Re: un'altra storiaccia

Inviato da  gronda85 il 7/11/2009 1:43:45
Citazione:

francesco7 ha scritto:


Se iniziamo con i metri di paragone non la finiamo più...



ci mancheebbe,era tanto per dire
mi sono solo tornate in mente certe cose di quando abitavo a lima.....

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 8/11/2009 0:50:55
"Stefano Cucchi rifiutò l’alimentazione e l’idratazione forzata per protesta. Perché non volevano fargli contattare il suo avvocato di fiducia."

"Non lo ha riferito il ministro Angelino Alfano. Né la direzione sanitaria dell’ospedale Sandro Pertini."

"È scritto in un documento firmato da un dirigente del reparto detentivo dell’ospedale Sandro Pertini, dove il giovane è morto il 22 ottobre scorso. Cucchi, si legge, «ha rifiutato espressamente qualsiasi terapia reidratante endovenosa, necessaria per la presenza di un quadro di insufficienza renale da disidratazione. E ha affermato di rifiutare anche di alimentarsi, accettando di bere liquidi e di assumere la terapia orale finché non parlerà con il suo avvocato».

Un primo tentativo di parlare lo fa con un medico dell’ospedale Fatebenefratelli, dove arriva alle 20.01 del 16 ottobre, il giorno dopo. In pessime condizioni fisiche al medico che lo visita, C.C., Cucchi racconta di essersi provocato «il trauma contusivo» la sera precedente, «il paziente precisa alle 23», si legge nel referto. Alle 23, a ridosso dell’ora dell’arresto. Mentre parla Cucchi non è solo, c’è un agente ad accompagnarlo."


Aveva ragione la sorella Ilaria ad insistere nel voler vedere il documento che, le riferirono qualche giorno fa, Stefano avrebbe firmato
per non autorizzare alle informazioni circa le sue condizioni di salute alla sua famiglia.

Tutti molto competenti, i signori ministri e compagnia bella.
Competenti, e al servizio del POPOLO SOVRANO.

Si è conclusa attorno alle 17,30 a Tor Pignattara, quartiere multietnico della periferia di Roma, la manifestazione organizzata dai centri sociali e dai comitati di quartiere del Pigneto e di Tor Pignattara per chiedere «verità e giustizia» per Stefano Cucchi, il 31enne morto il 22 ottobre nel reparto penitenziario dell’ospedale Pertini sei giorni dopo essere stato arrestato in possesso di 20 grammi di hashish.

Centinaia di persone si sono incontrate all'Acquedotto dell'Alessandrino per chiedere verità è giustizia in nome di Stefano Cucchi, il giovane geometra arrestato il 15 ottobre scorso e morto dopo sette giorni in un letto dell'ospedale Pertini dov'era stato ricoverato per le botte ricevute.

"A prescindere dal sentire personale nei confronti di Stefano, qui tutti sono sicuri di una cosa: che a causare la morte di Stefano è stato l'abuso di potere."

«Non si può morire così. Basta vite spezzate dalla violenza dello Stato». E il grido contro i blindati della polizia: «Assassini».

ASSASSINI.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  francesco7 il 9/11/2009 13:16:25
Le certezze di Giovanardi "Cucchi morto perchè drogato"
Questa frase mi ricorda qualcosa...."Il tuo amico è morto perché era un drogato. Come te"...

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Garrett il 9/11/2009 15:00:23
Le certezze di Giovanardi "Cucchi morto perchè drogato"

Il sottosegretario Giovanardi ne è sicuro: "Stefano Cucchi è morto perché "anoressico, drogato e sieropositivo". Parole pesantissime, che per la sorella del ragazzo morto misteriosamente "si commentano da sole". Fra l'altro, la famiglia ha sempre smentito la sieropositività.

Giovanardi non concede spazio al dubbio: "Era in carcere perché era uno spacciatore abituale. La verità verrà fuori, e si capirà che è morto soprattutto perché era di 42 chili".


Più che altro Giovanardi non concede spazio al silenzio e come al solito ha perso un'altra ottima occasione per tacere.
Certo se Cucchi fosse stato un pugile di 90kg, forse, non sarebbe morto ma lo stato di salute non è la causa principale.
Sarebbe interessante far prendere a calci in faccia Giovanardi da qualche tutore dell'ordine (sono per la violenza ma solo se provvista di autorizzazione statale) e vedere come ne esce, magari si scopre che anche lui è un po' "drogato". Male che vada se ne starà zitto per un po'...

