Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  ByB il 12/7/2011 19:44:46
sapete sono andato a rivedermi il film 11' 09" 01 la raccolta di corti dedicati all'11 settembre uscito nel 2002, in la collaborazione con 11 registi da tutto il mondo, e devo dire che ho rivalutato l'episodio di Claude Lelouch, perchè mi sono visto un poco io prima di conoscere LuogoComune, avevo la verità là davanti agli occhi ma non riuscivo a vederla solo perchè non potevo sentirla, e quindi colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone veramente in gamba che ho conosciuto (anche se solo virtualmente) qui, per primo Massimo.

grazie a tutti

By B.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  ostix il 13/7/2011 8:46:45


il mio preferito!



Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 13/7/2011 15:28:07
Citazione:

HomSapiens ha scritto:
ciao a tutti, tra i meno conosciuti che mi ha sorpreso, volevo segnalare "due amici", una prima cinematografica ....



... una prima cinematografica di spessore e freschezza nel cinema italiano. Bella segnalazione, HomSapiens.

E poi, di passaggio, SE, ripetiamo SE esiste un cinema italiano! Inteso come movimento generale che ne rappresenti una determinata forza, una determinata carica, un pathos stilistico massimamente identificabile a occhi "stranieri" che ora ah sì sì sì come no, certo è identificabile e pateticamente autoctono nei cine-panettoni di natale e nelle vanità frustrate di Nanni-mavaffanculo-Moretti. Ecco dov'è il "cinema" italiano moderno.

.. e DUE AMICI, invece, potrebbe sì andare a Cannes .. e portarsi via una bella Palma invece degli applausi, sempre meno autorevoli, di Venezia.

Prenderei a calci in culo tutti quei critici che si sono divertiti a categorizzare questo film cercando di estrapolare da quali generi fosse nato questo "Frankestin" (in soldoni questa l'offesa vestita in Frac per farsi belli sui prodotti genuini di casa nostra). Dicono dalle loro potrone di velluto rosse: « un incrocio tra teatro dell'assurdo, Ciprì e Maresco, teatresco, surreale,...» insomma, come a dire - bravi autori! un bel frullato di qualità! .. WOW che amore per il Cinema ragazzi, che profondità...

.. ah Sì? Fossi uno dei registi andrei a prendere il critico e lo arrotolerei - osso su osso - in una Pizza della pellicola: glielo faccio fare io il contorsionista intellettualoide, magari così può intuire cosa sia il Cinema nella sua compiutezza.

DUE AMICI - è un opera di profondo respiro e, certo, ha un suo DNA nell'esperienza dei palchi teatrali. Ma questa pellicola ha una forza straordinaria proprio nella capacità degli autori di averla rigenerata come Valore artistico in sé. Certo sì, al suo interno ci sono brevi debolezze che non sono da intendersi però come cadute di stile, poiché comunque non trascendono al sapore inquinandolo; un retrogusto di valore che questo "filmetto" importante ci lascia dentro. Debolezze, dicevo, quando si è voluto un po calcare la mano nel dare una aria troppo sorniona e ingenua (quasi "Monicelliana") ai personaggi di contorno, ai cosiddetti "soprammobili" che il degrado sociale, il grigio disegnano; insomma quel "nord grottesco" che anche la buona Lina Wertmuller aveva saputo osservare con la sua lente di ingrandimento (si veda - IL BESTIONE - con Giancarlo Giannini): quando il cemento del "progresso" ha immiserito e ha creato, come rigurgito, fugaci esistenze di uomini che di poco si accontentano e tanto ci dicono del prezzo del "progresso".

-edit-
E fermi tutti... capiamoci, in questo film vedo ben poco di surreale, il film ha una precisa volontà a non spiegare, a non darci le premesse, a non tenerci per mano come spettatori, e quindi? .. quindi, una perla: poiché tiene i riflettori accesi sull'ANIMA dei personaggi e non sui moventi e sulle logiche dell'intrattenimento. Un opera artistica che tale vuole raccontarsi, non deve chiedersi se il pubblico comprende, non deve avere accondiscendenze: deve dire quello che ha da dire, deve far vibrare il sentimento, il cuore; deve voler-parlare-la-sua-intenzione e agitarla attraverso una lanterna magica...

... surreale/assurdo? mmhhh ... direi poesia che (un po come Leopardi) ti scoppia il cuore senza chiederti di capire perché.

