La frustrazione è in effetti ai massimi livelli da quando il Web ha cominciato a privarsi di pezzi importanti
parlo del Web perché è il mio campo di battaglia
La matematica è fatta per gli autistici e i disadattati
Ognuno combatte le sue crociate
Merio ha scritto:
Forse ho capito...
Dimmi se sbaglio...
In pratica quello che pensi riguarda alla Scienza risulta dal punto di vista della "ciccia"...
faccio un salto quantico, ma anche no... se guardiamo all'ultimo secolo abbiamo che tre grandi fedi/religioni/sistemi politici hanno plasmato il nostro tempo...
Fascismo/Nazismo/Comunismo...
La realtà però è che tutti alla fine si sono dimostrati ELITISMI...
Il comunismo è rimasto del tutto inapplicato... una cosa ideale diciamo...
E pure per la scienza si può fare un discorso simile?
In effetti è possibile farlo... vedasi monopolio della scienza medica, energetica, pedagogica etc...
Pertanto il famoso metodo scientifico non è mai stato applicato in realtà, forse ai suoi albori... adesso però abbiamo una specie di metodo scientifico fake dove si può discutere solo all'interno del recinto della scienza di regime?
Ho centrato il problema?
Perchè se magari viaggi su altri livelli magari non riesco ad afferrarli...
Tanto siamo tutti qui per imparare...
Pertanto il famoso metodo scientifico non è mai stato applicato in realtà, forse ai suoi albori... adesso però abbiamo una specie di metodo scientifico fake dove si può discutere solo all'interno del recinto della scienza di regime?
Ho centrato il problema?
Toh, un altro frustrato.
Da quando le smentite di temponauta sono scientificamente corrette?
Puoi riportarmi un esempio? A me sembra che abbia sempre e solo sparato cavolate prive di alcuna prova. Ad esempio, nel topic Ius solis ius sanguinis ha affermato che l'unico motivo per cui la fisica si poggia sulla relatività è perché Einstein era ebreo. Ti sembra un'affermazione degna di una persona capace di argomentare scientificamente?
Oppure, di recente aveva sparato qualche cavolata sui bosoni a spin 2. Nonostante abbia argomentato per filo e per segno con tanto di riferimenti controllabili, mi sono sentito "Hai ben argomentato, tuttavia continuo a pensarla come mi pare benché non ci sia alcuna prova a sostegno della mia tesi". È un'argomentazione lodevole?
Tra l'altro, sono curioso: perché mi ritieni inutile? Provo ad anticipare la risposta: sono un seguace della scienza ufficiale. E te ritieni di conoscere veramente ciò che dice la scienza se prendi a riferimento temponauta?
E per chiarire, se vai a leggere i commenti troverai persone che affermavano l'esistenza di un tunnel da Ginevra al Gran Sasso per farci passare i neutrini. Ridere (giustamente) della Gelmini è consentito, ridere di un povero utente di questo forum no? Forse anche te pensavi che ci fosse un tunnel e ti sei sentito chiamare in causa?
Porca miseria, ho letto ora che consideri temponauta un maestro. Mi sono ribaltato dalla sedia!
Allora si spiega tutto. Un altro ignorante cronico e pazzoide.
Invero, è lo scientismo che domina il nostro tempo...
IMHO...
Calvero ha scritto:
Citazione:
Ho già dato a temponauta dell'ignorante e del pazzoide quando ancora era iscritto. Nulla di nuovo, oltre al fatto che, sebbene il "pazzoide" può essere effettivamente un attacco, ignorante in campo scientifico non è un attacco ma una constatazione.
Lord, non scrivere stronzate. Che non sei così giovane del Forum. Anche io ho attaccato Complo in ogni salsa, ma se devo lamentare qualcosa della sua "filosofia" adesso, ora che è stato espulso, lo faccio senza inverdire gli attacchi. Non dirmi che devo spiegarti che è possibile farlo in maniera corretta, penso puoi fare di meglio; e aggiungici anche che - così - l'atteggiamento cronico è il tuo. Non ti fa onore.