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 9/11/2009 16:59:04
Citazione:
Questa frase mi ricorda qualcosa....

Tipo quest'altra: "L'hai ucciso tu col tuo sasso!"

Della serie, fare in modo che passino tutti come autoresponsabili di quello che accade loro.
Ovviamente, Stefano si è staccato la mandibola da solo, si è autopestato il viso e flagellato il corpo da sè, fino ad ammazzarsi. Malore attivo che lo ha condotto all'autoannientamento, dunque... Malore attivo... anche questa ricorda qualcosa.

Giovanardi ormai fa il lavoro sporco che altri rifiutano di fare dopo palesi figure di merda, tipo quella di colui che dichiarò ufficialmente qualche giorno fa che Cucchi rifiutava di alimentarsi e di avvisare la famiglia del suo stato di salute, senza minimamente chiedersi come potesse essere possibile che la sorella insistesse tanto nel non credere a questa storia, e insistendo per voler vedere il documento che Stefano avrebbe firmato.

Firme inesistenti che si materializzano dal nulla, sospette manomissioni e sostituzione di documenti con altri, e una "giustizia" che tentenna sulla strada da prendere, l’omicidio preterintenzionale o l’omicidio colposo?

Ovviamente, scartato quello volontario.
Certo che si deve essere proprio IMBECILLI a massacrare di botte un ragazzo fragile come Stefano senza ipotizzare di poterne causarne la morte. Il linguaggio giuridico, in questo senso, fornisce alibi, piuttosto che toglierne o rivelarne l'infondatezza.

E' certo anche che si deve essere proprio IMBECILLI, o SERVI incalliti e senza pudore, a dichiarare che un arrestato "anoressico, drogato e sieropositivo" muoia da sè, in carcere o in ospedale, per quei motivi.
Così, automaticamente.

C'è da chiedersi se c'è un rapporto tra lo stipendio da funzionari dello stato e l'inclinazione sistematica a farsi venire la faccia come il culo.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Garrett il 9/11/2009 23:01:50
Certo che si deve essere proprio IMBECILLI a massacrare di botte un ragazzo fragile come Stefano senza ipotizzare di poterne causarne la morte. Il linguaggio giuridico, in questo senso, fornisce alibi, piuttosto che toglierne o rivelarne l'infondatezza.

E in ogni caso se lo stato di salute fosse stato così grave avrebbero dovuto curarlo... o forse per Giovanardi venti grammi di fumo bastano per privare un cittadino del tanto decantato "diritto alla vita".

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 9/11/2009 23:17:02
Citazione:
se lo stato di salute fosse stato così grave avrebbero dovuto curarlo...

E se lo stato di salute fosse stato così compromesso, come magari lo era (esclusa la sieropositività, come chiarito dalla sorella pubblicamente) esattamente per quella ragione il suo organismo potrebbe non aver retto al pestaggio.

Però, federico Aldrovandi anoressico non era. Nemmeno Gabriele Sandri.
Giovanardi e tutta la cricca hanno dalla loro la fortuna di ritrovarsi un entourage politico di "opposizione" che aspira al ruolo di escort...

E riguardo al "diritto alla vita" secondo Giovanardi:

L’intelligenza, la profonda cultura e la sensibilità cristiana del cattolico Carlo Giovanardi.

Un articolo da Dazebao. (la foto di apertura contiene l'immagine di Stefano morto: lo segnalo perchè è straziante).
"VERGOGNA, GIOVANARDI"

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Garrett il 10/11/2009 0:59:20
E se lo stato di salute fosse stato così compromesso, come magari lo era (esclusa la sieropositività, come chiarito dalla sorella pubblicamente) esattamente per quella ragione il suo organismo potrebbe non aver retto al pestaggio.

Naturalmente... il pestaggio, sui cui nessuno ha più dubbi.
Volevo solo far notare l'incoerenza, etica e legale, di Giovanardi se anche quello che ha affermato fosse per assurdo vero cioè che la morte è stata causata dallo "stato di salute".

