Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  mangog il 4/11/2011 7:37:12
Citazione:

Notturno ha scritto:
Mangog, è più di una volta che ti sento dire che i guai dell'Italia vengono dallo stipendio dei macchinisti.

Mi spieghi che cosa c'è o c'era di così pazzesco nel loro stipendio, per favore?


I ferrovieri, e soprattutto i macchinisti, hanno goduto di privilegi enormi a livello salariale. Sapevano che bastava scioperare un paio di orette e tutte le loro rivendicazioni venivano esaudite. I macchinisti in particolare erano arrivati ad ottenere un salario conteggiando i turni o le frazioni di turno. Cioè, se un macchinista lavorara 30 minuti del turno successivo in busta paga non si ritrovava corrisposto il lavoro dei 30 minuti di extralavoro ma il completo turno extra.
In pratica riceveva un doppio salario lavorando solo 30 minuti extraturno ( il meccanismo nel dettaglio non lo ricordo )
Mi riferisco ai macchinisti perchè sono il paradigma vivente che non sempre lo stato "vien solamente per nuocere " considerando che per vaste fasce della popolazione il nostro governo ( debole con i forti e forte con i deboli, corrotto e schifoso ma con tanti generoso) è stato soltanto fonte di privilegi.
Questi macchinisti e ferrovieri inoltre avevano la faccia di bronzo ( o da culo ) di far finta di essere contro a qualsiasi governo ( forse non si accontentavano del semplice "calad di braghe" dei vari governi..... come si sa l'ingoridigia è una brutta bestia )
Tutti i privilegi elargiti dalle ferrovie sono un TITOLO DI SCATO IN SCANDENZA NEL 2012.

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  redribbon il 4/11/2011 0:50:14
Citazione:

ivan ha scritto:
Sempre il punto di vita di Travaglio sulla beatificazione :


A minuti 6 quanto ci è costato un certo modo di fare politica.

Se oggi un ministro parla di strani uccelli che volano bassi link et similia link "misure da economia di guerra" , forse quel volare ha origini lontane.

E cose che hanno radici profonde ovviamente sono difficili da estirpare: link poco gratificante classica .



e che vuoi farci? la corruzione, come l'evasione fiscale, esiste ed esisterà sempre fintanto che esiste il denaro. Quelle vanno messe in conto nell'amministrare un paese, si può solo limitarle.
Mi ricordo di ciò che raccontò un grande giudice italiano, Gherardo Colombo, ad un documentario di blu notte:
parlando (non ricordo con chi) con qualcuno, questi gli chiese:
-ma lei quanto crede di aver scoperto, con tangentopoli, del sistema della corruzione?
E Colombo rispose:
-ma non saprei, forse un 20-25%?
e l'altro:
(ridendo) eh figuriamoci, meno meno, molto meno
Faceva inoltre notare Di Pietro che la metà dei soldi della maxi-tangente enimont non si sa dove sono finiti


Ma il problema non nasce così, parlare oggi di Craxi è un modo subdolo per non parlare delle vere questioni,
intanto sono convinto che ci sia stata, fin dagli anni 90 una volontà politica (forse partita dai super-ricchi occidentali) di peggiorare la situazione economica dei popoli del mondo, non so bene con che scopo, se per tenere la gente alla cinghia con intento controrivoluzionario, se per limare la classe media come pura e semplice lotta di classe.

altrimenti non si spiegano una serie di situazioni che sembrano fatte apposta per distruggere il tessuto economico-sociale, che neanche il più imbecille dei politici si sognerebbe mai di appoggiare, senza un interesse politico latente.
penso sia a tutta la merda arrivata con la finanza, un esempio sono le migliaia di imprese fatte fallire con i derivati (sembra uno strumento creato apposta per portare al fallimento)
http://www.disastroderivati.it/ultimominuto.htm

sia alla situazione oggettiva del mondo del lavoro che è insostenibile,
sia per i lavoratori precarizzati, in quanto tali, e con una spaventosa perdita di potere d'acquisto che si traduce in una diminuzione della "domanda" nel mercato, il quale quindi non può che diminuire,
sia per le imprese medio-piccole che non possono resistere, nè dare lavoro, faccio un esempio:
da queste parti un operaio costava all'imprenditore, finchè c'era la lira, 1.800 milalire mensili, oggi costa 2.200 euro! peccato solo che per un impresa che non vende al dettaglio i prezzi dell'incasso sono sempre i soliti (con un modesto aumento del 10-15% per gli anni passati) di quando c'era la lira, e non può permettersi di alzarli oltre altrimenti non riceve più ordini,
inoltre il lavoro è pure calato rispetto a quando c'era la lira,
in queste condizioni anche le 1.800 milalire sarebbero pesanti, ma tutto sommato sopportabili, i 2.200 euro sono pura follia, quali piccole imprese sono in grado di assumere con questi costi da malati mentali?
di nuovo, sembra un sistema criminale fatto apposta per far fallire le imprese medio-piccole.

