che apre questo 3d.



Rispetto.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  captcha il 9/5/2013 12:05:20
Guarda guarda. E' tornato notturno.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Pyter il 9/5/2013 19:23:11
ti chiedo di elencare la maggior parte dei crimini contro la donna che sono successi nel mondo solo negli ultimi 3 anni.


... fare ministro la Cancellieri.


http://www.corriere.it/politica/13_maggio_09/braccialetto-elettronico_1ea9971a-b862-11e2-8563-aab5ecf30b92.shtml

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  perspicace il 9/5/2013 20:04:12
Concordo Pyter la Cancellieri è stata un ottima scelta.

Radio-frequency identification



Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Davide71 il 9/5/2013 23:06:34
Ciao a tutti:

perspicace sarà allora contento che gli Americani vadano in Afghanistan e in Pakistan a insegnare ai selvaggi come si trattano le donne.
Magari è anche contento che lo Stato italiano abbia speso 80 milioni di euro per 400 braccialetti elettronici, e non vede l'ora che ne compri parecchie altre migliaia.
Se pensa che prendersela con me risolva il problema degli stupri in India faccia pure...
D'altronde, alla fin fine, cosa è servito aprire questo thread?

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Calvero il 10/5/2013 1:11:00
______________
_________

Fermo rimane che con questa del femminicidio, siamo dentro la propaganda.

Per la Cancellieri, un altra tacca a conferma che votare ha senso solo per i votati.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  perspicace il 10/5/2013 10:07:43
Non si sta iniziando una campagna di propaganda per far distinzione tra uomini e donne. Per demonizzare il maschile magari in favore della donna o degli omosessuali.

Uomo e la donna sono diversi per natura ognuno con sue qualità ma sempre umani.

Non si possono paragonare le vittime maschili o femminili appartenenti a categorie innaturali come una guardia giurata, un poliziotto, un camionista, un anziano con quelle appartenenti ad un unico insieme gli umani.

Dare delle priorità ai problemi generati da abitudini animali, che per una mancata educazione non si è saputo estirpare, non è ignorare il resto dei problemi; ma iniziare a dare un ordine alle cose in modo che questi si distribuisca nella società.

I semi di ciò che si semina non danno subito frutto e il frutto a sua volta non è sempre simile al seme, ma sempre pianta rimane.

Lottare contro culture radicate negli essere ereditate da un mondo vecchio può esser percepito come qualcosa di ostile alle nostre credenze e quindi naturale avere perplessità e timori ma lo scopo è creare basi culturali più solide, che possano liberare gli individui (in questo caso femminili) dalle loro paure.

Paure materiali, sogni di violenza che troppo spesso si realizzano a scapito dell'umanità.

Potete ignorarla come vostro diritto di tutelarvi ma nel mondo esterno ci sono realmente Donne vittime di violenza SOLO perché donne e questo non nega che ci siano uomini vittime solo perché uomini.

La violenza appartiene alle bestia che sono in ogni uomo e donna e animale.

Ma uomo&donna non esiste le loro qualità si sommano ormai siamo umani e ci distinguiamo dalle bestie. Ma ciò che ci differenzia non è nei nostri geni e frutto di una cultura che nel tempo a fatto ciò che voi gli incriminate oggi ha DEMONIZZATO atteggiamenti e sotto-culture sino ha relegarli fuori dal mondo civilizzato.

Solo con un intensa opera di educazione si possono sconfiggere piaghe tanto dannose quanto orribili.

E non si può negare il femminicidio o demonizzarne la lotta perché la sua scomparsa non come termine ma come realtà sarà un grandissimo passo per l'umanità.

Restiamo umani.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Calvero il 10/5/2013 10:59:35
Citazione:
e questo non nega che ci siano uomini vittime solo perché uomini.



Sì? ... e allora dov'è il maschilicidio? .. oppure: e il Movimento per tutelare gli uomini da quella parte di troie che si arrogano i figli a prescindere dopo le separazioni? dov'è ?

.. non che vorrei mai li inventassero simili movimenti a tutela dell'uomo, ma di parlare come si mangia non scordiamocelo

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  incredulo il 10/5/2013 11:09:46
Autore: perspicace

Citazione:
Ma uomo&donna non esiste le loro qualità si sommano ormai siamo umani e ci distinguiamo dalle bestie.


