Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Rickard il 1/6/2010 22:13:43
Citazione:

blu23 ha scritto:

PS Per Rickard, guarda che potresti sbagliarti, quell'immagine dovrebbe mostrare l'effetto dei Flares... sono contromisure adottate da elicotteri ed aerei... Se dovessi usare fosforo bianco, sotto gli occhi del mondo, lo faresti in pieno giorno?

No no, quell'immagine ritrae proprio un grappolo di fosforo bianco.
Apparte che non sembra un'immagine "in pieno giorno", questi non hanno alcuna remora a fare di queste porcate sotto gli occhi di tutti.

Infatti se ne è parlato, qualcuno ha "deplorato" come al solito (e come stanno facendo i burattini anche per quello che è un atto di guerra come questo) e alla fine la gente se ne dimentica, anestetizzata dalla propaganda della scatola parlante.

Per il resto mi associo a chi si sganascia dal ridere sentendo panzane come "blocchi navali" in acque internazionali (contro nazioni non in guerra, non riconosciute da uno stato che è buono solo a chiagnere e fottere)
Il buon Pike ha già elencato quali sono tutti i crismi di un vero blocco navale.
Altro che le dichiarazioni fascistoidi di Israele al riguardo.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Calvero il 1/6/2010 22:24:02
Citazione:


... e alla fine la gente se ne dimentica, anestetizzata dalla propaganda della scatola parlante.


Citazione:

<<Ehi!>> dico <<Lo vedi quel MURO? non ti sembra simile a quello che hanno tirato giù nell'89 ? guarda - leggi quì, qui e quì! e ancora quì lo vedi?! si era già deciso - storicamente - cosa l'olocausto avrebbe mendicato alle generazioni future. Lo vedi quì? ecco proprio ..qui, guarda la documentazione e non la storia scritta dai vincitori: lo vedi? il sacrificio degli ebrei che dovevano essere macellati per il Sionismo a venire; hai messo a fuoco ..Dio mio, capisci? mmhhh "non" capisci?? ma come! ne parlammo e ri-parlammo tante e tante volte. Ne abbiamo diuscusso e tu dicesti - beh sì effettivamente è così però... - però cosa?! testa di cazzo. Uomo di merda. Almeno la dignità di dire [ok non posso fare niente, ma ci stanno raccontando le favole, posso non votarli e/o ..non VOTARMI a loro]>> ..almeno quella. Ma niente. Nulla. E il vuoto si riempie di vuoto nuovo.


Citazione:

C'è un Mondo in questo Pianetucolo (si legga NWO), in quella STRISCIA maledetta, che sta sublimando la nostra cerniera dei tempi ; sta consacrando i suoi ultimi ululati del Mister Hyde finalmente svelato, dopo che il Dottor Jekyll si fece sodomizzare (con gusto) dai Nazisti.


Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Stella il 1/6/2010 23:05:15
Le ragioni di un’azione senza ragioni
Zvi Schuldiner da Gerusalemme

Il premier Benjamin Netanyhau ha dovuto annullare il suo incontro con Obama a Washington e rientrare precipitosamente di fronte al montare dell’enorme crisi internazionale creata dalla brutale azione della marina israeliana contro la «Freedom Flottilla» diretta a Gaza.
L’incendio si estende per il mondo e Israele si ritrova in mezzo a un terribile uragano che forse ha un solo punto positivo: l’impressionante catena delle reazioni internazionali all’azione israeliana serve a gettare un fascio di luce su una realtà oscurata quali l’assedio di Gaza e la miseria imposta a un milione e mezzo di palestinesi.
La ragione di un atto senza ragione sembra essere in definitiva piuttosto semplice: il governo israeliano è al fondo un governo di piromani che minaccia costantemente di appiccar fuoco a tutta la regione. La propaganda a buon mercato che racconta di un governo d’Israele alla ricerca incessante della pace non può nascondere l’essenza del problema: la politica di Netanyahu e soci è una politica di forza fondata sulla necessità di imporre un accordo che permetta di consolidare l’espansionismo territoriale della destra radicale e dei suoi alleati.
Pavlovianamente il ministro della difesa Ehud Barak, uno pseudo «social-democratico moderato», e altri agit-prop israeliani già si sono lanciati nel tradizionale vittimismo proprio della propaganda ufficiale: non sono pacifisti, a Gaza non c’è nessuna crisi umanitaria, hanno attaccato i nostri soldati e volevano ammazzarli, sono agenti al servizio dell’Iran, degli Hezbollah, del terrorismo islamico, volevano aprire in realtà un canale per introdurre armi e missili... noi siamo le vittime!
Appena tornato Netanyahu si troverà davanti alla peggior crisi affrontata dal suo governo che dovrà rispondere a quello che tutto il mondo vuole sapere: perché si è scelto l’attacco armato quando in tutta evidenza c’erano altre opzioni alternative, anche sul piano militare, che avrebbero permesso di evitare spargimenti di sangue? Si leva già qualche voce, qui in Israele, a chiedere una commissione giudiziaria d’inchiesta ma soffocata da altre voci, quelle degli
agit-prop del governo e del leader della «opposizione»: Tsipi Livni del Kadima ha già offerto i suoi servigi a Netanyahu perché in questa ora difficile dobbiamo stare tutti uniti, dice l’ex-ministro degli esteri nel governo di Olmert che scatenò la criminale guerra contro Gaza nel dicembre 2008.
Solo la sinistra, i partiti arabi e il Meretz sembrano fare eccezione all’esplosione sciovinista d’appoggio ai «nostri ragazzi che hanno dovuto reagire davanti al pericolo per le loro vite».
La Freedom Flottilla costituiva un problema fin dall’inizio. Non perché servisse da copertura di qualche gruppo terrorista, perché fosse al servizio dell’Iran o di Hamas ma perché rimetteva in primo piano la criminale stupidità del governo israeliano che continua nel suo brutale assedio di Gaza, sulla base di argomenti propagandistici che sono oro colato per i razzisti di ogni risma, per l’aria  anti-islamica che spira in occidente, per tutti quelli che amano l’uso della forza e la guerra.
L’assedio di Gaza è illegale, provoca enorme penuria alla popolazione e non può nascondere il fatto che se si vuole davvero la pace bisognerà discuterla anche con Hamas abbandonando una politica mirata ad approfondire le divisioni interne fra i palestinesi.
Con vari morti turchi, con una violenta reazione diplomatica europea e mondiale che include i migliori amici del governo israeliano (Merkel, Sarkozy, Medvedev, fra gli altri), con l’ambasciatore turco richiamato ad Ankara e un serio deterioramento dei rapporti con la Turchia, con il Consiglio di Sicurezza convocato d’urgenza, la propaganda menzognera e demagica di Israele non basterà.
Chissà che questo tragico evento non abbia anche un effetto positivo: il fatto che non si può più continuare a ignorare l’assedio di Gaza. Oggi è diventato ancor più chiaro che la cieca politica di forza del governo israeliano non serve neanche gli interessi di Israele. Più importante ancora che cercare la responsabilità di quel tal sergente o soldato, il sanguinoso attacco dei commandos dimostra che bisogna mettere fine alla brutale politica israeliana e cercare la strada per negoziati di pace seri.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 2/6/2010 1:25:54
Pispax
Citazione:
Questa cosa già assolutamente cretina raggiunge il MASSIMO della cretineria quando si "boicottano" gli scambi culturali con i paesi o le culture che si ritengono ostili.

Una volta che cessa lo scambio culturale l'unica forma di evoluzione possibile è la guerra.


Dipende: scambi culturali con il popolo ebraico, o concernenti l’ebraismo, non implica lo scambio culturale con un regime assassino. Se poi lo scambio implica anche l’accettazione di propaganda strettamente connessa all’informazione “culturale”, per quale motivo rifiutare di dare ad uno stato assassino un contributo al suo aumento di “prestigio” nel mondo accademico, dovrebbe essere cretino?

E’ cretino semmai il contrario: assumere insieme alla “cultura” di un popolo, anche il messaggio politico di chi se ne serve. Acriticamente.

Ovvio che il boicottaggio, da solo, non basta, in quanto azione diretta unicamente verso israele, e di tipo punitivo; questo imporrebbe una frontalità che fai presto a stigmatizzare come questione centrale; invece quello che bisogna promuovere è la solidarietà con il popolo palestinese, la comprensione delle dinamiche della sua oppressione, che è il concentrato dell'oppressione di tutti i popoli colonizzati. Materialmente, militarmente, ma anche ideologicamente.

Questo passa per la rivendicazione al diritto di POTER CAPIRE su quali inganni un potere detiene nelle sue mani la vita di milioni di persone.

Il punto è che la lotta del popolo Palestinese è diventata un simbolo per molti altri.

Scongiurare che si apra una breccia nel muro, che si possa concretizzare un'esperienza di vittoria sulla prepotenza, scoprire un punto nevralgico del potere, per israele significa continuare ad impartire lezioni di oppressione anche a chi trae vantaggi dai suoi interessi.