Se proprio vogliamo fare i bassi/critici, questa pellicola, senza alcuna retorica, HA cuore da vendere, e NON è un insegnamento (l'arte non si insegna), ma un monito che dovrebbe far riflettere tutti quegli autori che si impalmano e si sbrodolano addosso nelle loro - date per scontate - "autorevolezze".

Mentre, si diceva, si incontrano brevi debolezze che vogliono approfittare delle qualità intrinseche all'opera, non si può che rimanere toccati nell'intimo dagli sguardi dell'amico che a ogni suo colpo di tosse ci sputa addosso il senso di una rivalsa smarrita. Infondo all'anima di questa vicenda, ci sono un "padre e un figlio" nascosti in ognuno di loro e, a sua volta, sulla pelle, trascinate dai dialoghi e ingenui "battibecchi", ci sono le loro famiglie che come dei Fantasmi maledetti ancora li sovrastano, li fanno soffrire, che li hanno esiliati nei sogni di un "nord" illusorio. Certo più consapevole e deciso l'altro amico, il "killer", ma la sua durezza, la sua pragmaticità, sono la maschera di una sensibilità tradita, spezzata.

Ho adorato la sequenza quando seduto al marciapiede si sfoga "con" il gatto. Magico e toccante. In fondo due sguardi che hanno le stesse aspettative, lo stesso animo randagio, e non per scelta.

Citazione:

Un film così delicato nel cinema italiano moderno è raro.


Ci si avvicina, se pur con un altro taglio e un altra leggerezza, - La Scuola - di Lucchetti, con Silvio Orlando.

Citazione:
.... condividono lo stesso appartamento ...


La regia è riuscita, altro caso raro, a rendere invisibile la telecamera all'interno di quell'appartamento, nonostante vi siano movimenti di camera che hanno notevole maturità e siano tutto fuorché teatrali. Il montaggio stesso segue cosa si nasconde dietro gli sguardi dei DUE AMICI, questa è regia. Non c'è auto-celebrazione, poiché non si vuole "pennellare" la scena, si vuole viverla.

Tutto quello che questo film ci lascia dentro è nel NON detto. Tutto ciò che DUE AMICI ci lascia dentro, è l'insostenibile ricerca dei sentimenti spezzati; quelli che possono fuggire e quelli che, forse, solo due amici possono amare nonostante la vita glieli ha rubati.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  crisalide il 13/7/2011 16:09:03
Calvero, complimenti, mai pensato di fare il critico cinematografico?
Dopo un'analisi del genere non posso esimermi dal vedere questo film.
Solo un appunto......io eviterei di usare la parola "monito", non so perchè ma quando la sento o la leggo la associo mio malgrado al nostro impareggiabile presidente della repubblica (delle banane), e tale associazione mi provoca un discreto senso di nausea

Ciao

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 13/7/2011 16:23:57
Citazione:

crisalide ha scritto:
Calvero, complimenti,


Grazie, Crisalide

.. ringrazio Hom che ce l'ha segnalato

Citazione:


Solo un appunto......io eviterei di usare la parola "monito", non so perchè ma quando la sento o la leggo la associo mio malgrado al nostro impareggiabile presidente della repubblica (delle banane), e tale associazione mi provoca un discreto senso di nausea


Come non darti ragione ... ma ormai la frittata è fatta ... se mi ri-capita, cercherò un sinonimo all'altezza

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  HomSapiens il 15/7/2011 19:06:46
Bella Calvero, ero sicuro ti sarebbe piaciuto....ottime recensioni a canfronto dei morandini o farinotti sei un grande.!.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Spiderman il 7/8/2011 12:38:28



Film tratto da questo libro, libro che consiglio ancor più del film.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Malcico il 7/8/2011 20:54:13
Mare dentro, film sull'eutanasia.
Tratto da una storia vera, bellissimo.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  hendrix il 7/8/2011 21:02:24
Hai ragione Malcico, bellissimo.
Qui per scaricarvelo.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 7/8/2011 22:24:50
Citazione:


Tratto da una storia vera, bellissimo.


CAPOLAVORO


.... e si abbia la compiacenza di vederlo in lingua originale, altrimenti chi dice che è bello e lo ha visto senza aver sentito il respiro di quella interpretazione, allora non ha ancora visto il Film. PUNTO.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Floh il 8/8/2011 0:02:16
Soldi sporchi (1998)

Regia di Sam Raimi



Hank e Jacob, due fratelli, insieme all’amico Lou per caso ritrovano un aereo con dentro più di 4 milioni di dollari. Cosa fare con questi soldi, che presto scopriranno essere sporchi?

