IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Zenit il 20/6/2010 18:49:15
IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Roberto Saviano è un ben curioso "giustizialista", continua infatti a dimostrare stranissime simpatie, che non susciteranno certo stupore in chi già è avvezzo di certo esoterismo "spurio", ma che dovrebbero far riflettere i suoi numerosi 'fan' che probabilmente si troveranno a disagio a leggere certe uscite del nostro....

1)
Qualche mese fà, per cominciare, Saviano rilascia su Haaretz (giornale della 'sinistra' israeliana) un 'intervista nel quale, parlando delle sue origini ebraiche (sefardite, per la precisione) dichiara interesse e simpatia per la figura di Sabbatai Zevi, il 'sinistrissimo 'Messia Apostata.
Qualcuno dei suoi piccoli fan sa chi era e quale fosse la sua dottrina?
Dopo la lettura, noterete come la figura di 'paladino della legalità' sia piuttosto in contraddizione con le dottrine di questo Sabbatai... Ecco l'intervista:


The allure of Sabbatai Zevi
Toward the end of the interview, I quote for Saviano a line he wrote in his blog three years ago: "I have Jewish origins." For the first time in our conversation, Saviano sounds perplexed. "I wrote that?" he asks, and laughs. "Yes, on my mother's side, I did some research and discovered that she has Sephardic roots. My grandfather taught me about Judaism, taught me Torah. I was very intrigued by Sabbatai Zevi, I was very interested in the Jewish anarchist movement. That's the environment I grew up in, but I never wanted to publicize it. That's the last thing I need. In Italy, it will seem like something esoteric, it was a slip of the pen."
You received a Jewish education?
"Yes, I was raised on that. I was brought up on Jewish stories. Primo Levi - not the public figure, but Primo Levi as a counselor - is the man who comforted me in the most difficult moments. In 'The Drowned and the Saved' he relates that in Auschwitz many people dreamt they were returning home, sitting down to eat and at the table they tell what happened to them and as they are describing their experiences, they see the faces of the diners turn skeptical, as if they are saying to themselves, well, really, these things can't be real. I swear to you that many times I dream that I'm going to deliver a lecture, to present the book, and people won't believe it. My nightmare is of me talking and talking, and people saying: 'No, no, it can't be, it's not reasonable, such things can't happen.'"
Did this happen to you in real life?
"Sure. Many, many times."


Ed ecco due righe su Zevi:
Sabbatai Zevi, il messia apostata
Nel XVII secolo il mondo ebraico conobbe una figura piuttosto controversa , un uomo che si proclamò messia e si fece portavoce di una teologia rivoluzionaria, una “contro-teologia”.

Si tratta di Sabbatai Zevi, nato a Smirne nel 1616, giovane irrequieto che nel 1665 si proclamò il Messia atteso da millenni, pronto a riportare il suo popolo nella terra promessa ed a ricostruire il Tempio. Sabbatai Zevi raccolse intorno a sé un grande entusiasmo, e nel 1666 decise di raggiungere Costantinopoli con l’obbiettivo di spodestare il sultano, seguito da numerosi seguaci.

Il sultano catturò Zevi e lo pose di fronte ad una scelta: soffrire il martirio oppure abbracciare la religione islamica.Zevi scelse l’apostasia. E invitò i suoi seguaci a seguirlo. Nasce qui il 'cripto-giudaismo', corrente sotterranea ancora rilevante (soprattutto in Turchia).

Da lui ebbe origine una dottrina “rivoluzionaria”; secondo questa dottrina il Messia deve salvare il mondo per mezzo del peccato, sperimentando l’abisso della perdizione per poter in seguito risalire nelle vette della salvezza.

L’apostasia quindi, il peggiore dei peccati, diviene una via necessaria sulla strada della beatitudine.
Questa dottrina estrema, rappresenta in realtà il fondamento della religiosità “alternativa” che da millenni attraversa le epoche storiche contrapponendosi alle dottrine ufficiali delle varie fedi.
L’idea che attraverso la dissoluzione più oscura e la sperimentazione dei “peccati” più infami si possa giungere alle vette più alte percorre in parallelo la storia delle religioni ufficiali, e nel mondo dell’esoterismo tale processo è anche noto con il nome di “via della mano sinistra”.
Idea condivisa in queste dottrine è la convinzione che il mondo intero sia in attesa di un “cambiamento di era”, un cambiamento che sostituirà l’attuale epoca degenere e corrotta con una nuova colma di “luce” e “armonia”.
Da questo punto di vista quindi tutto ciò che concorre al mantenimento dello stato attuale rallenta l’avvento della nuova era, mentre vanno favorite le azioni che potrebbero accelerare il processo del passaggio.
E per affrettare tale processo occorre che il punto “più basso” venga perseguito con ogni mezzo, aumentando il disordine attuale per mezzo del “peccato” e dell’anomia.
Sabbatai Zevi impose ai suoi seguaci di praticare una fede esteriore, e di mantenere segretamente la fede ebraica.
Proclamò il rovesciamento di tutti i valori, come si addice all’era messianica, ed invitò alle trasgressioni più estreme, fino all’incesto, da sempre il più grande tabù per ogni cultura.
Si ritrovano quindi negli insegnamenti di Zevi le caratteriste delle varie “eresie” pseudo gnostiche che hanno accompagnato la storia del cristianesimo e dell’ebraismo dalle loro origini.
Dai cainiti ai bogomili ai catari, dai manichei fino a Sabbatai Zevi, il cuore di ogni “eresia” è l’invito alla violazione delle leggi morali nel tentativo di accelerare “la fine dei tempi”.
Il movimento Sabbateo si espanse rapidamente in Europa, e di lì a poco un ulteriore messia avrebbe ripreso le orme del maestro, accentuando ulteriormente l’aspetto “rivoluzionario" del suo insegnamento: Jakob Frank.


