Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 7/3/2012 11:45:04
Dal 7 novembre 1930 al 29 febbraio 1984 è vissuto a Firenze Roberto Setti, uno dei più grandi medium dell'umanità.

Espresse questo dono, all'età di 16 anni, e lo portò avanti fino alla sua morte, dedicandogli gran parte della propria vita.
Durante le sue esperienze medianiche venne in contatto con diversi "Maestri", entità che popolano i piani di esistenza, che si avvicendavano con dovizia di dettagli ed amore, nella descrizione dell'aldilà e del senso della vita vissuta da noi del piano fisico.
Tutta la sua famiglia ed alcuni amici si impegnarono, durante tutti questi anni, a trascrivere e diffondere questi insegnamenti sotto la guida di questi Maestri, adoperandosi nel pubblicare libri e a tenere conferenze gratuite che si svolgono tuttora.
Durante queste sedute, oltre agli insegnamenti, materializzavano degli oggetti, generalmente pezzi di artigianato, che regalavano alla singola persona o all'intero gruppo. Questi fenomeni sono stati documentati con fotografie e registrazioni audio.
Impressionante la quantità e la qualità degli argomenti esplicati, riguardanti tutto quello che c'è da sapere su Dio, il karma, la reincarnazione, il senso della vita, l'amore; nozioni scientifiche che spaziano dal subatomico alla creazione del cosmo, alla descrizione dei vari piani di esistenza che occupano lo stesso spazio del piano fisico, ma che sono a noi impercettibili. La religione che più si avvicina agli insegnamenti potrebbe essere quella buddista, per via della reincarnazione, il Karma e per la considerazione della divinità non come una figura antropomorfa, ma come una entità che tutto comprende.
Tuttavia i Maestri assegnavano un nuovo significato a questi concetti, che arricchivano di particolari e di significati.
Fare un riassunto anche sintetico di questi insegnamenti per me è cosa impossibile, sia perchè dei sedici libri pubblicati ne ho letti solo uno, :) sia perchè sono estremamente densi di concetti molto complessi, anche se i Maestri, con dialettica perfetta, conducono il lettore tenendolo per mano facendolo ragionare, senza fornire dogmi assoluti. Proverò a esprimere il concetto che a me sembra più importante, il senso della vita.
Per esprimere questo concetto bisognerebbe dare un nuovo significato a parole come karma e Dio, ma quello che voglio esporre è solo una idea.
Lo scopo di tutte le entità è quello di evolvere, l'evoluzione avviene dalla più bassa forma di vita, che i Maestri fanno partire dai cristalli, alla goccia divina, in cui l'entità si ricongiunge con Dio. Per ottenere questo esiste la legge karmica, da cui nessuna forma di vita può prescindere. Essa è stata creata prima dell'uomo con lo scopo di insegnare, e non di punire, per accellerare il processo di evoluzione, e si ripercuote sulle vite degli esseri viventi ad ogni loro reincarnazione e durante la singola reincarnazione.
Questo processo si ripete per ognuno dei vari piani di esistenza che la nostra entità è destinata a popolare all'interno di forme eteriche dello stesso livello. Questi piani in tutto sono sette, di cui il piano fisico che noi popoliamo è solo uno. L'evoluzione è lo sviluppo della coscienza individuale, che si identifica nella comprensione del creato e sulla consapevolezza che siamo tutti emanazione della stessa divinità, che non esiste alcuna differenza fra le singole creature, se non apparente, e quindi l'unico sentimento che ci deve animare è l'amore.

Il Gruppo di amici del Cerchio Firenze 77 che porta avanti gli insegnamenti dei Maestri si chiama Firenze cercio 77, colgo l'occasione per annunciare che proprio sabato 10 marzo ci sarà una conferenza sugli insegnamenti dei Maestri, che si terrà a Firenze allo STARHOTEL MICHELANGELO, v/le Fratelli Rosselli 2, Firenze - tel. 055 2784 con il titolo Creazione-Percezione.

Vorrei sottolineare che non sto parlando di una religione, non c'è nessun dogma nè preghiera, sono solo l'esplicazione di punti di vista, di un "sentire" diverso.

Come esempio riporto uno degli innumerevoli insegnamenti, quello che amo di più, Estratto dal libro La voce dell'ignoto - Edizioni Mediterranee link: http://www.cerchiofirenze77.org/Brani/01perditapersonacara.html

A coloro che sono addolorati per la perdita di una persona cara


Rivolgo queste mie parole a coloro che si avvicinano a noi addolorati dalla cosiddetta perdita di una persona a loro cara, sperando di mettersi in comunicazione con lei per lenire il loro dolore col trovare la prova della sua sopravvivenza.
 
Quello che io spero di riuscire a darvi non è tanto il sollievo alla vostra sofferenza quanto farvi comprendere che quello che vi è accaduto deve essere il fermento per la vostra trasformazione, che deve condurvi a vedere la vita da un nuovo punto di vista.
Uno degli interessi che spingono l'uomo ad accostarsi e ricercare il fenomeno medianico è quello di trovare una conferma della sopravvivenza dell'essere alla morte del corpo. Tale conferma può essere ricercata, fra l'altro, per fugare la propria paura di cessare di esistere, oppure per lenire il dolore che la morte di persone amate ha determinato.
 
In più occasioni ci siamo espressi sulla validità del fenomeno medianico, che si può chiamare spiritico solo di rado, quando raggiunge il contatto con un essere disincarnato. Infatti, anche nei casi in cui non c'è frode cosciente, il che è abbastanza raro, la comunicazione può avere origine nella psiche dei presenti, che dirige le facoltà paranormali del soggetto medianico.
 
La ragione della frode involontaria sovente risiede nel desiderio di mettersi in contatto con chi non vive più fisicamente, oppure di avere la prova della sopravvivenza, cioè nel desiderio che la realtà sia quale si vorrebbe che fosse.
Tuttavia, anche la prova che il raro fenomeno realmente spiritico costituisce ha, quasi sempre, valore soggettivo, cioè non è assolutamente probatoria per chi non ha vissuto di persona l'esperienza; perciò non dà alla scienza umana, costituita da certezze oggettive, un arricchimento, un punto fermo per la conquista di ulteriori mete.
D'altra parte, siccome le azioni degli uomini non traggono origine solo e sempre dalle certezze oggettive, tutto questo non deve impedire all'uomo di avere una sua opinione in merito e, conseguentemente, un suo comportamento.
 