Disponibile su Megavideo

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  gronda85 il 8/8/2011 2:07:23
Citazione:

Calvero ha scritto:



.... e si abbia la compiacenza di vederlo in lingua originale, altrimenti chi dice che è bello e lo ha visto senza aver sentito il respiro di quella interpretazione, allora non ha ancora visto il Film. PUNTO.



come per tutti i film che conosco, tranne ,forse, woody allen e alcune commedie americane degli anni 40\50(wilder, capra..)


curisità personale ot per calvero e chi vuole rispondere(calvero DEVE rispondere...)

nella doppiatura, perdono di più le commedie o i film drammatici?
secondo me le prime, nonostante quello che ho detto prima

fine ot

il mio suggerimento è per "pasqualino settebellezze"
giannini stratosferico
da seguire ance la colonna sonora
".....quelli che se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi..si fa per dire..."
grande jannacci


notevole secondo me, anche "signore e signori" di pietro germi"

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 13:32:20
Citazione:


nella doppiatura, perdono di più le commedie o i film drammatici?
secondo me le prime, nonostante quello che ho detto prima


... dipende dalle prospettive (dopo chiarisco), e certo .. sono più le commedie a perderci. -edit- Però in onestà, non in efficacia. Una risposta più centrata può dire molto e, in questo senso, può divenire un passepartout per trovarsi meglio.

Premessa. I termini sono tutti con l'iniziale in maiuscolo. Quindi se dico «commedia» lo dico con la - C - maiuscola, e così per le altre identificazioni di Generi e Ruoli. Il 90% della merda che c'è in giro non è considerata qui

Dicevo, 1) una commedia ha il suo DNA nei famosi tempi comici 2) in un Regista che deve assolutamente sapere * che cosa nella Vita è realmente drammatico 3) in attori che sappiano parlare con gli occhi; che sappiano quindi qual'è il confine ultimo nella recitazione, prima che IL famoso "groppone" arrivi alla gola dello spettatore. Insieme ovviamente al copione che deve eccellere, questa è la "santa trinità" della Commedia. E' lavoro per pochi. Ma veramente pochi (per IL Comico [nel Cinema], invece, è esclusivo appannaggio di chi ha il Dono, il Genio, ed è il professionista par-excellence = pochissimissimi).


Ora ci sono dei limiti intrinsechi al doppiaggio a cui naturalmente non si possono dare colpe, né ai doppiatori, né ai loro direttori, ci mancherebbe ...però poi ci sono colpe vere e proprie e non sono poche (in primis legate alla Vanità, in secondo a esigenze di marketing).

Nella commedia, per toccare una prospettiva di cui ti parlavo, ad esempio, il doppiatore può rendere più appetibile e carismatico un prodotto, ma anche un personaggio. Vedi ad esempio la famosa risata di Eddie Murphy che non è la sua ma, appunto, di Tonino Accolla. Tonino Accolla è un fulgido esempio di doppiatore che vale la metà di quello che mostra. Uno dei peggiori, per diversi aspetti, avendo la sua voce una "malleabilità" comica e buffa, allora si cala perfettamente nelle parti demenziali e grottesche di personaggi che comunque devono avere un profilo infantile e/o manicheo. Perfetto infatti nei cartoni animati (vedi Homer). Mentre nei ruoli tesi e drammatici è semplicemente vergognoso. Il peggiore in assoluto (da bruciare vivo se si potesse) è Alessandro Rossi ... una voce profonda e impressionante tanto quanto monocorde, squallida, grigia, priva di espressività, priva di sentimento, pretenziosa ed evidentemente tagliata per un pubblico rincoglionito fatto per essere, appunto, impressionato... cioè ingannato. Infatti il doppiaggio è un inganno, un ipocrisia, un atto tra i più profondamente disonesti nel mondo dell'Arte **.

Ma questi fattori non considerarli uno sfogo (se pur fanno parte di quello che detesto), perché ho cercato di creare il terreno per venire al punto.

La commedia è stata la più tradita (come anche tu hai reputato). Il problema infatti risiede nella purezza che una commedia ha. Proprio in una commedia l'alchimia tra gli attori e la sua effervescenza, è cosa difficile da ricreare, poiché la respirazione, i toni ironici, le parole tagliate, l'irriverenza delle situazioni sono ingredienti che si fondono in maniera irripetibile ...