Citazione:
Sul discorso che la scienza è inutile e deleteria, l'hai buttata di fuori. Completamente. Conoscere e sapere è inutile?
Che fai, il debunker con me?
Conoscere e sapere - è univocamente un percorso ossequioso e osservante dei metodi? (giusto per giocare al tuo gioco dialettico eh ... bada che ti fai male con me, se parti con questi giochetti)
Citazione:
Se hai critiche serie da fare ne possiamo tranquillamente parlare. Invettive del genere sono idiote.
Tranquillamente ne sto parlando e la critica è serissima.
Citazione:
Perché, anche da parte tua, tanto astio verso la scienza?
Perché chi se la tira oltre ad essere deleterio ed elitario, nonché congenitamente arrogante sui presupposti della Natura e della Natura umana, è obiettivamente cosa spregevole, riprovevole, ingannatrice e propagandistica.
Ho già dato a temponauta dell'ignorante e del pazzoide quando ancora era iscritto. Nulla di nuovo, oltre al fatto che, sebbene il "pazzoide" può essere effettivamente un attacco, ignorante in campo scientifico non è un attacco ma una constatazione.
Sul discorso che la scienza è inutile e deleteria, l'hai buttata di fuori. Completamente. Conoscere e sapere è inutile?
Se hai critiche serie da fare ne possiamo tranquillamente parlare. Invettive del genere sono idiote.
Perché, anche da parte tua, tanto astio verso la scienza?
Calvero ha scritto:
Citazione:
Allora si spiega tutto. Un altro ignorante cronico e pazzoide.
Te non puoi attaccare chi non può replicare. Punto. Questo è quanto, scientifico, visto che è cosa che ti appassiona.
Allora si spiega tutto. Un altro ignorante cronico e pazzoide.
Doryphoros ha scritto:
Citazione:Scusate, ma alcuni passaggi (dei commenti) sono esilaranti.
Vabbe che con Temponauta bannato è' facile dire quello che si vuole senza essere smentiti. ma che c'avrai da ridere, piccolo inutile scienziatino...
tanta tristezza
Scusate, ma alcuni passaggi (dei commenti) sono esilaranti.
ivan ha scritto:
Ci puoi sempre erudire.
Diceva il poeta " Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e conoscenza"
O della struttura fine degli spettri atomici et similia.
Gli spettri atomici e molecolari hanno un ruolo fondamentale nell’economia moderna e per usarli con profitto non c’è ne bisogno di ricorre alla relatività, basta ed avanza il modello classico (L’NMR, che lavora e funziona proprio sugli spin e il loro rilassamento è descritto benissimo dal modello classico) .
Andiamo al dunque: l’hamiltoniana è un po’ come il minestrone: piu’ spezie e condimenti ci metti, meglio viene.
La sostanza è questa: il vero hamiltoniano di un dato sistema non lo conosce nessuno e di conseguenze nessuno conosce la vera ed esatta funzione d’onda di un dato sistema e quindi nessuno può calcolare in maniera esatta, attraverso la funzione d’onda che si ricava dalle equazioni differenziali poggiate sull’hamiltoniano, le osservabili di un dato sistema.
Quel che possiamo fare è partire con un hamiltoniano “tentativo” e vedere, nel caso sia risolvibile in un qualche modo, se fornisce una descrizione accurata del fenomeno in esame (ad esempio una lunghezza di legame); quel che si fa è di aggiungere man mano dei “pezzi” all’hamiltoniano per cercare di ottenere un modello che descriva meglio il fenomeno in esame.
E la cosa non sempre va a buon fine: in alcuni casi l’aggiunta di pezzi migliora la descrizione del fenomeno, in altri casi no .
Ora il fatto che l’aggiunta di alcuni pezzi ad un dato hamiltoniano migliori la descrizione del fenomeno è ovviamente cosa buona e giusta e fonte di salvezza ma purtuttavia non sufficiente per “cantare vittoria” nel caso in questione perché la faccenda ricorda tanto la faccenda, appunto, del buon texano che dipingeva i cerchi intono ai fori di proiettile sul muro del granaio: “ecco vedete ho aggiunto questo pezzo alle equazioni base e i risultati sono questi quindi einstein ha ragione” equivale a “ecco vedete , questi sono i fori e questi sono i cerchi”.