Il fatto che noi rappresentiamo costituisce una proposta di opinione e, conseguentemente, una proposta di vita, nella quale l'uomo è consapevole di far parte di una collettività in cui i più dotati che detengono un qualsiasi potere non sopraffanno i deboli, ma colmano le loro deficienze; in cui si invocano maggiori diritti solo quando si adempiono nel miglior modo tutti i propri doveri; in cui gli errori degli altri non diventano giustificazione dei propri ed invito ad errare, ma incentivo a perseguire un mondo migliore cominciando a migliorare se stessi.
Non è, questa, una comoda concezione della vita; tutt'altro; però è una concezione che ha il pregio di rispecchiare l'ordine naturale delle cose; che non chiude la realtà in schemi fissi sacrificando l'individuo ma, via via, l'adatta alle sue reali esigenze evolutive.
Chi si rivolge a noi, più che la prova della sopravvivenza trova una simile concezione della vita, che è molto di più della certezza che l'essere non cessa di esistere. Chi, invece, cercasse solo tale conferma, o la comunicazione con qualche caro trapassato, perderebbe il suo tempo.
Anzi, vi dirò di più: esorto a diffidare dei medium che si dichiarano capaci di evocare a piacimento i disincarnati.
Acciocché il contatto avvenga non basta che vi sia il tramite: la comunicazione deve essere prevista dall'ordine generale secondo cui si svolgono le cose.
 
Chi conosce la storia dello spiritismo sa che vi sono stati medium che hanno servito da tramite per le comunicazioni di molte entità e non sono essi riusciti a mettersi in contatto con una che, più delle altre, amavano e desideravano sentire.
Noi siamo una delusione per chi avesse tali aspettative. Tuttavia, non possiamo ignorare la dolorosa aspirazione di chi soffre per il trapasso di una persona amata. Con tutto ciò, più che permettere il contatto con essa, invitiamo chi soffre di questo a riflettere sul suo dolore. Naturalmente, parlo nel presupposto che chi mi ascolta sia una persona ragionevole perché, altrimenti, a nulla servirebbe il mio dire.
 
Comincerò il mio discorso invitando a riflettere sul fatto che la vita dell'uomo deve avere uno scopo, che non può essere quello di soddisfare tutti i desideri umani e di pensare o preoccuparsi solo per se stessi.
La vita sociale e di relazione in cui l'uomo viene a trovarsi, gli avvenimenti stessi che gli accadono, il suo stesso modo di reagire agli stimoli, lo inducono a dedicare uno spazio più o meno grande agli altri. E gli altri sono - almeno in principio dell'evoluzione della coscienza - coloro la cui vita in qualche modo si riflette sulla propria, in qualche maniera la condiziona. E un dedicarsi egoistico, quindi, allorché il legame non sia stabilito dall'affetto; ma anche quando l'interesse all'altro è originato dall'amore, non sempre è spoglio di egoismo; anzi, spesso si tratta di amore possessivo.
Il vero amore desidera il bene di colui che si ama anche se ciò si concretizza in una situazione in cui l'amato non si può più avere vicino come prima. Credo che nessuna persona ragionevole possa contraddire tale affermazione.
La vita presenta degli avvenimenti che non sono conseguenza della volontà di alcuno ed altri che, pur essendo conseguenza del comportamento di qualcuno, coinvolgono certi che non vi parteciperebbero se non fosse il caso che li ha messi a tiro.
 
Di fronte a tali eventi si ripropone il quesito che indubbiamente ogni uomo si è posto nel corso della sua vita, e cioè se l'esistenza di tutto abbia un suo significato, oppure se tutto sia un non-senso.
Quelli che non accettano il significato trascendente della vita si giustificano dicendo che non è dimostrato questo significato trascendente della vita; tuttavia, quando la loro esistenza li mette di fronte a dover accettare o no qualcosa di indimostrabile, suppliscono alla mancanza di certezza con la plausibilità offerta da un ragionamento logico. E non si può certo affermare che logico sia pensare che all'origine di tutto quanto esiste vi sia una fortuita circostanza che dal nulla - in senso organico - non solo avrebbe creato la materia e la vita, ma avrebbe soprattutto composto quel codice genetico secondo cui tutto si sviluppa ordinatamente. Cioè, è assurdo pensare che dal caos il caso abbia creato, o quanto meno avviato, il procedere ordinato, ossia l'ordine e il fine.
 
Se, invece, si volesse supplire a tale mancanza di logica pensando che tutto quanto esiste, esiste da sempre - cioè senza origine -, allora ne conseguirebbe che tutto sarebbe eterno, al di là della caducità delle singole forme, e quindi l'esistere sarebbe eterno, al di là della caducità delle singole esistenze: ossia si affermerebbe, implicitamente, ciò che si vuol negare.
Perciò, il negatore del senso trascendente della vita in nessun caso fonda la sua opinione sulla logica, come fa invece tranquillamente quando nella vita deve prendere partito di una cosa inaccertabile oggettivamente.
 
La logica conforta, invece, l'opinione di chi crede che l'esistenza del Tutto abbia un significato trascendente. Non è certo il caso di addentrarci in dispute religiose o filosofiche, che nascono da una simile convinzione; tuttavia credo che si possano accettare, senza scomodare troppo la fede, alcune plausibili affermazioni come, per esempio, che se l'esistenza del cosmo ubbidisce a precise leggi, cioè ha un ordine, lo stesso ordine non può mancare nella vita dell'uomo, elemento di tale cosmo; e che al di là dell'incomprensibile, per noi, significato degli avvenimenti che ci capitano, a cui prima facevo cenno, vi sia un preciso significato, una profonda ragione.
In altre parole: o Dio non esiste, ma è illogico; oppure, se esiste, non può essere dispettoso e crudele. Cosicché quello che si reputa un castigo, una cattiveria della vita, al di là del suo sapore immediato deve nascondere un fine degno della Divinità, cioè un fine di amore e di vero bene per chi lo subisce. Tutto ciò è quanto suggerisce la logica e il buon senso.
 
Allora, voi che siete schiantati dal dolore per la perdita di una persona amata, se siete creature ragionevoli, se veramente amate chi è trapassato, dovete arginare il vostro dolore nel pensiero che la sofferenza che state vivendo ha un senso per la vostra vita, e che la morte di chi amate è un evento necessario al suo vero bene.
Se veramente amate chi è trapassato non potete essere tanto egoisti da pensare che sarebbe stato meglio che il suo bene non si fosse compiuto.
 
Ripeto: tutto questo è quanto una persona di buon senso può accettare senza scomodare la fede, semplicemente seguendo il raziocinio, strumento che appunto è dato all'uomo per fargli capire il senso della realtà nella quale vive.
Se poi, per bontà vostra, credete che la voce che vi parla giunga da quella dimensione di cui prende coscienza l'essere dopo la morte del suo corpo fisico, e se ancora credete che questa voce conosca, se non tutto, almeno parte della Verità, perché non basta essere trapassati per essere nel Vero; allora vi dico, sapendo che mi credete, che la separazione dai vostri cari trapassati è solo per voi, che rimanete nel mondo fisico, perché loro vi sentono e vi vedono in forza del legame amoroso che vi unisce.
Non pensateli quindi con dolore, perché li rattristereste; ricordateli nei momenti in cui erano sereni, nella certezza che li ritroverete, perché il legame creato dall'amore è un legame che non si spezza mai e che, nelle future esistenze, conduce chi si ama a ritrovarsi in amore.
 