2)
E' di questi giorni invece un'altra perla del nostro novello profeta gnostico:

prefazione a "LA RIVOLTA DEGLI ANGELI"
di Anatole France, traduzione di Luigi De Mauri, prefazione di Roberto Saviano

Salute, o Satana
O ribellione,
O forza vindice
De la ragione!
Giosuè Carducci

Mentre le terre di mezza Europa si piagavano di trincee e gli stati nazionali preparavano il grande macello del primo conflitto mondiale, in Francia veniva pubblicato il romanzo La Révolte des Anges. Il settantenne Anatole France aveva iniziato a scrivere le pagine del suo romanzo disturbato dai cori nazionalisti, da un’imprevedibile smania bellicosa, disgustato da rigurgiti di patriottismo e dalle diuturne parate militari. Decise così di raccogliere nella sua mente un progetto vasto, ambizioso, capace non soltanto di arginare, almeno nel perimetro della carta, l’idiozia militare e nazionalista, ma di coinvolgere con la sua scrittura l’intero ordine universale delle cose. Troppo grande era il disastro che di lì a qualche mese sarebbe andato celebrandosi per potersi occupare di lacerti biografici, di letterature intime, di scritture soffuse e romantiche. Scrisse dell’origine dei tempi, riscrisse la battaglia primigenia tra gli eserciti degli angeli di Dio e gli angeli ribelli organizzati da Lucifero, ne argomentò le teorie e le motivazioni della rivolta, cercò di comprendere le cause della disfatta delle truppe rivoltose e le abilità dei vincitori. Propose una nuova interpretazione della storia delle civiltà umane, trovò un nuovo senso all’ordine religioso, sondò e descrisse la struttura dei cieli, tentò di inchiodare il Dio monoteista dinanzi alle sue irrimediabili colpe. Tutto questo France l’ottenene usando la letteratura come laboratorio immaginifico capace di sussumere senza regola alcuna ogni nozione e ogni conoscenza.

La rivolta degli angeli è un testo che raccoglie in sé la tradizione dell’angelistica scolastica, episodi biblici, influenze gnostiche, derivazioni manichee, suggestioni ordinarie, comuni pregiudizi sugli angeli e demòni. Il romanzo riesce nella titanica impresa di rovesciare le categorie della teologia e della politica attraverso la foggiatura letteraria del possibile. La fantasia dismette la sua consistenza metafisica e assume nelle pagine di France una concretezza palpabile. Il sogno di riformulare la vita, di svelare il midollo della natura e la realtà delle cose diviene reale attraverso la costruttiva potenza delle parole. La letteratura, pur essendo libera dalla menzogna di essere vera, quando dismette il ruolo di prosseneta tra realtà e invenzione, aggredisce ferina la realtà trasformando la struttura molecolare della materia in composizioni radicalmente nuove, rese possibili dalla sola ragione sufficiente d’essere pensabili.
In questo romanzo France discute sul merito di Dio, sulla giustezza del suo agire, sulla fallacia delle sue decisioni, sulla brutalità della vita così com’è stata organizzata. Perché la morte, la malattia, il dolore? Perché la fragilità del corpo, la necessità del lavoro, il dolore del parto? Non più quindi il cercare, religiosamente, i motivi del dolore, il senso della sofferenza per trovarne consolazione, non più comprendere le volontà divine per ossequiarle né il sottoporsi alle leggi del Libro. Assaltare la fonte dell’ordine della vita è il compito delle pagine di Anatole France, scrivere una fenomenologia della vita felice è il bellicoso metodo che adopera. L’ateismo diviene così una militante battaglia contro il potere divino, una razionale e appassionata rivolta contro le menzogne che Dio impone agli uomini come verità.

France racconta degli angeli, esseri creati per custodire l’ordine di Dio, che rifiutando il loro compito sono divenuti terribili ribelli. Il bene angelico è una imperitura vita incosciente che attraverso la conoscenza rompe le sue catene, cosciente di non aver nulla da perdere e più mondi da guadagnare. Gli angeli ribelli comprendono attraverso il dubbio, il pensiero, la riflessione che il mondo, l’universo, il cosmo tutto esiste indipendentemente da Dio e ciò che da questi viene considerato come sua creazione è soltanto una menzogna per giustificare la sua egemonia, la sua autorità morale sulla materia. Le leggi di Dio sono ordini menzogneri, gabbie morali imposte sulle verità libere della natura e le volontà degli esseri umani. Il sapere permette al protagonista, l’angelo custode Arcade, il più basso grado della gerarchia celeste, un membro del proletariato angelico, di organizzare la più grande impresa mai tentata dopo la creazione dell’universo: la sovversione dei cieli. Attraverso la lettura dei testi della letteratura latina, i trattati naturalistici, i testi biblici, gli epistolari scientifici, la conoscenza delle verità naturali, Arcade si trascina via dallo scopo angelico ricevendo nuove verità.
Intorno alla biblioteca d’Esparvieu di Parigi ruota la forza centripeta del romanzo, non soltanto per le bizzarrie che vi accadono, ma per il potenziale bellico che secondo France ogni biblioteca possiede. Scrigno polveroso, una biblioteca è una miniera che conserva in sé traccia del pensiero umano in ogni infinita espressione, luogo capace d’essere immobile e anonimo e al contempo ipercinetico strumento, prezioso come nessun’altro nella conquista delle possibilità d’esistenza. Sariette, il triste bibliotecario dei d’Esparvieu, è l’emblema della cultura accademica, bigotta e avida, profondamente legata alla conservazione piuttosto che alla diffusione della conoscenza; l’angelo Arcade, invece, rappresenta il libero desiderio di accedere alla biblioteca come capacità di scalare i millenni di vita umana e saggiare i pensieri, gli umori, le ricerche di trascorse sensibilità e intelligenze universali. Per l’uno la biblioteca è luogo di morte e polvere, mera cumulazione di sapere; per l’altro è scoperta, acquisizione libera della vita. La biblioteca viva, tana di vite scritte e libri vissuti, è l’origine pericolosa da cui nasce l’odio verso Dio e l’eretico desiderio di sovversione.

