Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  Orwell84 il 2/9/2010 22:27:02
Il Corexit viene tuttora impiegato a largo delle coste di Florida e Alabama.




Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  orkid il 3/9/2010 10:42:51
Nuovi Batteri

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  redna il 3/9/2010 10:57:36
pare ci stiano nascondendo un'altra marea nera:


http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/02/news/golfo_del_messico_esplode_un_altra_piattaforma-6713145/

esplode la piattaforma ma non ci sarà una nuova marea nera, dicono....


.........Il lieto fine non cancella tutte le ombre proiettate da questo nuovo incidente nelle acque della Louisiana, proprio dove il presidente Barack Obama era sbarcato domenica scorsa per celebrare i cinque anni dalla tragedia di Katrina e assicurare la popolazione che un'altra vergogna come l'esplosione nel Golfo, che ha piegato ancora una volta questa terra, non si sarebbe ripetuta più. Spiega Gene Beck della Texas A&M University che probabilmente la piattaforma sarebbe esplosa per una fuga di gas: si tratterebbe di una struttura che era al lavoro su un pozzo già funzionante. Le nuove trivellazioni sono state sospese dalla moratoria contestatissima - alcuni stati come la Lousiana spingono per la cancellazione per far ripartire l'occupazione - che Barack Obama ha imposto nell'attesa che le cause del disastro della DeepWater Horizon vengano definitivamente accertate. Ma i lavori naturalmente continuano sulle piattaforme già in funzione. "Non si tratta di una piattaforma che trivellava in profondità", dice il portavoce Robert Gibbs nella prima dichiarazione della Casa Bianca, quasi a sfatare il fantasma della Deepwater Horizon che riaffiora. Ma l'imbarazzo e la preoccupazione per il nuovo, clamoroso incidente è palpabile. L'incubo del Golfo sembra davvero senza fine. La Bp nei giorni scorsi ha dovuto rimandare la chiusura definitiva di quel pozzo maledetto per le condizioni meteo: gli uragani che stanno sferzando gli Usa non si erano mai visti così forti come in questa stagione. L'allarme continuerà fino a metà ottobre. E le piattaforme petrolifere fanno sempre più paura. (02 settembre 2010)


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L'azienda petrolifera proprietaria della piattaforma aveva subito escluso ogni perdita di greggio. Qualche ora dopo, però, è stata la stessa Guardia costiera a riferire della presenza di una macchia «lucente» lunga circa un miglio attorno alla base. In serata, invece, il capitano di Guardia costiera Peter Troedsson ha ufficialmente annunciato che l'allarme era rientrato: «L'incendio è spento, e gli elicotteri e le navi della Guardia costiera sul posto non segnalano alcuna perdita. Ma continuiamo a sorvegliare la situazione per essere certi che non vi siano cambiamenti».

L'incidente ha comunque evidenziato che grandi impianti di questo tipo non sono così sicuri come sostengono le compagnie petrolifere. Con l'incidente di oggi le trivellazioni offshore tornano al centro di un dibattito acceso come non mai. In Italia il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha affermato che il nuovo incidente «conferma l'esigenza di più stringenti regole a livello internazionale», mettendo in evidenza la situazione nel Mediterraneo e sollecitando che «il problema venga posto all'ordine del giorno nelle prossime settimane nell'agenda europea».

I primi a dare l'allarme dello scoppio erano stati alcuni elicotteri e navi di passaggio che hanno scorto verso le nove di mattina del fumo provenire dalla Vermilion Oil 380, di proprietà della americana Mariner Energy. Si trova a 128 km dalla costa, nello stesso specchio d'acqua in cui si trova la tristemente famosa Deepwater Horizon. In questo caso però i 13 operai sono riusciti a mettersi in salvo dalle fiamme buttandosi tutti in mare con i giubbotti salvagente, cosa che non era riuscita agli 11 lavoratori della Bp che morirono lo scorso 20 aprile. Quel giorno, l'esplosione provocò il peggior disastro ambientale della storia americana. Quello di ieri solo una gran paura. Subito dopo l'allarme, sulla zona sono giunti in forza gli uomini della Guardia costiera, con sette elicotteri, due aerei e quattro navi. Le prime sporadiche notizie parlavano di un ferito, circostanza più tardi smentita sempre dalla compagnia petrolifera. In serata, poi, è arrivata anche l'esclusione di perdite. Accantonata l'emergenza, s'indaga ora sulle cause dell'esplosione. La Mariner parla di un incendio in un deposito di gas, all'interno della base, e ricorda che al momento dello scoppio la piattaforma non era attiva, cioè non era in atto alcuna attività di pompaggio del greggio dal profondo del mare. Ma anche questa circostanza è stata messa in dubbio dal governatore della Louisiana, Bobby Jindal: «Stanno dicendo che la base era chiusa. Se ciò è vero - ha detto - allora è un fatto molto importante. Tuttavia si tratta di qualcosa che non abbiamo ancora verificato in modo indipendente». Anche secondo la Guardia costiera, l'impianto stava estraendo greggio.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=117255&sez=HOME_NELMONDO