.. mentre la drammaticità fa presa sulla forza di un momento, di una situazione caricata, di un disagio imperterrito e sempre presente tra le righe, che trascende e travalica il personaggio stesso (a volte anche la sua voce); si appella meglio alle risonanze della malinconia e del dolore che hanno quasi un linguaggio unico & quasi univoco per lo spettatore. Il dramma è molto più concettuale, la commedia è più contestuale. Infatti un doppiaggio di una commedia per essere efficiente deve creare ex-novo una simpatia diversa stampata sui personaggi (sperando che funzioni). Mentre un doppiaggio drammatico ha già in sé o meglio, è già trascinato dalla forza cinetica di un evento drammatico, di una tensione, di un dolore, di una paura, di una crudezza, comunque ... è trasportato, ergo, più "onesto".

A riprova, come hai notato, Woody Allen è accettabile nel doppiaggio poiché, quella volta, Oreste Lionello, aveva indovinato l'impronta sagace e introspettiva del "personaggio Allen" che come attore é ... [rullo di tamburi] ... sempre Allen; è sempre lui; quello di Allen (che adoro) è un Cinema che si fonde nella biografia e nella filosofia, quindi il doppiaggio ha potuto essere quasi una sorta di "Lettura" del suo pensiero (non a caso, Allen, è una emanazione - nei film drammatici - di Bergman).

Voglio però spezzare una lancia a favore del doppiaggio per le Commedie. Dando per scontato che chi, come me, segue i Film con i sottotitoli, può avere problemi di gestione nella faccenda. Il «film commedia» e anche il film Comico, vive di battute e di una certa istintività nel taglio dei dialoghi e dei famosi "tempi comici". Ergo succede che senza doppiaggio, i sottotitoli (inevitabilmente) anticipano o posticipano i tempi delle battute, e incrinano la freschezza che è assolutamente sinonimo di - immediatezza.

In conclusione:

- se si tiene conto che un film può addirittura acquisire più "bellezza", "grazie" a un doppiaggio (nessuno lo nega), così come può essere appesantito (se non stravolto boccaccia mia stattiiii zzzitta), però si deve sapere che comunque siamo di fronte a un falso. Su questo non ci sono dubbi.

Se vogliamo portare esempi positivi, così per mettere a fuoco meglio la questione, di solito i film d'avventura, fantasy, et simili, portano risultati propriamente validi. Il Signore degli Anelli, ne è un esempio mirabile. Probabilmente è dovuto (se facciamo il paragone con le voci originali), credo, alla recitazione più fanciullesca e votata comunque a un impatto emotivo che ha chiare linee nei toni e nell'espressività che, evidentemente, i doppiatori faticano meno a trasporre e a RE-RE-CITARE.

* di passaggio, per la Commedia: ... non è un caso che il dopoguerra - [da gente che ha saputo cosa è la fame e il dolore, ma anche ha vissuto tempi dove il confronto umano era legato a una coscienza collettiva più genuina per non dire cruda] - ha partorito (qui e oltreoceano) i precursori di questo genere

** questo non significa che non vi sia un Arte nel mondo del doppiaggio, è semplicemente il classico paradosso

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 8/8/2011 14:07:11
Se posso suggerire un titolo, non proprio recente, ma assolutamente attuale:

GRAN TORINO, dell'inossidabile Clint Eastwood.

Tanto per restare in tema di "costruzione del nemico in casa", e dimostrare quanto fittizia possa essere tale propaganda, e in quale terreno affondi le sue radici.

Sarà che amo moltissimo il "vecchio" Clint, ma ho visto questo film diverse volte senza mai stancarmi un solo momento.

Un grande Clint, per la sua sensibilità, la sua apertura alla conoscenza dell'anima e dei sentimenti umani, finanche quelli ritenuti più "banali": come scordare I Ponti di Madison County? O anche per temi meno sondati, come quello toccato nel delicatissimo Hereafter, ad esempio.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 14:36:46
Citazione:
.... dell'inossidabile Clint Eastwood.


Per quel che mi riguarda, Eastwood ... non è stato compreso neanche nei suoi "Dirty Harry" .... (ad esempio, per rimanere in tema, dove il doppiaggio, addirittura, gli ha messo in bocca parole che l'originale non aveva proprio detto .. ma lasciamo stare se no m'incazzo) ...