Come l'esistenza di chi è trapassato continua, così la vostra deve proseguire a beneficio di coloro che vi sono vicini fisicamente. Se vi sembra che il destino sia stato crudele con voi, avete un motivo di più per non essere crudeli con gli altri facendo pesare su loro il vostro dolore.
 
Ora mi fo' portavoce di un ideale messaggio che tutti i vostri amati, che hanno lasciato il piano fisico, potrebbero rivolgervi. Accoglietelo nella convinzione che corrisponde al loro sentire:
 
« Amore mio, non potermi vedere più fisicamente ti ha lasciato in un dolore che ti fa rifiutare la vita.
Sappi che questa è l'unica cosa che può farmi soffrire, e perciò promettimi che troverai la forza necessaria per reagire e continuare a vivere come quando mi vedevi, mi toccavi, mi interrogavi, ed io ti rispondevo.
Sappi che sono egualmente vicino a te; anzi, più di prima; e che l'amore che ci unisce ci lega indissolubilmente e ti condurrà a rivedermi, riabbracciarmi, riavermi.
Le nostre strade sono solo momentaneamente ed apparentemente divise, ma al di là del velo che ti separa da me, e che dà corpo al romanzo della vita, noi siamo una cosa sola.
Ora tu non puoi più dedicarti a me fisicamente, e se rimpiangi di non averlo fatto in passato più di quanto potevi, promettimi che da ora in poi ti dedicherai di più agli altri a cui sei vicino, ed offrimi quel di più che farai.
 Un giorno, quando tutto questo anche per te sarà compiuto e trascorso, volgendoti indietro nel ricordo tutto ti sembrerà un brevissimo sogno, quasi non vissuto, e solamente la pienezza data dalla consapevolezza di aver pagato un debito, la gioia della comprensione del perché è potuto accadere, la felicità di ritrovarsi quale frutto del tuo dolore, saranno ciò che ne rimane.
   Ti amo.
Per sempre tuo »
                                                                                                                                            DALI

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 7/3/2012 13:35:00
Ciao,
ho letto l'articolo, su cui non esprimo alcun parere perché altrimenti ne traviserei lo scopo. Come l'articolo esprime un'idea, cosí io ho la mia, e non é questo il posto dove esprimerla.

Tuttavia, sará una limitazione mia, l'abitudine a giudicare, il dover catalogare, il non riuscirsi a staccarmi dalla logica stessa, ma vorrei fare una considerazione sull'egoismo, cosi come se ne parla nell'articolo.

Esiste un gesto privo di egoismo?

Il passaggio in cui dice
Citazione:
Il vero amore desidera il bene di colui che si ama anche se ciò si concretizza in una situazione in cui l'amato non si può più avere vicino come prima. Credo che nessuna persona ragionevole possa contraddire tale affermazione.

non viene fatto per (passami l'espressione grezza ma efficace) guadagnare punti karma?
E il bene dell'altro, non é sempre qualcosa che l'altro piú o meno intensamente e coscientemente desidera? Non é forse andare a soddisfare l'egoismo dell'altro (esonerando magari gli aspetti vitali legati alla sopravvivenza) ?

Non riesco a non vedere, se non con la spontaneitá completamente priva di pensiero, un gesto privo di egoismo.
Un genitore cura il proprio figlio perché farlo lo fa stare bene e perché non farlo lo fa stare male.
Ti faccio un esempio, non conoscendoti non so se tu conosca certe sensazioni, ma é molto semplice: chi ha o ha avuto dei bambini piccoli sa che a volte soffrono di stitichezza. Dal momento in cui si rileva questa situazione fino a quando il PIL non viene espulso si ha, sempre come genitori, un profondo senso di disturbo. All'atto della liberazione, ti sembra di esserci andato tu. Dico per davvero.

Purtroppo é un esempio che si presta ad essere preso in giro per via dell'argomento, ma ti garantisco che per me e TUTTI gli altri genitori con cui ci si é confrontati parlando di figli (veri monopolizzatori dell'attenzione), anche quindi dal punto di vista della salute, incluso questo particolare frangente, é una esperienza diffusa e condivisa.

Ora mi chiedo, finche lui non sta bene io non sto bene: sono egoista nel farlo stare meglio? Secondo me, almeno in parte, si.

E se c'é davvero questo egoismo in ogni gesto, come si puó sperare in un miglioramento karmico?


Ciao e buona giornata
VR

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 7/3/2012 17:32:39
autorimosso

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 7/3/2012 17:42:57
Mai mi sognerei di ridicolizzare tale sensazione, che anzi trovo molto tenera. Quanto tu dici si potrebbe inquadrare nell'ambito di evoluzione. Il concetto di amore si applica per prima ai figli, che rappresenta l'amore puro, se inteso nella giusta maniera, poi ai parenti più stretti, poi agli amici, poi ai conoscenti, ed infine a tutti. Ad ogni allargamento della cerchia di persone amate corrisponde un passo avanti nell'evoluzione di ogni entità, quando si raggiunge il livello ultimo, l'amore universale, l'evoluzione sarà compiuta. Quindi l'assonannza che hai con tuo figlio non è che il riflesso di quell'amore puro che prova una persona mediamente evoluta. Non trovo che sia egoismo, se è vero che siamo tutti figli della stessa energia, i riflessi della persona con cui hai più vicinanza amorosa si riflettono anche su di te, e farli passare non trovo che sia assolutamente egoismo. Spero di aver interpretato al meglio il tuo pensiero, poi, ripeto, sono un neofita per questo tipo di filosofia, e quindi potrei anche sbagliare, se questo interrogativo ti interessa hanno anche una pagina Facebook, gli amministratori sono molto diponibili, sicuramente loro potrebbero risponderti molto meglio di me, Ecco il link http://www.facebook.com/groups/101850800148/10150709048630149/?notif_t=group_activity

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 7/3/2012 18:06:32
Ora finalmente so cosa è il PIL :)

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 7/3/2012 18:17:01
eheheh giá, il PIL é fondamentale

grazie per la tua risposta

ciao ciao

VR

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 7/3/2012 18:39:39
vuotorosso, ti sei iscritto il giorno in cui ho compiuto 40 anni.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 8/3/2012 19:32:50
Citazione:

vuotorosso ha scritto:
Ciao,
ho letto l'articolo, su cui non esprimo alcun parere perché altrimenti ne traviserei lo scopo. Come l'articolo esprime un'idea, cosí io ho la mia, e non é questo il posto dove esprimerla.