I sei attivisti sono accusati di «ingresso illegale nel Paese», fa sapere Freedom Flotilla Italia precisando che si tratta di un capo di imputazione ridicolo considerato che gli attivisti sono stati «rapiti a 75 miglia dalla costa e portati a via a forza, contro la propria volontà, in territorio israeliano delle forze armate».

"«È confermato che il governo israeliano per liberare i rapiti e sequestrati pretende che ciascuno di essi sottoscriva una dichiarazione di colpevolezza, come se carpita sotto ricatto essa avesse un qualsiasi valore giuridico o politico» proseguono le stesse fonti confermando che i detenuti «non possono comunicare con l'esterno perché privati dei loro telefonini».
Chi non firma la dichiarazione di responsabilità verrà processato."


Mi sbaglio, o pretendere una firma su una dichiarazione di colpevolezza IN CAMBIO della promessa di liberazione, è una pratica da tortura psicologica?

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Calvero il 2/6/2010 2:28:38
Citazione:


Mi sbaglio, o pretendere una firma su una dichiarazione di colpevolezza IN CAMBIO della promessa di liberazione, è una pratica da tortura psicologica?


E definiamo bene la profondità di tortura psicologica che questi vigliacchi stanno perpetrando.

Nel primo post:

Citazione:
e pare che ISRAELE abbia fatto rientrare presso i relativi Stati di appartenenza soltanto coloro che (in poche parole, per parlare come si mangia) "abiurassero" l'accaduto


Attenzione al significato di questa vicenda, attenzione.

Mette in Luce DUE evidenze terribili:

1) le loro intenzioni comprovano che quello che stanno facendo a Gaza - come stillicidio e umiliazione - sia un nutrimento per questi animali (chiedo scusa agli animali): una simile cattiveria non so chi ancora la mostri oggigiorno a questi livelli nella società odierna. IDEM per questa vicenda: - cioè mirano a spersonalizzare l'essere umano dalle sue idee, e a farlo rientrare presso i paesi di appartenenza come perdente; privo di dignità. A loro poco interessa che possano anche essere riconosciuti colpevoli da tutti. E' secondario. A loro INTERESSA porre un CONFINO sullo Spirito di esseri umani che considerano inferiori. Il fatto stesso che li abbiano condotti a casa loro da acque internazionali, è per poter giostrare dell'anima (intesa come simbolo) di questi "infedeli". E' il sacrificio sull'altare del loro scopo. E' come sgozzare un agnello al Dio di turno.

2) Mostrare al mondo, quindi, che l'ammissione di colpevolezza è sintomo di uomini che non credono con sufficiente forza ai loro ideali. Significa che le società da cui questi esseri umani provengono (Italia, Turchia ecc. ecc. ), non sono state capaci di creare uomini forti. Se loro firmano, noi siamo i deboli, i falliti: coloro che non hanno Fede. Non riguarda specificatamente una possibile tutela di fronte alle loro azioni. Prova ne è il disprezzo che stanno mostrando nei confronti della razza umana che non si accoda.

Siamo di fronte a un comportamento medioevale di una Santa Inquisizione. A riprova che è veramente più di una questione di guerra e potere per loro; siamo di fronte a qualcosa di terrificante.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 2/6/2010 3:16:43
Chiedo scusa se posto l'articolo quasi per intero.
Non lo faccio mai, ma stavolta vorrei che questo venisse letto con attenzione.

Cosa succede a Gaza?

"L'episodio di lunedì 31 maggio, in cui i commandos israeliani hanno assaltato in acque internazionali le navi che portavano cibo ed altri aiuti umanitari a Gaza, ha risvegliato un minimo di attenzione su quello che succede in questa striscia di terra, schiacciata tra Israele ed Egitto.

Prima che tutti se ne dimentichino, fino alla prossima strage di civili palestinesi, vediamo di aprire una finestra sulla Striscia di Gaza. Finestra che sarà solo virtuale, perchè dal 2007 l'accesso a Gaza è praticamente impossibile. Recentemente il governo israeliano ha anche proibito l'accesso a quella zona ad una delegazione del governo belga, ad una dell'OMS e ad una del Parlamento francese. E parlo solo dell'ultimo anno.

Gaza, come si vede, ha una forma che somiglia ad un rettangolo molto irregolare. Il lato nord e quello est confinano con territori israeliani; ci sono 13 passaggi, tutti chiusi e controllati dai soldati isareliani. Il lato sud confina con l'Egitto e c'è un solo passaggio, quello del valico di Rafah.
Tutto il resto del territorio, sia quello al confine con Israele sia quello al confine con l'Egitto, è chiuso da un muro, alto fino a cinque metri e con uno spessore che arriva anche a tre metri.
Il lato ovest della Striscia di Gaza affaccia sul mare, ma lì c'è un doppio schieramento di unità navali israeliane armate: una parte sta sottocosta, pronta a bombardare qualsiasi gruppo di persone sosti sulla spiaggia o qualunque imbarcazione provi a lasciare la costa, a cominciare dai pescherecci; un secondo gruppo sta molto più a largo, pronto a sparare su qualunque nave provi ad avvicinarsi a Gaza.

Così Gaza non è altro che una immensa prigione a cielo aperto, che contiene un milione e mezzo di persone, che hanno commesso il reato di nascere arabi vicino ad uno Stato che ha fatto della conquista territoriale e dello sterminio dei suoi vicini le proprie ragioni di esistere.


(...)

"... con l'operazione "Piombo Fuso" i bombardieri sono stati di una precisione assoluta (non c'è da stupirsi: nessun pericolo e bombe laser-guidate, per i piloti deve essere stato facile come in addestramento): sono stati distrutti tutti i depositi dell'Onu in cui c'erano le riserve di cibo; distrutti i desalinizzatori per produrre acqua potabile dal mare;
distrutte le stazioni di pompaggio dell'acqua, in modo da impedirne la distribuzione; distrutti anche tutti gli ospedali, le cliniche e così via.

Dopo di allora non un solo grammo di cibo o un solo litro d'acqua è passato per il confine della striscia, se si escludono una ventina di camion di alimenti al giorno per una decina di giorni dopo l'operazione Piombo Fuso (perchè i palestinesi abbiano il cibo sufficiente servirebbero 200-250 camion al giorno di aiuti, solo per il cibo e l'acqua).


Se i palestinesi non sono morti è - piaccia o meno non conta - grazie ad Hamas, che fa scavare i tunnel sotto il confine egiziano e si preoccupa di andare ad acquistare cibo ed acqua da reintrodurre nella Striscia. Ma anche questa fonte di approvviggionamento è in pericolo: la Francia ha fornito dei sensori in grado di percepire le vibrazioni nel terreno; gli USA hanno fornito un muro di acciaio di altri 2-3 metri di spessore in cui inserire questi sensori; e l'Egitto ha montato il tutto.

E gli effetti si sono visti: in almeno un caso, gli egiziani hanno individuato il gruppo che scavava e hanno usato una speciale bomba in grado di affondare nel terreno prima di esplodere; risultato, 5 palestinesi morti ed almeno altri due feriti. Quindi, bloccati i valichi ufficiali, bloccato l'accesso via mare, resta solo la possibilità dei tunnel, a rischio di interruzione.

Per questo Ong come "Free for Gaza" cercano di portare cibo via nave (una nave carica decine di migliaia di tonnellate di merci) a Gaza, ma anche lì, come ho detto prima, c'è il blocco navale.

Immagino a questo punto una obiezione che qualcuno mi può fare: Ma perchè non usano le acque delle sorgenti delle montagne o quelle dei pozzi? Perchè non coltivano la terra per ottenere cibo? La risposta è semplice: [i]scavare pozzi o canalizzare acqua è proibito ai paletsinesi; dovrebbero farlo gli israeliani, prendendosi l'80% dell'acqua e concedendo il 20% ai palestinesi. Ma, a parte l'ingiustizia di questa misura, Israele raramente mantiene la parola. DI solito si tiene tutta l'acqua e tanti saluti.

E se un palestinese coltiva un pezzo di terra, prima o poi si trova un gruppo di soldati che arriva con un bulldozer (non si sfugge al continuo controllo degli aerei senza pilota dell'esercito israeliano che sorvolano Gaza 24 ore su 24), questi puntano i fucili su chi coltiva il terreno e i loro parenti e li tengono sotto tiro mentre il bulldozer distrugge i terreni (e spesso, se ci sono alberi, prima vengono fatti a pezzi con la sega elettrica da parte dei soldati). Inoltre nei pressi del muro che circonda Gaza ci sono cecchini israeliani che sparano a chiunque si avvicini a portata dei loro fucili. Senza contare il continuo lancio di bombe (ognuna delle quali contiene 250 Kg. o 500 Kg. di octol, un esplosivo molto potente, equivalenti rispettivamente a 750 Kg. o 1500 Kg. di tritolo) che Israele fa dagli aerei, solitamente di notte. Per far capire la potenza esplosiva di queste bombe, quella di Capaci, in cui morì il Giudice Giovanni Falcone, che sventrò l'autostrada per metri e metri, fu ottenuta con circa 600 Kg. di esplosivo da miniera, meno potente del tritolo.
Questa è la vita del palestinese medio. Ammesso che ci sia ancora qualcuno che abbia la spudoratezza di chiamarla vita.
"


Consiglio caldamente la lettura di un testo di Fabio Beltrame, "Ancora una volta, Palestina ai palestinesi".