... Mystic River, insieme agli Spietati (Unforgiven) sono i segni principali di un Autore che ha cercato sempre di dare valore all'onore, cercando di disegnare efficacemente quali mali necessari la società dovrebbe imparare a vivere. I suoi film sono quasi perfettamente la parabola della sua Età, e i suoi toni crepuscolari sono quelli che nascono dalle disillusioni con cui il "Bene e il Male" .. "l'Onore e il Disonore" hanno portato a cavallo il sogno americano.

La sua decadenza è infondo LA rinascita, quasi un percorso iniziatico dove l'uomo acquisisce consapevolezza e trova, anche nella violenza, non solo una catarsi ..ma anche molti «perché» che la società perbenista e bacchettona (che lui detesta visceralmente) ha nascosto e mistificato attraverso le morali delle epoche.

Non è un caso che lui, come Autore, veicoli questi concetti in periodi diversi dell'era moderna e attraverso culture più e meno lontane. Eastwood vuole identificare la chiave di lettura che accomuna l'uomo quando è spinto a fare del male. Sia esso (il Male intendo) l'esigenza di un ideologia, di un colore; sia esso l'esigenza di una frustrazione personale. Nello stesso tempo, se pur disprezza il buonismo e il razzismo, è fermo e spietato nei confronti dei "froci", dei mollicci, dei burocrati e di coloro che si auto-ghettizzano ... la sua invettiva è verso gli stessi "negri" e i "musi gialli di merda": comunque denuncia anche la loro vanitosa esigenza di chiudersi e [R]esistere nei mali minori e negli anfratti del Sistema.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 8/8/2011 15:09:04
"La sua decadenza è infondo LA rinascita"

Trovo l'osservazione molto pertinente.

Questa considerazione, a mio avviso, lo è un po' meno, ma solo perchè parziale:

"Eastwood vuole identificare la chiave di lettura che accomuna l'uomo quando è spinto a fare del male."

In effetti trovo che lui tenti di spiegare cosa, e su quali meccanismi, l'uomo produce il male. E sempre, parallelamente a questo, traccia un percorso di individuazione di come non cedere ad esso.

"GRAN TORINO" ne è un esempio, nello sforzo del protagonista di "trasformare" convinzioni indotte (e subìte) dirottandole verso un obbiettivo che è il prodotto delle stesse convinzioni.
Non potrei spiegare meglio come ciò avviene senza rischiare uno spiacevole spoiler per chi non ha ancora visto il film.

Comunque, bellissime le tue recensioni, Calvero.
Devi davvero amare moltissimo la settima arte.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 16:15:21
Citazione:

In effetti trovo che lui tenti di spiegare cosa, e su quali meccanismi, l'uomo produce il male. E sempre, parallelamente a questo, traccia un percorso di individuazione di come non cedere ad esso.


Ed è per questo che parlare di Cinema è più importante di come a volte anche lo si valorizza. Si può andare oltre, e significa - andare dentro. Che poi è una delle cose che più mi interessa su LC, la ricerca dei valori, disinquinati dalle morali. Anche se un valore ha comunque una sua morale, il punto è che dovrebbe essere sua e svanire appena da esso si sposta. Difficile da chiarire, poiché bisogna rideterminare i pesi e le misure per l'uomo. Abbattere ogni concetto ideale di giustizia legale. La legalità è l'illegalità, l'esigenza di sicurezza è prigionia.

Eastwood comunque, anche lui è capace di fare orecchie da mercante e comunque la sua carriera non è costellata solo da gioielli e da opere delicate e forti, ha comunque collaborato e prodotto film dove chiaramente si mostra in una ottusità tipica del patriota. Sa vedere bene e tra le righe, ma è anche un furbacchione e sa confezionare abilmente i suoi messaggi.

Tornando al tuo discorso, non c'è bisogno di fare Spoiler (e poi il film è da tanto che è uscito, insomma si può essere anche elastici), Gran Torino ha un messaggio univoco e in fondo parla di una cosa soltanto...

... dell'amore per le cose belle, vive, vere, magari sporche .. ma Vere.

Si parla dell'amore per le cose più semplici. Già il TITOLO dice tutto; non è solo una scusa per parlare dei "miti andati". L'auto rappresenta la passione che si modella sulla forza di costruire cose che hanno carattere, e non cose comode o di lusso e iper-ptotettive. La sua auto rappresenta la forza che è in contrapposizione a suo figlio, la sua auto è senza quei merdosi Air-bag ...