Satana e la rivolta degli uomini
Per la tradizione cristiana la nascita del male è sancita dalla rivolta di Lucifero, il serafino più bello e più vicino al trono di Dio. Alla descrizione delle schiere degli angeli di Lucifero contrapposte agli eserciti di Dio guidati dai fedeli militari, gli arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele e Uriele, sono dedicate alcune tra le pagine più belle della letteratura del XX secolo. Anatole France fa raccontare l’accaduto a un reduce, a un angelo che partecipò a quella primigenia guerra e condivise con Lucifero l’ebbrezza della rivolta e il destino della cacciata. Nectaire racconta ad Arcade e agli angeli congiurati del 1914 cosa accadde in cielo prima che il tempo avesse origine. Lucifero si ribellò, in nome di ciò che Dio più odiava, in nome della curiosità, del dubbio, della libertà, del desiderio. Nectaire si schierò assieme a moltissimi altri angeli dalla parte di Lucifero, poiché ne condivideva le accuse al Dio autoritario e avido.
Le pagine della battaglia possiedono un respiro lungo e innescano un’alchimia d’immaginazione nel lettore, capace di fargli contenere nella mente, nei nervi, sull’epidermide, uno scenario immenso che coinvolge l’intera Patria Celeste e tutti gli Spiriti Celesti, Troni, Potenze, Principati, Virtù, tutte le gerarchie e tutti i cieli. Imponenti scontri, immani assalti si vorticizzano tra le truppe angeliche, ribelli e fedeli. France descrive un’orchestra di guerra cruenta che investe tempi infiniti e spazi immensi attraverso scontri di spade, corpi trafitti che immortali riprendono la propria fatua consistenza. L’assedio ribelle al Monte del Signore è un’assordante massa di leggerezza angelica che procede infuocata di libertà verso il trono di Dio, per sovvertirlo e così conquistare una nuova origine alle cose. Lucifero e i suoi angeli, nonostante l’ardimento, saranno sconfitti dai fulmini divini e cacciati dal Paradiso. Lucifero diventerà Satana, ovvero has-satan, avversario, accusatore. I congiurati del 1914 ardono dal desiderio di ritentare l’impresa carichi di nuova conoscenza e vogliono che a comandarli sia proprio lui, il principe dei ribelli, Satana.

Se creazione del bene è la morte, il dolore, il vincolo morale delle leggi religiose, se le caste sacerdotali, il potere dei nobili sono creazioni del bene, se creazione del bene è la proprietà, le battaglie, i roghi, le inquisizioni, se bene è il sacrificio, il dolore, allora è nel suo contrario la ragione, nel suo contrario è il luogo della felicità e della libertà. Il male non diviene altro che contrario di un bene spietato, falso, ingannevole e assassino. In questa inversione semantica v’è il fascino profondo della rivolta degli angeli. Ciò che viene definito bene è soltanto ciò che è imposto, null’altro che l’ordine e le consuetudini costituite. Anatole France, continuando a manipolare l’infinita ludica letteraria, risolve l’annoso problema del bene e del male occupando con i suoi angeli ribelli un posto al di là delle due determinazioni.

L’ordine cosmico di France è fondato su un politeismo universale. Ialdabaoth è soltanto uno dei molteplici demiurghi presenti nell’infinito comporsi del caos cosmico, tra tutte le divinità il più arrogante, il più ignorante, il callido vincitore. Il Dio che i cattolici considerano uno e trino è in realtà proprio Ialdabaoth. Questo è il suo nome nella Patria celeste. Anatole France mutua questa terminologia dalla tradizione gnostica, che definisce Ialdabaoth un demiurgo invidioso, perfido contro l’uomo che non si sottomette. Ialdabaoth ignora le leggi della materia, mente affermando che lo spirito è immateriale, mente affermando che l’universo è finito e da lui creato e dominato, mente quando afferma che la terra è immobile, mente come mentono le Sacre Scritture, che del suo verbo sono portavoce. È un callido demiurgo che si frappone tra la natura delle cose e l’ordine che impone o vorrebbe imporre alle cose. La religione monoteista è in tal senso questa oppressiva prigione imposta sul mondo della libertà. Il contrario di Ialdabaoth è Satana. Il Satana di France è assai diverso dal Mefistofele del Faust di Goethe, ingannevole e infinitamente potente , né gli uomini sono resi da Satana come tanti Adrian Leverkühn del Doktor Faustus di Thomas Mann, pronti ad allearsi con la potenza del male per raggiungere la perfezione assoluta. È piuttosto un ribelle che ha il senso del limite, un eroe epicureo che possiede la coscienza che ogni grandezza della mente è corrisposta da una consapevolezza dei limiti della materia, ed è proprio questa linea d’ombra che genera la necessità del sapere.
I colori della rivolta, il volto di Lucifero, sono in France saccheggiati dall’affresco di Delacroix nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, a cui sono dedicate molte pagine del romanzo. Delacroix dipinse una scandalosa rappresentazione di angeli i cui visi, piuttosto che rutilare di beatitudine, si attardano in scandalosi ghigni meditanti la rivolta. Proprio questo scandalo inserito nella serenità paradisiaca ha mosso l’intuizione del romanzo nella mente di Anatole France.
La propulsione di questa delacroixiana provocazione France la innesca nella costruzione di una antropologia demoniaca. Attraverso i ricordi del reduce Nectaire si costruisce una nuova storia della civiltà umana narrando dell’alleanza tra demòni e uomini, di come i primi, sensibili alla condizione misera degli uomini, iniziarono a consigliargli i saperi e le conoscenze per rendere migliore la loro esistenza. Anche nel libro di Enoch dell’Antico Testamento si racconta che angeli dannati hanno rivelato segreti agli uomini per causa dei quali il mondo è caduto in rovina. Nectaire, invece, mostra la storia come una imperitura battaglia tra Dio e l’alleanza tra demòni e uomini. In questa bizzarra reinterpretazione manichea France considera l’età antica come il momento di massima influenza dei demòni sugli uomini. Dioniso è Satana. Dioniso, archetipo della vita indistruttibile, tenta di far fuoriuscire l’uomo dalla minorità in cui Dio lo ha cacciato. La mitologia pagana, il politeismo greco e latino, questo culto della vite e del piacere, dell’amore e dell’arte, divengono, non senza un tocco di retorica arcadica, il riferimento della passata umanità libera in cui demòni e uomini vivevano felici. Tutto muta con l’avvento del cattolicesimo, dell’ideologia del sacrificio che Ialdabaoth attraverso suo figlio diffonde per sottomettere nuovamente l’uomo. Dinanzi a tale portento religioso, che relega la vita al dolore e alla penitenza, i demòni avranno immani difficoltà nel riuscire ancora a consigliare gli uomini. I nuovi angeli ribelli hanno però una saggezza sconosciuta al mondo degli uomini. Dal sonno dei demòni scaturirà la ragione, ossia la rinuncia al potere, il rifiuto dell’autorità come causa d’ogni errore, impossibile da orientare verso battigie di libertà. La consapevolezza di trovare nel potere l’origine di ogni aberrazione della ragione e del sentimento, rende l’Inferno, la terra stessa, luogo migliore del trono divino.
I demòni di Anatole France, con questo romanzo, assurgono nell’Olimpo del mito letterario a numi della crisi capaci di disvelare ciò che vi è di falso e disumano dietro l’ordine del bene. Questi demòni letterari indicano le strade che portano alla vita presa nel vortice del sapere, rapita nel tempo della passione, nell’ordine dell’anarchia, educata nel dubbio e nella musica, nell’amore per la materia e per le scienze della natura, al di là di ogni determinazione morale, giuridica, religiosa. Bellezze trascendenti ogni autorità che ormai soltanto dei demòni ribelli e nascosti possono ancora far avvampare nel cuore degli uomini del nostro tempo.