Il libro traccia un percorso estremamente sfaccettato della storia del popolo Palestinese, addentrandosi nei dettagli della sua vita quotidiana, e nel ridisegno costante della geografia politica del territorio, dall'oppressione ottomana, al colonialismo britannico, fino al regime sionista.

Irrompe con analisi lucidissime nei grandi inganni del potere, indicando la questione Palestinese come tema centrale delle potenzialità della specie umana al riscatto e alla liberazione.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Pispax il 2/6/2010 3:45:20

PikeBishop




Citazione:
Sfido io, e' propaganda israeliana.


Lo so. L'avevo già pesata in questo senso.
Comunque esprime dei punti di vista "depropagandizzati", nel senso che i richiami emotivi sono assenti e che si fa riferimento a norme ben precise.

Se non vogliamo considerare il responsabile militare israeliano dell'area un perfetto imbecille (e/o un fanatico assetato di sangue, che però avrebbe ottenuto più abbondante e con meno patemi spedendo qualche missile) c'è da pensare che nell'interpretazione di queste norme ci siano elementi di correttezza.

Lui conosce il diritto, lui ha deciso di muoversi secondo diritto.
O almeno secondo una modalità operativa che dentro al diritto marittimo si riesce a incastrare.

L'alternativa è che pur conoscendo il diritto abbia deciso di sbattersene e di effettuare un'operazione di prepotenza.
Le implicazioni di questa seconda ipotesi sono tali (sia nel caso che la Knesset fosse consenziente, e soprattutto nel caso che la Knesset fosse dissenziente) che l'episodio in sé acquista un'importanza secondaria di fronte alla consapevolezza che i casini veri hanno ancora da iniziare.








Citazione:
In ogni caso, per tagliare la testa al toro, dal 1945 solo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU puo' dichiarare legale un blocco navale. Percio' con le manfrine para legali possono andarsene subito a quel paese.


Dissento.

http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_missili_di_Cuba
http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_embargo_against_Cuba
http://it.wikipedia.org/wiki/Blocco_di_Berlino

Non riesco a far rientrare per esempio queste cose nel ragionamento che dici tu.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Pispax il 2/6/2010 3:55:35
Citazione:

bariona ha scritto:
Esplosione a Beit Lahya, "vittime"
Gaza,fonti locali:"Artiglieria Israele"
Una forte esplosione si è verificata nella città palestinese di Beit Lahya, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo fonti locali ci sarebbero dei morti. L'origine della deflagrazione non è stata ancora accertata, ma le fonti ipotizzano che possa essersi trattato di un colpo dell'artiglieria israeliana. Nessun commento da Tel Aviv. In precedenza dalla zona di Beit Lahya erano stati sparati due razzi verso la vicina città israeliana di Ashqelon.

eccoci all'escalation....


Per arrivare all'"escalation" la prossima mossa dev'essere palestinese; dev'essere superiore per gravità e deve lasciare la porta aperta a un'ulteriore rappresaglia israeliana ancora maggiore.
Queste manfrine sono strettamente codificate.
Hai presente le risse fra Oliver Hardy e Ben Turpin?
Ecco: la storia è quella; solo moltiplica per un numero grande a piacere

Se a fronte del lancio di due razzi viene sparato un colpo di cannone non c'è nessuna escalation: è solo l'ennesimo esempio di una prassi che in quelle terre viene considerata "normale".



Paradossalmente il fatto che ne sia stato sparato UNO SOLO è più una notizia tranquillizzante che preoccupante.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Pispax il 2/6/2010 4:46:54
florizel




Citazione:
Pispax
Citazione:
Questa cosa già assolutamente cretina raggiunge il MASSIMO della cretineria quando si "boicottano" gli scambi culturali con i paesi o le culture che si ritengono ostili.

Una volta che cessa lo scambio culturale l'unica forma di evoluzione possibile è la guerra.


Dipende: scambi culturali con il popolo ebraico, o concernenti l’ebraismo, non implica lo scambio culturale con un regime assassino.


Senza andare troppo sul difficile, dici che dovremmo espellere immediatamente i cittadini e gli ambasciatori statunitensi (in primis), cinesi, tedeschi, inglesi, birmani, turchi, sudanesi, coreani, pakistani, columbiani, nordcoreani e russi insieme a quelli israeliani?
E piangere calde lacrime per non averci pensato prima e non aver espulso, che so, i cittadini e gli ambasciatori argentini, cileni e sudafricani?

(tanto per non chiedersi perché, dopo 20 anni di strategia della tensione, nessuno abbia mai espulso i cittadini e gli ambasciatori italiani)









Citazione:
Se poi lo scambio implica anche l’accettazione di propaganda strettamente connessa all’informazione “culturale”, per quale motivo rifiutare di dare ad uno stato assassino un contributo al suo aumento di “prestigio” nel mondo accademico, dovrebbe essere cretino?

Lo scambio culturale è una cosa diversa dal puro e semplice scambio accademico, che ne è solo una piccola parte.
In un altro forum mi hai citato un articolo di un giornalista che dice che i "confini" sono essenzialmente un luogo mentale, e che i confini mentali dovrebbe essere sforzo di tutti cercare di abbatterli e di lasciare permearare le diverse culture.
E che questo processo è la strada principale per abbattere il conflitto armato fra etnie.

Io sono d'accordo con lui.
Anche la "propaganda" è una parte inevitabile delle varie culture, e mentre l'altro ci propina la sua noi gli propiniamo la nostra, in un processo che va dall'accettazione all'elisione.

Tu hai smesso improvvisamente di essere d'accordo con questa roba o il ragionamento vale solo per gli israeliani?











Citazione:
E’ cretino semmai il contrario: assumere insieme alla “cultura” di un popolo, anche il messaggio politico di chi se ne serve. Acriticamente.


Sull'accettazione acritica della propaganda stiamo dibattendo anche troppo ne "i vicini di casa".
C'è questa tensione strana, nella quale ognuno considera "propaganda" solo quello che non corrisponde alle sue idee preconcette.

Visto che le idee preconcette si formano a loro volta a causa di messaggi propagandistici, possiamo dare questa fantastica definizione: "è propaganda solo quella che arriva per ultima"










Citazione:
Ovvio che il boicottaggio, da solo, non basta, in quanto azione diretta unicamente verso israele, e di tipo punitivo; questo imporrebbe una frontalità che fai presto a stigmatizzare come questione centrale; invece quello che bisogna promuovere è la solidarietà con il popolo palestinese, la comprensione delle dinamiche della sua oppressione, che è il concentrato dell'oppressione di tutti i popoli colonizzati. Materialmente, militarmente, ma anche ideologicamente.


Io non sono per niente d'accordo a scendere in guerra.
Nè a fianco dei palestinesi né contro di loro.
Se TU invece ci tieni tanto, sembra che nei prossimi giorni partirà un altro convoglio dalla Turchia.

Accomodati pure: nelle questioni ideologiche e militari io sono per l'assoluta parità dei sessi.
Magari accertati che il fucile che ti danno (se te ne danno uno) funzioni bene.








Citazione:
Il punto è che la lotta del popolo Palestinese è diventata un simbolo per molti altri.


Il problema è che a questo simbolo ognuno appiccica le cose che crede.
E purtroppo spesso - non sempre, ma spesso - sono cose disprezzabili.







Citazione:
Scongiurare che si apra una breccia nel muro, che si possa concretizzare un'esperienza di vittoria sulla prepotenza, scoprire un punto nevralgico del potere, per israele significa continuare ad impartire lezioni di oppressione anche a chi trae vantaggi dai suoi interessi.


Di nuovo, è sempre difficile non confondere gli allievi con i maestri.
Quando hanno fatto il concorso per titoli e esami per assegnare la cattedra di Oppressione si sono presentati in così tanti che non bastavano le sedie.
E procedendo per titoli Israele non era nemmeno fra i primi.

Mi chiedo perché cercare di circoscrivere così tanto la selezione.
E' un'antipatia congenita o stai solo cercando di fare un altro favore alla Nirestein?







Citazione:

Mi sbaglio, o pretendere una firma su una dichiarazione di colpevolezza IN CAMBIO della promessa di liberazione, è una pratica da tortura psicologica?