Sbagliato perspicace.

Proprio perchè siamo umani abbiamo in noi anche la caratteristica di "bestia".

Noi esseri umani, siamo l'immenso e anche il suo contrario, il vizio assurdo e l'ideale più sublime come recita una famosa canzone.

La caratteristica di "bestia" è una realtà e non ci sarà mai nessuna cultura a cambiare la nostra essenza, nessuna cultura creata dagli uomini potrà mai cambiare ciò che siamo.

Tutte le culture, tutti i tentativi di trasformare l'uomo in qualcosa di stabilito a priori, tutti i tentativi di recintarlo in un ordine costituito, sono destinati al fallimento, compreso il NWO.

Il mieloso politically correct di oggi ne è un esempio lampante.

Il mieloso politically correct di oggi serve a castrarci, a farci sentire impotenti, serve a costituire un modello sociale immobile dove nulla cambia, un modello sociale dove il potere non viene mai messo in discussione se non nei modi e nelle forme stabilite a priori, quei modi e quelle forme che non spostano una virgola negli equilibri del Potere.

Per farlo, basta solleticare l'EGO, quello femminile che si sente vittima solo perchè nata donna e quello maschile che si sente tanto evoluto e diverso dai "selvaggi" preda degli istinti.

I Potenti naturalmente sono esenti da tutto questo..., il potente può usarlo il suo potere, violentando gli altri ma legalmente

Una delle tante truffe di questo Potere, l'ennesima, una delle tante bugie a cui abbocchiamo.

Nessuno al mondo potrà mai cambiare l' ordine NATURALE sostituendolo con un altro ordine.

I nostri problemi derivano TUTTI da questa convinzione, derivano dalla convinzione che noi cambieremo l'ordine naturale delle cose sostituendolo con un altro ordine, un ordine migliore, più giusto, senza renderci conto che, per quante leggi facciamo, per quante punizioni escogitiamo per coloro che non si adeguano, per quanti trattati di filosofia e manuali di comportamento corretto sforniamo, l'Uomo sarà e resterà sempre quello che è, perchè l'Essere è immortale e noi ne facciamo parte, noi SIAMO.

E così invece di accompagnare e seguire il flusso naturale degli eventi, come farebbe qualsiasi "bestia" al mondo, noi lo contrastiamo volendone imporre un altro.

Noi non seguiamo il flusso della Vita adattandoci al suo divenire, ma vogliamo piegarlo a noi, al nostro modello.

La ragione della sofferenza, del perchè soffriamo, è racchiusa qui.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Calvero il 10/5/2013 11:17:10
Citazione:
Tutte le culture, tutti i tentativi di trasformare l'uomo in qualcosa di stabilito a priori, tutti i tentativi di recintarlo in un ordine costituito, ...


Qualche volta ti farei santo

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  incredulo il 10/5/2013 11:28:25


Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  czar il 10/5/2013 11:52:51
trovo vomitevole questa propaganda sulla violenza delle donne e gli argomenti tipo : << prima di dire qualcosa contro il concetto di femminicidio devi descrivere minuziosamente cosa subiscono quelle donne>>.

e vomitevole e ...scusatemi....idiota !

Ricorda gli argomenti tipo << prima di fare una critica allo stato di israele devi ricordare come sono morti 6 milioni di ebrei >> ECCHEPALLE !!!

Perchè un ebreo morto rientra in una categoria a se ?

Perchè un bambino morto per reati di pedofilia, se maschio è solo vittima di pedofilia se femmina anche di femminicidio ?
Che facciamo diamo più anni di galera a chi ammazza bambini femmine invece di bambini maschi ?

perché non esiste uno zingaricidio ? Hitler sterminò anche i portatori di handicapp, come mai non c'è un Handicappicidio ? eppure parliamo di fenomeni abberranti e consistenti numericamente.

Dopo il 25 aprile vi furono vendette ai danni dei fascisti, come mai non c'era il fascisticidio ?
Lorena Bobbit ha commesso un Uccellicidio ?