Di fronte a una tale ignoranza su un fatto così grave e la pubblica mancanza di rispetto per la vittima e i suoi famigliari, Giovanardi dovrebbe dimettersi immediatamente.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  francesco7 il 10/11/2009 12:21:25
Giovanardi, al quale è stata affidata dal governo "la lotta alle tossicodipendenze" e la "tutela della famiglia", ovviamente sa bene che tanti italiani - ormai i primi in Europa secondo le statistiche - fanno uso di droga. E sa che tra loro ci sono molti imprenditori, molti politici, e anche alcuni illustri compagni di partito di Giovanardi. E, ancora, sa che molte persone "per bene", danarose e ben difese dagli avvocati e dai giornali, hanno cercato e cercano nei cocktail di droghe di vario genere, non solo cocaina ed eroina ma anche oppio, anfetamine, crack, ecstasy..., una risposta alla propria pazzia personale, al proprio smarrimento individuale. E alcuni, benché trovati in antri sordidi, sono stati protetti dal pudore collettivo, e la loro sofferenza è stata trattata con tutti quei riguardi che sono stati negati a Stefano Cucchi. Come se per loro la droga fosse la parte nascosta della gioia, la faccia triste della fortuna mentre per Stefano Cucchi era il delitto, era il crimine. A quelli malinconia e solidarietà, a Stefano botte e disprezzo.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Lezik85 il 10/11/2009 13:24:29
Citazione:
Giovanardi ormai fa il lavoro sporco che altri rifiutano di fare dopo palesi figure di merda


Non credo che Giovanardi abbia facoltà intellettive superiori ad un'ameba, altrimenti inizierebbe a domandarsi poichè una persona () come lui sia stata messa dove egli stesso si trova ora.

Vorrei comunque che poneste attenzione anche su quest'altra storia (poco ricordata purtroppo), che ha molti punti oscuri come quella di Cucchi.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  sitchinite il 10/11/2009 17:46:07
Voi cianciate su giovanardi va...

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo465458.shtml


Spunta un testimone chiave nella vicenda di Stefano Cucchi. Ci sarebbe un uomo che ha assistito al pestaggio del giovane nella cella di sicurezza, a Palazzo di giustizia, a Roma, secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani. E ci sono anche i primi sei indagati per aggressione contro il giovane, accusati di omicidio preterintenzionale. Cucchi era arrivato sano e con pochi grammi di droga. E' morto dopo una settimana, nell'ospedale Sandro Pertini.

A finire indagati dovrebbero essere carabinieri, agenti di polizia penitenziaria e detenuti.


(omissis)


Dalla documentazione "emerge come una moltitudine di operatori della polizia giudiziaria, del personale amministrativo e delle strutture sanitarie, abbiano assistito, inerti quando non complici, al declino fisico di Stefano Cucchi e fino alla morte", spiega il presidente di "A Buon Diritto", Luigi Manconi.



Citazione:

sitchinite ha scritto:
credo sia il segno della barbara usanza degli agenti penitenziari di prendere a botte i detenuti tossicodipendenti per fargli passare la crisi di astinenza quando questa arriva.


Mi sa che (forse) avevo sbagliato solo il motivo del pestaggio....


pikeeeeeeeeeeeeee dove seiiiiiiiiiiiiii?? inizia a comprare i ceci

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 11/11/2009 0:00:00
Lezik
Citazione:
Non credo che Giovanardi abbia facoltà intellettive superiori ad un'ameba, altrimenti inizierebbe a domandarsi poichè una persona () come lui sia stata messa dove egli stesso si trova ora.

Io propendo fortemente per il credere che sappia perfettamente perchè occupa quel posto. Così come sono convinta che si commette un grande errore nel ritenere che si mettano a posti governativi di rilevanza individui che non sanno cosa quello che dicono.

L'essere giudicati in base all'ipotetica mancanza di cervello, e sapere che le proprie affermazioni producono questo giudizio, è un modo di derespozzabilizzare se stessi e l'istituzione di cui si è al servizio.
Oltre che fornirsi un alibi.
Il messaggio che si intende far passare, a mio parere, mira a creare, per poi additare in negativo, uno stereotipo "divergente" da ciò che viene considerato socialmente "giusto"; e a minimizzare dove invece serve punire, e guarda caso si minimizza sempre nei confronti di chi fa abuso del proprio potere.

Una politica della "creazione del nemico" che non si limita a decisioni come quella di bombardare interi paesi per scongiurare il pericolo terrorismo.