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da:
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Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Red_Knight il 20/6/2010 20:05:20
Non che io sia un "fan" di Saviano, ma adesso non si possono più esternare simpatie balorde? Saviano ammira uno stronzo del XVII secolo? E sti cazzi!
Non trovi che sia un tantino morboso questo atteggiamento?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sitchinite il 20/6/2010 20:25:07
Citazione:

Zenit ha scritto:
IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO




Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Linucs il 21/6/2010 1:11:20
IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

'anvedi che Famiglia...

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Santaruina il 21/6/2010 2:13:39
L'articolo su Sabatai Zevi in italiano mi è familiare.
(tra l'altro rileggerlo mi ha fatto venire in mente che non ho più scritto l'articolo su Jakob Frank)

__________

Saviano ammira uno stronzo del XVII secolo? E sti cazzi!

Non è uno stronzo qualunque, è Sabbatai Zevi.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  audisio il 21/6/2010 12:44:45
Nel predicare la nuova religione della ribellione alla religione codificata,
Saviano si pone al servizio di un altro potere che lotta per dominare il
mondo (lui e prima di lui i suoi mentori Sabbatai Zevi, Frank ma io ci
metterei anche l'ideologo massimo del "fai ciò che vuoi", il sacerdote
massimo di tutti i "sentieri della mano sinistra", ossia Aleister Crowley,
colui che dichiarava di desiderare e ardire ogni male, ogni malvagità, ogni
empietà e che il mondo doveva essere governato da pochi eletti che
dovevano poter disporre a loro piacimento di un'umanità di schiavi, direi
Ordine del Giorno in via di realizzazione nella moderna era capitalista).
Ma ovviamente c'è un'altra via, una via che combatte sia il potere della
sottomissione, della mortificazione della carne e dello spirito, sia il potere
dell'egoismo assoluto e chiaramente destinato a pochi, che è la nuova
religione del potere capitalista.
Questa terza via è quella dei VERI Illuminati, coloro che aspirano alla
VERA congiunzione della divinità interiore con quella dell'intero cosmo e
che credono che OGNI uomo sia un TEMPIO.
Quindi, non ha senso il "fai ciò che vuoi" perchè la propria individualità si
perde e si completa in una unione superiore.
Coloro che credono in questo, combattono innanzitutto il Segreto,
fonte di ogni Male.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sick-boy il 21/6/2010 14:55:42
Questa terza via è quella dei VERI Illuminati, coloro che aspirano alla
VERA congiunzione della divinità interiore con quella dell'intero cosmo e
che credono che OGNI uomo sia un TEMPIO.
Quindi, non ha senso il "fai ciò che vuoi" perchè la propria individualità si
perde e si completa in una unione superiore.
Coloro che credono in questo, combattono innanzitutto il Segreto,
fonte di ogni Male.


Non so Audisio, a fronte della lucidità della prima parte dell'intervento mi sembra che tu voglia, passami l'ardito giro di parole, "utilizzare" le notizie di Repubblica et similia per dare addosso alla tradizione, "utilizzare" la controinformazione per dare addosso ai "padri spirituali" di Repubblica e co. , quindi inventare una terza via che di fatto non esiste per motivazioni personali (e cioè che Chiesa et similia ti stanno sulle palle). Personalmente ho, in certo qual modo, lo stesso problema, ma preferisco credere di sbagliarmi a non frequentare la messa e a continuare a dubitare e a cedere a certi vizi di pancia....proprio perché, al di là di Chiesa e Cristianesimo, riconosco la ssaggezza della tradizione e mi pare che stia da una delle due parti che hai descritto nel tuo intervento.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sick-boy il 21/6/2010 15:06:10
Non che io sia un "fan" di Saviano, ma adesso non si possono più esternare simpatie balorde? Saviano ammira uno stronzo del XVII secolo? E sti cazzi!