Perchè se una donna va in una zona malfamata da sola di notte e vestita succinta se poi viene violentata nessuno può dire che era una cretina perchè lei deve essere libera di fare ciò che vuole ? Anche di andare in giro nuda dicono in tanti, mi chiedo perché visto che per un uomo si tratterebbe di un esibizionista !
Ricordo che in america un tizio entrò in un ghetto con molti articoli di lusso addosso e venne freddato, tutti dissero che era un cretino, nessuno difese la sua libertà di andare in giro come cazzo voleva.

Se pensate che il rispetto delle donne passi da una specie di ghettizzazione e protezione stile lega antivivisezione salvo poi dire che siamo uguali.........mah !
Per me la parità (che poi perchè dovremmo essere uguali) è trattare da pari l'altro/a non come fosse un panda ! (esiste il pandicidio ?)

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  perspicace il 10/5/2013 11:59:05
Quoto Calvero anch'io ti farei santo

Citazione:
[...] E così invece di accompagnare e seguire il flusso naturale degli eventi, come farebbe qualsiasi "bestia" al mondo, noi lo contrastiamo volendone imporre un altro.

Noi non seguiamo il flusso della Vita adattandoci al suo divenire, ma vogliamo piegarlo a noi, al nostro modello.

La ragione della sofferenza, del perché soffriamo, è racchiusa qui.


E' proprio questo il senso l'amore incondizionato mi caro Incredulo è un meme come tanti.

Noi seguivamo il flusso della vita senza pensare al divenire ma continuando ad essere ed esistere, poi per madre Gaia ci dono l'intelletto e lui ci dono il libero arbitrio.

Da quando lo abbiamo il dono di scegliere, la capacità di controllare il divenire ci siam presi con esso delle responsabilità; delle colpe che ci fanno soffrire.

Ma tornare a prima di questi doni non si può, si può solo "scegliere" di usarli in maniera diversa questo sì si può fare.

Abbiamo iniziato a costruire la società prima ancora di perdere la coda e di passi avanti da fare c'è ne sono ancora molti per questo bisogna fare attenzione perché non tutte le correnti di pensiero portano ad uno unico essere.

Unico essere vi suonerà malissimo ma so che capite di che parlo, amore incondizionato e vita nel interesse comune tutto farcito con un oceano di compassione.

@Calvero

Mascolicidio, infanticidio, genocidio sono anch'essi mali di questo mondo che sono su questa terra dalla notte dei tempi e sono consapevole che non sarà facile estirpare anche questi ma anche lì credo ci sia bisogno di opere.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  incredulo il 10/5/2013 12:58:22
@perspicace

Citazione:
E' proprio questo il senso l'amore incondizionato mi caro Incredulo è un meme come tanti.


No caro perspicace, qui ti sbagli e di grosso.

L'Amore incondizionato non è un meme, un processo mentale, un processo che ha a che fare con la cultura.

Amore fa rima con Cuore, non con Cultura, la Cultura è un prodotto della Mente, la Mente che non comprende le ragioni del Cuore.

Il Cuore sa cosa significa Amore, il cervello lo riduce ad una serie di segnali biochimici.

Amore è la materia costituente della realtà, non un meme.

Citazione:
Noi seguivamo il flusso della vita senza pensare al divenire ma continuando ad essere ed esistere, poi per madre Gaia ci dono l'intelletto e lui ci dono il libero arbitrio.
Da quando lo abbiamo il dono di scegliere, la capacità di controllare il divenire ci siam presi con esso delle responsabilità; delle colpe che ci fanno soffrire. Ma tornare a prima di questi doni non si può, si può solo "scegliere" di usarli in maniera diversa questo sì si può fare.
Abbiamo iniziato a costruire la società prima ancora di perdere la coda e di passi avanti da fare c'è ne sono ancora molti per questo bisogna fare attenzione perché non tutte le correnti di pensiero portano ad uno unico essere.


Il processo che esprimi è parte del normale processo della consapevolezza, quella consapevolezza umana collettiva a cui tutti noi abbiamo naturalmente accesso anche senza cultura, quel processo che seguiamo sia come individui che come collettività.

Per farlo, abbiamo bisogno del contrasto di un Avversario molto potente, qualcuno che ci mette continuamente alla prova ingannandoci e depistandoci, confondendoci ed illudendoci.