La logica è la stessa.

Di Stefano Frapporti si sa davvero poco, c'è qui una lettera del padre, e la notizia riportante il rifiuto da parte delle autorità carcerarie di farlo parlare al telefono con la sorella.

Inoltre:

«...Il fatto che Stefano avesse firmato per non telefonare a nessuno mi sembra stranissimo. Io gli facevo da mamma, mi chiamava per qualsiasi sciocchezza. Il comandante della polizia penitenziaria poi mi ha raccontato che a un certo punto avrebbe voluto chiamarmi, ma avendo già firmato la rinuncia non è stato possibile».

I dubbi sono tutti legittimi.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 11/11/2009 0:15:55
Questa è di oggi: Giuseppe Saladino muore nel carcere di Parma dopo 24 ore.

""La Procura di Parma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti sulla morte di Giuseppe Saladino, un 32enne deceduto in carcere meno di 24 ore dopo il suo arresto.L'episodio risale a venerdì scorso quando l'uomo, che era stato condannato agli arresti domiciliari per aver rubato dai parchimetri, era stato sorpreso lontano dal suo appartamento. Nel pomeriggio era perciò stato rinchiuso in carcere ma durante la notte avrebbe avvertito un malore, a cui è seguita la morte.Sulle cause del decesso farà luce l'autopsia, i cui risultati verranno diffusi nei prossimi giorni. "Voglio sapere tutto - ha detto la madre del ragazzo in un'intervista a 'Tv Parma' - in carcere è entrato un figlio sano e avrei voluto ricevere un figlio sano"."

Qui ci sono maggiori dettagli:

S'indaga per omicidio colposo.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 11/11/2009 0:20:12
Da Reset Italia, un articolo di Doriana Goracci:
MORIRE DI STATO. SALUTARE UN FIGLIO. RIVEDERLO MORTO.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Pispax il 11/11/2009 0:44:36
Ciao flo, un abbraccio.


E' uno schifo che si permetta che queste cose continuino ad accadere.
Condivido il tuo sdegno fino all'ultima virgola.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  ivan il 11/11/2009 6:26:33
Sdegno.

Già.

Vediamo cosa succede in altri ambiti della società:

Da http://palermo.repubblica.it/multimedia/home/19129447

Citazione:


Palermo. Da giorni seminavano il terrore negli androni del centro città. Tre giovani avevano preso di mira soprattutto gli anziani: non si limitavano a razziare borse e portafogli, ma si accanivano anche contro le vittime, con pugni e calci.

La polizia è riuscita a individuare il gruppo grazie alle riprese fatte da una telecamera piazzata in un condominio di via Libertà, teatro di uno dei raid.

..



Prendersela con i vecchietti ... ma come si fa ...

Stendiamo poi un velo pietoso sulle cronache dell'ultimo anno, cronache piene di fatti di aggressioni a sfondo razziale e politico.

E stendiamo anche un velo pietoso sui decenni passati, con tutti i fatti violenti e misteriosi che a livelli alti e bassi si sono via via succeduti tipo la uno bianca e via discorrendo.

Stendiamo sopra un velo pietoso che lo scenario che emerge dalle cronache non è per nulla edificante ( esempio muoiono in carcere 180 persone l’anno, di cui un terzo, circa 60/70 muoiono di suicidio: link , esempio - atroce - : link ) .

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  abbidubbi il 11/11/2009 9:21:25
Citazione:

florizel ha scritto:
Questa è di oggi: Giuseppe Saladino muore nel carcere di Parma dopo 24 ore.


La "colpa" di quest'altro povero disgraziato è allucinante: aveva rubato monetine da un parchimetro.
Non siamo di fronte a sbandierate mele marce, qui è marcio l'albero, la terra, il fattore.
La cosa che più mi ripugna è l'omertà, lo spirito di corpo delle istituzioni che in queste occasioni viene fuori in tutto il suo squallore. Tutti tesi a difendere psicopatici che andrebbero curati, non coperti. Un bel TSO...

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Pyter il 11/11/2009 13:16:19
Il fatto che se ne stiano occupando così tanto nelle tv e nei giornali significa che hanno già trovato chi incolpare. Indagini, processo, assoluzione ecc ecc..