Due domande per te:

- Giudichi nello stesso modo, ad esempio, il discorso di insediamento di Obama in cui viene citato Gioacchino da Fiore?

- Non trovi sarebbe interessante capire come certi personaggi siano venuti a conoscenza di autori che non sono normalmente conosciuti dal grande pubblico e la cui opera non costituisce oggetto di rivisatazioni letterarie piuttosto che cinematografiche tali da renderla attuale? E se la faccenda in effetti fosse rivelatrice di un inner circle culturale, non trovi che sia indicativo che gli autori siano Zevi o da Fiore, piuttosto che Tertulliano o Peretto Pomponazzi?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Calvero il 21/6/2010 15:20:26
Citazione:


Non so Audisio, a fronte della lucidità della prima parte dell'intervento mi sembra che tu voglia, passami l'ardito giro di parole, "utilizzare" le notizie di Repubblica et similia per dare addosso alla tradizione, "utilizzare" la controinformazione per dare addosso ai "padri spirituali" di Repubblica e co. , quindi inventare una terza via che di fatto non esiste per motivazioni personali (e cioè che Chiesa et similia ti stanno sulle palle). Personalmente ho, in certo qual modo, lo stesso problema, ma preferisco credere di sbagliarmi a non frequentare la messa e a continuare a dubitare e a cedere a certi vizi di pancia....proprio perché, al di là di Chiesa e Cristianesimo, riconosco la ssaggezza della tradizione e mi pare che stia da una delle due parti che hai descritto nel tuo intervento.


Cosa intendi per saggezza della Tradizione?

Citazione:
Non trovi sarebbe interessante capire come certi personaggi siano venuti a conoscenza di autori che non sono normalmente conosciuti dal grande pubblico e la cui opera non costituisce oggetto di rivisatazioni letterarie piuttosto che cinematografiche tali da renderla attuale? E se la faccenda in effetti fosse rivelatrice di un inner circle culturale, non trovi che sia indicativo che gli autori siano Zevi o da Fiore, piuttosto che Tertulliano o Peretto Pomponazzi?


Esatto, questo è il punto. Ancora riesce difficile a molti mettere a fuoco l'importanza dei sintomi, piuttosto di cercare la "gravità" di un possibile errore in una scelta...

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Red_Knight il 21/6/2010 15:28:55
@sick-boy

Citazione:
Non trovi sarebbe interessante capire come certi personaggi siano venuti a conoscenza di autori che non sono normalmente conosciuti dal grande pubblico e la cui opera non costituisce oggetto di rivisatazioni letterarie piuttosto che cinematografiche tali da renderla attuale?


No, si tratta di gente colta... anche tu conosci Zevi, ma mica sei membro dell'inner circle.
Ma non vorrei sembrare superficiale: so cosa intendi e - forse ti stupisce - mi trovi anche abbastanza d'accordo. È andare a cercare "corrispondenze" a tutti i costi che trovo un po' morboso e in definitiva fuorviante, tutto qui.
Poi magari Saviano è gran sacerdote incaricato ai sacrifici umani... ma non sarà certo per aver detto "I was very intrigued by Sabbatai Zevi", non trovi?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Calvero il 21/6/2010 15:30:08
Citazione:

audisio ha scritto:
Nel predicare la nuova religione della ribellione alla religione codificata,
Saviano si pone al servizio di un altro potere che lotta per dominare il
mondo (lui e prima di lui i suoi mentori Sabbatai Zevi, Frank ma io ci
metterei anche l'ideologo massimo del "fai ciò che vuoi", il sacerdote
massimo di tutti i "sentieri della mano sinistra", ossia Aleister Crowley,
colui che dichiarava di desiderare e ardire ogni male, ogni malvagità, ogni
empietà e che il mondo doveva essere governato da pochi eletti che
dovevano poter disporre a loro piacimento di un'umanità di schiavi, direi
Ordine del Giorno in via di realizzazione nella moderna era capitalista).
Ma ovviamente c'è un'altra via, una via che combatte sia il potere della
sottomissione, della mortificazione della carne e dello spirito, sia il potere
dell'egoismo assoluto e chiaramente destinato a pochi, che è la nuova
religione del potere capitalista.
Questa terza via è quella dei VERI Illuminati, coloro che aspirano alla
VERA congiunzione della divinità interiore con quella dell'intero cosmo e
che credono che OGNI uomo sia un TEMPIO.
Quindi, non ha senso il "fai ciò che vuoi" perchè la propria individualità si
perde e si completa in una unione superiore.
Coloro che credono in questo, combattono innanzitutto il Segreto,
fonte di ogni Male.


Concordo sulla linea del tuo discorso. E faccio un appunto sulla citazione.

Nel << fai ciò che vuoi, così potrai essere >> non si mette in moto il processo per una decadenza che non possa permettere l'unità cosmica. Il problema è il tessuto con cui questa affermazione viene assimilato nella "filosofia" di Crowley.

Ripeto... non esiste la << foresta >> la foresta è un illusione; un'invenzione umana. Esiste un albero, un albero e un altro albero ancora e così via... Ogni albero deve avere consapevolezza di mirare al suo cielo, solo così può esistere e risplendere una foresta (cosmo) che paradossalmente non va ricercata come tale. La foresta non esiste. La pioggia non esiste: esiste una goccia, un altra goccia e ri-così via....

..il punto è sempre l'illusione di volerci sentire partecipi del tutto (cosa ancestralmente e naturalmente divina) prima di essere noi stessi..

...in questo senso il << fa ciò che vuoi >> è sacro.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sick-boy il 21/6/2010 17:02:05
No, si tratta di gente colta... anche tu conosci Zevi, ma mica sei membro dell'inner circle.