Tuttavia, sará una limitazione mia, l'abitudine a giudicare, il dover catalogare, il non riuscirsi a staccarmi dalla logica stessa, ma vorrei fare una considerazione sull'egoismo, cosi come se ne parla nell'articolo.

Esiste un gesto privo di egoismo?

Il passaggio in cui dice
Citazione:
Il vero amore desidera il bene di colui che si ama anche se ciò si concretizza in una situazione in cui l'amato non si può più avere vicino come prima. Credo che nessuna persona ragionevole possa contraddire tale affermazione.

non viene fatto per (passami l'espressione grezza ma efficace) guadagnare punti karma?
E il bene dell'altro, non é sempre qualcosa che l'altro piú o meno intensamente e coscientemente desidera? Non é forse andare a soddisfare l'egoismo dell'altro (esonerando magari gli aspetti vitali legati alla sopravvivenza) ?

Non riesco a non vedere, se non con la spontaneitá completamente priva di pensiero, un gesto privo di egoismo.
Un genitore cura il proprio figlio perché farlo lo fa stare bene e perché non farlo lo fa stare male.
Ti faccio un esempio, non conoscendoti non so se tu conosca certe sensazioni, ma é molto semplice: chi ha o ha avuto dei bambini piccoli sa che a volte soffrono di stitichezza. Dal momento in cui si rileva questa situazione fino a quando il PIL non viene espulso si ha, sempre come genitori, un profondo senso di disturbo. All'atto della liberazione, ti sembra di esserci andato tu. Dico per davvero.

Purtroppo é un esempio che si presta ad essere preso in giro per via dell'argomento, ma ti garantisco che per me e TUTTI gli altri genitori con cui ci si é confrontati parlando di figli (veri monopolizzatori dell'attenzione), anche quindi dal punto di vista della salute, incluso questo particolare frangente, é una esperienza diffusa e condivisa.

Ora mi chiedo, finche lui non sta bene io non sto bene: sono egoista nel farlo stare meglio? Secondo me, almeno in parte, si.

E se c'é davvero questo egoismo in ogni gesto, come si puó sperare in un miglioramento karmico?


Ciao e buona giornata
VR


l'amore non ha bisogno di essere pensato o programmato.

L'ego é il flagello occidentale. Il problema é l'ego. chi é l'ego? é l'illusione che cerchiamo per avere un'identità. senza l'ego che ci fa pensare che possiamo essere o siamo qualcuno, ci riteniamo nessuno...
idiozia pura...la ragione per cui ora sto scrivendo in questa discussione é semplicemnte perché sono in cerca di attenzione e di farmi notare per ricevere apprezzamenti ...é frustrante ascoltare i discorsi della gente quando si é in fila alla cassa o mentre si sta fermi ad un semaforo...ma alla fine é la loro evoluzione, é la loro storia, é un passaggio obbligato.

l'ego si insinua in noi e si ciba facendoci dire ciò che vuole o facendoci muovere come vuole... sembra una trama di un thriller, vero?

la lista é lunga a cominciare dalle relazioni amorose...portare esempi dall' america sarebbe come sparare sulla crocerossa... gli aiuti umanitari, le donazioni, piangere ai funerali ...

la mente é l'ego. la mente , mente.
senza pensieri si È.
siediti da solo, chiudi gli occhi e lascia che tu sia.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 9/3/2012 0:58:17
surja ha centrato il punto. Vero è che un conto è saperlo e un conto è metterlo in pratica. A chi non fa piacere essere amato per soddisfare il proprio io? Comunque saperlo è un passettino avanti nella evoluzione, la consapevolezza, l'interiorizzazione di questo concetto è il successiìvo, la messa in pratica, quello successivo ancora

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 9/3/2012 10:13:22
Sono perfettamente d'accordo sulla riflessione a proposito dell'IO, é per quello che ho scritto il pappardone: non vedo, o non riesco a concepire dal mio punto di vista, la possibilitá di staccarsi dalla venerazione dell'EGO attraverso la "rimozione" del pensiero. Nell'esempio che facevo prima non vedo nemmeno io programmazione, ma non posso nemmeno negare che alla fine ci sia un "tornaconto", o benessere per cosí dire.

Sicuramente dipende dalla mia "ignoranza" che peró é detrminata dal pensiero. Sono cose impossibili da inquadrare, e forse proprio perché non vanno inquadrate ma sentite. Ad ogni modo capisco "in generale" lo spirito della questione: per quello vedo la difficoltá nel farlo, di cui la mia puntualizzazione precedente ne é l'espressione

Roberto, oltre il caso di date, portiamo lo stesso nome. Ma a me questi incroci suonano come pure coincidenze e nulla piú (sperando di non deluderti, ma tendo al materialismo numerico )

Ciao e grazie degli interventi.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 9/3/2012 11:38:38
come si sa, più si cerca di eliminare o rimuovere qualcosa e più questo qualcosa si rafforza.
riguardo al pensiero non é questione di rimuovere ma di farlo passare in secondo piano e non lasciarsi più dirigere da esso...la spontaneità, le intuizioni del momento fanno da forza trainante della vita stessa assecondando le situazioni di vita in modo aperto e senza timori...

se si vuole passare alla pratica ed diciamo ... rendersi conto di quando siamo soggiogati dall'ego (il che succede per il 99,99999% del tempo), a mio avviso, si ricorre ad una sola soluzione.

ci si siede in silenzio.

vi ho fregato, hé?

provare per credere!

...abituatevi ad essere osservatori.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 9/3/2012 19:27:48


Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 9/3/2012 19:31:36
@vuotorosso

Citazione:
Roberto, oltre il caso di date, portiamo lo stesso nome. Ma a me questi incroci suonano come pure coincidenze e nulla piú (sperando di non deluderti, ma tendo al materialismo numerico )

Ciao e grazie degli interventi.


Le coincidenze NON ESISTONO, anche se è difficile crederci.





Ciao



Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  roberto__ il 9/3/2012 23:32:52
Citazione:
Le coincidenze NON ESISTONO, anche se è difficile crederci.


Fino a qualche mese fa ero sicuro del contrario, adesso sono sicuro della verità di questa frase. Potrei dire che ne ho le prove. Sono innumerevoli i riscontri che sto testando in questi mesi. E' il proprio karma che ci mette, o ci fa venire in contatto, con situazioni che servono alla personale evoluzione. Come mi ha detto la mia amica, siamo antenne in costante ricezione.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  RedPill il 10/3/2012 11:05:32
Citazione:

roberto__ ha scritto:
Citazione:
Le coincidenze NON ESISTONO, anche se è difficile crederci.