La cosa vi sembra peregrina ? Leggete qui: [url= http://www.giornalettismo.com/archives/538785/la-stella-che-ti-spiega-einstein/] La stella che ti spiega Einstein 11/10/2012 - Così la scoperta di So-102 ha si è rivelata un test per la teoria della relatività[/url]
C’era un forum su un sito, di cui ho purtroppo perso il link (e probabimente adesso quel sito non c’è piu’) in cui si parlava di come aumentare le chances di successo di un articolo scientifico: la sostanza era che bastava citare Einsetein e dire che i dati e il modello erano in perfetto accordo con le teorie del medesimo.
Questo è lo scenario odierno: o sei con la “versione ufficiale” o sei fuori sic et simplicter. Dopo darò un esempio caldo caldo di rotativa.
Detta così sembra inattaccabile: “i conti tornano” viene detto nella parte finale di “Brancaleone alle crociate” e ognuno può andare tranquillo per la sua strada
Ma appunto, è qui il trucco: in “tutto quadra” sic et simplicter e l’argomentazione pare convincente.
Appunto sembra convincente ma non lo è; non lo è per il semplice motivo che questi conti non vengono illustrati: vediamoli questi conti ma soprattutto vediamo le relative evidenze sperimentali.
La faccenda è molto semplice: vi è un luogo, una bella città chiamata Einsteiniana dove credono che al variare e della velocità di un corpo la massa del corpo stesso aumenta o diminuisce.
Ora al malcapitato visitatore forestiero che obbietta che la massa è la misura del numero di particelle che compongono un dato oggetto occorre pur dare una risposta inattaccabile, a prova di complottista domenicale, hai visto mai che quel malcapitato forestiero al ritorno al paese suo dica male della bella cittadella .
Compensare la pressione del pari prima di tutto, questo è l’importante, perché la pressione dei vicini può far crollare le mura della bella cittadella.
E la risposta che viene data è semplice: la massa non è piu’, come lo è sempre stato, una misura, una stima del numero di particelle che compongono un dato oggetto, no, non piu’, adesso
è una misura della sua resistenza all’inerzia, è una misura, una stima di quanto si ostini un dato oggetto a stare fermo (cosa origini poi questa ostinazione a stare non è dato saperlo; al di fuori delle mura di Einsteiniana dicono che piu’ particelle ci sono piu’ olio di gomito devi usare per spostarle).
Tutto qua , basta cambiare la definizione di massa e il problema è risolto: la massa . E’ un po’ come la storia dell’atrazina nella falda padana alcuni decenni fa: basta alzare il limite, dov’è il problema? Basta cambiare la definzione, dov’è il problema ?
Ovviamente l’agronomo, che generalmente ha che fare con particelle che o ci sono o non ci sono, indipendentemente dalla velocità e dal sistema di riferimento, non può andare all ‘industria chimica – posta a scanso di spiacevoli equivoci invendibili sul mercato ben al di fuori delle mura della cittadella prestigiosa - e dirgli “mi servono dieci unità d’inerzia di azoto ammoniacale” perché se così facesse lo manderebbero via a male parole; l’agronomo deve così rinnegare così la sua cittadinanza alla prestigiosa cittadella e dire “mi serve un chilo di solfato di ammonio al 21% di azoto che le devo dare a questa pianta qui che è un po’ ingiallita e il macchinario di Dumas qui presente dice che ha contato pochi atomi di azoto nelle sue foglie”.
O anche del portare il discorso su un pendio scivoloso (chi vorrebbe mai scivolare in un burrone senza NMR, senza TAC, senza RX etc etc ? ) .
Tutte le apparecchiature medicali vengono costruite e soprattutto usate da persone che non hanno mai ricevuto una sola virgola di formazione in termini di teoria della relatività.
Avete mai visto esposto in un ambulatorio medico qualcosa del tipo “ … ha partecipato al corso di teoria della relatività tenutosi in … “ ?
Grazie per il link.
Purtuttavia è sempre la stessa storia: ma perché non spieghi con parole tue ?