Si tratta di gente colta, senza dubbio, per questo ho aggiunto delle precisazioni alla domanda. E se io conosco Zevi è solo relativo alla questione qui posta. La gente colta, "normalmente", cita autori in linea coi tempi o, se non altro, coerenti con la loro immagine pubblica. Obama cita Gioacchino da Fiore, perché? Perché gli piace? E da quando un demagogo (più o meno) cita un personaggio sconosciuto al suo pubblico? (per di più un frate del 1200?). Cosa c'è di appassionante nella storia di Zevi e perché Saviano si affretta a dire : That's the environment I grew up in, but I never wanted to publicize it. That's the last thing I need. In Italy, it will seem like something esoteric, it was a slip of the pen."?

Qual è il problema con certi personaggi che non possono essere nominati pubblicamente (libera interpretazione delle parole di Saviano)?

Cosa intendi per saggezza della Tradizione?

Esempio banale banale: non accoppiarti con tua sorella - e senza conoscere la genetica!

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  audisio il 21/6/2010 17:02:29
Calvero, il problema è in quel "ciò che vuoi".
Nella tradizione della mano sinistra coincide con il soddisfacimento
egoistico di ogni pulsione, foss'anche la più bestiale.
In altre tradizioni, IO VOGLIO ciò che è meglio non solo per me ma per
tutta la comunità, di più per tutto il genere umano, di più per tutto il
pianeta, di più per l'intero cosmo.
Un esempio: la tradizione sciamanica in cui l'iniziato ha il compito
peculiare di assorbire su di sè tutta la negatività al fine di favorire la
comunità.
Se ci pensi, rientra in quell'ottica del "sacrificio" che fa tanto schifo
al "sionista" Saviano, ma senza quella ricaduta di gerarchizzazione del
rapporto uomo/divinità che è l'essenza, lo scheletro delle religioni
giudaico-messianiche (incluso il Cristianesimo).
Ma parte di tale tradizione emerge anche nella storia della tradizione
occidentale, negli statuti degli Ordini Cavallereschi c'era scritto "Servire il
popolo", stranamente (fino a un certo punto) slogan ricopiato dai
maoisti negli anni '60-'70.
Come, da tali origini (anzi, da origini che si perdono nella notte dei
tempi), sono derivate le sette segrete e l'Ordine del Giorno dell'Elite?
E' qui che bisogna scavare e trovare la Verità ultima (o quasi, l'ultima
ultima è un pò difficile, diciamo la penultima)...

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Calvero il 21/6/2010 17:25:55
Citazione:

audisio ha scritto:
Calvero, il problema è in quel "ciò che vuoi".



sincronicità?

ho appena mandato un sms:

..il fatto è che non sono pessimista, sono consapevole di cosa mi piace nella vita e ripudio forme di felicità che non siano la felicità. Quindi essendo che << l'erba voglio >> non esiste, rimango semplicemente umile nell'accettare la tristezza. E anche qui, non è masochismo: è maturità verso sé stessi. Poiché io sono il frutto di me stesso. E non mi cambio con nessun altro, né desidero percorsi più belli poiché non esiste la bellezza.. ma solo la felicità di gustare ciò che ci piace. Il resto sono solo caramelle e luccichii. Bisogna essere uomini, soprattutto dopo aver compreso meglio i propri tradimenti alla vita e la propria cattiveria. Il fatto è che, a tutti, è difficile accettare che per certe cose non esistono soluzioni. E guai se ci fossero! Significherebbe che la Vita sarebbe falsa. Ma la Vita è vera. E la felicità non mente.

Citazione:
Un esempio: la tradizione sciamanica in cui l'iniziato ha il compito
peculiare di assorbire su di sè tutta la negatività al fine di favorire la
comunità.


e l'iniziato fa << ciò che vuole>>, giusto?

Citazione:
Se ci pensi, rientra in quell'ottica del "sacrificio" che fa tanto schifo
al "sionista" Saviano, ma senza quella ricaduta di gerarchizzazione del
rapporto uomo/divinità che è l'essenza, lo scheletro delle religioni
giudaico-messianiche (incluso il Cristianesimo).


(Saviano è l'ennesimo esempio [si legga << sintomo >>] dei tempi che si avvicinano alla cerniera che si chiude o dischiude. Saviano è l'ennesimo venduto; il solito tassellino orwelliano che va a incastrarsi dove DEVE. Così è deciso)

Rifletto comunque personalmente sulla cosa. E ritengo che l'uomo che trova sé stesso non potrà mai (per natura) avere atteggiamenti avversi e maliziosi a una qualsiasi comunità/collettività. La natura mette equilibrio, sempre. E' trovare la natura di noi stessi, il percorso. Che non è una salita o una discesa, ma una individuazione per eliminare ciò che di spurio ci contamina. Quel che ne rimarrà (se ce la si farà) sarà inevitabilmente in equilibrio. Poiché saremo liberi. Lo stato di consapevolezza massimo. Che non può che portare alla pace tra gli uomini. Proprio perché realmente rispettosi di noi stessi; al punto che diventa inconcepibile non rispettare gli altri, poiché vi sarebbe solo voglia di collaborare e mostrare (ognuno per ognuno) le proprie potenzialità.

Citazione:
Esempio banale banale: non accoppiarti con tua sorella - e senza conoscere la genetica!


ok grasias, ho capito

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Red_Knight il 21/6/2010 17:29:01
Citazione:
La gente colta, "normalmente", cita autori in linea coi tempi o, se non altro, coerenti con la loro immagine pubblica.


Un demagogo senz'altro. Infatti per Obama citare Gioacchino Da Fiore è quanto meno "bizzarro", a meno di non ipotizzare che volesse lanciare una sorta di "segnale". Di sicuro non l'ha fatto per compiacere i calabresi.

Ma in un Saviano che dice che, da giovane, era intrigato dalla figura di Sabbatai Zevi non ci vedo qualcosa di strano, o almeno non necessariamente. Effettivamente uno che raduna un sacco di gente proclamandosi il messiah e poi... si converte all'Islam! beh è quanto meno suggestivo.

"In Italy, it will seem like something esoteric, it was a slip of the pen.": effettivamente è ciò che sta succedendo esattamente in questo thread.