Se esiste un Dio, ti auguro che continui ad adoprarSi per tenerti lontana dalle questure .
E non solo di quelle italiane.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  PikeBishop il 2/6/2010 6:48:02
Citazione:
In ogni caso, per tagliare la testa al toro, dal 1945 solo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU puo' dichiarare legale un blocco navale. Percio' con le manfrine para legali possono andarsene subito a quel paese.

Dissento.

http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_missili_di_Cuba
http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_embargo_against_Cuba
http://it.wikipedia.org/wiki/Blocco_di_Berlino

Non riesco a far rientrare per esempio queste cose nel ragionamento che dici tu.


1) Ho gia' accennato al primo episodio.
Gli USA non chiamarono neanche blocco navale il loro ma quarantena e non solo avvisarono il Consiglio di Sicurezza ONU e dibatterono il provvedimento alle NU, ma fecero tutti i passi che potessero garantire loro (come avvenne) il consenso dell'OAS e la partecipazione di altre nazioni alla "quarantena" e si resero ben certi che tutti, ma proprio tutti fossero al corrente del provvedimento, sia per via diplomatica che per via mediatica:

According to international law a blockade is an act of war, but the Kennedy administration did not think that the USSR would be provoked to attack by a mere blockade.
Admiral Anderson's, Chief of Naval Operations wrote a position paper that helped Kennedy to differentiate between a quarantine of offensive weapons and a blockade of all materials, indicated that a classic blockade was not the original intention. Since it would take place in international waters, President Kennedy obtained the approval of the OAS for military action under the hemispheric defense provisions of the Rio Treaty.

Latin American participation in the quarantine now involved two Argentine destroyers which were to report to the U.S. Commander South Atlantic [COMSOLANT] at Trinidad on 9 November. An Argentine submarine and a Marine battalion with lift were available if required. In addition, two Venezuelan destroyers and one submarine had reported to COMSOLANT, ready for sea by November 2. The Government of Trinidad and Tobago offered the use of Chaguaramas Naval Base to warships of any OAS nation for the duration of the quarantine. The Dominican Republic had made available one escort ship. Colombia was reported ready to furnish units and had sent military officers to the U.S. to discuss this assistance. The Argentine Air Force informally offered three SA-16 aircraft in addition to forces already committed to the quarantine operation.[30]

This initially was to involve a naval blockade against offensive weapons within the framework of the Organization of American States and the Rio Treaty. Such a blockade might be expanded to cover all types of goods and air transport. The action was to be backed up by surveillance of Cuba. The CNO's scenario was followed closely in later implementing the quarantine.

[...] In Moscow, Ambassador Kohler briefed Chairman Khrushchev on the pending blockade and Kennedy's speech to the nation. Ambassadors around the world gave advance notice to non-Eastern Bloc leaders. Before the speech, U.S. delegations met with Canadian Prime Minister John Diefenbaker, British Prime Minister Harold MacMillan, West German Chancellor Konrad Adenauer, and French President Charles de Gaulle to brief them on the U.S. intelligence and their proposed response. All were supportive of the U.S. position.

On Monday evening, October 22 at 7:00 p.m. EST, President Kennedy delivered a nation-wide televised address on all of the major networks announcing the discovery of the missiles.

Ben diverse sono le tesi del delirante documento propagandista "legalitario" di Israele ed il loro comportamento, che, se ci fosse il caso di specificarlo parla di BLOCCO, cioe' di completo isolamento, INCLUDENDO ANCHE AIUTI UMANITARI.

2) Per quanto riguarda l'embargo contro Cuba, c'entra come i cavoli a merenda essendo un EMBARGO molto diverso da un BLOCCO NAVALE.

3) Infine, nel caso del blocco degli accessi a Berlino Ovest, dov'e' il mare?????

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Garrett il 2/6/2010 8:17:28
Tutti accusano Israele di usare tesi ridicole a sostegno della sua propaganda... ma questo, dai tempi del Lupo e dell'Agnello, è prassi normale per ogni paese che voglia giustificare i soprusi a danno di altri (come gli USA che compiono le peggiori carneficine di sempre basandosi su fandonie a cui non credono manco loro).
La cosa ridicola è che siamo governati da loschi personaggi ancora più ridicoli delle propagande che di volta in volta sostengono.
Ma ancora più ridicolo è che gli italiani li votano!

Io avrei voluto molto che i nostri connazionali avessero deciso di andarsene subito, ma non hanno voluto.
I nostri connazionali non hanno voluto andar via da Israele e hanno chiesto un processo e un’identificazione. Non abbiamo chiesto a Israele di lasciarli andar via, ma senza l’identificazione questo è difficile.


Penso che Frattini sia stato l'unico Ministro degli Esteri che, a fronte delle richieste di immediato rilascio dei prigionieri da parte della NATO e dell'ONU, si è espresso in forma contraria.
La NATO va bene quando si tratta di occupare l'Afghanistan e non vale un cazzo quando si tratta di liberare i propri concittadini???
Incidente analogo dopo il rapimento dei collaboratori di Emergency da parte del "governo" afgano di Karzai.

Frattini dovrebbe decidere per chi lavora e si faccia pagare da loro invece che dagli italiani, per i quali mostra puntualmente la più assoluta mancanza di rispetto!

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  redna il 2/6/2010 8:21:26
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14798

Discorso di Erdogan al Parlamento: pazienza della Turchia messa a dura prova

SCRITTO IL 2010-06-02 IN NEWS

Istanbul - Infopal. Il Primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha rivolto dure parole d'avvertimento a Israele riguardo al suo attacco alla Flotilla, definito dallo stesso Erdogan "terrorismo di stato e gesto infame e inaccettabile."

Queste le parole pronunciate oggi davanti al Parlamento: "Non consiglio a nessuno di mettere alla prova la pazienza della Turchia: la sua amicizia è dura da infrangere, ma lo è altrettanto la sua ostilità".

"La Turchia non volterà le spalle a Gaza - ha promesso il Primo ministro - e non chiuderà gli occhi di fronte alle sue sofferenze. Israele deve togliere l'assedio subito". Ha quindi accusato lo Stato sionista di aver lanciato "un attacco alla filosofia delle Nazioni Unite, infrangendo le leggi umanitarie e internazionali e colpendo al cuore la coscienza dell'opinione pubblica e la pace mondiale".

Una reazione, ha continuato, sarebbe quindi d'obbligo da parte di quegli Stati che avevano sotto la loro protezione gli attivisti della Flotilla: "Da adesso, la comunità internazionale deve dire: 'Basta!' (...) Israele non può presentarsi nuovamente di fronte al mondo se non rende conto delle sue azioni".


Obama si rifà vivo e dichiara:

07:01 Obama gela Erdogan: "Altri modi per aiutare Gaza"

"E' importante trovare modi migliori per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, senza mettere in pericolo la sicurezza di Israele". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando a telefono con il premier turco Recep Tayyip Erdogan. Obama ha quindi sottolineato la necessità di arrivare a un accordo di pace organico che preveda "la nascita di uno stato palestinese indipendente, come via per risolvere la crisi". "Gli Stati Uniti continueranno a lavorare per questo obiettivo - ha aggiunto Obama - lavorando a stretto contatto con la Turchia, Israele e gli altri attori in campo perchè si abbia un medio oriente più stabile e sicuro".

http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/02/dirette/diretta_2_giugno-4507671/?ref=HREA-1

ma comunque Obama non spiega quali 'altri modi migliori' si possono trovare per fornire aiuti umanitari a Gaza e nemmeno il perchè Israele debba continuamente opprimere Gaza e ci siano delle persone che si devono attivare per aiutare gli abitanti rimettendoci, come in questo caso, oltre che il proprio tempo, anche la vita.


EDIT

http://www.apcom.net/newsesteri/20100602_052935_4e9dbf9_89759.shtml

....

Intanto a più di 24 ore dal sanguinoso arrembaggio israeliano alla "Freedom Flotilla", il numero totale degli attivisti che si trovavano a bordo delle sei navi che componevano il convoglio non è ancora del tutto chiaro. Un responsabile del ministero dell'interno israeliano in mattinata aveva riferito che le forze di sicurezza avevano fatto sbarcare 686 persone dalle navi fermate. Stando agli ultimi aggiornamenti dei media israeliani gli attivisti sarebbero circa 700, mentre la sezione italiana dell'associazione "Freedom Flotilla" ha comunicato che sarebbero 610 - e non 487 - gli attivisti internazionali arrestati. Questi detenuti si sono rifiutati di notificare la loro identità e sono attualmente rinchiusi nel carcere di Beer Sheva, nelle vicinanze di Ashod, la città del sud di Israele nel cui porto sono state scortate le sei nave intercettate al largo delle coste dell'enclave palestinese. Circa cinquanta attivisti che hanno invece accettato di dichiarare le proprie generalità, sono stati condotti fin da questa mattina all'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv per essere espulsi verso i loro Paesi d'origine. Altri 45 passeggeri della flottiglia rimasti feriti, per la maggior parte di origine turca, sono ancora ricoverati in vari ospedali israeliani. Sei sono gli italiani detenuti a Beer Sheva, stando a quanto comunicato dalla Farnesina e dall'Associazione "Freedom Flotilla". Si tratta di Giuseppe 'Joe' Fallisi, Angela Lano (direttrice di un'agenzia di informazione pro-palestinese, la Infopal), Marcello Faracci (che ha doppio passaporto italo-tedesco) Manolo Luppichini, Manuel Zani e Muhim Qaqer (che ha doppio passaporto italo-palestinese). I cittadini italiani che erano sul convoglio navale di pacifisti diretto a Gaza sono in "buone condizioni", ma restano nelle carceri israeliane perchè "non hanno voluto" andare via, ha spiegato ai microfoni del Tg3 il ministro degli Esteri Franco Frattini. "I nostri connazionali non sono voluti andare via da Israele, hanno chiesto un processo, un'identificazione; noi abbiamo chiesto a Israele di lasciarli andare via comunque", ha affermato il titolare della Farnesina, mostrandosi in ogni caso ottimista sul fatto che "nelle prossime ore si concluderanno le procedure di identificazione" e i sei italiani, cinque uomini e una donna, potranno lasciare Israele.

intanto sono solo 250 gli attivisti che verranno espulsi....