Il suicidio della brigatista in carcere invece è stata una notizia meteora.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  Lezik85 il 11/11/2009 13:49:31
Citazione:
Io propendo fortemente per il credere che sappia perfettamente perchè occupa quel posto. Così come sono convinta che si commette un grande errore nel ritenere che si mettano a posti governativi di rilevanza individui che non sanno cosa quello che dicono.


Non lo so flo, credo che certe frasi siano lo specchio delle proprie idee.
Forse è colpa mia che trovo incomprensibile come una persona possa ridicolizzarsi a tal punto da far credere che sia un decerebrato, solo per mantenere un misero posto di semi-potere.

Le leccate di culo a quanto pare facilitano la scalata del potere.

Ma adesso che ci penso può esistere un'ipotesi più sinistra.
Ovvero che Giovanardi si voglia far notare da qualcuno per la sua diligenza e cieca fiducia nel grande piano, atto a mantenere lo status quo. Conferenze stampa costituite da frasi piene di bigottismo ed assurdità, atte a compiacere (anche parzialmente) il suo burattinaio. Un buon servo che ha mercificato i propri pensieri a vantaggio di una vita tranquilla, un'utile pedina sacrificabile per il suo superiore in caso di bisogno.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 11/11/2009 15:39:31
Citazione:
E' uno schifo che si permetta che queste cose continuino ad accadere.

E' uno schifo anche che la maggior pate dei media stia trattando l'argomento omettendo di fornire una cronologia esatta degli eventi, o almeno di tentare una ricostruzione.

Sembra che anche la tempistica, nell'evidente svolgimento logico delle cose, debba sottostare alla politica dello scaricabarile e della deresponsabilizzzione preventiva degli esecutori del pestaggio.

Infatti, inizialmente si diceva che i medici del Fatebenefratelli avevano riscontrato che le ecchimosi al volto non erano così evidenti o rilevanti. Essendo Cucchi stato portato in questa struttura solo DOPO l'udienza per direttissima, tutto sembrerebbe scagionare i carabinieri da un eventuale pestaggio, da addossare tutto alla sola polizia penitenziaria.

Ma sembra sfuggire il fatto che i sanitari della "cittadella giudiziaria e quello del carcere di Regina Coeli avevano già riscontrato tumefezioni ed ecchimosi all'arrivo di Stefano.
E fino ad allora Stefano era stato nelle mani dei soli carabinieri.
Qualcuno mi corregga se sto sbagliando, ma a quanto pare le cose sono andate così.



Intanto, si sa solo ora di un supertestimone.

Imbarazzo e vergogna di stato.

Credete che affermare che Stefano sia stato massacrato prima, durante e dopo l'udienza e la "custodia" sia di carabinieri sia di agenti penitenziari, sia fuori luogo?

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 11/11/2009 15:58:12
Citazione:
Prendersela con i vecchietti ... ma come si fa ...

Stendiamo poi un velo pietoso sulle cronache dell'ultimo anno, cronache piene di fatti di aggressioni a sfondo razziale e politico.

Già, come si fa a prendersela con i vecchi. Sacrosanta osservazione. Il problema, però, è che per qualunque abuso commesso viene tacitamente fatta passare la conclusione che TUTTI gli arrestati siano fatti della stessa pasta di chi è VERAMENTE colpevole di aver esercitato violenza su altre persone.

Nè Cucchi, nè Federico, nè Sandri, nè Saladino, nè Lonzi, nè le altre vittime delle "divise", avevano commesso quel tipo di reato.

Vedi se muovono un dito quando viene perpetrato un pestaggio su clandestini.
Non posso fare a meno di aggiungere che allo stadio, di fronte ai gruppi di Ultras, pare quasi se la facciano addosso tutti quanti.

Uno che ruba monetine ai parcheggi... meglio esaltare questo "reato", piuttosto che quello del magnamagna DOCUMENTATO relativo ai finanziamenti delle varie "emergenze" italiane, o l'omicidio di massa delle guerre preventive contro il "terrorismo", o gli interessi nell'industria delle armi.

Lezik
Citazione:
Giovanardi si voglia far notare da qualcuno per la sua diligenza e cieca fiducia nel grande piano, atto a mantenere lo status quo. Conferenze stampa costituite da frasi piene di bigottismo ed assurdità, atte a compiacere (anche parzialmente) il suo burattinaio.