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  temponauta il 4/9/2010 23:58:10
E' ormai certo che qualcosa ci nascondono.
Possono essere i batteri mangia petrolio, di cui ancora non si è capito se sono stati sparsi dall'uomo per il contenimento dell'inquinamento, e "aiutati" con il Corexit, o, al contrario, sono usciti dalla crosta terrestre (sono cioè "alieni") e il Corexit serviva a combattere loro.
Da quello che si è saputo, in particolare dei rivestimenti plastici dei sottomarini rapidamente "divorati", questo batterio sarebbe così potente che una sua proliferazione in superfice potrebbe devastare il mondo tecnologico come oggi lo conosciamo.
Per questo il Golfo del Messico dovrebbe rimanere zona militarizzata e gli "incidenti" alle piattaforme petrolifere potrebbe servire a continuare a sversare Corexit nel mare per annichilire il "paziente zero" batterico.
Sicuramente se ne saprà qualcosa più in là.
Comunque che la zona sia calda si può desumere anche dai continui e sempre più conclamati episodi anomali nei cieli del Messico, che vanno dalle Flottillas ad enormi cerchi tra le nuvole.
In tutto questo la popolarità di Obama cala sempre di più tra i cittadini americani, e non è estraneo il fatto che sia un negro.
Penso che le risposte le avremo molto presto.

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  certamente il 5/9/2010 12:41:07
segnalo questo video

http://www.youtube.com/watch?v=EV7tiw-bbJU

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  Cleaner il 3/10/2010 3:20:21
CRUDE OIL Found In Oysters at N.C. Restaurant: TOXIC GULF FOOD ALERT (Obama Says Eat It)




E ancora

Censored Gulf news: Voice from inside Ochsner Hospital

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  Fabyan il 14/3/2011 23:42:14
Gravi intossicazioni dei sub nel Golfo del Messico

By Cristina Bassi - Posted on 14 marzo 2011

Tre sub scientifici, una squadra, hanno trovato nel loro sangue alti livelli di etilbenzene e xilene dopo aver completato un ciclo di 15-20 immersioni di ca 30 minuti, nonostante avessero una muta completa.

Le immersioni sono avvenute nell’estate ed inizio autunno 2010 nel Golfo del Messico Main Pass, Mississippi Canyon e aerea Grand Isle.

“Ci fu detto inizialmente che era sicuro fare immersioni al largo – era circa la fine di luglio, ma poi uno di noi cominciò a mostrare insoliti sintomi e smise di far immersioni a metà agosto. Poi un altro membro si ammalò nel tardo settembre e tutti e tre smettemmo di far immersione.

Abbiamo tutti sangue nelle feci, emorragie da naso e occhi, nausea, diarrea, crampi allo stomaco confusione e capogiri. I sintomi non sono comparsi tutti insieme ma sono stati intermittenti. Il Corexit e l’etilbenzene attaccano la emoglobina nei globuli rossi.

Dopo mesi di frustrazione alla ricerca di una diagnosi e soccorso medico, abbiamo raccolto dei campioni di sangue e li abbiamo mandati al laboratorio in gennaio 2011ed i risultati hanno mostrato molte eccedenze dei valori medi.

Il greggio ha una gravità specifica inferiore a quella dell’acqua di mare e galleggia sulla superficie. La combinazione di greggio e di corexit formano un composto tossico con una gravità specifica maggiore a quella dell’acqua di mare che affonda, disintegrandosi nelle goccioline che facilmente si diffondono sulla pelle.

Qui la nostra esposizione dei fatti.

L’acqua saturata di corexit e petrolio BP contiene un numero di composti cancerogeni. (Ancora dei dubbi sul fatto che ci siano deliberate intenzioni genocide e mortali sul pianeta da parte della élite finanziaria/economica? Ndt).

Quel che ci preoccupa di più è il composto con il corexit. Sia il Corexit 9527 che il 9500 contengono neurotossine che causano serie problemi di salute nell’essere umano. Quando il corexit entra in contatto con il corpo umano, distrugge la barriera lipidica protettiva sottopelle, cosi le tossine hanno accesso diretto nel sangue.

Ecco perché gli operai che lavorano con il corexit devono indossare una tuta completa e protettiva e delle maschere respiratorie quando lo maneggiano. Queste precauzioni tuttavia non sono richieste se si lavora con la produzione di petrolio e gas.

Il Corexit è una sostanza altamente cancerogena che entrando nel sangue causa sintomi acuti come lesioni, pruriti, capogiri, disorientamento. Ma gli effetti a lungo termine sono più letali. Il 2 Butoxy Ethanol (2BTE) è l’ingrediente più tossico nel corexit e crea tra l’altro lesioni al sistema nervoso centrale, depressione, problemi renali, epatici e depressione autoimmune.

La presenza di questi sintomi porta a prevedibili conseguenze: problemi nella replicazione del DNA che in genere porta ad alcune forme di cancro come la documentazione sulla falla di petrolio del Valdez ha fermamente dichiarato”.

Fonte originale: lmrk.org / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: saluteolistica.blogspot.com

http://www.ecplanet.com/node/2375

Re: Marea nera: cosa ci nascondono?

Inviato da  Teba il 24/4/2011 12:56:57
Le morti misteriose di 9 Whistleblowers dell'Oil spill:



QUESTO è il blog a cui fanno riferimento i ragazzi nel video.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=44&topic_id=5799