.. mentre la famiglia di suo figlio (nuora compresa), è comoda, agiata, confortevole, precisamente inserita nei meccanismi e nei protocolli dei cicli vitali e standardizzati delle nuove generazioni ... in poche parole come le macchine moderne, famiglie "tagliandate" a un tot kilometraggio, confortate dal comfort (non è un gioco di parole), con nipoti privi di Pathos, senza voce, senza palle, e sempre come le macchine moderne: quiete, mai capaci di ruggire, super sicure quanto super mediocri.

Gran Torino è una denuncia contro la mediocrità della Vita, ancor prima che contro la violenza che è generata dall'odio, dalla grettezza, dal razzismo. Il personaggio di Clint prima di riconoscere quella Gang come una Gang di spavaldi, li riconosce nella loro mancanza di idee, li riconosce nella loro esigenza di ostentare atteggiamenti che servono a riempire le lacune della loro esistenza. Il messaggio è forte in ragione di questo nodo cruciale.

Citazione:

"GRAN TORINO" ne è un esempio, nello sforzo del protagonista di "trasformare" convinzioni indotte (e subìte) dirottandole verso un obbiettivo che è il prodotto delle stesse convinzioni.


Senza dubbio. A un certo punto ci si accorge, come uomini (e lo si spera), che con il passato bisogna rimanere forti, bisogna elaborarlo, rivoluzionarlo, deve essere una fionda che ti lancia verso te stesso, sempre più vicino al tuo cuore. E questo potrebbe divenire anche una catarsi, ma anche un espiazione.

Nel finale, la Gran Torino diventa "LOGOS" che condotta dal giovane (che rappresenta il futuro) si proietta nell'era moderna per seminare il messaggio. Sul sedile, al suo fianco, il Cane a rappresentare.... la memoria.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 16:21:48
Citazione:


Comunque, bellissime ...


.. e se le trovi belle tu, allora sono ancora più belle.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 8/8/2011 17:08:22
Citazione:
ha comunque collaborato e prodotto film dove chiaramente si mostra in una ottusità tipica del patriota


Già... però tutto lascerebbe intuire un percorso interiore... è questo che mi affascina di Clint.

Immagino tu abbia visto anche "Flags of Our Fathers" e "Lettere da Iwo Jima".

E "Changeling".

Che ne pensi?

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 8/8/2011 18:34:50
Citazione:

Già... però tutto lascerebbe intuire un percorso interiore... è questo che mi affascina di Clint.


Sì, il suo è un viaggio. Ne sono certo.

Citazione:

Immagino tu abbia visto anche "Flags of Our Fathers" e "Lettere da Iwo Jima".

E "Changeling".


Mi prendi con le mani nel sacco, o meglio, fuori dal sacco

Posso parlare solo di Lettere da Iwo Jima.

- Flags of Our Fathers - rientra tra quei film che non ho visto, perché passati quando non avevo voglia di andare al Cinema. E se non li vedo al Cinema, allora devo aspettare che il film in qualche modo mi "chiami", e ora lo ha fatto, attraverso il tuo Post ... ti saprò dire.

Invece per - Changeling - è stata una questione di preconcetti. Mi sta antipatica la Jolie .. ma mi pare di capire che ti ha colpito il film, perciò è entrato in lista anche questo

---==)*(==---

Sembra quasi che il destino debba mettere il doppiaggio al centro del discorso. Lettere da Iwo Jima è stata una magnifica sorpresa, poiché la distribuzione Italiana ha deciso di seguire la "filosofia" dell'autore e, come in America, lo ha proiettato in lingua originale.*

A me è piaciuto.

Essendo ben chiara la volontà di Eastwood di elaborare la guerra secondo prospettive e patrie diverse, ha voluto dare "nuovi occhi" agli spettatori mostrando gli Americani «che arrivano» e non, al solito, come quelli «che partono», "mostrandoceli" quasi come Alieni e lo ha fatto rispettando l'idioma giapponese, così ha lacerato la cortina che gli stereotipi dei film di guerra hanno sempre propagandato. Scelta coraggiosa di Clint. Mi pare che comunque non è stato leggero nei confronti della cultura nipponica, mostrandola comunque fanatica di un modello chiamiamolo "samurai" che oltre all'Onore e all'abnegazione, portava con sé qualcosa di grottesco e tragicamente surreale. Il cosiddetto - Seppuku - è il nodo e il concetto su cui il film amplia la tragicità della guerra, che oltre a essere combattuta contro il nemico, diventava anche una "guerra" lacerante psicologicamente con dilemmi fortissimi sul senso della lealtà e del dovere .... sulle scelte più difficili e per l'amore verso i compagni di "avventura" ..