Anche questa è una verità, a mio avviso. Il che scagiona Giovanardi dalla stupidità attribuitagli.
Cè chi il servo impara a farlo, ma c'è pure quello cui gli riesce di default.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  dr_julius il 11/11/2009 21:36:19
Citazione:

Pyter ha scritto:
Il fatto che se ne stiano occupando così tanto nelle tv e nei giornali significa che hanno già trovato chi incolpare. Indagini, processo, assoluzione ecc ecc..

Il suicidio della brigatista in carcere invece è stata una notizia meteora.


Lo penso anch'io. Solo qualche titolo, timidamente, il primo giorno annunciava "stava pensando di collaborare" ...



Purtroppo la brutta notizia dell'ultim'ora è che di storiaccia ne abbiamo un'altra...

edit: Giuseppe Saladino, 32enne, a Parma arrestato e morto in carcere dopo 15 ore. fonte

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 13/11/2009 11:59:06
L'autorità del male.

"Il dilemma sociale vero, quello che può decidere sulla libertà o sulla servitù della società futura è questo: democrazia autoritaria a favore dei ricchi e sapienti e a spese dei poveri e ignoranti, o democrazia dei diritti e dei doveri garantita dalle leggi? Il caso può fornire dei suggerimenti. In pratica come era possibile risolverlo evitando il tragico epilogo?

I poliziotti che lo conoscevano potevano fare a meno di arrestarlo per la detenzione di una piccola quantità di droga proprio nei giorni in cui su tutti i giornali si legge che
fanno uso di droga parecchi delegati del popolo al governo della nazione."


Non solo Stefano Cucchi, le tante morti sospette delle carceri italiane.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 15/11/2009 1:20:25
«Urlava, così l'hanno picchiato».

"Così l'hanno lasciato morire".

"...a finire il lavoro avviato dai tre uomini in giubba blu - Nicola Minichini, Corrado Santantonio, Antonio Domenici - è stata la "negligenza", "imperizia", "imprudenza" di tre uomini in camice bianco.
Medici della "struttura protetta" dell'Ospedale "Sandro Pertini". Il primario del reparto, Aldo Fierro. Due dei suoi "specialisti", Stefania Corbi e Rosita Caponetti. A documentarlo è uno scartafaccio che la Procura della Repubblica ha acquisito agli atti dell'inchiesta.

"Paziente molto polemico - scrive - Si gira con la testa mantenendo la posizione prona. Si convince a farsi visitare, ma è comunque scarsamente "collaborante"". Quel "collaborante" al posto di "collaborativo", segnala il lapsus linguistico-carcerario di un medico di cui si indovina l'approccio. E le sbrigative conclusioni. "Il paziente presenta verosimile ematoma regione glutea sinistra (dove lo hanno preso a calci ndr.) e vistoso ematoma ed ecchimosi preorbitaria sinistra. Rifiuta di continuare a parlare. Impossibile proseguire. Somministrare "Contramal" (un analgesico ndr.) al bisogno".


Se le cose sono andate davvero così, questa qui è un medico che avrebbe fatto meglio a scegliere la carriera di escort. Avrebbe guadagnato forse meglio, usando la bocca per altro, piuttosto che per emettere diagnosi e SENTENZE.

Stronza e spietata, viene immediatamente da concludere; esattamente come il sistema l'ha voluta. Lei e gli altri responsabili, in camice ed in divisa, della morte di Cucchi.


"Il "polemico", "oppositivo" e "diffidente" Stefano affronta la sua ultima notte con il consiglio di mangiare riso, pasta e carne e la lista dell'associazione italiana celiaci sul comodino. Alle 6.15 del 22 ottobre, il suo cuore schianta. Senza la presenza di un solo rianimatore. Ma - annota la Corbi - circondato "da personale infermieristico impegnato in manovre di rianimazione fino alle 6.45, ora del decesso"."

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  J3njy il 15/11/2009 5:17:36
La madre dei cretini è sempre incinta, i proverbi più antichi solitamente sono i più saggi e di cretini in questo thread ne ho già individuati alcuni.

Ovviamente non cadrò ai vostri livelli nel dire chi è cretino o meno, ma spero che ci arriviate da soli seguendo il filo logico del mio discorso.

Fare di tutta l'erba un fascio è sempre stato sbagliato e lo è tuttora dato che come la filosofia buddista chiaramente insegna con il Tao, ci sono elementi "buoni" in mezzo a tanti cattivi ed elementi "cattivi" in mezzo a tanti buoni.