Ma, ripeto, capisco bene cosa vuoi dire... Staremo a vedere... a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, del resto.

Citazione:
Cosa intendi per saggezza della Tradizione?

Esempio banale banale: non accoppiarti con tua sorella - e senza conoscere la genetica!


Questo è off-topic ma... c'hai bisogno della Tradizione per non fotterti tua sorella?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Zenit il 21/6/2010 17:33:53
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Effettivamente uno che raduna un sacco di gente proclamandosi il messiah e poi... si converte all'Islam! beh è quanto meno suggestivo.


come al solito non hai letto, o non hai capito, ma più probabilmente entrambe.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Red_Knight il 21/6/2010 17:36:53
E perché, mio buon Zenit? Illuminami. Quel "come al solito" soprattutto mi diverte, detto da te.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sick-boy il 21/6/2010 18:29:45
Questo è off-topic ma... c'hai bisogno della Tradizione per non fotterti tua sorella?

Io no, ma se rispondi cosi non cogli il punto della faccenda

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  ivan il 21/6/2010 18:58:34
Il lato oscuro di Saviano.

Mi dev'essere sfuggita la recenzione sui lati oscuri dei personaggi, delle situazioni descritte nel suo libro Gomorra.

Non, so , come è che non si sprecano bit in merito ?

Misteri dei tempi moderni.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Calvero il 21/6/2010 19:11:09
Tra parentesi. Avete notato l'immagine postata da Sitchinite?

Sembra che a Saviano la testa sia stata, da poco, colpita da Ken il Guerriero (antica tecnica dell'Okuto ) ..pare gli stia per esplodere verso l'alto. Spero presto.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sitchinite il 21/6/2010 20:35:12
Citazione:

audisio ha scritto:
io ci
metterei anche l'ideologo massimo del "fai ciò che vuoi", il sacerdote
massimo di tutti i "sentieri della mano sinistra", ossia Aleister Crowley,
colui che dichiarava di desiderare e ardire ogni male, ogni malvagità, ogni
empietà e che il mondo doveva essere governato da pochi eletti che
dovevano poter disporre a loro piacimento di un'umanità di schiavi,


scusa audisio, dove hai letto qwueste cose di crowley.
E hai mai letto crowley?
Sai cosa vuol dire il 'do what thout wilt' di crowley? (che ti ricordo é seguito da 'shall be the whole of the law' e da 'love is the law, love under will')

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Red_Knight il 21/6/2010 20:49:43
@sick-boy

Non colgo davvero... hai detto di riconoscere la saggezza della tradizione, ma come esempio hai fatto solo quello dell'incesto, quindi non so cos'altro volessi dire. Qual è dunque il punto della faccenda, parlando di Tradizione?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Pyter il 21/6/2010 22:11:17
Ma se tutti sanno che non sia bene avere certi rapporti con la sorella ma Obama sente di dire che Gioacchino da Fiore (faccio un esempio così per dire) diceva che non è bene avere rapporti con la la sorella, nonostante tutti sappiano che avere rapporti con la sorella non sia una cosa normale, ma nessuno sa chi sia Gioacchino da Fiore, verrebbe subito da chiedersi, nevvero in modo tradizionale, se non sarebbe meglio dire le cose con parole proprie.

Fermo restando che a tutti nella vita può capitare di non riuscire a non esternare la propria cultura. A me, alcune volte, è capitato lo stesso. Parlando un dì di politica nella sala d'aspetto di un dentista, mi capitò di disquisire con un tipo prospicente a me che aveva un ascesso e, approfittando del fatto favorevole, risposi alla sua domanda sul perchè non fossi andato a votare alle ultime elezioni. A tal proposito citai un passo del "Topografia cristiana" di Cosma Indicopleuste, secondo il quale tutti gli astri sono governati da spiriti o angeli, mentre altri angeli governano le piogge, i venti e le nevi. Perchè quindi votare per persone che una volta al governo, pur pensando di essere angeli e a volte spiriti, non sono più capaci di fare le previsioni del tempo?

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Calvero il 21/6/2010 22:25:21
Citazione:

Perchè quindi votare per persone che una volta al governo, pur pensando di essere angeli e a volte spiriti, non sono più capaci di fare le previsioni del tempo?


... il linguaggio alle folle (pensa che Mussolini non sarebbe esistito se non avesse letto un certo libro) è esclusivamente psicologia pilotata, preordinata, indirizzata. Che, appunto, in un modo o nell'altro mira a un tipo di suggestione. Questo contestualmente in mutamento ai tempi, e concettualmente, invece, FERMO nel tempo, visto che il fine è sempre il medesimo: controllo. La cospirazione è sempre la medesima.

Quando un politico di una certa "stazza" o un personaggio di una certa "stazza" o un ideologo di una certa "stazza" o un potente di una certa "stazza" - dopo aver giocato a usare il linguaggio dei poveri, nei suoi dialoghi pubblici ci mette in mezzo un qualcosa di - chiamiamolo atipicamente culturale, allora quelli sono segnali in codice identificativi di una missione. Appunto, Pyter, è interessante comprendere che coloro che parlano come si mangia quando si rivolgono alla gente, in realtà parlano diversamente quando sono a casa loro (e nelle loro Cricche). Questa ipocrisia (ipocrisia non caratteriale ma debitamente professionale) non può che essere dettata da un << ordine del Giorno >>, poiché il politico di turno quando si sveste dall'essere un comune mortale ..si rivela per quello che è: e il pozzo da cui attingono (questi emeriti figli di Troia) è quello a cui rendono conto e ne sono assoggettati.

Frasi o fraseggi del genere non sono né coincidenze, né quisquiglie (direbbe Totò) ...

