paràdoxos

Inviato da  Calvero il 31/5/2012 1:46:11
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Pispax

Citazione:
Chiedo scusa per il ritardo nella risposta.


Ti perdono

Citazione:
Non solo non ti volevo attribuire l'astensione come tuo "fine ultimo", ma se ci hai fatto caso io considero quelli che vanno a "votare" solo per ottemperare al "rituale quinquennale della crocetta" in modo forse più severo del tuo.
Essere cittadini è molto più di così.


Questa mi piace (e non sono ironico), ma non pecca di illogicità? .. ti riferisci a cosa .. al sapersi comportare civilmente? oppure a credere nello Stato? e da qui si aprono dei bivi inquietanti se volessimo mettere tutto ciò in relazione alla libertà ...

Citazione:
Le idee in politica sono solo l'inizio. Poi c'è il lavoro duro.
Prova a leggere una biografia di Mohandas Karamchand G. o di Michael King.


Mi prendi ignorante, ma mi fido di quello che credo tu voglia intendere. E' che io non credo nella società di massa e non credo possa esistere un mondo migliore se con migliore lo intendessimo dove le persone sono in pace con gli altri. Credo che l'umanità non abbia nessuna potenzialità per potersi permettere pace e progresso se non prima almeno di 1000 anni e sempre che in questi 1000 anni le cose non inizino - prima - un certo percorso. E occhio, Pispax, non sto usando l'ironia o non sparo 1000 anni come a dire "impossibile" ... ma così per come i secoli insegnano e hanno visto l'uomo fermo su sé stesso e irretito da sovrastrutture sempre più ---> meno umane ...

... un'altra premessa, tu sai che io sostengo la realtà del NWO sì? ... ecco, per l'amor di Dio, non è questo l'oggetto del contendere, ma devi tenere conto che rientra nell'equazione per me, così come io tengo conto che per te posa su ben altre misure la questione. Da precisare un altra cosa, per quanto appunto lo consideri una realtà, non è lui il nemico, non mi interessa se non per capire cosa non funziona.. e ti dirò di più ... potrei anche tifare per questo tanto menzionato Nuovo Ordine Mondiale, perché al Potere io riconosco un tipo di pensiero di gran lunga più evoluto di quello del gregge. Altra cosa, quest'ultima del gregge, la cui stereotipata, banale e retorica identificazione è per me scientifica, dice molto di quel che intendo. «Il gregge c'è» - questa la scritta con cui tappezzare i ponti sull'autostrada.

Calvero:
- Io sono anti-politico, cioè pro-uomo.

Pispax:
Citazione:
Ci sarebbe parecchio da obiettare a questa affermazione, ma lasciamo fare.
Però è buffo notare che questa tua frase è una frase estremamente politica.


Minimo! e lo spero. Visto che siamo nell'epoca delle virgolette. Non credo nei termini, credo nei confronti che li plasmano, così com'è la vita, sempre in divenire (sì lo so, ci vuole il linguaggio comune eccetera eccetera .. beh non me ne frega un cazzo ... se non nella misura di una iniziale approssimazione e la buona fede tra "me" e "te". Bisogna rideterminare pesi e misure in questo mondo, ci vuole rivoluzione).

Cosa intendi per Politica?

Certo anche in una famiglia vige la politica, ma ad esempio nella mia ..la chiamerei filosofia di Vita, eppure coordina e organizza man mano ugualmente. Comunque.

Mentre attendo la tua risposta, intanto ti dico che per me l'uomo non deve essere incluso in uno Stato, qualsiasi Stato.

Citazione:
Stai cavalcando un paradosso, Calvero


E forse è quello che mi interessa.
Se parti già dal presupposto che per me la compassione è un ignominia di cui liberarsi, che il progresso di questa modernità è una bufala, che la Vita non è una cosa seria, la vedo cosa bellissima cavalcarlo

Citazione:
Che è una cosa che mi preoccupa sinceramente, perché i paradossi sono bestie imbizzarrenti assai.


La Vita o la si doma o la si prende nell'accezione nobile che il cinismo possiede intrinsecamente. IL resto è roba per il sentimento degli schiavi.

Citazione:

Cerca di non farti male.


Credimi che non sono in cerca di frasi ad effetto o di trovare facile battute, e vale per tutto ciò che ho detto fino ad adesso. Per me non può esistere un Sistema/Stato che migliori l'umanità essendo il Sistema/Stato stesso la manifestazione di una sconfitta in partenza. Io non posso farmi male, nel senso che non è mai stato per me un obiettivo migliorare l'esistenza, ma liberarla, ovunque ciò possa condurre. Come è stato detto, non esiste un idea che può chiamarsi idea se essa non è veramente pericolosa. Più che mai oggi.

Aggiungo che non credo che la risoluzione di un problema di un Sistema come il nostro possa essere pianificata.

Nel Topic delle "idee pericolose" non ti eri affacciato, e comunque ho lasciato vari indizi.

Aggiungo che la famosa e inflazionata frase di cambiare noi stessi, sia l'unica soluzione, e che ogni altra politica è costretta ad essere mendace e profittatrice. Non credo nella società dell'obbligo, così come nell'abomino dell'istruzione obbligatoria. Ma credo nell'istruzione.

Aggiungo che la modernità è contro natura e non immagino minimamente che tutto ciò possa cambiare se non con la stessa velocità con cui si è manifestata [la modernità]. Cioè lentamente. Se l'uomo non si muoverà in questo senso, cioè di abbattere questo stile di Vita, allora sarà costretto ad annullarsi in due modi soltanto:- o tracollerà il Sistema e in tutto ciò la violenza creerà parametri ora non delineabili, o il popolo entrerà in un rapporto sempre più simbiotico con il Potere (e sempre delegato a quella parte del gregge da tosare, quello da macellare aiuterà il sostentamento dell'altro).

Il paradigma in realtà vede e pretende (come già detto) il profitto al centro del Sistema, non l'uomo, non i suoi reali bisogni. Ogni Stato quindi, in qualche modo, con cospirazioni o senza, deve assoggettarsi ad esso. Di conseguenza deve imbonire il gregge che per esigenza deve esistere in quanto tale e in quanto tale [il gregge] deve assumere il ruolo di batteria e correre sempre più veloce per fornire l'energia.

Non esiste soluzione? .. può essere, chi se ne frega, dico sul serio. E può peggiorare solamente in questi termini.

Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 31/5/2012 13:06:12
Ho solo mezzora per rispondere.
E visto che mi ci vogliono ciraca 20 minuti per editare quello che ho scritto, cercherò di essere sinteticissimo.


Citazione:
Questa mi piace (e non sono ironico), ma non pecca di illogicità? .. ti riferisci a cosa .. al sapersi comportare civilmente? oppure a credere nello Stato? e da qui si aprono dei bivi inquietanti se volessimo mettere tutto ciò in relazione alla libertà ...


"Essere cittadini" nel senso di impegno civile, sociale e politico. Partecipare attivamente al massimo delle proprie forze al governo della società.
(il significato etimologico di "democrazia" è "governo del popolo". Intanto dovremmo iniziare a riflettere su CHI il popolo è chiamato a governare).

Chiaro che anche "il massimo delle proprie forze" è una frase ambigua. Gli ateniesi avevano la democrazia diretta ed erano cittadini al massimo grado. La cosa che nessuno dice mai è che potevano permettersi di esserlo perché avevano gli schiavi che lavoravano al loro posto, visto che "essere cittadini al massimo grado" era una cosa che occupava ogni minuto del loro tempo.
Però questo non giustifica il salto logico che se non si può essere cittadidini "al massimo rado" allora bisogna disinteressarsi del tutto.




Citazione:
Mi prendi ignorante, ma mi fido di quello che credo tu voglia intendere.


I due personaggi in questione sono Gandhi e M.L. King.
Mentre guardavo su wikipedia dove cazzo andava messa la H di "gandhi", mi è venuto in mente che se invece dei soprannomi avessi messo i loro complicatissimi nomi questo forse poteva lasciare lo spazio per una battuta, che magari arrivava un qualche anarco-sprovveduto - e non certo tu - che sull'onda della propria indignazione magari ci faceva su un comizio.
Dimenticandosi dell'esistenza di google.
Ho già detto che il mio senso dell'umorismo è contorto, si?





Citazione:
Credo che l'umanità non abbia nessuna potenzialità per potersi permettere pace e progresso se non prima almeno di 1000 anni e sempre che in questi 1000 anni le cose non inizino - prima - un certo percorso.


Anche se usi il Mille come numero convenzionale, la cosa ha comunque molti paragoni con le varie teorie Millenariste.
Queste teorie dicevano che a un certo punto (se non sbaglio la cosa doveva iniziare proprio nell'anno Mille) Satana avrebbe preso il Dominio della Terra, e sarebbero seguiti Mille Anni di Male e Infelicità.
Dopo però le cose sarebbero tiornate a posto e Dio avrebbe provveduto a noi.

Cito questo parallelo solo per sottolineare come queste teorie, per funzionare, avevano bisogno dell'intervento di Dio. Il deus ex machina che alla fine rimetteva tutto a posto.
Ma in politica Dio non esiste.
Però esistono le eredità. Se io mi sbatto attivamente per lasciare in eredità un mondo LIEVEMENTE migliore di quello che ho trovato, magari fra un certo numero di generazioni accadrà quello che dici tu. In particolare se grazie a questo sbattimento riesco a evitare che le cose non inizino prima "un certo percorso".
"Io lo avevo detto" è una roba che non aiuta nessuno. Sia nel senso che dici tu che nel senso che dico io, la Storia non viene fatta dai profeti. La fanno quelli che dissodano la terra.
Anche perché, come ci dimostra proprio la Storia delle religioni, di profeti se ne trovano a un soldo la dozzina.




Citazione:
Se parti già dal presupposto che per me la compassione è un ignominia di cui liberarsi, che il progresso di questa modernità è una bufala, che la Vita non è una cosa seria,


Ognuno parte dai presupposti che vuole.
Io credo che questi tuoi presupposti siano una base di partenza che ti rende MENO libero, non di più.
(EDIT: fra l'altro, questa è proprio la base culturale di gran parte dell'India. Potresti pensare di farci un viaggetto per vedere come vanno le cose là. Credo che ti accorgeresti che magari spiritualmente sono più liberi (anche se questo non è detto), ma materialmente sono parecchio più schiavi che nel peggiore dei tuoi incubi. Il NWO che temi laggiù da moltissime persone verrebbe accolto come una liberazione.)




Citazione:
Io non posso farmi male, nel senso che non è mai stato per me un obiettivo migliorare l'esistenza, ma liberarla, ovunque ciò possa condurre. Come è stato detto, non esiste un idea che può chiamarsi idea se essa non è veramente pericolosa. Più che mai oggi.


Questa roba ci avrebbe riportati IT nell'altra discussione.
L'unica cosa per cui apprezzo davvero Grillo è che dice che la gente si deve interessare di politica ATTIVAMENTE e PERSONALMENTE. E che lo devono fare tutti quanti.

Se pensi a quanto forte ha strillato il Sistema di fronte a questa banale considerazione, tacciandolo di tutti i titoli possibili e immaginabili e muovendosi attivamente (fin quando ha potuto) per contrastarlo, magari ti rendi conto di com'era l'idea di "politica" che avevano in mente. Idea che stanno cercando di inculcarci da almeno 30 anni a questa parte.

A volte non bisogna cercare troppo lontano per trovarle, queste Idee Pericolose.

Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 3/6/2012 19:36:40
Calvero


Citazione:
Cosa intendi per Politica?

Certo anche in una famiglia vige la politica, ma ad esempio nella mia ..la chiamerei filosofia di Vita, eppure coordina e organizza man mano ugualmente. Comunque.

Mentre attendo la tua risposta, intanto ti dico che per me l'uomo non deve essere incluso in uno Stato, qualsiasi Stato.


Forse non ti rendi conto di quanto quella che hai fatto sia una "domandona".
Su questo argomento ci sono stati scritti interi trattati.(*)
Il concetto di politica è una roba che nel tempo è cambiato parecchio, e oltretutto è un concetto che, strano a dirsi, NON riguarda così strettamente l'idea di Stato come sembri intendere tu.

(*) Che io - ovviamente - non ho letto.



Se anche vuoi fare una ricerchina banale su wikipedia, sbatti subito contro a tutta una serie di distinzioni complicatissime fra politics, policy e polity. Come a dire che un solo concetto che racchiuda in sé TUTTA la politica è una roba complicata da trovare.
Tralasciamo poi tutti i vari passaggi per cui dalla definizione di Uomo data da Aristotele, secondo il quale l'uomo al di fuori della politica era un "meno-che-uomo", (l'Uomo secondo lui era una "bestia politica" proprio come definizione di Uomo, nientedimeno) si è passati alla politica dei nani e delle ballerine.

Dal punto di vista accademico io non discuto. Non ho le spalle larghe abbastanza per farlo.
Però se guardiamo le cose da un punto di vista meno specializzato e cerchiamo un denominatore comune, lo troviamo piuttosto facilmente.