.. e qui, molto personalmente, vedo la farsa a cui l'uomo in un modo o nell'altro decide di vendersi, insieme ai suoi sentimenti che si strappano in questa maledizione a cui si danno mille nomi, ma sempre di maledizione si tratta.

In assoluto, se devo parlare di un film che parli e ci parli della Guerra, dell'Uomo, della Vita e di grande Cinema, allora il Film è «La sottile linea rossa» di Terrence Malick. Rimane a tuttora IL riferimento. Addirittura se lo si guarda, leggendo i dialoghi nei sottotitoli (molto è detto da una voce fuori campo), sembra un confronto tra Déi, forse tra il "bene e il male" .. forse col "diavolo", forse qualcos'altro ancora.

Quindi tornando a - Lettere da Iwo Jima - credo che mi manchi il tassello che vada a chiudere la "cosa" vista dagli americani, se pur la cosa è incentrata sulla propaganda che ha sfruttato la famosissima foto della bandiera issata dai marines in quel contesto. Ma qui ci vorrebbe un altra parentesi, ma non mi sono informato a sufficienza: - però sembra che la stessa situazione è stata recitata "mettendosi in posa" per il fotografo. Quindi, per il Copione del film, oltre alla lettura di una fotografia sfruttata cinicamente per la propaganda, probabilmente neanche la bandiera stessa fu un fatto storico, ma un falso bello e buono costruito sul posto... e non so se questo aspetto è stato trattato da Eastwood.


*Poi quando è uscito per la vendita e sono corso a comprarlo, sopra la confezione era appiccicata una etichetta gigantesca con scritto "Doppiato in Italiano per l'occasione" ... così sono volate quattro madonne giuste giuste per l'occasione, ed è rimasto sullo scaffale.


PS (per rimanere in topic )

La sottile linea rossa, è un film da vedere assolutamente

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 9/8/2011 0:08:22
Citazione:
- Flags of Our Fathers - rientra tra quei film che non ho visto
neanche la bandiera stessa fu un fatto storico, ma un falso bello e buono costruito sul posto... e non so se questo aspetto è stato trattato da Eastwood.


E farai bene a vederlo: resterai sorpreso di come sia resa tangibile l'inscindibilità tra ciò che è "falso" e ciò che è "farsa", tipico di ogni costruzione propagandistica, come tu stesso affermi.
Non voglio dirti più nulla, solo che a me è piaciuto molto.

Altri contenuti per Changeling, in questo lavoro ad essere protagonista è la sacralità dei rapporti umani più ancestrali, come quello tra madre e figlio, ed un accenno alla condizione degli "internati".

Ed anche in questo caso la denuncia di un "ordine" che viene reso dal film come sempre più esterno alla vita degli individui, svela meccanismi che si direbbero difficili da individuare senza una macchina da presa a ritrarli.

Poi leggerò la tua recensione, sono curiosa.

"La sottile linea rossa": non l'ho mai visto.
Ne ho sempre sentito parlare ma mai visto. Il mio compagno mi dice che è un film "filosofico" e straordinario.
Stavolta sono stata chiamata io... mi sa che lo vedrò appena possibile.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Floh il 9/8/2011 0:40:32
x Calvero

Cit.
PS (per rimanere in topic ) La sottile linea rossa, è un film da vedere assolutamente

Sei stato preceduto nel consiglio


http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=5692&forum=6&post_id=164442#forumpost164442

Ad ogni modo tra i commerciali "Lettere da Iwo Jima" e "Flags of Our Fathers" e il profondo "La sottile line a rossa" c'e' un abisso di qualita'.




Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 9/8/2011 0:43:45
Citazione:



E farai bene a vederlo: resterai sorpreso di come sia resa tangibile l'inscindibilità
.....

Altri contenuti per Changeling, in questo lavoro...

....



... sono già al lavoro per recuperarli


Citazione:

"La sottile linea rossa": non l'ho mai visto.
Ne ho sempre sentito parlare ma mai visto. Il mio compagno mi dice che è un film "filosofico" e straordinario.
Stavolta sono stata chiamata io... mi sa che lo vedrò appena possibile.