Solo dal confronto con questo Essere molto potente possiamo diventare dei giganti, possiamo innalzare il nostro EGO a livelli divini, possiamo sentirci simili a Dio.

Una volta raggiunto questo stato dell'Essere, una volta giunti in cima al mondo, diventiamo l'occhio della piramide che tutto vede, guardiamo il mondo dal punto di vista di Dio, dall'alto verso il basso.

E' il raggiungimento dello stato dell'essere esprimibile con ego assoluto, colui che è arrivato in cima al mondo e guarda tutto dall'alto in basso.

Questa è la normale tendenza del nostro modello culturale, arrivare a quella condizione, arrivare a essere Dio.

Ma in quello stato, guardando il mondo dall'alto in basso, smettiamo di vedere Dio, che possiamo vedere solo guardando il mondo dal basso verso l'alto.

Per questo che Gesù frequenta i derelitti della terra e gli umili, gli unici che lo vedono perchè guardano il mondo dal basso, per questo Gesù disse la celebre frase: "E' più facile che una corda passi per la cruna di unago che per un ricco entrare nel "Regno dei Cieli".

Tutto il nostro mondo, quello contemporaneo, non è altro che un inno all'Ego, una esaltazione dell'Ego.

Una volta arrivati in cima, una volta presa coscienza della nostra immensità abbiamo bisogno di riportare il senso dell'Ego diventato grande come Dio, alla sua dimensione reale, un nulla spaventato a morte che agisce per paura, il nostro bianconiglio ben rintanato in fondo al suo nascondiglio.

Questo significa che, una volta presa consapevolezza della nostra divinità, del nostro essere divino interiore, dobbiamo morire a noi stessi per nascere al mondo, quello VERO, dobbiamo fare morire un'idea molto potente, l'idea di noi stessi.

Questo è il senso della morte e resurrezione di Gesù Cristo, grazie a Lui possiamo fare questo passaggio e trasformarci liberandoci dalla sofferenza, facendolo entrare nella nostra Vita, affidandosi a Lui, diventando come Lui, AMORE PURO, un amore così grande che è disposto a MORIRE per l'altro

Quell'Amore che pochi al mondo conoscono, quell'Amore che il nostro Essere interiore conosce e cerca di raggiungere, frenato dall'Avversario che agisce incessantemente dentro ognuno di noi.

Il mondo fuori di noi non è altro che il nostro riflesso, è il riflesso di ciò che siamo e vogliamo, è uno specchio nel quale vediamo ciò che sappiamo e crediamo.

La vera battaglia, il vero scontro titanico eterno fra Bene e Male, si svolge nel nostro interno.

Quindi caro perspicace, l'amore disinteressato non è affatto un prodotto culturale, ma è la Realtà Ultima.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  perspicace il 10/5/2013 13:31:21
Mi ritrovo nelle tue parole incredulo, entrambi conveniamo che illuminazione arriva solo dopo un lungo processo di apprendimento, e che il suo fine ultimo è la realtà ultima l'eliminazione del io-ego per una comunione di esistenze.

@Czar

Se un ladro ti entra in casa con l'intento di rubarte e quando arriva trova tua sorella o tua madre e la stupra non è perché è stupida ma perché è donna.

Se una ragazzina che esce dalla palestra viene messa in un furgone portata in un campo violentata e uccisa perché non parlasse non è perché è stupida ma perché è donna.

Se una bambino o una bambina vengono rapiti e stuprati non sono semplicemente vittime di violenza ma di "pedofilia".

Se una ricca donna specie se bella andasse in un vicolo del ghetto e non si limitassero a rapinarla ed ucciderla ma la stuprano questo succederebbe perché è donna.

Non si può giustificare un crimine dicendo esistono anche altri crimini.

E non si può negare che delle donne rimangano vittime di crimini solo perché tali e che se fossero nate con un altro sesso non avrebbero ricevuto la stessa sorte.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  vuotorosso il 10/5/2013 13:35:48
Pagina 123 Vittime di omicidio volontario secondo il genere e l’età(*). Anni 1992-2006. Valori percentuali

Documento: Rapporto sulla criminalità in Italia - Ministero Dell'Interno



Le femmine risultano essere il 25% del totale.
Non so se l'andamento sia cambiato, al rialzo, negli anni successivi a quelli in tabella.
Puro dato, non aggiungo considerazioni di alcun tipo.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  invisibile il 10/5/2013 14:23:54
Citazione:

incredulo ha scritto:

L'Amore incondizionato ....