Proviamo a riflettere sul termine.
C'è la politica "ufficiale", quella dei partiti. C'è la politica dei Movimenti. C'è la politica parlamentare e quella extraparlamentare. Ci sono le politiche locali e quelle nazionali, a volte in conflitto fra loro. C'è la politica diretta e quella indiretta.

E poi ci sono anche ALTRE politiche, quelle al di fuori della "politica" comunemente intesa.
Che sono comunque politiche a tutti gli effetti.
Per esempio un sito internet può decidere di adottare politiche antirazziste. Un'associazione di carità può praticare politiche di assistenza mirata per i senzatetto, tralasciando necessariamente le altre categorie di bisognosi. Un'azienda può decidere di praticare politiche di "svecchiameto" del personale, o anche politiche di riqualificazione professionale.

Come facciamo a parlare di "politica" in ognuno di questi casi? Che cosa rende la "politica" di Fassino e di Cicchitto paragonabile alla "politica" di don Pippo che si occupa di recupero mirato per i tossicodipendenti da crack?

E' il concetto.
Si può parlare propriamente di "politica" quando si verificano queste due condizioni:

1) si ha in mente un'idea precisa su COME la società (va bene anche un pezzettino piccolino, non serve che sia proprio tutta) possa trasformarsi e diventare "migliore" (fosse anche solo migliore "per noi", o anche solo per ME)

2) si agisce concretamente per realizzare questo progetto. Meglio se sulla base di un piano ben progettato.


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Se partiamo da qui e riflettiamo un po' sulle conseguenze allora le cose si fanno interessanti. Ci sono spazi di meraviglia.

Per esempio:

* La politica è l'arte del FARE, non quella del DIRE.
Il "dire" al più viene utilizzato come strumento per ottenere un certo tipo di risultato.
(bene sottolineare che il risultano non necessariamente è positivo. Il Dire il più delle volte viene utilizzato come ostacolo, per impedire al altri di ottenere il loro risultato. E questi sono "Dire" che si riconoscono abbastanza facilmente)

* Guardando le cose solo da un punto di vista politico, non esiste la politica "buona" e la politica "cattiva".
A essere sottoposte a giudizio morale non sono le politiche, sono le idee che ci stanno dietro.
Esiste invece la politica CHE FUNZIONA e quella CHE NON FUNZIONA.
La politica "cattiva" è quella che ha condotto al fallimento; quella "buona" è quella che si è mossa verso il risultato.

* Siccome tutti quanti abbiamo un'idea in mente su come rendere la società un posto migliore (quantomeno un "posto migliore" per ME), la conseguenza è che non è possibile che lo spazio politico rimanga vuoto.
E questo vale qualunque sia quello spazio. La teoria dei Vasi Comunicanti nello spazio politico è MOLTO più veloce che in Fisica. Se si lascia un vuoto, verrà immediatamente riempito da un'altra Idea.

* Fare senza sapere dove ci porterà tutto questo Fare, o Dire senza poi Fare niente di RAZIONALE e che sia assolutamente mirato al successo, o anche solo Dire senza riflettere su dove porterà tutto questo Dire.... non è fare politica: è solo fare casino.



Quest'ultima parte forse è quella con cui più veniamo in contatto.
Il mondo (e anche i forum, se è per questo. LC non fa eccezione) è pieno di gente che volendo fare politica si muove POLITICAMENTE a cazzo, senza preoccuparsi di sapere quello che sta facendo; oppure che volendo fare sempre politica parla POLITICAMENTE altrettanto a cazzo, senza preoccuparsi di riflettere su quello che sta dicendo.
In entrambi i casi il più delle volte ottengono ESATTAMENTE IL CONTRARIO di quello che dicono di voler ottenere.

Un esempio dei primi sono le lotte studentesche contro la Riforma Gelmini.
Che sotto molti punti di vista era una riforma estremamente discutibile, e questo va sottolineato; però aveva anche il merito, almeno inizialmente, di voler realmente combattere lo strapotere dei "Baroni Universitari".

Buffo: anche il Movimento Studentesco, comunque declinato, ha sempre avuto l'obiettivo storico di combattere lo strapotere dei "Baroni Universitari".

Poi è successo che per combattere quella riforma gli studenti sono scesi in piazza criticandola TUTTA, e sono scesi in piazza guidati proprio da quei baroni che volevano combattere.
In effetti dei risultati li hanno ottenuti. Le norme che insidiavano lo strapotere dei Baroni sono state indebolite e rallentate e invischiate in millemila decreti attuativi (in particolare la L. 240/10).
Poi il Movimento, chissà perché, ha "perso lo slancio". E i "baroni" continuano a sbaroneggiare come e più di prima.





Sul "Dire senza Fare niente di razionale" mi tornano in mente millemila discussioni a favore dell'astensionismo, con un approccio oscillante fra il fideistico ("questa è la soluzione") e l'ascetico ("fingo che il problema non mi riguardi più").
Che è un approccio politicamente raccapricciante: la politica non lascia MAI spazi vuoti, ricordate?


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Sul "Dire senza riflettere a dove porterà tutto questo Dire" invece spendo un paio di parole in più.

Come dicevo, la politica è l'arte del risultato.
La politica inoltre è successiva alle Idee: è lo strumento con cui le idee trovano applicazione.
Il risultato inoltre può anche semplicemente essere il voler frapporre un ostacolo a obiettivi di altri. (Questa roba del "Dire per ostacolare" conduce di norma a discorsi facilmente riconoscibili, perché la tecnica più utilizzata è quella di prendere QUALUNQUE COSA possa essere d'opposizione e infilarla in un bel minestrone di retorica.)

Resta inteso che sia il Dire che il Fare difficilmente sono espliciti. Ancora meno esplicite spesso sono le Idee che stanno dietro a tutto questo.
Il Dire è strumento ambiguo per natura.
In politica lo è ancora di più.
Quindi per cercare di stabilire la vera natura delle Idee bisogna cercare di analizzare il Fare.
Cioè cercare di capire dove "si vuol andare a parare". Una sorta di "follow the money" filosofico.


Adesso proviamo a fare un gioco tristemente realistico.
Facciamo che io sono un Bieco Figuro dell'NWO.


Il mio scopo è quello di Fottere il Mondo, e sto muovendomi dietro le quinte per ottenerlo. Siccome sono (ancora) costretto a muovermi dietro le quinte, devo necessariamente operare tramite equilibri fragili.
Minchia, quando sarò finalmente al Potere non avrò bisogno di tutti questi sotterfugi e potrò ricorrere a operazioni più solide (non necessariamente più trasparenti, chiaro); ma fino a quando non Sarete Definitivamente Fottuti ho un discreto problema di instabilità.

Non temo troppo la pubblicità. Quando faccio un'operazione SEGRETA, la faccio bene e l'operazione resta SEGRETA. Cos'è, c'è qualcosa che non capite del termine "segreto"?
Col cazzo che mi smascherate: io so fare il mio lavoro.

Il mio punto debole invece è che le mie operazioni si muovono su equilibri fragili. Possono essere facilmente compromesse.
E questo è L'UNICO MOTIVO per cui ho bisogno di così tanta segretezza.
Tanto voi non siete minimamente in grado di nuocermi.

Basta un qualche cazzo di avvocato idealista, di giornalista d'assalto, di intellettuale, di prete o di politico che possa muovere un movimento d'opinione che comprometta questo equilibrio... e a essere fottuto quella volta sono io.
Ma mica mi fottete perché "mi avete scoperto".
Via. Siamo seri. Qui non stiamo mica giocando a nascondino.
Mi fottete perché un'operazione che era parecchio conveniente all'improvviso diventa un'operazione in perdita. Non ha più senso farla. Prima potevo avere un grande guadagno di posizione; adesso non posso più.


In linea di massima a me fa piacere che mi "scopriate". Cazzo, quest'anno vi ho persino pubblicato la lista dei partecipanti al Bildenberg giusto per tenervi occupati.
Non mi importa che teniate i riflettori puntati su di ME.
Anzi.
Tanto non avete, e non avrete MAI, la minima consapevolezza della carte che muovo. Non solo non avete prove: non avete neppure indizi.
La cosa che mi preme DAVVERO invece è che non compromettiate le operazioni che faccio Che di solito faccio attraverso una catena di almeno 15 intermediari, intendo.
Quindi in un certo senso va benissimo che teniate puntati i riflettori su di ME, perché questo vi impedisce di rendervi conto di quello che vi sta accadendo intorno.
Mentre voi siete ipnotizzati dalla mia mano destra, con la sinistra posso tranquillamente sfilarmi dal polsino le carte truccate e giocarle, che tanto il tavolo verde, che poi è uno dei miei pochissimi punti deboli, non lo sta guardando nessuno.



Ma torniamo a noi.
Come dicevo, il mio scopo è quello d'incularvi.

Di fronte a me ho alcune categorie di persone.
Qualcuna mi è ostile, altre mi recano grande giovamento. E la cosa più incredibile è che sono dovuto intervenire pochissime volte per ottenere questi gruppi che mi aiutano attivamente nella sodomia.
Spendiamo due parole su quste figure encomiabili:


* I TELE-IMBONITI.
Quelli sono i più facili da incularsi. Non si rendono nemmeno conto che vengono inculati. Ci sono i Calcio-imboniti, che dello scandalo delle scommesse temono solo che ritardi di qualche ora l'inizio del prossimo campionato; i Delitto-imboniti, che sbavano ogni volta che si parla di Perugia o di Avetrana o di Cogne; i Tette&Culo-imboniti, i Pettegolezzo-imboniti, i BrunoVespa-imboniti, ecc, ecc, ecc.
Questi per me sono elementi preziosi perché in larghissima parte vanno anche loro a far parte del secondo gruppo, quello dei...


* GLI "ASTENSORI DA SDEGNO".
Il lavoro per creare questo gruppo è stato sopraffino e molto elegante.
Qui l'equilibrio era delicato.
Certo, da una parte discorsi tipo "piove governo ladro" o "tanto sono tutti uguali ed è sempre lo stesso schifo" sono sempre esistiti.
Però in linea di massima la reazione "popolare" era quella di cercare di RIMUOVERLO, lo schifo. Di sbattersi attivamente per evitare di ripercorrere le strade sbagliate. E questo per me era un problema, perché io dello "schifo" mi nutro.
Quello che voi chiamate "schifo" per me ha un sapore celestiale.

Sono bastati pochi anni di lavoro per rendere la frase "tanto sono tutti uguali ed è sempre lo stesso schifo" una filosofia di vita.
Per fare in modo che lo sdegno travalicasse i limiti dello sdegno e diventasse inoffensivo.
Perché siccome "sono tutti uguali", il risultato pratico per "reagire allo schifo" è che adesso tutti quanti mangiano qualunque minestra gli venga rifilata.
Visto che "sono tutti uguali" e che "è sempre lo stesso schifo", nessuno cerca più di mangiare minestre meno schifose. E se si affaccia qualcuno, chiunque sia, che magari propone DAVVERO una minestra non schifosa, il risultato è che viene travolto dall'inderogabilità del "è tutto lo stesso schifo".
Anche lui fa parte del "tutto", giusto?

Che poi votino o non votino mi è del tutto indifferente: l'importante è che non rompano i coglioni e soprattutto che non cerchino d'immischiarsi.
Io nei luoghi di potere ci voglio i MIEI uomini, e voglio che possano agire indisturbati.



* I "CONSAPEVOLI" invece sono quelli che "sanno" che li sto inculando (in realtà stanno solo tirando a indovinare: a volte dicono che sono un massone, altre volte che sono un fiinanziere ebreo, altre volte ancora un alieno, o un Rosacroce, o un Templare, o un Sionista, o un Vaticano, o un Gesuita, o una multinazionale, o un indeterminato "NWO" che a quanto pare viene portato avanti da tutti quanti).
Questa cosa non mi spaventa per niente, perché anche se "sanno" che li sto inculando non fanno assolutamente niente per impedirmelo.
Si limitano a lamentarsi a bassa voce nei siti complottisti. Non si divincolano neppure.

A dire la verità io all'inizio pensavo che questi sarebbero stati un problema.
Insomma: se sai che ti stanno inculando magari inizi a dibatterti con una certa energia. Avevo persino prezzolato qualche centinaio di persone per infiltrargli i siti.
Poi ho smesso di farlo.
Soldi sprecati: tanto fanno tutto da soli.

Non solo non reagiscono, ma ogni volta che arriva qualcuno a chiedere una reazione attiva alla dolorosa inculata che loro "sanno" che gli sto infliggendo, sono loro stessi che fanno a gara nel chiudersi qualunque spazio possibile d'intervento. La corsa scellerata (per loro, chiaro) al podio del Cinismo.
Vuoi reagire all'inculata attraverso lo Stato? Non puoi, perché "Loro" (cioè io) te lo impediranno.
Vuoi reagire all'inculata stando ai margini dello Stato? Non puoi, perché "Loro" (cioè io) te lo impediranno.
Vuoi reagire all'inculata stando al di fuori dello Stato? Non puoi, perché "Loro" (cioè io) te lo impediranno..
Possiamo reagire intervenendo sulla società? Inutile, perché tanto per altri 1000 anni l'Uomo "non sarà ancora pronto", quindi inutile prendersi il disturbo.