Fino a qualche mese fa ero sicuro del contrario, adesso sono sicuro della verità di questa frase. Potrei dire che ne ho le prove. Sono innumerevoli i riscontri che sto testando in questi mesi. E' il proprio karma che ci mette, o ci fa venire in contatto, con situazioni che servono alla personale evoluzione. Come mi ha detto la mia amica, siamo antenne in costante ricezione.



caro Roberto,
purtroppo invece le coincidenze esistono e molto spesso le cose che ci capitano nella vita sono talmente casuali che spesso non hanno alcun peso nella nostra evoluzione.
Cosa significa "sono innumerevoli i riscontri che sto testando"? cioè potresti fare un elenco di cose che ti sono capitate delle quali è palese l'origine premeditata?

Mi sa che è come quello che sogna i numeri o cose strane e qualcosa che accade il giorno dopo sembra collegato al sogno.
Ma quante volte quella persona ha sognato e nulla è accaduto?

Per la tua raccolta di casi, dovresti essere completo:
ai casi che secondo te hanno una ragione, una causa predisegnata, dovresti affiancare anche tutti i casi ai quali non riesci a trovare un fine, una ragione, o addirittura ai quali puoi attribuire solamente un fine opposto a quello degli altri.

Non a caso è stata elaborata una statistica completa (purtroppo non ricordo dove poterla cercare ma se qualcuno ha tempo e voglia credo la si trovi) sulle guarigioni spontanee (quelle che qualcuno chiama miracolose)

Da sempre queste avvengono in ogni parte del mondo, in merito alle più svariate malattie, senza che la medicina posso dare una spiegazione.

Beh, la statistica dice che confrontando il numero totale dei visitatori dei luoghi "miracolosi" tipo Lurdes, Fatima ecc, con il numero delle guarigioni spontanee riconducibili a quelle visite, si ottiene una percentuale più bassa di quella riferita alle guarigioni spontanee riguardanti persone che non sono state in quei posti o che non credono ai "miracoli".

Ovvero, statisticamente se una persona vuole guarire "miracolosamente", è meglio che stia lontana dai luoghi miracolosi.

Il significato di questo discorso è: il punto di vista influenza sempre l'osservazione. Essere oggettivi è difficile ma è l'unica strada utile per CAPIRE


Peace
RedPill

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 10/3/2012 15:42:27
é sempre valido un qualsiasi punto di vista ...

io vedo la vita anche come una scuola e se l'insegnante ti interroga scegliendoti tra la lista degli allievi, non é per coincidenza...

Tu sei lo spazio in cui tutto succede.
E. Tolle
ognuno ha il suo spazio e a seconda di ciò che circola in quello spazio, si viene a ceare il necessario per fa si che tutto continui a circolare...credo


Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  Al2012 il 12/3/2012 0:04:44
Provo a dire la mia, e per farlo partirei dal termine “evoluzione”:

Io credo nella “evoluzione” che non è l’evoluzione biologica / materialistica, ma è l’ “evoluzione della coscienza”

Che cos’è l’evoluzione della coscienza ?

L’evoluzione biologica è un' osservazione “scientifica” e fatta di ricerca e studi su dati di fatto, ovviamente è così:

Se io guardo il mondo ponendomi sul centro della materia, della tangibilità della sostanza solida.
Guarderò un mondo dove “la Materia” ha il sopravento su tutto.

Se io guardo il mondo vivente come l’assemblaggio di parti biologiche e guardo questo mondo ponendo al centro e all’ apice l’essere umano.
Guarderò un mondo dove “l’Umanità” ha il sopravento su tutto.

L’ evoluzione della “coscienza”, non la vedo come una evoluzione intesa come modifica di un qualcosa in qualcosa di superiore “energetica-mente”.
Non è neanche un “divenire”, perché anche in questo caso passa l’idea di una trasformazione in qualcos’altro.

E’ un “Ritornare” .
Un “ritornare” dopo viaggi di esplorazione e di insegnamento, viaggi di apprendimento “consapevole” …

In un certo senso karma e reincarnazione fanno parte di questi viaggi (o giri di giostra).
Karma può essere raffigurato come un sacco che contiene, chiuso in più scatole, tutto ciò che non abbiamo ancora appreso, di cui non siamo coscientemente consapevoli, e quando si riesce a comprendere il significato e l’esperienza contenuta nella scatola, questa esce dal sacco del karma.

Reincarnazione e tutto cioè che ci appare coscientemente … quello che appare dipende dalla coscienza che guarda e dal punto di vista da cui sta osservando.

L’evoluzione della coscienza è “acquisizione di informazioni” …
per spiegarmi faccio un esempio:

Immaginiamo la coscienza individuale come una goccia d’acqua, che insieme ad una infinità di gocce stanno dentro un oceano.
La particolarità è che queste gocce non si fondono tra loro e neanche con l’oceano, … un po’ come le cellule di un organismo sono separate dall’altre da una membrana.

Se immaginiamo la vita come un oceano di “informazione”, la membrana che separa le gocce (creando “interno”/ “esterno”) è formata dalle informazioni che la coscienza, dentro la goccia, ha raggiunto con consapevolezza.

Il mondo che guariamo è l’immagine che la nostra coscienza è in grado di elaborare

Il mondo che guardiamo è la materializzazione cosciente di forme di energia vibrante che trasportano “inFormazione” che raccolte ed elaborate dalla “coscienza di specie” danno “Forma” materiale ad un tipo di energia.

Ovviamente io non considero la coscienza come un “epifenomeno” del cervello.
Il cervello, ed altro, sono un mezzo di interfacciamento tra “interno / esterno” e parte della membrana che delimita la nostra individualità.
La razionalità che attribuiamo alla nostra massa grigia, è in un attributo della nostra coscienza, così come altri, sono strumenti di ricezione, di osservazione, strumenti utili a percepire determinate emozioni o intuizioni, ….. sono “strumenti” per acquisire informazione e non “fini”

Il “ritorno evolutivo” della coscienza è un viaggio, una serie di viaggi, in cui non è importante la meta finale (che è anche l’inizio), ma è quello che raccogliamo consapevolmente dalle esperienze che facciamo durante il viaggio.

°°°
@ Roberto

Grazie alla segnalazione di un utente (che non mi ricordo se sei tu) un po’ di tempo fa ero entrato nel sito del Cerchio di Firenze … ho ricevuto un ottima impressione ….
Ho letto “Roberto e la storia del Cerchio Firenze77

Ci sono tante cose che dovrei leggere sul quel sito ….