....l'amore disinteressato ...


Solo per sottolineare la non realtà del mondo umano attuale e non per criticare quello che hai scritto.

L'Amore.

Incondizionato, disinteressato...

E' purtroppo necessario usare termini esplicativi per "spiegare" quello che é semplicemente Amore.

L'Amore é disinteressato.
L'Amore é incondizionato.

Altrimenti non é Amore, é' qualcos'altro.

L'uomo é talmente abituato a vivere respingendo l'Amore che per parlarne, e far capire che si intende proprio Lui, bisogna definirlo, spiegarlo.
Perché nel nostro mondo si chiamano amore molte cose che non lo sono affatto. Fino al suo contrario: possesso.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  czar il 10/5/2013 15:21:01
@ Pespicace
Citazione:
Se un ladro ti entra in casa con l'intento di rubarte e quando arriva trova tua sorella o tua madre e la stupra non è perché è stupida ma perché è donna.


Wow siamo già arrivati a mia madre e mia sorella !!
palese dimostrazione di come questo argomento viene trattato.

Cosa c'entra con l'esempio che ho fatto ?

poi posso dirti che anche l'ebreo era ucciso in quanto tale (ma un ebreo che volesse vendere libri con barzellette Yiddish davanti alla sede delle SS per me era anche stupido )

Citazione:
Se una bambino o una bambina vengono rapiti e stuprati non sono semplicemente vittime di violenza ma di "pedofilia".


cosa c'entra questa risposta con la mia affermazione

Citazione:
perché un bambino morto per reati di pedofilia, se maschio è solo vittima di pedofilia se femmina anche di femminicidio ? Che facciamo diamo più anni di galera a chi ammazza bambini femmine invece di bambini maschi ?


dimmi se ti sembra una risposta a ciò che ho scritto ? dove ho definito solo violenza la pedofilia ? dove ho negato questa distinzione ? la differenza è che la pedofilia esiste come categoria di reato il femminicidio se dio vuole è uguale al maschilicidio !


Citazione:
Non si può giustificare un crimine dicendo esistono anche altri crimini


potresti indicarmi dove ho "giustificato" l'omicidio o la violenza sulle donne ?
io ho detto che esistano crimini orrendi al pari o più di quelli sulle donne (quelli sui portatori di handicap come li vedi?) che però non meritano un nome, un reato apposito, la distinzione dagli altri come vittime di serie A.

vuoto rosso ha postato una statistica che mi pare negare che esista una maggior mortalità di donne, nella maggior parte dei casi tali tragedie si consumano in famiglia ed anche qui non sopporto la retorica della responsabilità unilaterale.

Ma dico io, non ha nessuna responsabilità la donna che si sposa uno che ha precedenti per rissa, spaccio, tentata strage e spaccio ? o vogliamo dire che quelle tragedie avvengono perché un tranquillo padre di famiglia timorato di Dio perde improvvisamente il capo perchè vede la pubblicità del martini e accoppa la moglie che non si sarebbe mai potuta divendere.

ricordo una ragazzina alla superiori che regolarmente si metteva con bulli maneschi del quale diceva che in fondo in fondo erano tanto sensibili. Si ma in cima in cima menavano ! Se cerchi quel tipo di uomo e poi va male.......
Insomma se mi metto con ninfomani notoriamente infedeli e mi becco qualcosa è solo colpa della ninfomane ?

poi certo possiamo parlare del caso del ladro che stupra mia madre......

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  ohmygod il 10/5/2013 15:43:01
Aggettivare Amore che assurdità un pò come oggettivare se stessi, Sapienza non ne è in grado.

Escape Velocity

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  vuotorosso il 10/5/2013 16:00:39
In effetti se Sarah Scazzi non fosse stata femmina non sarebbe stata uccisa da altre femmine, o sarebbe stato più difficile farlo.
Prendo questo esempio perché evita la differenziazione dei sessi, e li mette tutti sullo stesso piano.