Dio bonino, questi ragazzi sono fantastici.
Non solo non fanno niente per ribellarsi sul serio, ma si sbattono un sacco per impedire anche agli altri di farlo.
E chi me lo fa fare allora, di cambiare i miei... "denari" (maledizione, stavo quasi per rivelare da dove vengo) e convertirli in stipendi in franchi svizzeri?
E' curioso poi notare che se DAVVERO avessi tutto il potere che mi attribuiscono questi ragazzi di loro spontanea volontà, allora non avrei più bisogno di alcuna segretezza.
Ma tant'è: a caval donato non si guarda in bocca.



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Prima dicevo che il Dire è una cosa ambigua e che bisogna analizzare il Fare per capire dove si vuole andare realmente a parare.

Quindi spiego dove volevo andare a parare IO, visto che mentre il primo pezzo è la semplice risposta alla domanda di Calvero, poi mi sono addentrato anche in un'analisi delle conseguenze pratiche della definizione.


In un articolo in home, avevo chiesto a Marco Cedolin "a chi giovassero davvero" i suoi articoli.
A chi fossero funzionali.

La domanda era legittima, perché prima Marco denunciava tutta una serie di storture, e poi badava bene a sbarrare con violenza ogni possibile strada per cercare di risolverle.
Per me i motivi della domanda erano estremamente chiari: io ho una visione piuttosto politica dei problemi.
Ma evidentemente erano meno chiari di quello che pensavo, visto che persino un utente smaliziato come PikeBishop aveva pensato che accusassi Marco di gatekeeping.

In realtà il gatekeeping non è un problema. E se qualcuno lo vuol considerare come un problema significa che in qualche modo ha visto più o meno le stesse contraddizioni che avevo visto anch'io.
In ogni caso non è importante il PERCHE' uno faccia o non faccia certi discorsi. Io credo che semmai un problema più importante è di verificare la coerenza fra i discorsi che si fanno e gli esiti che si vogliono "ottenere".
Che so, per esempio "combattere il Sistema" di cui denuncio le storture.

Sia Cedolin che Calvero, e insieme a loro anche un grande numero di altri utenti, utilizzano la tecnica della doccia scozzese: prima cercano di infiammare gli animi; poi provvedono immediatamente a raggelarli sbarrando ogni minimissima possibilità di via d'uscita.
Mentre dal punto di vista sanitario la doccia scozzese è un trattamento idroterapico, dal punto di vista politico il risultato è una tortura al'ultimo sangue. Se io voglio ottenere A, l'unico risultato certo che si è sicuri di ottenere procedendo in questo modo è "non-A".

Che tutti quanti loro lo vogliano o meno, questo li rende funzionali al "Sistema" né più né meno delle trasmissioni di Bruno Vespa.


Tocca farsene una ragione.

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 4/6/2012 2:43:57
Grazie della risposta Pispax ...

... dammi tempo che ti rispondo, ci tengo - in questi giorni comunque

Ho qualcosa in scaletta da rispettare nel forum,
poi vengo qui per Te e poi mi sparo.

Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 4/6/2012 13:04:38
Citazione:

Calvero ha scritto:
Grazie della risposta Pispax ...

... dammi tempo che ti rispondo, ci tengo - in questi giorni comunque

Ho qualcosa in scaletta da rispettare nel forum,
poi vengo qui per Te e poi mi sparo.


Se la scaletta è davvero questa, facciamo che su questa roba mi rispondi fra un 40 o 50 anni.
Dico sul serio.


Anche perché la riflessione è generale, non è che riguarda te personalmente.

(e comunque diciamocelo: se sei riuscito a sopravvivere alla lettura di questo malloppone, oramai ci sono poche cose nella vita che possono spaventarti. )

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 5/6/2012 18:16:33
Citazione:
"Essere cittadini" nel senso di impegno civile, sociale e politico. Partecipare attivamente al massimo delle proprie forze al governo della società.


Quello che io chiamo a ragion veduta, impossibilità di risanare un Sistema essendo il medesimo riflesso di uno stile di Vita menzognero e ipocrita, ergo il feedback del governo (inteso come verbo) nei tessuti dell'ordine costituito non può essere che menzognero e ipocrita.

L'impegno civile, se in esso volessimo trovarne la sua reale "indole", richiederebbe che noi edit ---> si dovrebbe capire dove e perché siamo incivili, in primis. A questo punto, caro Pispax, dovresti dirmi tu e da qui trovare delle convergenze - se ho scritto una cazzata e cosa è per te Civile. Prima ancora di associarlo nel famoso binomio di Stato al termine ---> impegno.

E' ineluttabile se volessimo prioritariamente essere profondamente onesti intellettualmente, capire quale punto di non ritorno indica - in un ideale diagramma - come la misura di inciviltà abbia passato il punto di non ritorno tale da renderla responsabile e cruciale prima di giungere a qualsiasi Palazzo del Potere, fosse quello della politica di facciata, quello della democrazia rappresentativa ma anche quello del NWO o dei controllori.

Non avertene, e senza alcuna ironia, prima di mettermi, come hai scritto sopra... "sociale, politico e civile insieme", dovresti avere il buon cuore di non dare così efficacemente scontata questa associazione. Dove tu vedi impegno e associazione, io trovo connivenza (e sai come negativamente la posso qui intendere), capiscimi, anche perché il contenzioso è proprio qui ed è a monte di questo tuo assunto/teorico prematuramente, per me, criticabile come - cosa buona e/o necessaria.

Citazione:
Gli ateniesi avevano la democrazia diretta ed erano cittadini al massimo grado. La cosa che nessuno dice mai è che potevano permettersi di esserlo perché avevano gli schiavi che lavoravano al loro posto, visto che "essere cittadini al massimo grado" era una cosa che occupava ogni minuto del loro tempo.


E attenzione, Pispax.

Facciamola sta cazzo di premessa delle premesse.

1) Non è detto esista una soluzione nella nostra società di massa, se per soluzione intendessimo che vogliamo quel mondo migliore (e non è certo, per me, quello bucolico o pacifico a cui qualcuno crede e mai si potrà arrivare) di cui si parla, ma anche quella politica migliore. Senza contare che il periodo ellenico era ben lungi dal potersi mettere in analogia con una società di massa come la nostra.

2) C'è un discorso di disamina critica che muovo su queste pagine virtuali e poi c'è un discorso di quello che vorrei vedere o non vedere avverare o magari spero. Non stupirti se io su LC, in cinque anni, non ho - MAI - detto cosa mi piacerebbe fosse il mondo, così come non è detto che la mia speranza possa coincidere con i risultati possibili che possono scatenarsi da questo scenario moderno.

3) Se io ritengo di aver individuato dei problemi o cosa non vada (ma anche vada) non significa che per gli stessi vi possa essere una soluzione. Certo bisognerebbe prodigarsi nell'argomentare perché questa soluzione non vi potrebbe essere, questo è pacifico. Altrimenti.... "ciao ciao" onestà intellettuale.

Citazione:
Però questo non giustifica il salto logico che se non si può essere cittadidini "al massimo rado" allora bisogna disinteressarsi del tutto.


Non so se ti ho compreso bene, ma riallacciandomi alla tua parte che ho quotato prima di questa: chi dice che non sia giusto vi fossero gli schiavi - quella volta - ? ... chi dice che l'umanità, l'uomo sia buono? come puoi storicizzare simili civiltà, come quella ellenica, dalla nostra prospettiva? ... ma anche: - se così fosse, allora esiste un uomo fermo nel tempo al di là dei contesti e delle Ere.. quindi esistesse, quale comune denominatore ci dice cosa è bene per l'uomo e soprattutto cosa ci/mi dice che questo Bene deve giungere da uno Stato ed ergersi esso a supervisore?

Mettiamo anche sia così:- dichiaratosi il bisogno di tale sovrastruttura, allora la prima necessità utile a codesta civiltà di Stato deve essere il Cinismo e che si perda allora per sempre il concetto di rispettare il prossimo in quanto tale! o come lo si vuole ogni volta romanticamente dipingere, cioè libero. Poiché o si accetta che il Potere deve essere dispotico, o non si accetta il Potere. Altrimenti ogni sovrastruttura per sua stessa sopravvivenza deve poggiare sull'iniquità e l'ingiustizia sociale. E' inevitabile. E' troppo breve l'esistenza umana perché ogni individuo possa adattarsi - dalla nascita - a un "sentimento di Stato" che non gli appartiene. Ergo può assoggettarvisi solo per pigrizia intellettuale e con l'inganno di una propaganda che, inevitabilmente, si auto instaurerà in qualsiasi società di massa.

Citazione:
I due personaggi in questione sono Gandhi e M.L. King.


Il primo l'avevo capito e infatti mi pare che avevi editato - dopo - il Post, il secondo no. Comunque mi riferivo a quell'eventuale linea politica che negli scritti è probabilmente spiegata. E che potrebbe essere moooolto relativa.

Citazione:
Se io mi sbatto attivamente per lasciare in eredità un mondo LIEVEMENTE migliore di quello che ho trovato, magari fra un certo numero di generazioni accadrà quello che dici tu. In particolare se grazie a questo sbattimento riesco a evitare che le cose non inizino prima "un certo percorso".
"Io lo avevo detto" è una roba che non aiuta nessuno. Sia nel senso che dici tu che nel senso che dico io, la Storia non viene fatta dai profeti. La fanno quelli che dissodano la terra.


Concordo.
Sei tu che non concordi su quale sia per me il problema. E detto per inciso e con tanta incisività:- non si confondano i profeti con i precursori e non si confondano i precursori con i lungimiranti. Non facciamo i supponenti. Vale per tutti. Per quelli come te e per quelli come me.

In sommo grado, io non combatto lo Stato (non ho tempo da perdere con queste mere frustrazioni), né lo voglio distruggere. Io combatto la sua morale nel senso che la denuncio. Tu dirai, ma alla fine non porterebbe alla stessa cosa? e io risponderei, stocazzo.

Quindi ora mi è doveroso, sinteticamente, spiegare questo benedetto STOCAZZO. La Vita non è cosa seria Pispax e non è filosofia questa, né si riallaccia in qualche modo a quella merda chiamata dei Massimi-sistemi che in realtà non sono che poesia per gente ammaestrata, musica per quelli che amano Ligabue o la Pausini in soldoni. Ed è proprio la Politica a piegarla a cosa seria, da qui i problemi:- Tutti. Ma tranquillo non parto da qui.

Il percorso è vedere di che pasta siamo fatti e non c'è Governo o Stato che non si dovrà piegare a questa Legge universale. Per questo l'inganno secolare, l'inganno degli inganni, è quello che vuole far credere che il Sistema si possa cambiare prima che cambi l'origine che ne materializza, riflettendola, l'illusione.

In questo senso, per dirne una, il primo coglione, su tutti, è Marx (così .. era una nota curiosa di passaggio e sarà dura per molti, accettarlo).

Tornando all'illusione:

- sono contro il sentimento della profezia, anche perché il primo esponente di qualcosa di profetico è lo Stato. E' una sua esigenza imporre l'idea che possa esistere qualcosa che migliori la condizione umana, quindi ne profetizza, se pur con la formula delle Leggi e dell'ordine costituito, il suo scopo. L'uomo non è un animale che appartiene a questa politica. Questa politica non può riuscire in questi termini, essendo la condizione umana - per sua natura -----> cristiana, ed è per questo che io sono anti-cristiano e anti-politico, perché si sono invertite le prospettive dei bisogni e disumanizzata la natura umana. Mi segui? .... "io" sono, appunto, il cristiano e il politico par excellence.

Ora se si volessero toccare i propositi, la prima mossa per una collettività che volesse trovare la civiltà, sarebbe quella di imporre e deviare le logiche del profitto e pilotare il consumismo e gli agi verso nuovi e rivoluzionari orizzonti. Questa sarebbe politica, il resto è paura, bisogno di sicurezze demandate ipocritamente e il più potenziale dei pericoli: - .... aumentare il rapporto simbiotico con il Potere per cercare, così, e inconsapevolmente, di raggiungerlo.

Le proposte le avevo fatte qui.
Le avevo fatte quando ero nei Movimenti culturali.
Le avevo fatte quando ero nei Movimenti Politici.
Mi era stato anche proposto di entrare in una nuova "Democrazia Cristiana".
Le ho fatte sperimentando cosa significa essere Statale (chissà se Mangog sa cosa significhi realmente), le ho fatte da Operaio, le ho fatte da Militare, le ho fatte da sbirro, insomma - se pur nel mio piccolo - come uomo d'azione (lo dico a te perché so che tu non prendi per il culo le persone, anche se fai girare le palle), le ho fatte non come chiacchere su una tastiera ..e puntualmente aumentava la lungimiranza, questo per dirti che il primo esperimento è la "mia" Vita .. distruggendola per certi aspetti e vivificandola per altri. E soprattutto per dirti che il Sistema lo conosco bene da dentro, e liberandomi dalle ottiche preconfezionate ho studiato i testi che indagano l'uomo, prima della società. Essendo l'uomo il problema, non la società.