Assalto Flottiglia: Israele espelle 250 attivisti
02 Giugno 2010 07:00 ESTERI

TEL AVIV - Israele ha iniziato ed espellere stamattina 250 degli oltre 650 attivisti stranieri arrestati in seguito al blitz contro la flottiglia diretta a Gaza. Lo ha annunciato la radio militare israeliana. (RCD)

****
Assalto Flottiglia: Craxi, "Rilascio italiani questione di ore"
02 Giugno 2010 08:20 ESTERI

BETLEMME - Sarebbe questione di ore la liberazione dei sei italiani fermati dalle autorita' israeliane nel blitz alla flottiglia diretta a Gaza. Lo ha confermato stamattina il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, da Betlemme (Cisgiordania) dove sta per incontrare il presidente palestinese Abu Mazen. La Craxi ha parlato con l'ambasciatore d'Italia in Israele, Luigi Mattiolo, in costante contatto con le autorita' israeliane. (RCD)

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Garrett il 2/6/2010 8:29:35
Obama gela Erdogan

Penso che a 'sto punto molti paesi (tra cui la Turchia umiliata dal capo branco davanti a tutto il mondo) potrebbero decidere di uscire dalla NATO che oramai, dopo oltre vent'anni dalla caduta del Muro, è ridotto ad un inutile baraccone per l'acquisto (obbligatorio) di armamenti americani.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  redna il 2/6/2010 8:49:43
Obama gela Erdogan.... perchè la situazione in medioriente è peggiorata di molto, si potrebbe dire che è cambiato l'assetto mediorientale ....


Di certo la carneficina contribuisce all'isolamento internazionale di Israele.


Le relazioni col tradizionale partner americano non sono più buone come durante l'era Bush. Barack Obama ha preso più volte le distanze dal governo di Bibi Netanyahu che include anche la destra estrema. Nell'area, già dall'azione militare su Gaza (dicembre-gennaio 2008-2009), era diventato difficile il rapporto con la Turchia che ora rischia di deteriorarsi in modo irreversibile. Il processo di pace non compie significativi passi in avanti e le frustrazioni dei palestinesi rischiano di sfociare in una terza Intifada.

Che coinvolgerebbe, a questo punto, anche il milione di arabi che vivono all'intero dello Stato di Israele, visto che un loro popolare leader, lo sceicco Raed Salah, è rimasto ferito nell'assalto alla nave.

Da ultimo, l'incubo libanese.

Molti osservatori hanno previsto già da quest'anno una possibile nuova guerra visto che Hezbollah si sta riarmando e avrebbe un arsenale molto più ricco anche rispetto al 2006, durante l'ultimo conflitto.

La carneficina sulla nave potrebbe essere il detonatore di un novo confronto armato.

Coi nostri soldati che stanno sul confine a monitorare la pace.



http://espresso.repubblica.it/dettaglio/morte-sotto-gli-occhi-del-mondo/2128118&ref=hpsp


quindi il detonatore per un nuovo conflitto armato c'è tutto e ci sono anche i soldati italiani da quelle parti e 6 pacifisti italiani che sono ancora nelle carceri di israele e non si sa quando verranno rimpatriati.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Sertes il 2/6/2010 9:08:06
Citazione:

Garrett ha scritto:
Obama gela Erdogan

Penso che a 'sto punto molti paesi (tra cui la Turchia umiliata dal capo branco davanti a tutto il mondo) potrebbero decidere di uscire dalla NATO che oramai, dopo oltre vent'anni dalla caduta del Muro, è ridotto ad un inutile baraccone per l'acquisto (obbligatorio) di armamenti americani.


Essere membri della NATO protegge dal terrorismo internazionale, lo hanno detto anche i nostri più di una volta... per chi ha orecchie da intendere...

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  temponauta il 2/6/2010 9:13:47
Citazione:

Garrett ha scritto:
Obama gela Erdogan

Penso che a 'sto punto molti paesi (tra cui la Turchia umiliata dal capo branco davanti a tutto il mondo) potrebbero decidere di uscire dalla NATO che oramai, dopo oltre vent'anni dalla caduta del Muro, è ridotto ad un inutile baraccone per l'acquisto (obbligatorio) di armamenti americani.



Oltre che corretto sarebbe auspicabile.
Ma la Turchia avrebbe grandissime difficoltà a riconvertire tutto il suo armamento Nato in armamento russo (parimenti efficace e più economico).
Io credo che Erdogan stia solo facendo la voce grossa per varie ragioni, tra cui la principale quella di impedire che l'Iraq venga diviso con la nascita di uno stato curdo al confine con la Turchia.
Ottenuto lo scopo, le acque si calmeranno di nuovo, sempre che non sia Israele a voler proseguire in una visione delirante di tipo apocalittico.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Fabrizio70 il 2/6/2010 9:29:29
Citazione:

Perdonami, quali dei punti a-e erano stati sollevati nei confronti della nave?


Veramente non è chiaro nulla di tutta questa faccenda , al momento non ci sono notizie precise(ovvero sentire anche le altre campane) , và da se che potrebbero contestare qualsiasi cosa ed il punto 3 prevede il rimborso in caso di errore , se non escono prove(video , foto , audio , numerose testimonianze , fai un pò tu) che sono stati gli eletti ad attaccare senza motivo e senza rispettare la procedura sarà difficile ottenere una condanna(che come al solito ci si puliranno il c... )....

Citazione:

@Fabrizio a parte le norme che "giustificano" l'atto, il comportamento politico di quel paese nelle guerre genocide contro la Palestina e contro chiunque si metta in mezzo anche solo per aiutare i civili è qualcosa di schifoso.


Non è di certo una novità per chi si informa realmente su com'è la situazione da quelle parti...


Citazione:

"La decisione d’abbordare delle navi civili nelle acque internazionali, costituisce un "atto di guerra" secondo il Diritto Internazionale, giuridicamente parlando c'è stato: furto di navi e del loro carico, rimozione e sequestro dei passeggeri, omicidi; o addirittura assassini, se si ammettono come veritiere le notizie della televisione turca, secondo la quale i commando avevano un elenco delle personalità da liquidare durante l'assalto.

Questo atto di guerra, contro le bandiere greche e turche garrenti su tali navi, è stato perpetrato per consolidare il blocco che costituisce in sé una violazione del Diritto Internazionale."


Ciao Florizel , come ho scritto sopra finchè non si sarà chiarito come effettivamente si sono svolti i fatti non potremmo dare giudizi (esclusa la faccenda dei morti , quelli ci sono stati eccome).Per il momento noto alcune stranezze tra cui la principale è perchè non aspettare che entrassero in acque territoriali per scatenare tutto questo casino, sembra più un messaggio che un azione....

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  redna il 2/6/2010 10:52:38
Citazione:
Ottenuto lo scopo, le acque si calmeranno di nuovo, sempre che non sia Israele a voler proseguire in una visione delirante di tipo apocalittico.

le acque non si calmano per nulla anche se i media riuniti ci presentano volti sorridenti e la situazione sotto controllo.
La Turchia non viene minimamente gelata da Obama anche perchè ha il solido aiuto della Siria e dell'iran e chi sta dietro a loro tre.... che in tutta questa faccenda non ha speso una parola....

Israele rimane isolato più che mai con le sue gatte da pelare che si è voluto quale popolo eletto e quindi se la deve sbrigare da solo. Resta il fatto che quello che ha fatto nelle acque territoriali qualche grana senza dubbio se l'è tirata dietro:

http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/3834-perche-la-strage-della-flotilla-e-terrorismo.html

riassumo stringatamente, l'articolo è lungo ma dettagliato circa il diritto internazionale marittimo:


In conclusione, in aderenza al Diritto Internazionale Marittimo e al Diritto Internazionale Umanitario è

possibile affermare che la sovranità di Israele sul mare si esaurisce all’interno delle sue acque territoriali

e non si estende alle acque internazionali. Pertanto Israele non aveva il diritto di interferire con una

nave di altra bandiera che navigasse in acque internazionali, neppure attraverso l’esercizio del diritto di

visita o del diritto d’inseguimento.