O anche che certe affermazioni sono per noi inverificabili: chi di noi può andare lassu’ a 100 km di altezza e vedere nascere i muoni e vederli cadere giu’ dalla loro culla con una natura matrigna che allunga la loro prematura agonia ? (Questa è la sintesi della storia dei muoni: l'allungamento della loro prematura agonia; ossia una cattiveria e/o una tragedia ; Stan Lee cosa hai fatto ...).
E anche questo è una nota dolente: dato un dato, appunto, fenomeno non si cercano spiegazioni alternative; le spiegazioni devono essere per forza coerenti con gli usi e costumi della bella cittadella, punto.
Non mi sono piegato bene, evidentemente, visto che si continua glissare il problema ricorrendo al sofisma dell’esperto anonimo (o anche del “in laboratorio di fisica nucleare si può dimostrare che“).
Ripeto: la domanda è semplice: dov’è il certificato di taratura o collaudo o di idoneità all’uso che dir si voglia dell’apparecchio usato da Michelson e Morley?
Ancora una volta non mi sono spiegato bene.
Ripeto, se nel buio mondo dei pipistrelli nascesse un Albert quale “C” userebbe nello sviluppo delle sue teorie ? Il capotreno pipistrello cosa userebbe per comunicare con il pipistrello macchinista ? Cosa ne dedurrebbe il pipistrello Albert ?
Gli esperimenti di Einstein riguardanti i cosiddetti "treni di luce" erano esperimenti mentali.
Tuttavia, ripeto: non ti piacciono gli esperimenti di allora? Te ne propongo uno io ora.
Prendi una lampada ad idrogeno, la accendi e ne osservi lo spettro con una opportuna apparecchiatura. Se l'apparecchiatura non ha un grande potere risolutivo, vedrai una serie di righe colorate isolate. Se invece tale apparecchiatura è abbastanza "raffinata", vedrai che alcune righe sono in realtà sdoppiate (struttura fine delle righe spettrali dell'atomo di idrogeno). Fai le opportune misure del caso.
Passiamo alla teoria. Prendi l'hamiltoniana dell'atomo di idrogeno e vi introduci i primi effetti relativistici (interazione spin-orbita). Fai i conti e vedi come effettivamente la struttura "energetica" delle transizioni dell'atomo di idrogeno si suddivida in strutture più fini. Vedi anche che i conti sono in perfetto accordo con le misure sperimentali sopra condotte.
Questo ti piace di più?
Oppure: prendi un elettrone e lo acceleri con un acceleratore circolare. Vedrai come la perdita di energia persa per radiazione ad ogni giro è di molto superiore a quella calcolata classicamente. Se invece fai dei conti relativistici, tutto quadra.
Questo ti piace di più?
Se parti da un assunto falso è ovvio che ottieni conseguenze assurde. La massa è una misura dell'inerzia di un corpo, ovvero una misura della capacità di un corpo di opporsi allo stato di moto. Vi è poi la massa gravitazionale, ma in questo caso c'entra poco.
Quella che proponi te NON è la definizione di massa. Magari è quella che si propone ai bambini piccoli per non propinargli il concetto di inerzia che può essere mal digeribile, però non è la definizione corretta. Quindi, hai decisamente cambiato ad hoc tale definizione per far quadrare il tuo ragionamento.
Al massimo, la massa invariante è una misura della quantità di materia di un corpo: infatti essa non dipende da alcun sistema di riferimento, bensì è una proprietà intrinseca del corpo.
Inoltre, è verificato che, aumentando la velocità di un corpo, aumenta anche la sua inerzia (vedi acceleratori di particelle). Non si crea materia a caso perché la massa invariante non cambia. Quindi, nessuna contraddizione. E gli agronomi sono salvi.
Magari la fisica classica può spiegare egregiamente tante cose. Magari ai fini pratici della vita di molte persone tutto ciò che è relativistico e quantistico è inutile (anche se mi sembra che vi siano molte persone contente e soddisfatte di tutta quella tecnologia basata sulle scoperte sui semiconduttori).