Serve un azione culturale organizzata attraverso la Rete, una società nuova di consumatori che dia gli indirizzi per far muovere il denaro alla massa e come gestirlo nelle Banche, serve sganciarsi i figli dai miti della scuola dell'obbligo ...e bada che sino ad ora sto escludendo dall'equazione il NWO. Serve un Movimento simile a quello di Grillo, ma fuori dai binari della Politica. Serve spegnere realmente la televisione e riconoscerla avversaria. Serve rendersi obiettori di coscienza per indole e passione, non per ideologia.

Però i tempi stanno accelerando, e ogni mese (non ogni anno), ogni mese che passa bisogna depennare dalla lista delle idee, quella che già viene inglobata dal BLOB infame della politica e della morale di Stato.

Citazione:
Ognuno parte dai presupposti che vuole.


E no Pispax, qui fai il furbo e non mi piace.
Il presupposto è indice di una volontà che accomuna target e obiettivi ma, soprattutto, giochi di relativismo. Se si avesse una determinata argomentazione che, per assurdo, dimostrasse che l'uomo è malvagio in assoluto .... allora vanno direttamente a fanculo tutti i propositi che chiedono di ragionare all'interno di un paradigma che in realtà non tiene conto di "quella" cruciale verità.

Citazione:

Io credo che questi tuoi presupposti siano una base di partenza che ti rende MENO libero, non di più.


La mia risposta è nelle parole di cui sopra.

Citazione:

(EDIT: fra l'altro, questa è proprio la base culturale di gran parte dell'India. Potresti pensare di farci un viaggetto per vedere come vanno le cose là. Credo che ti accorgeresti che magari spiritualmente sono più liberi (anche se questo non è detto), ma materialmente sono parecchio più schiavi che nel peggiore dei tuoi incubi. Il NWO che temi laggiù da moltissime persone verrebbe accolto come una liberazione.)


Sono d'accordo. Se così fosse, cioè come mi stai raccontando tu, si ritorna al discorso dell'inevitabile Cinismo, che allora bisogna abbracciare con forza.

Ti dirò di più, a questo punto, una Dittatura è quella cosa che più si avvicina a una famiglia che non uno Stato Democratico. La verità in realtà è patetica, appunto perché la Vita non è una cosa seria e i bambini, l'ultima speranza, sono lì a dircelo ogni giorno e li consideriamo piccoli: --> quindi li uccidiamo. La verità è patetica perché a queste condizioni e in questo paradigma si dimostra che il NWO è necessario ...

.. bada che, come detto prima, non c'è ironia in questo mio Post. Ben venga il controllo. Per questo mi si deve dire cosa è mai questa cosa chiamata - essere e credere in un impegno civile - (?) e così i conti non tornano però; non può esistere un individuo realmente civile se non è ogni sua scelta il risultato di una totale libertà di espressione, altrimenti la sua "civiltà" sarebbe un obbligo e l'obbligo non ha etica, non ha umanità. Per questo lo Stato é moralizzato attraverso la favola infantile della Patria, perché altrimenti la gente sarebbe portata a ritrovarsi e a capire che i valori imposti, non sono valori, ma esigenze di Stato. Cioè di controllo.

Citazione:


L'unica cosa per cui apprezzo davvero Grillo è che dice che la gente si deve interessare di politica ATTIVAMENTE e PERSONALMENTE. E che lo devono fare tutti quanti.


Io non devo nulla, intanto.

Secondo: - Grillo, inteso come fenomeno politico, è un nuovo pericolo. Non solo è influenzato pesantemente e mi basterebbe solo sapere quel che so io di lui, oltre a Google...

.... ma sta creando il terreno per rinvigorire il Loop. Ma diamogli una possibilità, nel caso che i Grillini diventino pericolosi per il Potere (non per la vecchia politica di facciata, per quella stanno già vincendo), allora si renderà necessario un giro di Vite tale al punto che non vi saranno le forze per reagire, poiché volendo combattere dall'interno il Sistema, allora si taglieranno le gambe alla gente comune, al punto che mancherà quel vigore necessario per rialzarsi, poiché una collettività che vuole cambiare il Sistema e non lo Stile di Vita, non avrà le palle per resistere. Così tra venduti, scandali studiati a tavolino e Decreti Legge dell'ulltim'ora ... tutti ritorneranno a cuccia in men che non si dica.

Citazione:

Se pensi a quanto forte ha strillato il Sistema di fronte a questa banale considerazione, tacciandolo di tutti i titoli possibili e immaginabili e muovendosi attivamente (fin quando ha potuto) per contrastarlo, magari ti rendi conto di com'era l'idea di "politica" che avevano in mente. Idea che stanno cercando di inculcarci da almeno 30 anni a questa parte.


Sono d'accordo. E' così.
E si torna sempre lì ... per te il Potere parte da Roma o dai palazzi ufficiali.
E soprattutto con nuovi colori ed eufemismi, la gente vuole con ingordigia un tipo di benessere che non potrà che riportare al collasso il Sistema. E si ricomincerà da capo.

Citazione:

A volte non bisogna cercare troppo lontano per trovarle, queste Idee Pericolose.


Sono lontanissime queste, Pispax.
Quelle vicine sono in noi stessi, nel nostro amore per una vita genuina. IL resto è politica. Il resto sarà sopraffazione.

---==)*(==----


Questa è la prima parte della risposta. Decidi tu se aspettare che ti risponda alla seconda (e ti rispondo) o intervenire prima che lo faccia. Però non rifare lenzuolate, così automaticamente sarò breve anch'io. Altrimenti ti dò partita vinta a tavolino e mi ritiro per stanchezza. Anche perché credo sarebbe ora di ritirarsi da LC ... mi sono stancato


Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 6/6/2012 0:15:59
Vai pure avanti.
Anche perché a leggere questo tuo post ho come l'impressione che ti sia sfuggito un po' il senso della parola "politica".
Per esempio frasi come queste:

Citazione:
In sommo grado, io non combatto lo Stato (non ho tempo da perdere con queste mere frustrazioni), né lo voglio distruggere. Io combatto la sua morale nel senso che la denuncio.

... chiedono a gran voce una maggior riflessione sull'argomento.

Re: paràdoxos

Inviato da  franco8 il 7/6/2012 18:15:42
Calvero
Citazione:

1) Non è detto esista una soluzione nella nostra società di massa, se per soluzione intendessimo che vogliamo quel mondo migliore (e non è certo, per me, quello bucolico o pacifico a cui qualcuno crede e mai si potrà arrivare) di cui si parla, ma anche quella politica migliore. Senza contare che il periodo ellenico era ben lungi dal potersi mettere in analogia con una società di massa come la nostra.

2) C'è un discorso di disamina critica che muovo su queste pagine virtuali e poi c'è un discorso di quello che vorrei vedere o non vedere avverare o magari spero. Non stupirti se io su LC, in cinque anni, non ho - MAI - detto cosa mi piacerebbe fosse il mondo, così come non è detto che la mia speranza possa coincidere con i risultati possibili che possono scatenarsi da questo scenario moderno.

3) Se io ritengo di aver individuato dei problemi o cosa non vada (ma anche vada) non significa che per gli stessi vi possa essere una soluzione. Certo bisognerebbe prodigarsi nell'argomentare perché questa soluzione non vi potrebbe essere, questo è pacifico. Altrimenti.... "ciao ciao" onestà intellettuale.


Mah... come premesse non credo che siano poi tanto male, Calvero.
Ma non necessariamente seguono le conclusione che trai.

Sul punto 1)
La società evolverà, cambierà e si potrà evolvere in possibli n società migliori, o m società peggiori...
devi (o dovresti, o potresti) sperare che tu (o noi) possiamo in qualche modo influire, influenzare, contare qualcosa sulle dinamiche secondo le quali la società evolve...
Sperando di farla evolvere in qualcosa di "migliore"...
Tutto qui... non occorre avere alcuna "certezza"... è solo questione di "convenienza" comune, per tutti...
Il mondo perfetto non esisterà mai, ma un mondo migliore potrebbe benissimo esistere, così come sono esistiti anche mondi peggiori e migliori di questo...

sul punto 2)... dove sta il problema?
L'importante è prendere il nostro "mondo ideale" per quello che è...

su 3) vale il punto 1):
Se la "speranza" è l'ultima a morire... uno che non spera.. è morto.
O no?!... La faccio troppo semplice?!

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 8/6/2012 10:49:21
Citazione:


Mah... come premesse non credo che siano poi tanto male, Calvero.
Ma non necessariamente seguono le conclusione che trai.

Sul punto 1)
La società evolverà, cambierà e si potrà evolvere in possibli n società migliori, o m società peggiori...
devi (o dovresti, o potresti) sperare che tu (o noi) possiamo in qualche modo influire, influenzare, contare qualcosa sulle dinamiche secondo le quali la società evolve...
Sperando di farla evolvere in qualcosa di "migliore"...
Tutto qui... non occorre avere alcuna "certezza"... è solo questione di "convenienza" comune, per tutti...
Il mondo perfetto non esisterà mai, ma un mondo migliore potrebbe benissimo esistere, così come sono esistiti anche mondi peggiori e migliori di questo...

sul punto 2)... dove sta il problema?
L'importante è prendere il nostro "mondo ideale" per quello che è...

su 3) vale il punto 1):
Se la "speranza" è l'ultima a morire... uno che non spera.. è morto.
O no?!... La faccio troppo semplice?!


Grazie per il contributo, Franco.

Per principio, o meglio per indole, abiuro le certezze. Sono contro le certezze. Nel mio animo ho in odio il sentimento del futuro. Ti dirò di più:- creassi mai un Partito lo chiamerei - Movimento Anti Certezze .. che, per la madonna, non ha a che fare con le logiche "Montiane" del tipo di "precarietà/dinamicità" (ma anche stocazzo) a cui lui vorrebbe i giovani si piegassero. Senza contare che sono un anti-anti ... ogni "anti" presuppone e pretende la sua antitesi, ergo si diviene rovesci di qualche medaglia, ergo non si diviene uomini, cioè (proprio come le medaglie) si diviene ---> ornamento, bigiotteria e, per i più fortunati (cioè i lecchini dentro), gioielli della Corona di Stato; in soldoni ===> venduti.

Non a caso combatto la morale di Stato e non lo Stato, che ancora Pispax (e sto per rispondergli) non comprende. Non voglio distruggere lo Stato perché ad essere distrutto dev'essere l'uomo; annientato. Quello che è uscito troppo presto dalle Caverne. Infatti, da testa di cazzo e figlio di puttana inconsapevole, l'uomo ha materializzato la sua immagine speculare: lo Stato.

E attenzione, ho scritto - Deve - [essere annientato] ... ma capiscimi, nessuno deve un cazzo di niente a nessuno. Perché il "deve" (come credo tu sappia) richiede la sua naturale paternità: l'ideologia, la sovrastruttura e la solita "Terra Promessa" di turno. Ergo, così chiudo questo cerchio, questo ---> è il sentimento del Futuro (guarda caso la carota mangiata dai Patrizi e messa in culo ai plebei). Insomma il Grande Cetriolo d'Oriente .. è un esigenza, lo è il NWO - un esigenza, un nostro naturale bisogno. Figurati se uno della mia intelligenza (qualsiasi sia il suo grado) possa mai mettersi a combattere lo Stato o il NWO .. che sono l'essenza degli storpi spirituali, dei malati, dei deboli, dei froci, degli intellettuali. Io non sono io, non esisto, per questo amo la libertà, perché la libertà è una conquista onesta che non puoi regalarti o donare. La politica, la bontà, gli Stati, posso mendicarli e farli miei quando voglio, figurati, potevo già essere in politica, ma io non devo fare o volere il bene per gli altri .... ma scherziamo? siamo ancora a questo punto?

... indi, tornando alla prima "matrioska" ... non può esistere il "deve" .. sia mai! bensì il porsi come esempio per ciò che si crede essere giusto, un porsi che può essere mosso attraverso dinamiche d'azione o di pensiero. E già che ci siamo sbufaliamo anche la stronzata che pensare (come scrivere su una tastiera) siano comunque chiacchere ..

.. la mente e la psicologia sono il mondo e il mondo, il Potere, sono Padroni del gregge per psicologia. Non per altro. Nessun'altra strategia in realtà è messa in gioco. Anzi, ora che stiamo arrivando al nuovo stadio del processo orwelliano, è più necessario si agitino pensieri e volontà virtuali. Noi, nel mondo reale, abbiamo perso. La nostra Era ha fallito, su ogni fronte. Non si deve nulla, si "deve" essere, qualsiasi cosa significhi esserlo.