Non esiste la questione femmine, esiste la questione forte - debole.
Finché un forte deciderà di voler prevalere su un debole, lo farà.

Czar a questo punto, augurandoti non succeda mai, se proprio devono rubarti in casa ti auguro che i ladri siano froci omosessuali - e che tu non sia in casa.

Sorge spontanea la domanda: esiste l'omocidio?
No perché non si possono e non si devono fare discriminazioni; io lo introdurrei (l'omocidio, dico).

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  ohmygod il 10/5/2013 16:10:00
Sorge spontanea la domanda: esiste l'omocidio?

Esiste il "cidio" a cui abbinare il resto di Natura.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  temponauta il 10/5/2013 16:24:54
L'uomo, per imparare a comportarsi, va trattato sia con la carota che con il bastone.
Se i romeni delinquono facilmente in Italia è perchè qui non viene applicato il bastone come a casa loro in Romania.
Per farla breve in Italia non esistendo una Nazione e un Governo nazionalista non esiste neppure un bastone.
La regola dovrebbe essere che chi uccide per motivi abominevoli viene a sua volta ucciso dalla società.
Non è una vendetta: è una compensazione karmica tra il karma dell'individuo e quello della specie-società.
Per gli altri delitti "minori" (stupro, violenza, ecc.) pene karmiche adeguate: lavori forzati ecc.
Ciò che accade in Italia è la conseguenza della mancanza di un ORDINE chiaro, efficiente, risoluto.
E la mancanza dell'ordine è la conseguenza dell'eccesso di carote, dalle minchiate amorevoli-buoniste della religione, al politically correct della sinistra "illuminata", al melassamento sociale propagandato dai dominanti protocollari per proprio tornaconto di potere.
Che venga il bastone e faccia piazza pulita, cominciando da chi sguazza meglio nella mancanza dell'ordine.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  czar il 10/5/2013 16:30:52
@ Vuotorosso Citazione:
Czar a questo punto, augurandoti non succeda mai, se proprio devono rubarti in casa ti auguro che i ladri siano froci omosessuali - e che tu non sia in casa.


oppure che io possa passare per donna e in questo caso mi salverei !



Per la Scazzi si dovrebbe parlare di Cuginicidio ed il primo che prova a dire che è una cagata gli risponderei che vorrei vedere se sua sorella fosse uccisa da sua cugina se la penserebbe ancora così o non si unirebbe a me sotto lo striscione "basta con i cugini assassini!".



Comunque il punto è forte o debole come dici anche un ragazzo vittima di bulli maschi si trova nella stessa situazione ma, ad esempio, 9 su dieci se succede qualcosa tra maschi a scuola si mette tutti sullo stesso piano e si fa rapporto a tutti, se un bullo rompe ad una lei si prende il rapporto solo lui.

è una logica cretina ! che porta la Fornero a dire che l'offendano in quanto donna e non in quanto stronza!



Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Merio il 10/5/2013 16:41:00
Citazione:
Non esiste la questione femmine, esiste la questione forte - debole. Finché un forte deciderà di voler prevalere su un debole, lo farà.


Corretto... perché risulta chiaro che sul piano della forza bruta una donna difficilmente riuscirà resistere ad un uomo(vale pure per uomo debole vs uomo forte... la storia dell'uomo è più, o meno questa...)...

Però chi è un po' pratico di combattimento, specie nel campo dell'autodifesa sa che la forza sebbene utile, non sempre garantisce un vantaggio...

Se ad esempio la donna aggredita a schiaffi sapesse come gestirli e piazzare il famoso calcio nelle balle, secco e preciso, guadagnerebbe dei secondi preziosi, se non preziosissimi...

Io penso bisognerebbe insegnare l'autodifesa nelle scuole femminili, ed insegnarla "pesantemente"...

Non tanto perché garantisca la sopravvivenza(magari...), ma per il fatto che offre degli "strumenti", ignoti alla stragrande maggioranza della popolazione che possono essere molto utili in certe situazioni(che si speri non accadano mai...).

Meglio prevenire che curare...

é meglio sapere prima come si cade e qual'è la posizione da difesa a terra nel caso qualcuno ci sbatta al suolo, piuttosto che apprenderlo nella vita reale dove la prima occasione potrebbe essere l'ultima...