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  audisio il 22/6/2010 13:00:39
X Sitchinite:
non ho letto personalmente Crowley perchè credo che le parole
abbiano una propria valenza, appunto, "magica" e quindi possano avere
un'influenza negativa anche su chi le legge, perlomeno se non è
sufficientemente "protetto" dalla propria elevazione spirituale.
E non credo sia il mio caso!
Comunque, ho riportato frasi che moltissimi autori citano virgolettate dal
suo libro, credo, Magik.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  sitchinite il 22/6/2010 14:07:13
Citazione:

audisio ha scritto:
X Sitchinite:
non ho letto personalmente Crowley perchè credo che le parole
abbiano una propria valenza, appunto, "magica" e quindi possano avere
un'influenza negativa anche su chi le legge, perlomeno se non è
sufficientemente "protetto" dalla propria elevazione spirituale.
E non credo sia il mio caso!
Comunque, ho riportato frasi che moltissimi autori citano virgolettate dal
suo libro, credo, Magik.


ti assicuro che in nessuno dei libri di crowley trovi scritte quelle cose.
riguardo al 'fai ciò che vuoi', se hai paura a leggere crowley, leggi diane vera.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  audisio il 22/6/2010 15:09:09
Comunque, ciò che mi preme sottolineare è che la "magia", intesa
come teoria e pratica dell'accesso a forze e conoscenze non
immediatamente disponibili nella realtà "normale", è solo uno strumento
che può essere finalizzato al conseguimento di un Potere piegato al
perseguimento di interessi egoistici oppure all'acquisizione di una
Consapevolezza superiore che, come tale, non può che essere condivisa
oppure, se ciò è reso difficile da determinati momenti storici (vedi
Inquisizione), che ne siano perlomeno condivisi i benefici, in modo che la
crescita spirituale collettiva avvenga, per così dire, in via indiretta.
La prima Via la trovo assolutamente deleteria e non posso che
combatterla.

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  shm il 22/6/2010 16:43:36
All'epoca del disfacimento dell'Impero Ottomano, inizio '900, il movimento dei "Giovani Turchi prese il sopravvento nel Governo Turco. Il movimento, fortemente influenzato dalla massoneria, era originario di Salonicco dove era stanziata la maggiore comunità cripto-giudaica(mi sembra 50.000 cripto-giudei su di una popolazione di circa 100.000 abitanti).

"È noto che la cosiddetta rivoluzione dei Giovani Turchi partì da Salonicco, nel 1908, e precisamente dall’Ottava Armata ottomana che era lì di stanza; e che tale corpo militare, al grido di “Patria!”, marciò su Istanbul e prese il potere per conto del Comitato Unione e Progresso, esautorando il Sultano.
Tutto era incominciato nel 1906, quando una decina di cospiratori avevano formato l’Associazione ottomana della libertà, nucleo del futuro movimento dei Giovani Turchi, largamente ispirata dalla Massoneria dei paesi dell’Europa occidentale, così come - nella prima metà del XIX secolo - era avvenuto per la Carboneria ed altre società segrete, fra cui la stessa Giovine Italia di Mazzini, miranti a rovesciare l’ordine della Restaurazione.
In quel gruppo di cospiratori erano già presenti i tre uomini che, di lì a pochi anni, avrebbero preso le redini del governo turco, avrebbero gettato il loro Paese nel braciere della prima guerra mondiale e avrebbero deciso, pianificato e portato a termine il primo grande genocidio del XX secolo: quello degli Armeni, nel 1915-16, che costerà la vita a qualcosa come due milioni di esseri umani, fatti sparire nel nulla nel giro di pochi mesi."

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32061

Vedi anche:

The Jewish Genocide of the Armenian Chirstians

http://www.jewishracism.com/Jewish_Genocide_Enlarged.pdf

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  mc il 22/6/2010 16:51:58
Citazione:
E se io conosco Zevi è solo relativo alla questione qui posta. La gente colta, "normalmente", cita autori in linea coi tempi o, se non altro, coerenti con la loro immagine pubblica.

La gente colta se ne fotte di citare autori in linea coi tempi.
I politici, poi, tutt'altra specie, piu' citano autori sconosciuti piu' sono sicuri di garantirsi una superiorita' intellettuale all'interlocutore/spettatore/telespettatore che non conosce il citato, con la certezza di non essere capiti nel merito (...rimane solo che chi ascolta non conosce la citazione e attribuisce la confusione sul discorso a questa lacuna, magari, no?)
E poi, "coerenti con la propria immagine", proprio direi che non e' una regola, ma una tua opinione, forzata, oltretutto (anche questa e' una opinione). Tenderei a smentirla se non trovassi analogie con "grew up in" con alcuni ambiti religiosi (sai a quali mi sto riferendo) per il quale, di solito, si tende a sminuirne la forza infuenzante, quindi... non mi pronuncio (io per la cronaca sono nato in ambienti cattolici, ma non sono "coerenti con la mia immagine").

Citazione:
Qual è il problema con certi personaggi che non possono essere nominati pubblicamente (libera interpretazione delle parole di Saviano)?

Bella domanda (ironico):
stai postando su un forum che mette alla gogna Saviano per aver citato quel personaggio... compliments. Se questa non e' una risposta alla tua domanda, allora non so proprio che risposta tu stia cercando (cioe' lo immagino, in realta').
E poi l'Italia vaticana ?

Zenit:
Saviano, minimo, e' quasi certamente pedofilo... o comunque visto che simpatizza con quell'ebreo sionista...

ps.: se non sbaglio si converti' pure all'islam o sbaglio?


***************

Mi accorgo adesso che ho ripetuto cio' scritto da RedK... (ormai vista la fatica di scrivere... posto lo stesso...)


***************

concordo in pieno.

mc

Re: IL LATO OSCURO DI ROBERTO SAVIANO

Inviato da  Zenit il 22/6/2010 17:39:54
Citazione:

mc ha scritto:
se non sbaglio si converti' pure all'islam o sbaglio?
mc


Vale per mc quanto detto a redknight: "come al solito non hai letto, o non hai capito, ma più probabilmente entrambe".

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=5815