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 8/6/2012 13:23:56
Citazione:



Forse non ti rendi conto di quanto quella che hai fatto sia una "domandona".
Su questo argomento ci sono stati scritti interi trattati.(*)


Con te, alla fine, sono sempre domandone Non fosse così, non saremo in divergenza, viste le prospettive nemiche in cui ci agitiamo.

Citazione:


[....]

E poi ci sono anche ALTRE politiche, quelle al di fuori della "politica" comunemente intesa.
Che sono comunque politiche a tutti gli effetti.

[...]
E' il concetto.
Si può parlare propriamente di "politica" quando si verificano queste due condizioni:

1) si ha in mente un'idea precisa su COME la società (va bene anche un pezzettino piccolino, non serve che sia proprio tutta) possa trasformarsi e diventare "migliore" (fosse anche solo migliore "per noi", o anche solo per ME)

2) si agisce concretamente per realizzare questo progetto. Meglio se sulla base di un piano ben progettato.
[...]


OBIETTIVO. CORRETTO.

---------------------------------------------------

Citazione:

* La politica è l'arte del FARE, non quella del DIRE.
Il "dire" al più viene utilizzato come strumento per ottenere un certo tipo di risultato.
(bene sottolineare che il risultano non necessariamente è positivo. Il Dire il più delle volte viene utilizzato come ostacolo, per impedire al altri di ottenere il loro risultato. E questi sono "Dire" che si riconoscono abbastanza facilmente)

* Guardando le cose solo da un punto di vista politico, non esiste la politica "buona" e la politica "cattiva".
A essere sottoposte a giudizio morale non sono le politiche, sono le idee che ci stanno dietro.
Esiste invece la politica CHE FUNZIONA e quella CHE NON FUNZIONA.
La politica "cattiva" è quella che ha condotto al fallimento; quella "buona" è quella che si è mossa verso il risultato.


Anche non volendo (scusa se ti metto un po di omissis qui e là, ma solo per accorciare la pagina) stai mettendo giù un mini-trattato che potrebbe essere (e io lo apprezzerei) insegnato in famiglia (non a scuola). Non ti potrei mai accusare di voler essere un malizioso in questo senso. Apprezzo come vuoi srotolare la matassa.

Grazie a Franco, e credo tu abbia letto la mia risposta a lui, ho creato una certa premessa che funge da terreno (ti sto chiedendo di tenerla presente!) al mio argomento.

Tanto per dire, Aristotele mi sta sulle palle (Kant a seguire) e già qui non la finiremo più; ma proprio da Internet riporto quel che anche lui forse ha inteso:-

...lo storico scrive fatti realmente accaduti, il poeta fatti che possono accadere. -

... ci siamo? e a seguire, Jean-Paul Sartre:

... descrive l'io come distinto da qualunque ruolo sociale particolare. Per lui i conflitti interiori sono, in fondo conflitti tra diverse arbitrarietà contingenti.

Ecco diciamo che ci stiamo avvicinando al senso della mia contro-argomentazione. Posso dirti che ti sto parlando da "poeta"?

Citazione:

* Siccome tutti quanti abbiamo un'idea in mente su come rendere la società un posto migliore (quantomeno un "posto migliore" per ME), la conseguenza è che non è possibile che lo spazio politico rimanga vuoto.
E questo vale qualunque sia quello spazio. La teoria dei Vasi Comunicanti nello spazio politico è MOLTO più veloce che in Fisica. Se si lascia un vuoto, verrà immediatamente riempito da un'altra Idea.


Molto bella questa fa onore al tuo intelletto. Sul serio.
Lo so che sei bravo. Ma, non avertene, questo contenitore è ideale.
E' tutta vera la teoria applicata, ma la società così intesa è un errore. E' vanità. Tu parli di gestire al meglio il paradigma, ma è il paradigma stesso un errore. Ecco perché non si va d'accordo. Tu hai tutte le ragioni, ma all'interno di un paradigma contro-natura. Tu accetti questo Sistema, io no. L'uomo è fatto per non vedere troppo più in là dal suo naso: è la sua natura, e l'uomo deve ancora conquistarsi IL riuscire a vivere il senso della tribù e ... di colpo lo hanno mandato sulla "Luna" (in tempi brevi, in senso antropologico) e si è trovato in società, così, a guardare a migliaia e a milioni di kilometri dalla sua realtà. Dalla sua intimità.

L'uomo è piccolo, lo Stato è una cosa grande.
Le cose grandi contengono, ma non possono legiferare, non possono rappresentare, non possono organizzare ... non è in suo potere, ne è impossibilitato. Per questo ci si è dovuti inventare e propagandare la bugia della Patria, un sentimento fasullo che non esiste in natura, che è stato scimmiottata dal senso "della famiglia e della tribù" che quello esiste in natura e che quindi, hanno cercato di renderlo affine ma è impossibile e l'uomo moderno, per "osmosi", ne rimane ingannato così come una falena viene attirata dalla Luce blu (guarda caso il colore di Stato ). Lo Stato è la bugia secolare che continua ad alimentare e noi a foraggiare. Il riflesso speculare (quindi rovescio) della nostra intima realtà.


Non dirmi che anche questo riguarda un domandone, perché è cosa possa significare "un posto migliore", il problema. Per me il posto migliore non è neanche immaginabile, per un motivo meramente e impietosamente semplice:- siamo inquinati. Da inquinati non è possibile parlare di pulizia. La politica mette il carro davanti ai buoi. Non si può presumere di individuare un posto migliore se prima non si è preso atto che l'uomo è maligno. Prima bisogna tornare a noi stessi. Allora la domanda è: - cosa è maligno? Se non ci si chiede seriamente cosa possa significare ---> cambiare l'uomo <---- allora è inutile a prescindere credere di poter parlare di Politica, di qualsiasi politica. E' presto. Poiché sarebbe (è) un ipocrisia, un vezzo, un umiliazione, una bugia, una illogicità, un irrazionale presa di posizione psicologica contro-natura, una presunzione. E bada, non mi diverto a mettere vicino questi termini per giocare ad effetto, ma perché ognuno è distintivo della malattia che si è evoluta in maniera esponenziale nell'animo della nostra razza. Una malattia che, per soprammercato, viene amplificata strategicamente dalla volontà omologatrice che è imposta dal villaggio globale.

Noi, Pispax, siamo usciti troppo presto dalle caverne, la vuoi capire o no? "Tu" sei ancora un cazzo di troglodita che ha imparato troppo presto a pensare per sovrastrutture e, per RI-SOPRAMMERCATO, "tu" lo hai fatto anche annichilendo il lato istintivo e immaginifico della "tua" mente umana; la parte rettile del nostro cervello ha preso il sopravvento che, non lo si fosse capito (e ancora non lo si è capito), è il reale significato della "questione rettiliana" .. siamo noi gli "alieni" di noi stessi. C'è uno sbilanciamento della percezione umana. Siamo malati e la modernità è la droga necessaria a questo tipo di "uomo/essere-sociale" alcolizzato/drogato. Noi siamo entrati e collocati nella più grande masturbazione collettiva della storia.

Citazione:

* Fare senza sapere dove ci porterà tutto questo Fare, o Dire senza poi Fare niente di RAZIONALE e che sia assolutamente mirato al successo, o anche solo Dire senza riflettere su dove porterà tutto questo Dire.... non è fare politica: è solo fare casino.


E invece qui hai detto una sonora Bugia. La prova ce l'hai sotto al naso. Non funziona. Il casino è l'elemento distintivo a cui deve condurre ogni grande sovrastruttura. Lo Stato è un fascismo in questo senso, la democrazia è un fascismo. E' una sua esigenza di sopravvivenza nel villaggio globale basato sul profitto. E il processo è rigorosamente corrosivo. Deve esserlo. E cosa corrode? ... tranquilli, non corrode certo il famoso progresso, i famosi agi ---> No: corrode la nostra umanità e dovrà, ancora per necessità, aumentare per il nostro bene (cioè la sopravvivenza del gregge da tosare) la forza della società degli obblighi. SI aumenteranno gli obblighi e, con esso, sempre per quel famoso bene:- la società della distrazione e dell'omologazione. Altrimenti anche il più beota farebbe cortocircuito. Servono zuccherini. IL risultato è sotto il tuo naso come il mio. Io dico quel che sarà; la morale di Stato ci corroderà fino alle ossa.

Quindi è inutile che mi meni l'uccello (si dice così da queste parti ) sul fatto che l'anarchia sarebbe utopia, o che l'astensionismo sarebbe disfattismo, poiché o si decide di non prendere più parte alla bugia secolare, oppure ci si dia tranquillamente al Cinismo. Ma non mi parlare di posti migliori. E sia, fanculo ... [1, 2 e 3 ...che chezzo me me frega a me!] Lino Banfi Docet

Attenzione Pispax, che ---> i mali minori <--- stanno per terminare in magazzino. Le scorte sono all'osso e sono inversamente proporzionali a quanto cibo preconfezionato è nelle stive delle scuole dell'obbligo e delle scorte di Armi nelle "Santa Barbara" di Stato.

FINE PRIMA PARTE

'CCI TUA

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Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 8/6/2012 20:40:05
Citazione:


Sul "Dire senza Fare niente di razionale" mi tornano in mente millemila discussioni a favore dell'astensionismo, con un approccio oscillante fra il fideistico ("questa è la soluzione") e l'ascetico ("fingo che il problema non mi riguardi più").
Che è un approccio politicamente raccapricciante: la politica non lascia MAI spazi vuoti, ricordate?


Sempre che siano i Palazzi "di Roma" a decidere.
Sempre che "fare niente" per te abbia quel significato che gli appioppi.
Ad esempio --> non fare del male, per me è un - fare niente - .. ma questo fare niente, significa non fare del Male. Non ti risulta?
Astenersi equivale a non agevolare un Sistema sbagliato.
E tra un po arriviamo al Sistema ... cioè se aggiustabile o meno, o meglio ancora se sia un Sistema necessario ...

------------------------------------------------

Citazione:

Come dicevo, la politica è l'arte del risultato.
La politica inoltre è successiva alle Idee: è lo strumento con cui le idee trovano applicazione.


OK, Pispax, così parleremo lingue diverse, devo tornare a quegli elementi che dovrebbero farci incontrare.

A quale scopo una politica in Politica, quando trovo umiliante, distruttivi e pericolosi tutti gli inganni che la permeano a la vivificano a 360°? Mi spiace non la riconosco.

Non riconosco i confini, abiuro le patrie, e non accetto esistano gli Eserciti, non riconosco un Potere ecclesiastico all'interno di una qualsiasi collettività e non lo voglio tra i piedi. Non accetto siano legittimate le guerre. Non accetto che vi sia istruzione obbligatoria. Non accetto che si possa fondare una Repubblica sul Lavoro. MA tutto ciò, pensa tu, per me, rientra ancora nei sintomi ... non è la radice.

Pispax, i cattivi non esistono.
Esistono i nocivi. E noi siamo nocivi.
Tra un po mi spiego meglio.

Citazione:

Quindi per cercare di stabilire la vera natura delle Idee bisogna cercare di analizzare il Fare.
Cioè cercare di capire dove "si vuol andare a parare". Una sorta di "follow the money" filosofico.


Prima di questo approccio c'è un passaggio che salti: - Non avallare ciò che è sbagliato.

Citazione:

Adesso proviamo a fare un gioco tristemente realistico.
Facciamo che io sono un Bieco Figuro dell'NWO.


Facciamolo

Citazione:

Il mio scopo è quello di Fottere il Mondo...

[.....]
Ma torniamo a noi.
Come dicevo, il mio scopo è quello d'incularvi.
[....]

* I TELE-IMBONITI.
Quelli sono i più facili da incularsi. Non si rendono nemmeno conto che vengono inculati.

[...]
Questi per me sono elementi preziosi perché in larghissima parte vanno anche loro a far parte del secondo gruppo, quello dei...


... diciamo che è un dato di fatto.

Citazione:


[...]
Quello che voi chiamate "schifo" per me ha un sapore celestiale.

Sono bastati pochi anni di lavoro per rendere la frase "tanto sono tutti uguali ed è sempre lo stesso schifo" una filosofia di vita.

[...]

Visto che "sono tutti uguali" e che "è sempre lo stesso schifo", nessuno cerca più di mangiare minestre meno schifose. [...]
Anche lui fa parte del "tutto", giusto?


Sbagliato. Qui sei più testardo che mai.
Se un Sistema è sbagliato, è sbagliato, Pispax.
Tu pensi di non essere sotto Dittatura, io sì.
Non me ne frega un cazzo di sopravvivere nella stessa, e non gli devo niente; l'astenermi dal riconoscerla e dal darle il mio consenso, al suo Governo e alla sua morale è quanto rientra nelle mie possibilità. La prima cosa è il Voto (che non mi sogno di dargli). Se tu, come ora, dimostri di ghettizzare e mistificare il senso degli indignati (chiamiamoli così) ... allora è già segno che stai costruendo un ipotesi su qualcosa che non corrisponde a verità, poiché stai dando il valore in base ai tuoi parametri ..