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Nomit il 10/5/2013 17:07:50
Citazione:

Davide71 ha scritto:
Chiunque abbia un minimo d'intelligenza capisce che dietro di essa vi sono dei secondi fini, anche se non sono ben chiari.
Quello più semplice è aumentare ulteriormente il controllo sulla popolazione.


Forse l'unico fine sono gli ascolti televisivi. Non ho capito il ruolo della Boldrini in tutto questo: è lei che ha iniziato la campagna o l'hanno messa lì perché c'era da fare questa cosa?

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  vuotorosso il 10/5/2013 17:08:36
Merio,
nel caso che dici ci sarebbe uno spostamento di chi e' il forte fra i due, si scambierebbero dunque i termini e alla fine il risultato non cambierebbe affatto, in quanto sempre il forte vince sul debole.
La forza bruta c'entra poco.

Quindi se questa donna-ninja decidesse di attaccare un 30enne di 70 chili per 1.80 per rubargli il portafogli (o se fosse una ragazzina che schianta la punta dell'ombrello in faccia ad un'altra ragazzina, uccidendola sulle scale della metro) sarebbe comunque la parte forte, e prevaricatrice, della situazione.

Se invece fosse lo stupratore ad attaccarla sarebbe il debole che fa una cattiva valutazione "dell'avversario", ma sempre il forte ne uscirebbe "meglio" fra i due.


Ciao

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  Merio il 10/5/2013 18:41:32
Hai ragione... è un punto di vista che non avevo valutato... difatti è il termine "forte" che va ad assumere significati differenti a seconda dei casi...

Parto sempre dal presupposto che chi utilizzi delle tecniche di autodifesa sia in una situazione di pericolo...

Però alla fine sì, se la donna ninja sventasse l'attacco di un possibile aggressore cmq sarebbe lei la più "forte"...

Tanto più se mi deruba un poveraccio... maledetta...

Forse oltre all'autodifesa andrebbe insegnata etica a scuola...

Purtroppo non so cosa verrebbe fuori...

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  incredulo il 10/5/2013 19:50:21
Il "problema" del femminicidio è uno dei tanti "problemi" costruiti dai media.

Per chi volesse leggersi un po' di dati sulle "povere donzelle indifese", consiglio di leggersi questo link:

Le motivazioni ed i percorsi del delitto femminile erano diversi fino a cinquant’anni fa, oggi somigliano sempre più a quelli maschili. Le donne uccidono ormai per gli stessi motivi per cui una volta uccidevano gli uomini: rabbia, violenza, aggressività, impulso, sconfitta, rivalità, ambizione, invidia ecc. E con gli stessi mezzi: pistola, coltello. Gli infanticidi sono commessi soprattutto da donne e i crimini contro i genitori vedono uomini e donne alla pari. I delitti all’interno della famiglia sono compiuti per un terzo dalle donne.

Re: Femminicidio: cui prodest?

Inviato da  ivan il 10/5/2013 22:05:52
Vi sono altri aspetti della faccenda, aspetti già visti in episodi di cronaca nel passato.

Se ne parla sul corriere


link Le aggressioni con l’acido: tre in un mese. Parlarne o no?

di Maria Teresa Veneziani
Tags: acido, aggressioni, sfigurate, vendetta
La 36enne incinta colpita al volto con l’acido il 6 maggio a Milano, mentre entrava in ospedale per fare alcune analisi legate alla gravidanza, è solo l’ultima vittima di una barbarie che le cronache ci rimandano con una cadenza preoccupante. Tre brutali aggressioni in circa un mese. Dopo l’avvocatessa 35enne di Pesaro sfigurata mentre rientrava a casa, a finire sfigurato è stato un infermiere di 33 anni: uno sconosciuto gli ha rovesciato addosso il contenuto di una bottiglietta mentre stava per salire su un treno.

Aprendo il giornale il mio sguardo è stato catturato dal volto sorridente dell’avvocatessa Lucia Annibali (come presunto mandante è stato arrestato il suo ex) e mi sono chiesta se dietro una simile escalation di questi atti inauditi di vendetta che fino a tempo fa sembravano molto lontani da noi ci sia anche un folle fenomeno imitativo, come era accaduto con i lanci dei sassi nel 1996 ....


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