Il blocco navale, qualora legittimamente effettuato, vincolerebbe Israele al disposto della Quarta Convenzione di Ginevra, e quindi a permettere il pacifico transito degli aiuti umanitari.


La Legittima Interdizione Marittima, qualora legittimamente effettuata, obbligherebbe Israele ad un uso della forza secondo principi di necessità, proporzionalità e gradualità.

La fattispecie di pirateria non risulterebbe integrata.

L’azione condotta dalla Marina Militare Israeliana appare integrare fattispecie di terrorismo marittimo,

terrorismo tout court, terrorismo internazionale e crimini contro l’umanità, sottoponibili al giudizio della

Corte Penale Internazionale.


Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Stella il 2/6/2010 11:39:28
From The Times
June 2, 2010
World leaders call for inquiry as Israel frees Gaza activists
James Hider, Alex Christie-Miller

The international community rounded on Israel yesterday, demanding an independent inquiry into the storming of a convoy of aid ships that ended in the deaths of at least nine people.

Amid widespread condemnation of the raid in international waters, Israel said last night that it was freeing foreigners detained after the raid. All 682 were to be deported, the Government said, though it was not clear how long the process would take.

The announcement came after Anders Fogh Rasmussen, the Nato Secretary-General, urged Israel to let the activists go. “I add my voice to the calls by the United Nations and the European Union for a prompt, impartial, credible and transparent investigation into the incident,” he said.

Ban Ki Moon, the UN Secretary-General, had called earlier for a “full investigation” and urged Israel to lift its blockade on Gaza, blaming it for the violence on board a Turkish-flagged cruise ship, the Mavi Marmara, when Israeli special forces boarded her from helicopters. “Had the Israeli Government heeded international calls and my own strong and urgent and persistent call to lift the blockade of Gaza, this would not have happened,” he said.

Recep Tayyip Erdogan, the Turkish Prime Minister, said that Israel’s behaviour “should definitely be punished” and urged the immediate lifting of “the inhumane embargo on Gaza”.

About 30 British citizens were being held in a prison in the Negev desert town of Beersheva, and another was being treated at a Tel Aviv hospital. Israeli officials said that 48 people had already been deported.

Even as Israel dealt with the fallout from the botched raid, when elite commandos opened fire with live ammunition after being overwhelmed by passengers, organisers of the aid flotilla said that two more ships would soon be heading for Gaza, in an open challenge to the three-year blockade.

Israel vowed to halt any more vessels that tried to reach the enclave, but officials said that they were reviewing their tactics after the military debacle. Israel’s closest European ally, Italy, warned that the bloodshed of the previous day must “never happen again”.

Greta Berlin, a co-ordinator for the Free Gaza Movement, which organised the convoy, said: “This initiative is not going to stop. We think eventually Israel will get some kind of common sense. They’re going to have to stop the blockade of Gaza, and one of the ways to do this is for us to continue to send the boats.”

There were growing calls both in Israel and abroad for a full investigation into the incident. As the first activists were released from custody, their testimony bore striking contrast to the official Israeli version of events.

Haneen Zoabi, an Arab-Israeli MP who was on board, said that Israeli commandos let at least two of the wounded die of their injuries while they searched the vessel for weapons and herded the passengers into rooms.

As the only Hebrew speaker, she tried to solicit help from the commandos. “I made a sign in Hebrew, ‘Please, we have two very dangerous injuries. Please give us help’,” she said. But the soldiers ignored her. “They [the casualties] died in the coming half hour,” she told The Times.

Other activists accused Israel of exaggerating levels of resistance on the ship, despite video footage of them attacking the commandos with clubs. “The Israeli Government justifies the raid because they were attacked. This is absolutely not the case,” said Norman Paech, a 72-year-old former MP from Germany who was on the ship. “This was not an act of self-defence. Personally I saw two and a half wooden batons that were used . . . there was really nothing else. We never saw any knives,” he said.

Two MPs from the same left-wing party, Inge Höger, 59, and Annette Groth, 56, said that they had “felt like we were in a war, like we were being kidnapped. We wanted to bring aid to Gaza. Nobody had a weapon.”

The Israeli military released footage of weapons that it says were found during the raids, which have focused international attention on the three-year blockade of the Hamas-run Gaza Strip, earning Israel yet more stinging criticism.

“The situation in Gaza is unsustainable and unacceptable,” Hillary Clinton, the US Secretary of State, declared. Egypt, appearing keen to avoid the backlash, announced that it would open its borders to Gazans.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Stella il 2/6/2010 11:40:51
Israele ha fatto una vaccata epocale che la seppellirà. Non ha capito che sono cambiati gli equilibri nel Mediterraneo e sono cambiati gli equilibri nel mondo. Non ha capito il momento, una cecità politica fatale.
Si è potuta permettere quello che si è potuta permettere finora perchè faceva comodo ai suoi padrini, metà del mondo che conta, ma adesso i suoi padrini non contano più come prima e sono nella m. fino al collo per conto loro. La molleranno.
L'azione anacronistica di Israele ha creato solo fastidio e irritazione nei suoi amici, senza il sostegno dei quali Israele resta uno starello di 6 mln e mezzo di abitanti (e in calo demografico) - la Turchia ne ha 76 mln eh - che non ha neanche l'autonomia economica.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Floh il 2/6/2010 11:43:43
@ Stella

però ha 300 bombe atomiche, quindi la turchia, da sola, può solo tacere con tutti i suoi 76 mln. di abitanti.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 2/6/2010 12:14:31
scambi culturali con il popolo ebraico, o concernenti l’ebraismo, non implica lo scambio culturale con un regime assassino.

Pispax
Citazione:
dici che dovremmo espellere immediatamente i cittadini e gli ambasciatori statunitensi (in primis), cinesi, tedeschi, inglesi, birmani, turchi, sudanesi, coreani, pakistani, columbiani, nordcoreani e russi insieme a quelli israeliani?


D’entrata: se hai voglia di sottilizzare sui tuoi personali sofismi, come fai ne “i vicini di casa”, non è aria. Rompere gli scambi culturali, quando questo comprende assumere insieme ai dati antropologici di una cultura ANCHE la propaganda del regime che se ne serve, NON SIGNIFICA ESPELLERE GENTE.
Ad espellere ci pensa già lo stato sionista. Quindi non imputarmi cose che non ho scritto, ed evita di enfatizzare all’estremo le cose che esprimono i tuoi interlocutori.

Se poi lo scambio implica anche l’accettazione di propaganda strettamente connessa all’informazione “culturale”, per quale motivo rifiutare di dare ad uno stato assassino un contributo al suo aumento di “prestigio” nel mondo accademico, dovrebbe essere cretino?

Citazione:
Lo scambio culturale è una cosa diversa dal puro e semplice scambio accademico, che ne è solo una piccola parte.


Certo, ma si dà il caso che io parlassi di scambio accademico.
“Scambio culturale” è anche plaudire alla partecipazione alla flotilla di un’ebrea che ha fatto la triste esperienza dei campi di concentramento, ad esempio. Tanto di cappello.

Citazione:
Anche la "propaganda" è una parte inevitabile delle varie culture, e mentre l'altro ci propina la sua noi gli propiniamo la nostra, in un processo che va dall'accettazione all'elisione.


Per scambio culturale io NON INTENDO lo scambio della propaganda del potere.

E’ cretino semmai il contrario: assumere insieme alla “cultura” di un popolo, anche il messaggio politico di chi se ne serve. Acriticamente.

Citazione:
C'è questa tensione strana, nella quale ognuno considera "propaganda" solo quello che non corrisponde alle sue idee preconcette.


Le idee preconcette sono le tue, e riguardano le opinioni di chi non la pensa come te.

Citazione:
Io non sono per niente d'accordo a scendere in guerra.
Nè a fianco dei palestinesi né contro di loro.
Se TU invece ci tieni tanto, sembra che nei prossimi giorni partirà un altro convoglio dalla Turchia.

Accomodati pure: nelle questioni ideologiche e militari io sono per l'assoluta parità dei sessi.
Magari accertati che il fucile che ti danno (se te ne danno uno) funzioni bene.


Dove hai letto che SOLIDARIETA’ col popolo Palestinese implica scendere in guerra?
Continui a tergiversare anche in questo forum, Pispax, ElwoodBlue, o come ti chiami.
Rieto: la situazione è TROPPO SERIA per correre dietro alle tue fisime.

Piantala.

La Causa del Boicottaggio.

Campagna di Boicottaggio.