.. non esiste il tuo "tanto è tutto uno schifo" ... ma esiste che il Sistema lo ritengo sbagliato nelle intenzioni. Perché questo non ti riesce di accettarlo? Lo ritengo insanabile e non lo ritengo marcio, ma perfettamente a regime. E ci sono anche le prove di come ci stia distruggendo, ma a te non sta bene essere razionale qui. Sei anche in contraddizione, perché una tale ipotesi sarebbe in ragione di un mondo economico controllato dalle élite, e se così non fosse da parte di chi lo riconosce tale .... sarebbe probabile che non avrebbe sostenuto che sarebbe stato insanabile, ci sei?


Ma andiamo avanti nell'ipotesi ...
[..... ]


Citazione:

Dio bonino, questi ragazzi sono fantastici.
Non solo non fanno niente per ribellarsi sul serio, ma si sbattono un sacco per impedire anche agli altri di farlo.


Pispax, lo so che ancora non ti è chiaro.
Ma per me aiutare il prossimo non è contemplato nel mio dizionario.
Per me la società è riflesso di una maggioranza che vuole una vita contro-natura.

Io ti parlo di un Sistema controllato dalle élite, mentre nel contempo non le riconosco colpevoli. Minimamente. Da qui non mi schioda nessuno. Comprendi come viaggio lontano dai tuoi gombloddisti? Ti riesce di accettare questa equazione in un pensiero altrui, o deve essere per forza dipinto da te e deve avere quel tipo di dignità che piace a te?

Ovviamente è necessario intendersi su cosa significhi ---> non voler aiutare il Prossimo. Beh ... se mi hai ascoltato sopra, capirai che per la mia posizione non possiamo aiutarlo secondo le dinamiche del tuo paradigma.

Aiutarlo, proprio si deve? ... mmhh .. ok...
Per me consiste nel dare un tipo di esempio. Nella quotidianità. Verrà colto? non me ne frega un cazzo, se sì o no - io continuerò a dare il mio esempio, secondo quello che per me è dare il buon esempio, ma non perché vorrei insegnare a qualcuno qualcosa, ma perché faccio ciò che ritengo giusto. Nell'indicare la porta. Ognuno ha da indicare una porta, con l'esempio.

Un esempio. Posso andare sul personale? mi è permesso? .. io ero un militare e uno sbirro di carriera. Quando ho compreso e maturato che un uomo non dovrebbe poter mai essere legittimato ad ucciderne un altro, mi sono congedato. Ho perso il lavoro. Quindi, sarei uno che ha dato l'esempio? forse sì, forse no, non me ne frega un cazzo, lo faccio perché secondo me la natura umana non è assoggettabile ad una Patria. Per me è innaturale che vi siano degli Eserciti. Per me è innaturale l'autorità, per me è naturale l'autorevolezza. Per me autorità e autorevolezza si escludono, o l'una o l'altra.

Piano ognuno deve iniziare il suo percorso. A cosa conduce? ... non me ne frega un cazzo. Per me si deve fare ciò che si ritiene giusto. L'Occidente sta avendo uno Stile di Vita che ritiene giusto, gli piace, lo vuole mantenere .... e allora sono giusti i risultati che viviamo. Punto. Il resto è fuffa. Non mi schiodi neanche da qui. Io non ci credo minimamente alla colpa dei Governanti, te lo giuro su DIO ===> non dò la minima colpa ai governanti; li critico solo come fenomeno, dall'alto, a volte in modo antropologico, a volte filosofico, a volte triviale, posso condannarli come uomini, ma non come Classe, non come colpevoli. LI osservo come disamina in sé, come "analisi logica".

LA gente è maligna. Non cambio idea. La gente è cattiva. E anche io sono la gente. Adesso non mi deve interessare spiegarti perché per me è maligna. Quello che io so è che il Mondo è il riflesso di cosa è la Gente. La bontà è un grosso problema.

Il problema, come quello sopra, per definire cosa sia IL posto migliore ...

... è anche quello di comprendere ===> cosa sia maligno e nocivo.

Un anticipazione: il dizionario non può aiutarci.

FINE SECONDA PARTE

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 10/6/2012 5:29:04
Citazione:
In un articolo in home, avevo chiesto a Marco Cedolin "a chi giovassero davvero" i suoi articoli.
A chi fossero funzionali.

[...]

Che so, per esempio "combattere il Sistema" di cui denuncio le storture.


Credo che posso onestamente asserire che la questione "combattere il sistema" .. l'ho argomentata sopra.

Citazione:

Sia Cedolin che Calvero, e insieme a loro anche un grande numero di altri utenti, utilizzano la tecnica della doccia scozzese: prima cercano di infiammare gli animi; poi provvedono immediatamente a raggelarli sbarrando ogni minimissima possibilità di via d'uscita.


Dove tu vedi "infiammare gli animi", io vedo un severo grido di sveglia.

Innanzitutto l'ho ribadito decine e decine di volte in questi anni e non certo per per giocare di sponda. La mia linea può essere complicata, per certi versi (giustamente) astrusa, ma è coerente e, soprattutto da te - in questo senso, ciclicamente sorpassata in autostrada sulla corsia d'emergenza. Sei in contravvenzione Pispax, non si sorpassa a destra

Ripeto la domanda:

- cosa dice e dove sta scritto che il denunciare una stortura implichi automaticamente che si sia trovata una soluzione?

Ma mettiamo anche che una soluzione (e, per la madonna, la domanda rimane, Pispax), dicevamo: mettiamo che la soluzione vi sia e io l'abbia individuata (tu intanto, qual'è la tua?) .. benissimo, allora, come ho sempre sostenuto:

1) la colpa è la nostra;

2) lo stile di Vita è rovescio;

3) che si possa anche soltanto asserire che il NWO possa essere qualcosa da gombloddisti della domenica è una stronzata. Quindi il giochino di paragonarlo alla Spectra per renderne infantile la tematica, lascia REALMENTE il tempo che trova. Oltretutto non serve neanche il NWO per capire che élite finanziarie influenzino crucialmente il Sistema trascendendo la Politica stessa che diventa di facciata. Per "te" e quelli della tua stessa posizione intellettuale, non è così? ma sta bene ... sta bene, sì, tanto quanto è ovvio, però, che le mie soluzioni e il mio "non fare" non debbano basarsi sul tuo paradigma. Tu vuoi e pretendi di condannarle dando per scontato che, in soldoni, siano soggette alla tua visione del Sistema. Stocazzo. Poiché il punto è .. "che cos'è il Sistema"

4) la Repubblica/Costituzione/Stati si fonda su secolari abomini che bestemmiano la libertà e la sacralità della Vita, ergo, per me, a prescindere, l'uomo (inteso in questa umanità) ha preso un TRENO che, figurati, non gli apparterrebbe neanche se la Politica e i Governi si comportassero assai-assai-assai meglio di adesso e non fossero neppure influenzati da élite o NWO danzante che sia. Ergo il problema del "non fare e/o astensionismo" (e sopra c'è il resto della premessa, non scordarlo) .. è a monte dal problema "politica migliore". Ci sono DUE "mondi" all'interno del modello di riferimento, a mio avviso, sbagliati, e uno discende dall'altro.

5)... non sparare GRULLATE, e pure random ultimamente, sulla questione "sbarrare le strade". Intanto io NON SONO Cedolin.. e non è poco.

POI:

Da quanto ho scritto sinora sopra, per molti aspetti la risposta (che tu sia d'accordo o meno) l'ho data. E cioè sul perché il tuo ruolo divergente dal mio del ---> "troviamo le strade", per me appunto significa ostinarsi a correggere un Sistema che sarebbe sbagliato a prescindere. Ci sei? ... Che a "te" risulti così indigesto che il Mondo moderno poggi TUTTA la sua struttura politica in sé su una falsità e su abomini secolari, mi è comprensibile ... e anche quanto questo dovrà essere di difficile (o impossibile?) soluzione mi è comprensibile, lo so!! ne sono conscio e ... beh ... [rullo di tamburi] me ne può fregare di meno, per due motivi:

A) ... avendo fatto in questo secolo [l'uomo in società] i passi più lunghi delle nostre stesse gambe, noi siamo stati esponenzialmente portati ad accelerare un processo inevitabile nella modernità e nelle società degli obblighi, al punto di perdere il contatto con la realtà. Un processo irreversibile. Irreversibile perché le tappe culturali e socio/politiche non possono essere recuperate dal passato, e perché? perché è passato. Mi è logicamente inaccettabile dover contribuire ad allungare ancora di più i passi di questo "progresso" per correre dietro a una carota, per giunta, avvelenata. E non puoi parlarmi di rallentarlo se non secondo la logica matematica di abbandonarlo (spiego tra un po come).

B) Comunque. Esprimendo una riserva fondamentale su cosa significa essere "maligni" e cosa significa "un posto migliore" (chissà, ne parleremo), rimane il fatto che l'unico processo onesto, sano, pragmatico e dignitoso possibile da mettere in atto è quello di guidare, e da fuori i binari della politica, il consumo del denaro. Ci siamo? Cambiargli "volto"; cambiare profondamente le nostre scelte nella modernità indi nella quotidianità, indi nel piccolo, indi veramente ---> dal basso. Voltare cioè le spalle alla politica fino al sopraggiungere di eventi e reazioni che ora non è possibile prevedere.

Non vi può essere soluzione degna di questo nome oggigiorno, se non quella di ===> fare un passo ===> aspettare la reazione ===> prepararne un altro. Umiltà, non sovrastrutture e "Déi politici". L'epilogo o la soluzione successiva di due stadi più avanti non la si sa ed è naturale non poterla conoscere. Cazzo, non ci vuole chissà che stratega per capirlo.

PERCIO' (soltanto le prime di cui parla un "Calvero"):

- Divenire obiettori di coscienza. Pispax, la rivoluzione può esser solo culturale, di coscienza, ci siamo? Spegnere la televisione. Non insegnare il sentimento della carriera/arrivismo ai figli. Lottare per ridimensionare l'istruzione obbligatoria. Creare movimenti culturali e società a tutela (- VERE -) dei consumatori che, di volta in volta, "ordinino" severi boicottaggi all'industria del ciarpame degli agi, ma anche dei bisogni. Riduzione al minimo esistenziale per il nostro denaro nelle Banche. Essere anti-brand. Ma soprattutto, essere. Creare una Rete attraverso internet che ci guidi per le scelte sull'acquisto dei prodotti.

6) .. se il tuo orgoglio della morale di Stato ti avviluppa a tal punto, Pispax, da non scorgere in QUESTE VIE iniziali che ti ho riportato, qualcosa di profondamente rivoluzionario*, di PROPOSITIVO e di terribilmente pragmatico, solamente perché non ti piace l'idea che non si continui a giocare al "tuo" gioco dell'Oca... allora, comincia a riflettere seriamente. E oltre al discorso di non usare i binari della politica per coordinare queste scelte, che la stessa metabolizzerebbe a suo uso e consumo..

..si creerebbe così un vigore e una consapevolezza umana genuina. Il processo diverrebbe realmente contagioso ed efficiente, gratificante nel profondo, perché ci farebbe rendere conto di come il vero Potere dei popoli, della gente di strada, sarebbe quello che non si vende alle sovrastrutture.

* (e senza usare violenza, prendere manganellate, vendersi alle PIAZZE - che con la scusa possono così aumentare il controllo)

* (e sempre non sia troppo tardi, cose queste che si potevano comprendere e si dovevano mettere in atto vent'anni fa.. )


Citazione:

Se io voglio ottenere A, l'unico risultato certo che si è sicuri di ottenere procedendo in questo modo è "non-A".


Come sopra. E in aggiunta:

- siamo in guerra. Oppure si segua la corrente, amen, e sia. Io rispetto chi vuole seguire la corrente. Non rispetto la logica di chi dice che, seguendola, ciò possa portare al posto migliore di cui si parla. Ergo, non mi si faccia Etica e discorsi di amore per il prossimo. Poiché o si è Cinici o non lo si vuole essere. I mali minori, sempre più sotto il naso di tutti, sono più pericolosi che mai. Sono come delle piccole infezioni che si accettano, che poi dovranno portarci ad amputare degli arti.

edit di questo paragrafo h. 05:45
Se una simile quotidianità, una simile rivoluzione sarebbe secondo la tua visione impossibile praticarla, allora guarda: è ancora più semplice. Significherebbe che non meriteremmo nessun altro tipo di posto migliore. Ecco perché tu a monte di ciò vedi "infiammare gli animi" .. quando in realtà si parla di fare la cosa più saggia del mondo: indicare la porta. Responsabilizzarsi. Se cambiamo Vita, cambiamo il mondo. Non è una favola. Se invece volessimo cambiare il mondo, allora metteremmo il carro davanti ai buoi e così si sarebbe (per qualunque grado e misura) prigionieri della stessa prospettiva; così come la storia, d'altronde, ha dimostrato che ama fare e sbagliare. E attenzione, voler cambiare il mondo (per come ne stiamo parlando qui) significa anche mettere quella crocetta. Anche il viaggio più lungo, inizia con un passo (Cit.) ... e ci si fa del male anche facendo iniziare quello peggiore (di viaggio) con un passo, non solo quello migliore. Il piccolo passo del VOTO ha già dimostrato a quale viaggio ci ha portato ... è ora di cambiare, veramente.