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 12/3/2012 6:35:12
... raccogliere consapevolmente non significa evolvere.
se partiamo con le aspettative di poter evolvere raccogliendo informazioni in grado di farci andare avanti in un discorso spirituale, si può cadere nei trabocchetti che i pensieri ci tendono. il nostro ego é un gran manipolatore e, secondo me, prestare attenzione a questo, é evoluzione di per sé.
in pratica più si elaborano certe situazioni e più si fa entrare in gioco il proprio ego distogliendoci dalla realtà della cosa, dalla propria essenza ...più ci si ragiona sopra e più si usa la razionalità che fa parte del pensiero, della dualità, dell'io limitato.
quindi meno si elabora una situazione di vita e meno ci si avvicina alla sua realtà.
meno si pensa e più si evolve.
meno si usa il pensiero-regista e più si apre la porta della nostra essenza, che é poi quella parte di noi celata dietro la razionalità.

si parla di liberazione: tutti coloro che "cercano" vogliono trovare la liberazione. liberarsi dalle catene che ci legano alla materialità, ai nostri pensieri cattivi, ai nostri giudizi, alle nostre polemiche e controversie .... se si capisce chi o che cosa ci ha improgionati, si trova questa benedetta liberazione...se si capisce che nulla o nessuno ci ha imprigionati, non si ha motivo di cercarla.


Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 12/3/2012 9:55:58
Citazione:

surja ha scritto:
[...]
si parla di liberazione: tutti coloro che "cercano" vogliono trovare la liberazione. liberarsi dalle catene che ci legano alla materialità, ai nostri pensieri cattivi, ai nostri giudizi, alle nostre polemiche e controversie .... se si capisce chi o che cosa ci ha improgionati, si trova questa benedetta liberazione...se si capisce che nulla o nessuno ci ha imprigionati, non si ha motivo di cercarla.


Mah, questi concetti sono gli stessi che quanlunque religione predica, dove invece di "astensione del pensiero" si chiede di avere "fede"; non riesco davvero a vedere differenze tra questo modo di porsi e gli altri. Se togliamo il pensiero, non possiamo nemmeno arrivare alla soluzione di "non pensare" che sarebbe comunque una via ponderata all'inizio. Saró bieco e gretto, ma non riesco a concepire la separazione dell'uomo dal pensiero, mi risulta impossibile. Perché comunque é l uomo che alla fine deve arrivare a questa conclusione, ma come puó riuscire senza pensarci? con la fede? boh, sono concetti che sono piú annodati dei fusilli, e che mi pare vadano in contraddizione con loro stessi. Se poi considero che nella storia umana i meno pensanti sono sempre stati assogettati da chi gli diceva di credere e non chiedersi, mi risulta ancora piú impossibile. Forse che prima di smettere di pensare tutti, dovremmo pensare tutti? Eguagliarci e poi evolvere in massa.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 12/3/2012 10:17:23
@vuotorosso

Forse che prima di smettere di pensare tutti, dovremmo pensare tutti? Eguagliarci e poi evolvere in massa.

Evolvere?

Evolvere in COSA?

Dobbiamo diventare TUTTI qualcos'altro?

SIAMO ESSERI UMANI e, finchè lo rimarremo, saremo soggetti a TUTTE le caratteristiche tipiche di questa condizione.

Molti diventano DISUMANI ed hanno apparentemente SUCCESSO, POTERE, ed ONORI.

E'l'eterna commedia della vita, cambiano gli attori (gli uomini che la interpretano) ma mai la trama.

In questo senso deve essere letto il ragionamento di surja quando afferma:

si parla di liberazione: tutti coloro che "cercano" vogliono trovare la liberazione. liberarsi dalle catene che ci legano alla materialità, ai nostri pensieri cattivi, ai nostri giudizi, alle nostre polemiche e controversie .... se si capisce chi o che cosa ci ha improgionati, si trova questa benedetta liberazione...
se si capisce che nulla o nessuno ci ha imprigionati, non si ha motivo di cercarla.


Ciao

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 12/3/2012 11:14:29
@incredulo
Citazione:

Evolvere in COSA?

Chairamente stiamo parlando di concetti spirituali, non fisici, quindi immagino che si debba evolvere (nell'accezione di migliorare) da quello che siamo ad un livello "superliore": non é questo il fine delle reincarnazioni ?
Citazione:

Dobbiamo diventare TUTTI qualcos'altro?

SIAMO ESSERI UMANI e, finchè lo rimarremo, saremo soggetti a TUTTE le caratteristiche tipiche di questa condizione.

Ti spiego cosa intendo con tutti: se nella razza umana c'é sempre chi pensa a fregarti - provocandoti quindi i pensieri negativi a cui fa riferimento Surja - forse non ci sono le condizioni per realizzare l'ambito passaggio. Ma se TUTTA la razza "evolvesse", migliorasse dalla sua condizione materialista al 100% (e a discapito dell'altro) allora forse si che si potrebbe evolvere, proprio perché il cambiamento riguarda il singolo, mentre l'evoluzione riguarda la specie.
Citazione:

Molti diventano DISUMANI ed hanno apparentemente SUCCESSO, POTERE, ed ONORI.

E'l'eterna commedia della vita, cambiano gli attori (gli uomini che la interpretano) ma mai la trama.

Sono d'accordo su questo, tuttavia la mia osservazione é su come si possa uscire da questa eterna commedia (non é forse un ciclo anche questa? e se fosse questo il limite massimo? sarebbe triste, ma perché non dovrebeb essere cosí ?) distaccandoci dal pensiero. Sono comunque abbastanza certo che dovremmo prima andare ad analizzare cosa intendiamo come pensiero: io lo concepisco in maggior parte come capacitá di osservazione e studio, probabilmente andrebeb interpretato come "motore creatore" ma é quello che ipotizzo leggendo le vostre affermazioni, ed é la massiam astrazione che riesca a dargli.

Ti chiedo un'approfondimento su questa frase:
SIAMO ESSERI UMANI e, finchè lo rimarremo, saremo soggetti a TUTTE le caratteristiche tipiche di questa condizione.

Se ho capito bene, c'é la condizione iniziale (siamo esseri umani) e, come minimo, l'ipotesi di una forma diversa (e finché lo rimarremo): io la risposta che ipotizzo é quella del cambiamento di tutti, non dei singoli, sempre ovviamente a livello spirituale. Tu cosa intendi con il "rimarremo" a cui do siginificato di "non divenire" ?