BoycottLinks.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Calvero il 2/6/2010 13:10:04
Citazione:

In un altro forum mi hai citato un articolo di un giornalista che dice che i "confini" sono essenzialmente un luogo mentale, e che i confini mentali dovrebbe essere sforzo di tutti cercare di abbatterli e di lasciare permearare le diverse culture.
E che questo processo è la strada principale per abbattere il conflitto armato fra etnie.

Io sono d'accordo con lui.



.. anche io sono d'accordo con lui. Aspetta che te ne dico una migliore <<ama il prossimo tuo come te stesso>>

Non ho ancora capito sinceramente Pispax in questo balletto ibridatorio di concetti che porti, a cosa vuoi arrivare

I confini mentali stanno a questo boicottaggio, come lasciare una donna sta all'amore. Nulla che comporti a denigrare l'amore mi sembra... dai, rivediti un po'

Sei tu che metti livelli di compenetrazione a queste accezioni che non c'azzeccano una beata fava. L'amore per la conoscenza e la Cultura implicano dei prezzi da pagare, in cui la dignità umana è chiamata a scendere in campo e a pagarli se necessario.

Tu non scenderesti in guerra con questo o con quello; dici ..sì è vero MA; esatto però... ; certo comunque però...

A me sembra proprio che il tuo linguaggio sia da salotto nei confronti di una situazione che ha messo e sta mettendo gli equilibri mondiali in evidenze che sono assolutamente assimilabili da una mentalità nazista.

Senza contare che non è accettabile per te una prospettiva (che è reale) per cui l'accedemicità non è che abbia chissà che cosa da insegnare sulle verità e sulla Storia del nostro povero mondo. Quindi non offendiamoci nemmeno se anche questa cazzo di cultura deve piegare il ginocchio di fronte ad emergenze umanitarie. Serve forza e severità e compromessi contro il cosiddetto quieto vivere culturale...

..e sempre senza contare che questo fascismo Sionista è contro ogni sano concetto culturale e spirituale.



fanculo qualsiasi ideale, stiamo scordando chi soffre

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Floh il 2/6/2010 13:25:52
senza contare che questo fascismo Sionista è contro ogni sano concetto culturale e spirituale.

Mi spiace Calvero, ma qunato affermi è miope.
Questo fascismo sionista è frutto di un etica ben definita, ossia un nazionalismo che cerca il bene di un solo popolo senza curarsi minimamente di qualunque altro.
E' un tipo di di etica, si può dire che sia egoista e cattiva, ma non ha nulla di insano culturalmente.
Per spirituale poi che intendi?

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Calvero il 2/6/2010 13:59:32
Citazione:


Mi spiace Calvero, ma qunato affermi è miope.
Questo fascismo sionista è frutto di un etica ben definita, ossia un nazionalismo che cerca il bene di un solo popolo senza curarsi minimamente di qualunque altro.
E' un tipo di di etica, si può dire che sia egoista e cattiva, ma non ha nulla di insano culturalmente.
Per spirituale poi che intendi?


L'etica non centra.

Non è etica, né una sorta di deontologia politica: è puro pragmatismo in nome del controllo dispotico e fascista sui propri simili. In barba ai Diritti umani, ovviamente.

Il nazionalismo che cerca il bene per il proprio popolo, non è più nazionalismo nel momento in cui mira a prevaricare altri popoli. Il nazionalismo si ferma entro i propri confini. Punto. E se va' oltre, si prenda la responsabilità di essere messo alla sbarra << culturalmente >>, cosa da cui il << nazionalismo >> deve attingere le proprie radici se vuole esistere. Ri-punto.

per la cultura

Riporto testualmente :

Una concezione antropologica o moderna presenta la cultura come il variegato insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali e delle abitudini delle diverse popolazioni o società del mondo. Concerne sia l’individuo sia le collettività di cui egli fa parte. In questo senso il concetto è ovviamente declinabile al plurale, presupponendo l'esistenza di diverse culture, e tipicamente viene supposta l'esistenza di una cultura per ogni gruppo etnico o raggruppamento sociale significativo, e l'appartenenza a tali gruppi sociali è strettamente connessa alla condivisione di un'identità culturale.

Atteggiamenti e valori questi che sono insani. Se permetti io ritengo insana ogni azione e filosofia di pensiero che, relegata alla propria cultura, si ARROGA il diritto di sapere cosa è giusto e cosa non lo è con imperativi intoccabili, a sua volta legittimati da processi che vertono a insabbiare ogni corroborante forma di rispetto per etnie diverse dalla propria. Cultura insana.

per la questione spiritualità

Riporto testualmente:

La spiritualità, all'interno di una grande varietà di concezioni culturali e religiose, è spesso vista come un percorso, o cammino spirituale, lungo il quale si avanza per conseguire un obiettivo determinato, quale ad esempio un più alto stato di consapevolezza, il raggiungimento della saggezza o la comunione con Dio o con il creato, il che solitamente presuppone la liberazione dalle abituali gabbie dei sensi e del pensiero.

Lo spirito Sionista che si è palesato attraverso una concezione che salvaguardi un popolo attraverso il loro credo e il loro cammino, si prende le proprie responsabilità nei confronti di un mondo in cui, loro per primi, lo mostrano spavaldamente a tutta faccia. Il fatto di instaurare una << Lega anti-diffamazione>> mette in moto proprio un legame che va oltre uno Stato inteso come politico e/o etico. E il fatto di difendere a SPADA TRATTA un orgoglio; una MEMORIA; una DIGNITA' storica ... che non è definibile razionalmente ma fa proprio appello a una spiritualità decantata ai quattro venti e soggiogata e umiliata nell'intimità proprio da quell'Olocausto di cui ancora si indignano.. è una riprova di un loro gioco spirituale insano e deviato.

..e visto gli accadimenti e il comportamento che mira a sostenere un giogo Nazista che a loro volta impongono dispoticamente e VIOLENTEMENTE a chi non la pensa come loro, allora la loro spiritualità NON è sana. Punto.

A riprova e come già sottolineato, loro conoscono bene questi meccanismi, infatti stanno avendo un comportamento Medioevale facendo in poche parole abiurare (ci rendiamo conto o no?) quelli che hanno peccato contro di loro.. (vogliono sottomettere la spiritualità altrui)

..vedi quel che ho scritto nel post # 125


..nessuna miopia

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 2/6/2010 15:03:44
Floh
Citazione:
Questo fascismo sionista è frutto di un etica ben definita


Il fascismo (come il comunismo statalista) è però un'ideologia, allora la domanda da porsi sarebbe: può l'etica generare un'ideologia?
La mia opinione è che l'ideologia è piuttosto il degenerare dell'etica.
O, meglio, un suo indebito restringimento che le pone dei parametri fissi oltre i quali non è più possibile definire cosa sia il bene e cosa il male.
E l'etica è ben altro che questo.

Ma al di là delle facili filosofie, nel caso del SIONISMO (ma di tutte le ideologie nazionaliste) l'origine non è nell'etica, ma nel ribaltamento di ogni cosa che la indichi.

Così come definiamo VALORE e DISVALORE, bisogna definire cosa sia ETICA e cosa sia NON etica.

Al tuo posto valuterei se non si tratti piuttosto di un' "estetica".
L'estetica del razzismo in quanto utile artificio politico,
e della morte.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Floh il 2/6/2010 15:15:24
L'etica non centra.

Invece l'etica è proprio il fulcro della faccenda.

puro pragmatismo in nome del controllo dispotico e fascista sui propri simili. In barba ai Diritti umani, ovviamente.

I Diritti umani, così come sono stabili dall'ONU, sono il frutto di UN CERTO TIPO di etica.
Pensare che possa esistere una e un'etica soltanto è errato.
Il concetto giustizia dipende proprio dal metro che applichi per giudicare, è quel metro varia a seconda dell'etica che applichi.
Si può discutere sul fatto che un certo tipo di etica sia egoista, cattiva oppure altruista, buona, o ancora equa e tollerante, ma non si può dire che un certo tipo di etica sia giusta o sbagliata perchè per giudicare appunto giusto e sbagliato c'è bisogno di applicare un certo tipo di etica.
Giusto e sbaglioto sono concetti relativi.

Il nazionalismo che cerca il bene per il proprio popolo, non è più nazionalismo nel momento in cui mira a prevaricare altri popoli.

E chi lo dice?

Il nazionalismo si ferma entro i propri confini.

Il Nazionalismo cerca il benessere entro i propri confini, quello che succede fuori non lo tocca, anche se è lui stesso a provocare gli eventi esterni, qualunque cosa succeda non importa, l'unica cosa che importa è ciò che accade dentro.
Ovvio che questo è un certo tipo di Nazionalismo, ne esistono con sfumature diverse (a seconda dell'etica applicata), ma questo è il Nazionalismo israeliano (Sionismo).