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  Notturno il 3/11/2011 15:45:15
Mangog, è più di una volta che ti sento dire che i guai dell'Italia vengono dallo stipendio dei macchinisti.

Mi spieghi che cosa c'è o c'era di così pazzesco nel loro stipendio, per favore?

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  ivan il 3/11/2011 4:58:45
Sempre il punto di vita di Travaglio sulla beatificazione :



A minuti 6 quanto ci è costato un certo modo di fare politica.

Se oggi un ministro parla di strani uccelli che volano bassi link et similia link "misure da economia di guerra" , forse quel volare ha origini lontane.

E cose che hanno radici profonde ovviamente sono difficili da estirpare: link poco gratificante classica .

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  redribbon il 3/11/2011 4:03:26
Citazione:

ivan ha scritto:



Il punto di vista di Travaglio :



link video



ma che cavolo dice?
Non credo proprio sia colpa di Craxi se molte aziende hanno chiuso, e stanno chiudendo,
così come non credo proprio sia colpa di Craxi se il pil italiano si è abbassato dall'introduzione dell'euro http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_interno_lordo#Crescita_percentuale_annua_del_PIL_in_Italia
in particolare,
" Nel 2000 il Pil pro capite in Ppa dell’Italia si collocava al di sopra della media dei paesi Ue15 e della Francia. Tuttavia, la crescita economica sperimentata dal nostro Paese, la più bassa d’Europa, ha comportato che nel 2009 l’Italia si trovasse sotto la media Ue15, e appena sopra quella Ue27. Nell’intervallo considerato, oltre alle crescite consistenti che caratterizzano la generalità dei paesi di nuovo ingresso, all’interno dell’Ue15 si distinguono le performance di Grecia (+36,9 per cento), Lussemburgo (+36,8) e Spagna (+31,4)."
http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94


Il debito è fatto ad arte dagli sguatteri dei banchieri (i politici) per non estinguersi mai :
http://www.mednat.org/finanza/padroni_euro.htm
sia Ciampi che Padoa Schioppa, che Travaglio ricorda positivamente, sono tra i massimi corresponsabili della situazione attuale,
se siamo in situazione pre-argentina la colpa è anche loro.

Da notare come tra le tante, le miriadi, di cose dette su questa "crisi" che nessun politico abbia neanche sfiorato i due maggiori responsabili:
1) l'fmi, la banca mondiale, e la bce, che è un organismo privato, non è pubblico, ed agisce solo nell'interesse di un ridotto numero di privati
2) le multinazionali e i criminali accordi del WTO,
che hanno tolto lavoro agli italiani facendoli andare in miseria

la situazione andrà sicuramente peggiorando se non si inizia ad eliminare, intanto, quelle tre nefaste istituzioni,
poi occorrerebbe spezzare le reni alle multinazionali, impedendo in ogni modo legale la delocalizzazione della produzione ed imponendo paletti stringenti sul valore sociale che devono avere,
e chiudere i rubinetti a quanto è possibile della finanza.

ma non verrà realizzato niente del genere, i politici continueranno a sparare le cazzate che sentiamo tutti i giorni nei media perchè, essendo fondamentalmente corrotti, vogliono preservare il marcio sistema americano tendente a disgregare i popoli lasciando un gruppetto di super-ricchi e la maggior parte poveri,
si vede che la classe media gli stava antipatica...

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  ivan il 8/10/2011 18:55:50



Il punto di vista di Travaglio :



link video

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  benitoche il 8/10/2011 18:32:19
Il teorema Craxi è per la massa,ad uso e consumo di chi ha voluto impadronirsi del nostro Paese

Ti rammento solamente che Craxi non potè nulla se non combattere l'inflazione,se vendi i Bot al 18% questi interessi faranno lievitare sconsideratamente il debito;fù chiesto,da questo ultimo grande statista,la differenziazione tra debito interno(allora il debito era quasi solo interno)e debito estero,ma ahimè,a quei tempi, conveniva a molti far passare l'Italia come un Paese gestito sconsideratamente

Ma tu queste cose le sai già,lo fai apposta lo so,mio piccolo aspirante Travaglio

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  ivan il 8/10/2011 16:49:32
Sarà lo stesso Bettino che quando stava al governo il debito pubblico in pratica è raddoppiato ?

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  benitoche il 8/10/2011 14:42:29


Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  Ciaula il 6/10/2011 10:49:35
Citazione:

PikeBishop ha scritto:

Il punto e' che, come l'articolo fa notare, un debito di quelle dimensioni e' inestinguibile. E' inestinguibile l'interesse, lasciamo perdere il capitale.

Inoltre finche' lo Stato potra' indebitarsi lo fara' sempre di piu'. E chi lo ferma????



Hai condensato molto bene in due parole il senso di fondo del pezzo...