Occhio, non è un film da pomeriggio, ha il suo peso, fidati, e chiede serenità d'animo e voglia di ascoltare più che di vedere ..

.. il doppiaggio è all'altezza ma, vivamente, almeno la sequenza in cui Nicke Nolte (il Colonnello Gordon Tall) innesca una furiosa serie di ordini al Capitano Stavros che gli tiene testa via radio durante la battaglia .. (non dico altro per ovvie ragioni), se puoi, ascoltala in lingua originale. Nolte non è che "buca" lo schermo, "brucia" i suoi stessi pensieri e dice più di quel che urla ....

Lo vidi al cinema e, come mi accade spesso per i film di cui poi mi innamoro, sono rimasto deluso per certi aspetti, sulle prime. Poi ho cominciato a sentire quale "codice" realmente mi aveva trasmesso il Film a - livello Anima -. Ascolta i dialoghi come se leggessi le pagine di un tuo libro in una notte d'estate e alla luce di un fuoco ....

... buon Terrence Malick

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 9/8/2011 0:45:42
Citazione:


Sei stato preceduto nel consiglio



... bella lì alla tua allora

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  Calvero il 9/8/2011 16:52:11
Giusto per rimanere in tema con Eastwood come autore.

- segnalo - BREEZY - con il grande W. Holden

- un film dei primi anni "70, e già quella volta Eastwood diede prova della sua delicatezza nel trattare temi legati alla fragilità umana. Un film che pochi conoscono e, forse, anche difficile da reperire.

- un uomo di mezza età (Holden) conosce e vive una relazione con una diciassettenne. I loro vissuti, l'età che li separa e il loro status così distante (lei, all'incirca, è una hippie) sondano le componenti delle emozioni, dei timori, delle amarezze, della dolcezza della Vita, dicendo molto di quel che poco si dice dell'Amore.

Probabilmente il primo Film di Clint in cui si trovano i segnali della sua voglia di crescere come autore. Un film d'altri tempi. Romantico, e privo di toni melensi. Con una regia pulita, intimista, ....

... senza pretese. Crudo. Maturo.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 9/8/2011 21:29:36
Calvero

Citazione:
non è un film da pomeriggio, ha il suo peso, fidati, e chiede serenità d'animo e voglia di ascoltare più che di vedere ..


Visto che ci "capitano" questi tempi, non dovrebbe essere arduo "ascoltare"... Mi sa che lo guarderò stasera.

Mymovies ne parla così: "7 nomination agli Oscar, nemmeno una statuetta. "

Allora dev'essere davvero un capolavoro.

BREEZY cercherò di recuperarlo, ma intanto ti segnalo anche Le Tre Sepolture, un film durissimo e dolce, una sorta di "manifesto etico" con un immenso Tommy Lee Jones.

Poi mi dirai.

Ciao.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  PikeBishop il 9/8/2011 21:36:22
Citazione:
intanto ti segnalo anche Le Tre Sepolture


Gia' fatto, intervento 278 dal sottoscritto.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  florizel il 10/8/2011 1:00:42
Citazione:
Gia' fatto, intervento 278 dal sottoscritto.


Pike, non avevo dubbi che a segnalarlo saresti stato tu...

E' un vero gioiello, poco apprezzato, a mio parere.

Comunque, ho visto stasera "La Sottile Linea Rossa", e mi sono accorta di averlo già visto una decina di anni fa, senza ricordarmene.

O forse senza attribuirgli il suo titolo, non so ancora per quale motivo...

Vero è che nel RIvederlo ha assunto altri significati, per me, e toccato altre corde.
E' una narrazione straordinaria del vissuto umano, dei suoi interrogativi ed arcani a cui ancor più urgentemente dare una risposta in situazioni estreme nelle quali la vita viene percepita come fragilissima, vulnerabilmente esposta ad un "caso" inaccettabile... al quale caso Witt (Claveziel) sembra non credere affatto.

Bellissimo, toccante, crudele, ma liberatorio.
Sono contentissima di averlo visto ancora una volta. Grazie.

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  menphisx il 10/8/2011 1:07:30
Tarantino ?

Re: Film da vedere asolutamente?

Inviato da  menphisx il 10/8/2011 1:08:26
Blueberry già detto ?

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