E se va' oltre, si prenda la responsabilità di essere messo alla sbarra << culturalmente >>

Certo, secondo il tipo di etica accettato (perlomeno a livello sociale esteriore) in occidente.

cosa da cui il << nazionalismo >> deve attingere le proprie radici se vuole esistere. Ri-punto.

Spiegami meglio questa frase perchè non l'ho capita.

io ritengo insana ogni azione e filosofia di pensiero che, relegata alla propria cultura, si ARROGA il diritto di sapere cosa è giusto e cosa non lo è con imperativi intoccabili, a sua volta legittimati da processi che vertono a insabbiare ogni corroborante forma di rispetto per etnie diverse dalla propria. Cultura insana.

perchè insana?
Io la definisco arrgogante (innazintutto) e poi inscosciente della relatività delle cose.

E il fatto di difendere a SPADA TRATTA un orgoglio; una MEMORIA; una DIGNITA' storica ... che non è definibile razionalmente ma fa proprio appello a una spiritualità decantata ai quattro venti e soggiogata e umiliata nell'intimità proprio da quell'Olocausto di cui ancora si indignano.. è una riprova di un loro gioco spirituale insano e deviato.

Un etica cattiva ed egoista come quella sionista non può essere sbandierata all'opinione pubblica europea e nord americana (necessaria ai loro scopi) così com'è, ma ha bisogno di una facciata eticamente simile appunto a quella europea e nord americana.
Ecco quindi ciò che descrivi, che non è che una presa per il culo per noi, e basta, perciò che c'è di insano e deviato? sono solo dei buoni mistificatori.

..e visto gli accadimenti e il comportamento che mira a sostenere un giogo Nazista che a loro volta impongono dispoticamente e VIOLENTEMENTE a chi non la pensa come loro, allora la loro spiritualità NON è sana. Punto.

Per questa frase, la risposta è il dicorso che ho fatto sulle etiche all'inizio del post.


Metto le mani avanti:

Tanto per chirire, io non è che appoggi i sionisti (e la loro etica), sto solo cercando di far chiarezza.

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  Floh il 2/6/2010 15:26:30
la domanda da porsi sarebbe: può l'etica generare un'ideologia?

Ovvio, un certo tipo di etica è il fondamento di ogni ideologia.

un suo indebito restringimento che le pone dei parametri fissi oltre i quali non è più possibile definire cosa sia il bene e cosa il male. E l'etica è ben altro che questo.

Come giudichi (bene e male) se non con un certo tipo di etica?

Al tuo posto valuterei se non si tratti piuttosto di un' "estetica".

Parti dal presupposto che esista un tipo di etica insindacabile, pure e giusta applicabile in qualsiasi caso come universale.
Puoi sostenere questa convinzione?

Perchè mai estetica?

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  redna il 2/6/2010 15:30:44
la risposta a Obama da parte della Turchia:

10:15 Erdogan: "Obama perde il solo amico nella regione"

Israele sta "perdendo il suo unico amico" nella regione, la Turchia, dopo il sanguinoso blitz contro una nave turca con a bordo attivisti internazionali filopaestinesi. Lo ha detto il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan nel corso di una telefonata con il presidente americano Barack Obama. Lo riferisce oggi l'ufficio stampa di Erdogan. "Israele rischia di perdere il suo unico amico nella regione, (il Paese) che più ha contribuito alla pace" in Medio Oriente, ha detto Erdogan a Obama, secondo un comunicato on line. Obama ha telefonato ieri sera a Erdogan per esprimere il proprio cordoglio per le vittime turche dell'attacco israeliano contro la nave che portava aiuti alla Striscia di Gaza


.... quindi non solo Obama non gela la Turchia ma la stessa avverte che si sta defilando dall'essere l'unico amico di Israele nella regione. E'chiaro che a cose fatte non lo sarà nemmeno più degli USA.



Citazione:
fanculo qualsiasi ideale, stiamo scordando chi soffre

bravo, ricordalo sempre perchè pare che qualcuno abbia bisogno di sentirsi dire spesso questo.


EDIT

10:54 Abu Mazen: "Grazie Turchia"

Un caloroso "grazie" alla Turchia per essersi "esposta" senza risparmio nella crisi internazionale seguita al blitz della Marina israeliana. Le parole del presidente dell'Anp hanno suscitato un lungo applauso della platea che si è alzata in piedi. "Credo che questa standing ovation arriverà al popolo turco che sostiene i diritti del nostro popolo", ha osservato Abu Mazen augurandosi che "Israele abbia imparato la lezione e finalmente accettato che il processo di pace passa con la creazione di due popoli e due Stati"

http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/02/dirette/diretta_2_giugno-4507671/?ref=HREA-1


11:06 Abu Mazen: "Gli attivisti sono da oggi cittadini palestinesi

" Gli attivisti di tutto il mondo che hanno preso parte alla flottiglia carica di aiuti diretti alla Striscia di Gaza sono "da oggi cittadini della Palestina". Lo ha affermato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen a Betlemme durante la Conferenza per gli investimenti internazionali nei Territori, cui ha partecipato il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi.


EDIT-Bis

Blitz: Turchia, si' rapporti Israele
Se lo Stato ebraico revochera' il blocco di Gaza
02 giugno, 13:56

(ANSA) - ANKARA, 2 GIU - Il governo turco si e' detto pronto a normalizzare i rapporti con Israele se lo Stato ebraico revochera' il blocco della Striscia di Gaza. Per Ankara 'e' tempo che la rabbia lasci il posto alla calma', dopo il blitz delle forze israeliane contro una nave turca con a bordo attivisti internazionali diretti nel territorio palestinese. In una conferenza stampa ad Ankara, il ministro degli esteri Ahmet Davutogu ha aggiunto che il futuro delle relazioni fra i due Paesi dipende dallo Stato ebraico.

ansa

Re: i 19 errori di ISRAELE

Inviato da  florizel il 2/6/2010 15:33:01
Il nazionalismo che cerca il bene per il proprio popolo, non è più nazionalismo nel momento in cui mira a prevaricare altri popoli.

Citazione:
E chi lo dice?


In effetti, non si sa ancora quale tipo di nazionalismo non abbia prevaricato altri popoli che non il "suo". O "a vantaggio" del suo.

E’ politica di Stato in Israele dal 1948 (e prima col Sionismo) ammazzare i civili. Non sono “tragici errori”, non “danni collaterali”, non c’è alcun “rammarico per l’accaduto”. Ammazzare civili è ciò su cui Israele è nata con la pulizia etnica della Palestina, ed è ciò su cui sopravvive.

"Nel gennaio del 1948, i padri fondatori d’Israele Yigal Allon e Ben Gurion dichiaravano che “C’è bisogno di una reazione brutale. Dobbiamo essere precisi su chi colpiamo, se accusiamo una famiglia palestinese dobbiamo colpirli senza pietà, donne e bambini inclusi… non dobbiamo distinguere fra colpevoli e innocenti”.

Nel 1978, il Capo di Stato Maggiore dell’esercito d’Israele, Mordechai Gur, dichiarò all’analista militare israeliano Ze’ev Schiff che “Per 30 anni abbiamo combattuto una guerra contro civili che vivono in villaggi… abbiamo colpito civili consciamente perché se lo meritano… il nostro esercito non ha mai fatto distinzione fra target militari e civili, ma ha attaccato di proposito target civili”.

Nel 2000, Dan Halutz, che sarà Capo di Stato Maggiore dell’esercito di Tel Aviv, dopo un attacco aereo da lui stesso condotto su Gaza e dove furono massacrati dei civili dichiarò “Cosa ho provato? Solo una piccola scossa al mio aereo per lo sgancio della bomba, ma dopo un secondo passa tutto”.



A Fabrizio70: credo che questo articolo si ponga la tua stessa domanda. Ma si dà anche alcune risposte.

"Perché mai, le navi israeliane – se desideravano mantenere il blocco di Gaza – non hanno fermato il convoglio appena fosse entrato nelle acque territoriali (sedicenti) israeliane – 23 km da terra, mica sulla spiaggia – per chiedere, con tutti i crismi della legalità internazionale marittima, un’ispezione? Vista l’ora dell’attacco e la rotta del convoglio, le navi della Freedom Flotilla avrebbero varcato la soglia delle 12 miglia nautiche all’alba: cosa ben diversa rispetto alla notte, come chiunque abbia navigato ben sa.

La notte, in mare, ogni tappo di sughero si trasforma nell’Olandese Volante. Se l’avessero fatto, nessuno avrebbe messo in dubbio il diritto israeliano d’ispezione: alla luce del sole in tutti i sensi, temporale e giuridico.

Invece? Invece, si scende dalle funi con gli elicotteri in hovering sopra delle navi mercantili, dove la gente sta dormendo – durante “l’ora del lupo”, fra le 3 e le 4 di notte – per poi poter dire che ci sono state reazioni violente, ma le uniche dichiarazioni delle prime ore sono quelle israeliane. Quelle di una forza navale che sequestra ed imprigiona senza motivo centinaia di persone di svariate nazionalità!"


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