Che oggigiorno sia meglio cercare una strada politica, così come tu la intendi, ben venga. Ma non mi riguarda. Perché? perché non sono un coglione, perché la vita è troppo breve per venderla a dei figli di puttana e ..... - e tu ora pensi che io mi riferisca ai governati eh .. naaaaa - vedi che non ci siamo? io penso alla gente, sono loro i cattivi. Siamo noi. Tienitela (la gente) te la regalo. A me non interessano le pecore. A me non interessa vincere, né mi interessa aiutare chi non si aiuta. Non mi interessa un mondo di bontà e pace. A me interessa un mondo Vero. Che non vedrò.... ma sta pur certo che non metterò, per quanto mi sia umanamente possibile, una sola piuma sulla bilancia per far sì che si dia il mio consenso a questo gioco da puttane, lacché, papponi e viziati.

TERZA E ULTIMA PARTE

THE END

Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 10/6/2012 17:30:48
Rispetto l'impegno di non scrivere lenzuolate.
Mi limito a tre considerazioni.
Ti anticipo subito che "ti" dò tre volte dell'idiota.
Credo tu sappia che non è una cosa rivolta a te personalmente.



Citazione:
...ho creato una certa premessa che funge da terreno (ti sto chiedendo di tenerla presente!) al mio argomento.

Tanto per dire, Aristotele mi sta sulle palle (Kant a seguire)


Una parte di questo scambio si è svolta, da parte tua, come se fosse una contrapposizioni fra due punti di vista diversi. Cioè il "tuo" modo di vedere le cose contrapposto al "mio" modo di vedere le cose.
Questo è vero solo in parte.
Mentre la seconda parte del mio intervento è una estrapolazione arbitraria delle premesse, e in quanto tale è soggettiva e opinabile (il fatto che abbia cercato di mantenerla oggettiva non significa che ci possa essere riuscito), la parte delle premesse non riguarda il mio "paradigma".
E' una semplice descrizione della realtà.

Oltretutto non è neppure che mi piaccia tanto.
Sul serio.
Un'ALTRA cosa che non mi piace troppo, se vogliamo dircela tutta, è la tabellina del sette.
Ho dentro di me una vocina che mi fa ritenere che sia profondamente ingiusto che sette per otto faccia cinquantasei. Secondo me in un mondo ben ordinato dovrebbe fare cinquantanove.

Ma tant'è: dopo un sacco di prove fatte coi mucchietti di piselli (o di fagioli, o di sassolini, o di soldatini, o di foglie, e altro ancora) mi è toccato rassegnarmi al fatto che faccia 56. La realtà è quella.


Il problema è che la realtà non è negoziabile. E neppure interpretabile.
Tocca farci i conti per quello che è.
Pretendere di non farlo non è da "poeti": è da idioti.



(nota a margine: avevo pochi dubbi sul fatto che Kant ti stesse sui coglioni. Kant è impegnativo e ti costringe a confrontarti coi problemi.
Il suo Imperativo Categorico, nel caso ti sfugga la questione, è alla base di OGNI concetto di libertà moderna, compreso quella al di fuori dello Stato. Mentre per sdraiarsi sul comodissimo nichilismo di quel COGLIONE di Nietzche basta il fiato per poter dire "tanto è tutto uno schifo, la colpa non è mia e niente si aggiusterà fino a quando non arriverà l'Oltreuomo".
Dammi retta: c'è più cultuira in Topolino che in quei libri)





Citazione:
Ripeto la domanda:

- cosa dice e dove sta scritto che il denunciare una stortura implichi automaticamente che si sia trovata una soluzione?

Ma mettiamo anche che una soluzione (e, per la madonna, la domanda rimane, Pispax), dicevamo: mettiamo che la soluzione vi sia e io l'abbia individuata (


Denunciare una stortura IMPLICA NECESSARIAMENTE che si sia trovata una soluzione.
Per restare sul facile, la soluzione immediata è quella di ritenere il Mondo (o la società, o la mia vita, o quel cazzo che vuoi) un posto migliore non appena quella stortuta sarà eliminata.
Dopo subentra la "politica", che è la parte difficile. Cioè cercare di capire in che modo si possa agire e che cosa ci mettiamo al posto di quella stortura lì.
Trovare una soluzione non è che implica che la soluzione debba essere PERFETTA. E neppure quella migliore in assoluto.
Di solito ne analizziamo un po' e pratichiamo quella che si sembra migliore in quel momento.

Se c'è un grosso signore che ti sta pestando un piede, non è che ti limiti a "denunciare la stortura" del fatto che senti un male boia. Parti subito con ricerca della soluzione al problema.

Insomma: limitarsi a "denunciare la stortura" senza neppure fare il più piccolo sforzo per trovare una soluzione e metterla in pratica, oppure restare DELIBERATAMENTE col dolore al piede in attesa di aver trovato la soluzione "perfetta", non è un comportamento da poeti, e probabilmente neppure da Calveri: è un comportamento da IDIOTI.






Citazione:
- Divenire obiettori di coscienza. Pispax, la rivoluzione può esser solo culturale, di coscienza, ci siamo? Spegnere la televisione. Non insegnare il sentimento della carriera/arrivismo ai figli. Lottare per ridimensionare l'istruzione obbligatoria. Creare movimenti culturali e società a tutela (- VERE -) dei consumatori che, di volta in volta, "ordinino" severi boicottaggi all'industria del ciarpame degli agi, ma anche dei bisogni. Riduzione al minimo esistenziale per il nostro denaro nelle Banche. Essere anti-brand. Ma soprattutto, essere. Creare una Rete attraverso internet che ci guidi per le scelte sull'acquisto dei prodotti.

6) .. se il tuo orgoglio della morale di Stato ti avviluppa a tal punto, Pispax, da non scorgere in QUESTE VIE iniziali che ti ho riportato, qualcosa di profondamente rivoluzionario*, di PROPOSITIVO e di terribilmente pragmatico, solamente perché non ti piace l'idea che non si continui a giocare al "tuo" gioco dell'Oca... allora, comincia a riflettere seriamente. E oltre al discorso di non usare i binari della politica per coordinare queste scelte, che la stessa metabolizzerebbe a suo uso e consumo..

..si creerebbe così un vigore e una consapevolezza umana genuina. Il processo diverrebbe realmente contagioso ed efficiente, gratificante nel profondo, perché ci farebbe rendere conto di come il vero Potere dei popoli, della gente di strada, sarebbe quello che non si vende alle sovrastrutture.


A Calvè, sul serio: secondo me non ci hai capito un cazzo delle cose di cui si sta discutendo.
Ti ringrazio degli apprezzamenti che mi hai fatto, ma queste parole mi fanno pensare che siano stati fatti per più gentilezza che per riflessione.

Ti faccio notare solo tre contraddizioni:

1) l'obiezione di coscienza come la intendi tu è un fatto profondamente politico. Il fatto che le varie soluzioni proposte siano soluzioni particolarmente idiote (in particolare quella sul ridimensionamento dell'istruzione obbligatoria. L'obiezione di coscienza richiede un livello di istruzione MAGGIORE, non un livello minore) non nega la loro natura.

2) Hai smesso di parlare di Stato e ti sei concentrato sulla "morale di Stato".
Non per fare dialettica inutile, ma "Stato" è anche sinonimo di collettività. Di valori condivisi. Coordinare un "severo boicottaggio" a aziende mirate... se ci rifletti non è altro che proporre nuovamente una "morale di Stato". Cambia solo la definizione formale del termine.

3) la parte "propositiva" riassumendo è quella di ritirarsi dalla società, augurandosi che una maggiore "consapevolezza" delle cose e del mondo si diffonda spontaneamente.
Coi grandi numeri poi tutto quanto si sistemerà per il meglio.

Resta del tutto da affrontare quello che succede al Mondo in quel periodo di attesa, che si preannuncia lungotto, prima di arrivare ai grandi numeri.
L'idea è di "obiettare di coscienza". Che tradotto significa che la soluzione proprosta è quella di lasciare il territorio al nemico.
Con grande scorno di politici, banchieri, finanzieri e NWOisti, immagino. Che si erano preparati a combattere duramente per conquistarlo, e poi se lo ritrovano "aggratis" servito su un piatto d'argento.

Lo vedi da te o no che con questa tua "politica" sei assolutamente funzionale al Sistema?

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 12/6/2012 12:41:05
Pispax, sei un minchione.
Questo in onore alla coerenza racchiusa in quel contenitore da cui non vuoi saltare fuori. E - minchione - te lo dico personalmente, sia chiaro. Neanche in risposta al tuo "idiota" perché non ci sarebbe nulla di cui dovrei rimanere offeso, visto che la tua invettiva sgorga da un sentimento prigioniero. Non trovo onorevole pensare male di chi soffre. Intellettualmente, dico.

Citazione:


Il problema è che la realtà non è negoziabile. E neppure interpretabile.
Tocca farci i conti per quello che è.
Pretendere di non farlo non è da "poeti": è da idioti.


Cioè ??? ... e tu con questo assunto così cretino vorresti inventarti/creare la legittimità, attraverso questa prospettiva, del tuo discorso a seguire e io me la dovrei bere perché??

La realtà è negoziabile.
La realtà è interpretabile.
Tocca farci i conti per l'interpretazione che il mondo, gli individui, la gente, il Potere le dà.

E non mi permetto il lusso di spiegarne le ragioni, per lo stesso motivo che tu hai dato per scontata che questa tua forca logica potesse essere accettata in maniera tanto Fantozziana. E soprattutto, cos'è la realtà?

Citazione:

Pretendere di non farlo non è da "poeti": è da idioti.


Beh, ecco, ora che si sono ri-equilibrate le tue pretenziose idee sulla realtà, senza prima dire (scoprire?) cosa sia o a quale ti riferisca (magari che le ruote di un'autovettura è meglio che siano rotonde?), beh... questo vale per entrambi.

Citazione:

(nota a margine: avevo pochi dubbi sul fatto che Kant ti stesse sui coglioni. Kant è impegnativo e ti costringe a confrontarti coi problemi.
Il suo Imperativo Categorico, nel caso ti sfugga la questione, è alla base di OGNI concetto di libertà moderna, compreso quella al di fuori dello Stato. Mentre per sdraiarsi sul comodissimo nichilismo di quel COGLIONE di Nietzche basta il fiato per poter dire "tanto è tutto uno schifo, la colpa non è mia e niente si aggiusterà fino a quando non arriverà l'Oltreuomo".
Dammi retta: c'è più cultuira in Topolino che in quei libri)


Comprendo una cosa, triste.
Noto che tutta l'invettiva è permeata di una reazione che è trascesa lì, dove i nervi sono scoperti. Noto anche che invece di smontare ecc. ecc., pensi di potere infastidirmi. MA il primo errore che tutti, ma dico veramente tutti, non dovrebbero fare è quello di giocare di presunzione su temi di cui altri hanno coscienza... poiché indica due cose - UNA) si cerca di irrigidire gli animi per sperare in reazioni cretine e - DUE) significa che un ideologia sta vacillando, altrimenti non si sarebbe costretti a giocare di sponda.

Detto questo, prendiamo la parte più difficile, perché non mi piace vincere facile, e soprattutto non mi interessa vincere, e soprattutto/ancora non bisogna cercare di smontare ciò che nemmeno è stato mai costruito. Questa è roba per portaborse o intellettuali. Che si possa anche pensare che vi sia una morale che porti vantaggi alle masse e che la stessa possa nascere in risposta ad un fantomatico rispetto per il prossimo e funga così da ipotetico "comune denominatore" è la cosa innaturale - propria del malato - e di chi, appunto, ha bisogno di un costrutto e non di sé stesso; un costrutto che porti le paure in una sicurezza soggettiva e in un costrutto che fonda sull'astrazione - e non sulla natura (questa ad esempio è realtà) ... la personalissima esigenza di creare un percorso elitario privo di ogni fondamento naturale. Quindi interpretare la propria soggettività, la propria ragione in funzione del mondo che rimarrà sempre ----> ideale. Nell'ipocrisia (con una dabbenaggine tipica delle grandi menti cervellotiche chiuse nella spocchia degli schemi) di credere che il linguaggio abbia una sua volontà intrinseca e, ancora peggio, abbia o stia dicendo la sua; la propria verità ... che sia slegato dalle influenze dell'irrazionalità così da perdersi (sempre per necessità malata) nella venerazione dei ruoli. Ergo, in soldoni, a ogni uomo resosi [da solo] artificiale necessita la struttura che riempia la lacuna terribile a cui, da malato, non può capacitarsi di non saper riempire.