Tuttavia, asssumendo tale ragionamento non si progredisce di una virgola. Questo modo di pensare è da persone superficiali e ignoranti.
Tra l'altro, te che citi gli ospedali: hai mai sentito parlare di adroterapia? Secondo te, non sono necessari dei modelli teorici per affinare tale tecnologia?
Si da il caso che alla base di queta teconologia vi è la perdita di energia per ionizzazione ben descritta dalla teoria di Bethe-Block (teoria corretta da Fermi con termini sperimentali ad alte energie, ma per il resto la teoria funziona bene). Lo sai che senza considerazioni relativistiche e quantistiche non si ottiene la formula esatta (mancano termini fondamentali)? Lo sai che una teoria del genere senza considerazioni relativistiche troncherebbe il progresso tecnologico nel campo medico?
Le misure di velocità esistono, sono state condotte, ti ho anche messo un link alla fine del post precedente (link che hai bypassato), però te dici "Gnègnègnè non ci sono".
Ti invio anche un altro link: http://web.mit.edu/campsoup/www/muons_paper.pdf
Cmq, di solito funziona così: se un esperimento è in accordo perfetto con la teoria, si suppone che o la teoria ha colto nel segno, oppure che la teoria è un'ottima approssimazione della teoria che, ahinoi, tutt'ora non conosciamo.
Esistono non so quanti studi e letteratura sui raggi cosmici, visto che costituiscono l'unica fonte di materia extragalattica a noi accessibile. Quindi, oserei dire che certe affermazioni sull'origine dei muoni cosmici sono attendibili.
Poi: se tu trovi una spiegazione alternativa, ben venga. Al momento non ce ne sono e non vi sono "ragionevoli dubbi" per cercarne altre in merito.
Quindi, se non ti piace la spiegazione relativisitca...
Continuo a ripeterti: invalida TUTTI gli esperimenti che non falsificano la relatività e poi ne riparliamo. Questa tua paranoia su Michelson e Morley è... veramente paranoica. Se trovi che TUTTI gli esperimenti sono da invalidare, ok. Altrimenti, non vedo il motivo di impuntarsi su un esperimento a fronte di non-ho-idea-quanti condotti.
Come è stato detto sopra di me, conti, non parole. Mostra la formula con la cosiddetta licenza poetica
In entrambe poi vi è il presupposto implicito che la luce è il mezzo con cui osserviamo l'universo che ci circondanda e in effetti la velocità della luce, C, gioca un ruolo fondamentale nella teoria della relatività.
Ora la domanda sorge spontanea: nel mondo dei pipistrelli quale è la C ? La velocità del suono nell'aria a temperatura ambiente ?
Questo discorso non ha senso.
toussaint ha scritto:
ivan, ho scoperto un'interessante ricorrenza del 330, se ti interessa...
doktorenko ha scritto:
1) A cerchi concentrici, perche` gli specchi sono perpendicolari o, equivalentemente, l`osservatore vede uno specchio e l`immagine virtuale dell` altro perfettamente paralleli, il vento poi dovrebbe spostare le frange o metterla fuori fuoco.
2) L`inevitabile lunghezza dei bracci si `annulla` quando vado a calibrare lo strumento, cioe` girando le `vitine` finche` non ottengo la migliore figura d`int. possibile, quello e` lo `zero`, per la dilatazoine termica, le vibrazioni, ecc... c`e` poco da fare oltre che a prendere molte misurazioni e valutare se esiste una periodicita` `cosmica` e non locale del fenomeno.
4) Questo credo si possa ricavare matematicamente dalle leggi dell`ottica; in maniera pratica l`esperimento procedeva in questo modo: si `azzerava` lo strumento, si poneva in rotazione, a intervalli regolari l`operatore doveva intervenire sulle slitte micrometriche finche` non si ripristinava la figura originale, prendendo nota di quanti giri di vite occorrevano. Mi sembra che ogni giro completo fossero 1000 lunghezze d`onda, quindi forse la tua domanda dovrebbe essere: a quante frazioni di giro (da cui lunghezze d`onda) ammonta il minimo intevento sulle viti, visibile come spostamento dell`interferenza, da parte dell`operatore?
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