Citazione:

In questo senso deve essere letto il ragionamento di surja quando afferma:

si parla di liberazione: tutti coloro che "cercano" vogliono trovare la liberazione. liberarsi dalle catene che ci legano alla materialità, ai nostri pensieri cattivi, ai nostri giudizi, alle nostre polemiche e controversie .... se si capisce chi o che cosa ci ha improgionati, si trova questa benedetta liberazione...
se si capisce che nulla o nessuno ci ha imprigionati, non si ha motivo di cercarla.



ci sono due SE nel discorso di Surja
1, se si capisce chi/che cosa ci ha imprigionati -> liberazione attraverso conoscenza
2, se si capisce che nulla ci ha imprigionati -> liberazione attraverso una conoscenza "diversa"

ma quale delle due condizioni, diametrali, é vera?
Citazione:

Ciao


Ciao anche a te e buona giornata
EDIT
peró, per parlando di coincidenze, faccio notare come l'orwelliana citazione nella firma di roberto___ "l'ignoranza é forza" venga, a mio modestissimo parere, suffragata dalle vie proposte da Surja.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 12/3/2012 12:01:38
se i cattolici predicassero questo, si asterebbero nell'etichettare la razza umana ponendo divisioni tra essa.

la questione non é eliminare il pensiero, ma non dipendere da esso... se guardi un albero e pensi "é un albero", ti allontani da ciò che la via spirituale indica come realtà. in quante occasioni il pensiero si intrufola dando un nome o dando aggettivi a situazioni? in tutte, direi...
l'evoluzione, in questo caso, sta nel non giudizio di qualsiasi situazione o di osservare semplicemente.
... non é facile vista la nostra "cultura" del dualismo o con l'educazione ricevuta...
l'essenza umana non giudica, ma noi lo facciamo costantemente e finché ognuno avrà un ego da difendere o da esporre, la vita su sta terra continuerà ad essere complicata e letale.

quindi si, essenzialmente siamo tutti qualcosa altro

no?
allora credo sia lecito porsi la domanda: ma siamo veramente così? possibile che si ricorra a tribunali per pochi spiccioli o per dividersi il tempo da passare coi figli? o che scattino denunce per parole dette o sentite? possibile che i media ci bombardano di culi e tette per ogni cavolata di pubblicità, e poi ci si possa scandalizzare, rischiando multe salate, se si vedono mutande stese ad asciugare? (in america ci sono le ronde apposta per ste cose..)

...

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 12/3/2012 12:07:34
@vuotorosso

Ti chiedo un'approfondimento su questa frase: SIAMO ESSERI UMANI e, finchè lo rimarremo, saremo soggetti a TUTTE le caratteristiche tipiche di questa condizione.

Se ho capito bene, c'é la condizione iniziale (siamo esseri umani) e, come minimo, l'ipotesi di una forma diversa (e finché lo rimarremo): io la risposta che ipotizzo é quella del cambiamento di tutti, non dei singoli, sempre ovviamente a livello spirituale.

Tu cosa intendi con il "rimarremo" a cui do siginificato di "non divenire" ?


Gli dai il giusto significato.

Il TEMPO è illusorio, una illusione molto REALE ma nelle sterminate praterie dove vivevano i nostri antenati questo concetto era sicuramente più CONOSCIUTO.

Oggi misuriamo il TEMPO, ci organizziamo il TEMPO, non abbiamo mai TEMPO.

Intendo che, la condizione di essere umano, è SEMPRE QUELLA in TUTTE le epoche.

L'essere umano ha BISOGNO di aria buona, acqua buona, cibo a sufficienza luce e calore per quello che riguarda la salute fisica e ha BISOGNO dei suoi corrispettivi nel campo spirituale che sono pensieri, sentimenti, comprensione ed AMORE. I pensieri sono impalpabili come l'aria, i sentimenti sono come l'acqua, la comprensione è il cibo dell'anima, gli affetti sono quel CALORE UMANO di cui abbiamo TUTTI bisogno.

Questo per TUTTI gli esseri umani, ricchi o poveri che siano, civilizzati o selvaggi, potenti o schiavi, ESSERE nello stato di UMANO significa questo.

QUESTO è quello da cui ci siamo ALLONTANATI, con il pensiero e con le opere, con la PRESUNZIONE e l'ORGOGLIO.

Il mondo "fuori" è solo lo SPECCHIO di ciò che siamo "dentro".

Tutto questo ci viene spacciato per PROGRESSO ed EVOLUZIONE, ci viene spacciato come NATURALE dalla nostra CULTURA.

ci sono due SE nel discorso di Surja
1, se si capisce chi/che cosa ci ha imprigionati -> liberazione attraverso conoscenza
2, se si capisce che nulla ci ha imprigionati -> liberazione attraverso una conoscenza "diversa"


1, liberazione attraverso COMPRENSIONE
2, liberazione attraverso COMPRENSIONE

La conoscenza aiuta la comprensione ma la comprensione può arrivare anche all'improvviso come una lampada che si accende, ci sono diverse vie e, quella intellettuale non è la più facile.

Comprensione di cosa?

La comprensione che NIENTE ci imprigiona, E' GIA' COSI' non dobbiamo DIVENTARE niente altro da ciò che SIAMO non da ciò che CREDIAMO DI ESSERE.

Uno scorpione non vuole essere diverso da ciò che E' e così l'uomo.

Seguire il proprio istinto significa ESSERE ciò che si E', non dobbiamo fare nient'altro.

Ma QUELLO che ci giudica è FORTE e POTENTE, LUI NON VUOLE PERDERE IL CONTROLLO, troverà sempre qualcosa di sbagliato in noi.

Questo tizio è un FANTASMA della nostra mente ma MOLTO REALE, su questo fantasma il POTERE è capace di convincerci di qualunque cosa, è il suo SERVO.

peró, per parlando di coincidenze, faccio notare come l'orwelliana citazione nella firma di roberto___ "l'ignoranza é forza" venga, a mio modestissimo parere, suffragata dalle vie proposte da Surja.

Secondo me Surja non sta suggerendo l'ignoranza come strumento di COMPRENSIONE, sta suggerendo un atteggiamento di OSSERVAZIONE con SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO, un atteggiamento tutt'altro che ignorante.

Ciao

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 12/3/2012 13:23:09
Citazione:

incredulo ha scritto:


Secondo me Surja non sta suggerendo l'ignoranza come strumento di COMPRENSIONE, sta suggerendo un atteggiamento di OSSERVAZIONE con SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO, un atteggiamento tutt'altro che ignorante.

Ciao


Innanzitutto mi scuso per il "per parlando" scritto sopra, frutto di un lapsus di digitazione

Ok su questa ultima frase, mi sembra la condizione piú vicina a quella che posso concepire.

Citazione:
Seguire il proprio istinto significa ESSERE ciò che si E', non dobbiamo fare nient'altro. Ma QUELLO che ci giudica è FORTE e POTENTE, LUI NON VUOLE PERDERE IL CONTROLLO, troverà sempre qualcosa di sbagliato in noi. Questo tizio è un FANTASMA della nostra mente ma MOLTO REALE, su questo fantasma il POTERE è capace di convincerci di qualunque cosa, è il suo SERVO.

Scusa ma come facciamo ad accorgerci di questo fantasma, quindi diciamo "individuarlo" e poi non fare ( nello specifico il 'pensare") nulla per eliminarlo?

Vuoi dire ceh questo fantasma esiste solo se esiste il pensiero, e che senza di esso muore anche lui?