Oppure, domandine del kazzo - magari siamo ancora all'ABC da bimbominkia e si crede che il Kaos sia quello che la mamma non vuole vedere nella stanza del figlio? o che il nichilismo abbia il significato che vuole dargli ogni parvenu della vita? .. quello di colui che adatta - di comodo - a seconda della paura del momento e alla propria frustrazione, i retaggi di un futuro (si indovini) ----> ideale. Punto a capo. Che tristezza, oppure angoscia, a seconda insomma del grado di pietà che si può avere per la vanità del mondo.




Citazione:


Denunciare una stortura IMPLICA NECESSARIAMENTE che si sia trovata una soluzione.


Io ti ho detto: - che vi possa essere e non che debba essere trovata.

Ergo quella che fai seguire è una non-risposta. Ma solo perché meriti una mentecatta risposta alla tua mentecatta non-risposta, che mi ci avvicino.

Citazione:

Per restare sul facile, la soluzione immediata è quella di ritenere il Mondo (o la società, o la mia vita, o quel cazzo che vuoi) un posto migliore non appena quella stortuta sarà eliminata.


Forca logica numero DUE.
Facciamo così, Pispax:- che non ti stia bene come la penso io questo è pacifico, credo che solo chi si sia iscritto una settimana fa su LC non lo possa sapere, ma che tu parcellizzi il mio dire e senza neanche provare ad accettarlo come confronto nel suo insieme, e che dai per scontato che io debba di nuovo seguirti nel delirio del tuo linguaggio politico ... beh ... scordatelo. Trovati qualche bambinetto da qualche altra parte.

Non ci sono storture da eliminare, ci sono uomini che devono riappropriarsi del loro potere individuale e disinquinarsi dalle morali di Stato. Il Posto migliore non è possibile neanche immaginarlo, visto che si è deciso di amare le bugie e di pretendere una vita di Agi; di amare le catene. Il treno accelera sempre di più, perché si è deciso di non preoccuparsi già 50 anni fa di non voler vedere che le discese non fanno per l'uomo. E che ora si ruzzoli, è giusto più che mai. Sia. Non ci si può inventare e costruire dei freni mentre si è in corsa, né tantomeno costruire treni diversi.

Citazione:

Dopo subentra la "politica", che è la parte difficile. Cioè cercare di capire in che modo si possa agire e che cosa ci mettiamo al posto di quella stortura lì.
Trovare una soluzione non è che implica che la soluzione debba essere PERFETTA. E neppure quella migliore in assoluto.
Di solito ne analizziamo un po' e pratichiamo quella che si sembra migliore in quel momento.


E CHE CAZZO ME NE FREGA A ME

.. io del perfettismo, a differenza di quel che credi tu e altri, me ne sbatto le palle. Così come me ne sbatto le palle di volere un mondo migliore. Per chi? per chi non si ama e ama le morali di Stato? cioè la bugia in sé ... ussignùr .. sono contro l'aiutare, edit --> sono a favore del mostrare ... se poi gli individui vorranno agire di conseguenza - bene, altrimenti continui pure il gioco dell'Oca.

... senza contare l'ipocrisia gargantuesca di cui ancora non sei capace di ammetterne il senso: - che "tu" e quelli come te, avete perso non funziona Pispax, sei in un mondo ideale e parli di realtà. Svegliati. Sei nell'utopia delle utopie. L'uomo ha deviato la sua strada e i vantaggi saranno solo quelli che possono reggere su svantaggi altrui. E sempre piramidali, oltretututto.

Citazione:

Insomma: limitarsi a "denunciare la stortura" senza neppure fare il più piccolo sforzo per trovare una soluzione e metterla in pratica, oppure restare DELIBERATAMENTE col dolore al piede in attesa di aver trovato la soluzione "perfetta", non è un comportamento da poeti, e probabilmente neppure da Calveri: è un comportamento da IDIOTI.


Quando si dice parlare per il cazzo.
Ma hai ascoltato cosa ho detto prima?
Sì, e hai fatto finta di non capire.

Ancora col giochetto di dipingere i tuoi avversari come piace a te per poi attaccare quello che non mi riguarda?? .. ma credi di parlare veramente con l'ultimo coglione ??

Citazione:


Ti ringrazio degli apprezzamenti che mi hai fatto, ma queste parole mi fanno pensare che siano stati fatti per più gentilezza che per riflessione.


Sei annebbiato perché ti piace. Quindi ora ti prendi un vai a fare in culo in presa diretta. Proprio perché ho riconosciuto un ragionamento intelligente, ne ho apprezzato le dinamiche. La prossima volta lo tengo per me. Cosa, oltretutto, che solo attraverso la riflessione può essere individuata. IL problema, al solito, è insito nel fatto che è autoalimentata e ghettizzata (la tua intelligenza) nel paradigma illusorio di un Sistema fallace in sé.

Citazione:

1) l'obiezione di coscienza come la intendi tu è un fatto profondamente politico.


Lasciatelo dire, sei schiavo Pispax. Schiavo di un mondo che ti ha maledetto e tu gli lecchi ancora il culo.

L'obiezione di coscienza è un diritto naturale che esula da tutto e tutti, e se la propaganda ti ha convinto del delirio del linguaggio è ora che tu ne esca. Quando poi questo delirio è di Stato, allora siamo al punto di non ritorno.

Citazione:

2) Hai smesso di parlare di Stato e ti sei concentrato sulla "morale di Stato".
Non per fare dialettica inutile, ma "Stato" è anche sinonimo di collettività. Di valori condivisi. Coordinare un "severo boicottaggio" a aziende mirate... se ci rifletti non è altro che proporre nuovamente una "morale di Stato". Cambia solo la definizione formale del termine.


Peccato che hai dimenticato che ho detto che ===> a un passo si deve attendere la reazione e poi, solo quella volta, deciderne un altro .. che potrebbe andare in tutt'altra direzione.

E non solo: - questa "mia" idea non si basa nell'ottica di voler migliorare la società (proprio non ci arrivi eh) .. ma è quella che sarebbe come semplice conseguenza di un cambiamento interiore dei bisogni, perché si è riconosciuta la bugia e l'effimero nei precedenti. Dove tu vedi che "io" avrei mai voluto combattere un Sistema, "io" so che cambiare "me" stesso è l'unica strada ..ovunque questo possa condurre.

Citazione:

3) la parte "propositiva" riassumendo è quella di ritirarsi dalla società, augurandosi che una maggiore "consapevolezza" delle cose e del mondo si diffonda spontaneamente.
Coi grandi numeri poi tutto quanto si sistemerà per il meglio.


La parte propositiva innanzitutto, come ti ho appena detto, dovrebbe essere che LA conseguenza che seguirà sarà ciò di cui si dovrà parlare (ora non si sa), e non LA meta che si vorrebbe idealizzare (comprendi la profonda differenza?) ... in più non è nemmeno prioritaria.

La parte propositiva sarebbe l'unica cosa che dimostrerebbe che l'uomo vorrebbe cambiare e accettasse l'idea che il Sistema non può essere cambiato dall'alto. Ergo, si tratterebbe di una dimostrazione naturale ---> di Indole, quella che riconoscerebbe la modernità come un esponenziale fenomeno malato in degenerazione, indi con quella consapevolezza che un tale modello di riferimento dovrà (per sua stessa necessità) impazzire ciclicamente.

Il problema è che ora, questo "impazzire", è gestito crucialmente nei punti chiave, da un giogo orwelliano che, per soprammercato, ambisce all'omologazione e alla spersonalizzazione sempre più efferata.

Citazione:

Resta del tutto da affrontare quello che succede al Mondo in quel periodo di attesa, che si preannuncia lungotto, prima di arrivare ai grandi numeri.


E SONO D'ACCORDO .. ma a te ti frega di questo mondo, a me no. Questo non è un mondo, questo è un Sistema piegato al DIO denaro e ambisce all'omologazione e alla (come dice quel casinista che è Beppe Grillo) digitalizzazione.

MA lasciando stare pure questa faccenda per ora; facciamo finta che ci vada bene. In ogni caso, caro Pispax, quei grandi numeri la politica 1) non li permetterà poiché è assoggettata per necessità alla logica delle élite e di una società di individui che pretende senza meritare 2) il consumismo è diventato la cultura delle generazioni a venire e 3) anche se fosse possibile una battaglia - quei grandi numeri - li si dovrebbe attendere decuplicandone i tempi rispetto a un cambiamento delle coscienze (e sempre che il NWO - e non la spectre a cui ti piace alludere non esista).

Citazione:

L'idea è di "obiettare di coscienza". Che tradotto significa che la soluzione proprosta è quella di lasciare il territorio al nemico.
Con grande scorno di politici, banchieri, finanzieri e NWOisti, immagino. Che si erano preparati a combattere duramente per conquistarlo, e poi se lo ritrovano "aggratis" servito su un piatto d'argento.


AH Sì come NO, certo: la coscienza che vuole vedere tornaconti. MA allora Pispax non si sta parlando di coscienza, ma di AFFARI. Tieniteli, insieme - alla ggggente.

LA coscienza è quella che non avalla la violenza delle sovrastrutture a prescindere. E' una questione di integrità, non di morale.

Poi, sempre con le tue scontatezze, quale nemico??
... te lo devo ripetere? il nemico è il popolo, non i governi e non il "NWO".

.. e poi ancora, cosa si ritroverebbero a gratis - fammi capire - se non vi fossero più Eserciti e Uniformi a fargli da cani da guardia (??)

..ah aspetta, dicevi: "la legge dei grandi numeri". Bene, si torna sempre lì, e allora andrebbe male in ogni caso

.. e poi ri-ancora ... cosa si ritroverebbero gratis se i consumatori ---> quella volta, non saranno più da intendere alla stregua di adesso (??)

... e poi ri-ri-ancora: -se tutto ciò, cioè l'uomo che vuole cambiare sé stesso (e non quello che si illude - il vero perfettino bimbominkia - di cambiare le cose dall'alto), non si riuscisse a mettere in moto in un processo realmente rivoluzionario.... beh allora è giusto meritare morte, controllo e disperazione e che ognuno cinicamente guardi il suo orticello e creda alla demmoggrazia, Avanti Popolo come giusto che sia. Ci risentiamo fra due/tre millenni (salvo meteorite).

Citazione:

Lo vedi da te o no che con questa tua "politica" sei assolutamente funzionale al Sistema?


Com'è il Sole, Pispax, ancora a quadretti?

Ma va'cagher

---==)*(==---

Non ti avevo risposto subito, perché mi avevi fatto cadere le palle per terra.
Mi aspettavo non lenzuolate, quello no (e ti ringrazio) .. ma almeno che non ricadessi in questa stronzata politica ancora da cavernicoli, mamma mia. Quelli che avevano creduto che la vita fosse cosa seria. Ecco i risultati a prendere la Vita seriamente. E tu vuoi ancora giocare a questo gioco ? ... mi spiace .. non mi riguarda è roba per chi ha la ragione.

Che la morte mi colga vivo (cit.) ... e non a fare la persona seria.

Mamma mia come sei serio, Pispax

Re: paràdoxos

Inviato da  Pispax il 12/6/2012 18:43:44
Calvero


Citazione:
Noto che tutta l'invettiva è permeata di una reazione che è trascesa lì, dove i nervi sono scoperti.


Mi rincresce che tu ci abbia letto invettiva.
Ti garantisco che in nessuna parte di nessuno dei tre interventi ho avuto intenzione di metterci "invettiva", e non c'è mai stata neppure l'ombra di animosità nei tuoi confronti o nei confronti di qualcun altro.

In ogni caso dovresti ben sapere che i miei nervi sono ricoperti da morbide guaine di grasso e di pelo.
Un po' come i trichechi.

Per farli "scoprire" ci vuole qualcosa di peggio di una discussione come questa. (Per esempio ci vorrebbe una discussione con dentro un bel po' di malafede, cosa che qui non c'è).

Re: paràdoxos

Inviato da  Calvero il 12/6/2012 19:03:28
Citazione:
Mi rincresce che tu ci abbia letto invettiva.
Ti garantisco che in nessuna parte di nessuno dei tre interventi ho avuto intenzione di metterci "invettiva", e non c'è mai stata neppure l'ombra di animosità nei tuoi confronti o nei confronti di qualcun altro.


Hai ragione, mi sono spiegato male e ti chiedo scusa.
Il termine è troppo ampio e soprattutto stupidamente cattivo.
Era riferito solo ad una tua ristretta logica di contro-risposta che trovo tuttora pacchiana e affatto in linea col resto del Post, quando hai voluto fare una sorta di "paternale" filosofica che ... mi spiace, non sei riuscito a farmi

Per il resto, invece, anche se in disaccordo ugualmente con quel che dici, ritiro quel che ho lasciato intendere tra le righe riguardo il mio stupido processo alle intenzioni nei tuoi confronti. Scusa.

Il - minchione - però rimane, sappilo.

E smettila di prendere seriamente la politica,
un nuovo mondo ti sorriderà.

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