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  mangog il 6/10/2011 9:43:36
Che scoperta dell'acqua calda quella dell'equivalenza del debito pubblico con l'interesse privato.
La pensione vera del falso invalido è un interesse molto privato.
I contratti dei macchinisti delle ferrovie erano un interesse molto privato
Le consulenze finte o gonfiate sono privatissime.
Di pubblico ci sono le tasse .

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  Cleaner il 6/10/2011 9:25:48
Il quadro completo della situazione si può riassumere brevemente con una semplice, e triste, formula:
DEBITO PUBBLICO = INTERESSE PRIVATO

Chi sperpera denaro pubblico è,o ha forti legami,
lo stesso che per vie più o meno traverse trae profitto dal prestare denaro privato per ripianare i debiti contratti dagli stati .

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  PikeBishop il 6/10/2011 6:27:47
Citazione:
Una vita a lavorare per trovarsi in vecchiaia con un pugno di mosche in mano.

Non e' quello il punto: lo schema di Ponzi delle pensioni era gia' chiaro (almeno a me) da 40 anni che non sarebbe potuto durare.

Il punto e' che, come l'articolo fa notare, un debito di quelle dimensioni e' inestinguibile. E' inestinguibile l'interesse, lasciamo perdere il capitale.

Inoltre finche' lo Stato potra' indebitarsi lo fara' sempre di piu'. E chi lo ferma????

Re: La follia del debito pubblico.

Inviato da  ivan il 6/10/2011 2:46:04
Come e quando si è formato il nostro debito pubblico: link

In pratica si è formato nel decennio 1980-1990 e si è consolidato nei due decenni successivi.

E bravi ai nostri politici.

Ma tranquilli, pare che la colpa, come al solito, sia del maggiordomo:

L'esperto dice che bisogna intervenire sulle pensioni

Ed in fatti sono intervenuti sulle pensioni:
Link articolo "ecco chi sarà senza pensione"

Una vita a lavorare per trovarsi in vecchiaia con un pugno di mosche in mano.

Bella prospettiva.

La follia del debito pubblico.

Inviato da  Ciaula il 5/10/2011 23:13:41
Oggi facciamo una specie di esperimento:vi butto lì un numerone e voi dovete provare a leggerlo correttamente al primo colpo e senza starci a pensare.
1.935.300.000.000.
Dite la verità,di primo acchitto non si riesce a dire quant'è...Bisogna un attimo contare gli zeri e guardare i punti;dopo un primo smarrimento si arriva a capire l'entità di quella lunga serie di numeri:
millenovecentotrentacinquemiliarditrecentomilioni.
Anche a leggerlo così non è che sia così agevole,vi pare...?


Ad ogni modo,il numerone in questione è il mastodontico dato del debito pubblico italiano.Si tratta di un numero che difficilmente riusciamo a relazionare con un oggetto,come facciamo ogni volta che pensiamo ad un valore economico.Istintivamente tendiamo a confrontarlo con qualcosa di cui conosciamo già il valore,in modo da capire quale sia la portata di quella cifra.



Se dico 50 mila euro,qualcuno penserà ad una berlina tedesca di alta gamma;qualcun'altro all'anticipo del mutuo per la casa;qualcun'altro ancora ad un pezzo di terreno che vorrebbe acquistare.
Realizziamo la valenza di un numero o somma di denaro confrontandolo con qualcosa di concreto che conosciamo.


Se però ti mettono davanti il saldo del debito pubblico è impossibile realizzare concretamente di quanto si stia parlando.Così mi capita di notare,parlando con amici e conoscenti dell'attuale crisi,che la maggior parte della gente sottovaluti o sottostimi la valenza del nostro debito.
Ragion per cui,se provi a spiegargli che,per una serie di ragioni,buona parte di quel debito dovremmo pretendere che sia non riconosciuto(e quindi non pagato),ti guardano come un pazzo.


"I debiti vanno onorati",ti dicono;"come si fa a non pagarli",si chiedono attoniti;"si recuperi l'evasione e aumentino le tasse a chi ne paga poche",arguiscono sicuri di sè.
Posto che sull'ultima soluzione sono perfettamente d'accordo,mi sembra che sfugga ai più la portata reale dei numeri che si pretende dovremmo rimborsare.E questo perchè non gli viene posto davanti nessun numero o comparazione intellegibile che possa fargli capire di cosa parliamo.


Allora proviamoci.


Cari amici,il valore del nostro debito pubblico è:

3 volte il valore dell’intero patrimonio immobiliare privato Italiano.Cioè è tre volte maggiore di quanto valgano tutte assieme le vostre case,terreni,capannoni,garage ecc.
8 volte il valore di tutti gli immobili dello Stato Italiano.Cioè palazzi,uffici,scuole,università,ospedali,terreni demaniali ecc.
Visto così inizia ad avere un senso più concreto.Ma voglio provare a rendere l'idea attraverso un altro modo.
Continua a leggere: http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/10/la-follia-del-debito-pubblico.html

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