Ma allora, come faccio a differenziarmi dallo scorpione che, se non erro, secondo le mie minime conoscenze dei tre sostantivi nel topic, é "inferiore" a me?
Che non vuol dire che sia sbagliato se lui, limitandosi a "fare lo scorpione", alla reincarnazione successiva passa ad un livello superiore ( se ho detto fregnacce con questi concetti di livelli, dimmelo pure, ne so davvero molto poco su questi aspetti e queste filosofie)

Ciao

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  Calvero il 12/3/2012 14:08:52
- l'ignoranza è forza - nella logica Orwelliana, è un concetto che vuole indottrinare nell'uomo sotto lo Stato, il sentimento che porsi domande e mettersi in discussione (ancor di prima di mettere in discussione) sarebbe stato un segno di negligenza e di presunzione nei confronti di cosa è gia stato deciso sia il sapere (ho detto - sia IL sapere - il suo significante).

Un plauso a Incredulo e a come sta contribuendo alla discussione. Ora capisco che non avevo capito cosa intendeva lui con l'io e con l'uomo, anche se divergiamo su certi concetti filosofici.

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  vuotorosso il 12/3/2012 14:17:10
Citazione:

Calvero ha scritto:
- l'ignoranza è forza - nella logica Orwelliana, è un concetto che vuole indottrinare nell'uomo sotto lo Stato, il sentimento che porsi domande e mettersi in discussione (ancor di prima di mettere in discussione) sarebbe stato un segno di negligenza e di presunzione nei confronti di cosa è gia stato deciso sia il sapere (ho detto - sia IL sapere - il suo significante).


Si si, questo mi é chiaro: l'ho tirato in ballo solo per il side-topic che si é parzialmente sviluppato sulle coincidenze e che, almeno nelle parole piú che nelle loro accezioni contestuali ai post, mi faceva intravedere un parallellismo.

Ciao

PS
A proposito delle non ne escludo una entro un mesetto

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 12/3/2012 15:46:19
incredulo, il tuo discorso, però, gira attorno all'uomo inteso come sensi, emozioni e corpo...
l'anima non ha bisogno di cibo ... a parte la preghiera e/o il silenzio...

[cito]
Ìl pensiero é l'unico strumento che abbiamo per organizzare il mondo fuori.
ma lo fa talmente bene da renderti incapace di vederlo...il pensiero é uno schermo, non uno specchio. ecco perché si vive in un involucro di pensieri senza essere toccato dalla realtà.

A. de Mello

esiste la meditazione per questo genere di cose...l'oriente ci insegna molto a proposito ...

nel fare nulla si diventa attivi, lo sapevi? starsene seduti ad occhi chiusi in soli é un'ottima occasione per osservarsi. ci si accorge di quanto pensieri passano per la testa e con un po di costanza ci si abitua ad osservare questi pensieri...senza giudizi, solo osservare. l'apprendimento all'osservazione é l'acchiappafantasmi per eccellenza...

ora pongo un quesito (preso spunto da quanto letto sullo scorpione): vi sono molti animali estinti e molti altri in via d'estinzione. significa che la reincarnazione sta prendendo una svolta definitiva? significa che in futuro non esisteranno più animali perché si reincarneranno tutti in uomini? ... estinzione del karma?


Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 13/3/2012 12:34:00
@surja

incredulo, il tuo discorso, però, gira attorno all'uomo inteso come sensi, emozioni e corpo... l'anima non ha bisogno di cibo ... a parte la preghiera e/o il silenzio...

Sì surja, l'uomo è ANCHE sensi, emozioni e corpo, attraverso anche questo l'anima fa esperienza, negarlo non serve, sminuirlo neppure.

Sedersi, rendersi immobili mentre tutto scorre, aiuta a prendere coscienza di altre informazioni, rendendo evidente l'illusorietà dei sensi ma uno degli errori più comuni di aspiranti "guru" è proprio NEGARE ciò che lega ed inchioda l'uomo alla terra bollandolo come "inferiore", "impuro" come "errore" da correggere.

L'anima ha bisogno di cibo, proprio come il corpo e tu hai citato due fra gli alimenti preferiti.

Ciao

Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  surja il 13/3/2012 12:52:29
stavo riferendomi al karma ed all'evoluzione.
se si tira in ballo la spirituallità, il che é necessario per allacciarsi al discorso, la fisicità e i sensi passano in secondo piano.

siamo saltati in discorsi che non hanno a che fare con le abitudini della vita quotidiana ed é logico o automatico, che non si afferri il discorso appieno ed é quindi comprensivo che si giudichi secondo le proprie convinzioni. non esistono dunque aspiranti guru, ma semplicemente il dire di pensieri legati alle proprie convinzioni sulla spiritualità legati al karma ed all'evoluzione... ho seguito personalmente questa srtada per un po' e ti dico che tutti i santi giorni ero incavolato nero con tutto e con tutti...ma non ero io, era il mio io che si sentiva messo alle corde non potendo più sfoggiare sé stesso...ora pensa questa stessa cosa che succede ai potenti della terra..

l'illusione dei sensi, quindi non deve essere corretta?

trovo sia inutile studiare per anni diventando cuochi...a cosa porta il trionfo del gusto?

trovo sai inutile investire buona parte della propria vita per un mestiere che guardi l'estetica, come il parrucchiere, lo stilista ecc... si investe tempo per apparire agli altri ciò che in realtà non si é...

e perfino quando li vedo correre, magari tra lo smog cittadino, penso che sia tempo sprecato ...quanti sforzi e quanto soldi si spendono per il corpo ...

quanto tempo, invece, si investe per scoprire quella cosa che non si riesce a spiegare ma che ti fa ricercare delle risposte convinto che siano di vitale importanza ...

preferisco l'illusione rivolta alla spiritualità, allora. fuori dal mondo ma dentro di me.


Re: Karma, reincarnazione, evoluzione.

Inviato da  incredulo il 13/3/2012 13:09:53
@surja

preferisco l'illusione rivolta alla spiritualità, allora. fuori dal mondo ma dentro di me.

trovo sia inutile studiare per anni diventando cuochi...a cosa porta il trionfo del gusto?

L'ego è sfuggente, quando si crede di averlo sconfitto non ci si accorge che si è solo riciclato.

Meno male che c'è gente che studia per cucinare perchè E' un cuoco.

Essere un cuoco non vuol dire FARE il cuoco.

Meno male che c'è gente che studia per diventare medico perchè E' un medico

Essere un medico non vuol dire FARE il medico.

Grazie a persone che SONO ciò che SONO la vita è migliore PER TUTTI.

E' un vero piacere mangiare una pizza di Notturno perchè fatta con passione, sicuramente sarà SPECIALE.

E' una vera sorpresa vedere gente che sa GUARIRE gli altri perchè è una sua passione.

Così come è bello ascoltare le esperienze personali di surja, a lui piace rimanere costantemente fuori dal mondo.

Ciao

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