Tralasciamo la piccola parentesi filosofica ed attiviamo al punto citando FATTI e considerazioni e deduzioni LOGICHE sui fatti :

1) Cucchi è stato arrestato per possesso di un modesto quantitativo di droghe.
2) Cucchi è entrato vivo e vegeto
3) Cucchi è uscito morto con lividi e fratture EVIDENTI che non possono essere fatte passare come un "incidente di percorso".

Assodiamo una volta per tutti questi fatti e rendiamoci conto che :

1) Quando un detenuto viene arrestato e portato in carcere deve avere in ogni caso (parlassimo anche di Jack lo squartatore) le dovute cure mediche, la legittima assistenza legale, la giusta nutrizione.

2) Qualora vengano a mancare SOLO UNO di questi diritti precedentemente espressi si è in chiarissima mancanza di professionalità nonchè si scende ad OMICIDIO COLPOSO.

3) La mancanza di trasparenza di tutte le procedure e la mancanza di possibilità di parlare con l'esterno aggrava ulteriormente il punto prima citato.

E' un dato di fatto e penso anche facilmente immaginabile che una volta entrato in una caserma o in un carcere si è alla mercè totale degli agenti di turno che possono in qualsiasi momento massacrarvi di botte invocando poi la legittima difesa qualora ci fosse una rivendicazione legale.

Essere soli contro 1,2,3,4 ... poliziotti equivale ad andare al processo mettendo in tavola la vostra parola contro quella di molti altri agenti.

Se poi oltretutto uno ha anche la fedina penale sporca (magari per banalissimi reati) ecco qui che la vostra parola vale praticamente NIENTE.


Essere in custodia significa avere personale ADEGUATO che sia in grado di prendersi cura della persona.
Quando un poliziotto ha in custodia un'arma non può mica permettersi di farsela fregare e qualora succeda è nell'interesse proprio fare una puntuale e formale denuncia del fatto per essere manlevato da eventuali crimini che possano essere stati commessi con la sua arma.

Quando ciò non succede il poliziotto viene ritenuto RESPONSABILE del reato stesso eccetto nel caso in cui riesca a DIMOSTRARE l'estraneità al fatto e provare dunque la sua versione.

Morale della favola :

Io ti affido una persona ... tu me la ridai morta ... SEI RESPONSABILE e vieni accusato come MINIMO per omicidio colposo.

Non vedo perchè questa prassi è NORMALE nei casi di babysitter e non possa esserlo nei casi di agenti delle forze dell'ordine.

PS : Il discorso è talmente LOGICO e banale che chiunque non è daccordo è un emerito IDIOTA.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  ivan il 15/11/2009 9:12:27
Già, ovvio, logico.

Eppure lo scenario si ripete_ Link sito Grillo.


Dice Grillo : 1531 morti in dieci anni solo in carcere, senza contare gli altri casi: Federico Aldrovandi è morto in strada, Riccardo Rasman in casa sua. Muoiono i poveri diavoli, gli incensurati, i ragazzi, gli invisibili.

Com'è che una cosa così ovvia si ripete ormai da sempre ? Com'è che una cosa così logica continua ad accadere ?

Qui la sensibilità dimostrata su questo propblema.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 15/11/2009 17:00:48
J3njy

Citazione:
Essere in custodia significa avere personale ADEGUATO che sia in grado di prendersi cura della persona.

Fermo restando che condivido il tuo discorso circa ciò che giuridicamente permette di determinare le responsabilità di agenti e simili, aggiungerei qualcosa che determina altre considerazioni: quello che tu definisci l’ESSERE IN CUSTODIA , a conti fatti è un’astrazione. O un neolinguismo.
Tu stesso affermi che “Fare di tutta l'erba un fascio è sempre stato sbagliato e lo è tuttora”; ma questa è una sottigliezza che va ad infrangersi contro l’evidente realtà di un sistema che riduce e costringe in categorie i singoli individui: la condizione di base è ormai quella secondo cui anche l’elemento “buono” DEVE adeguarsi alla categoria; l’UOMO, il singolo, l’individuo, alla logica di questo sistema di cose, e non viceversa. La “forza” di questa “democrazia” è nel sacrificio del singolo alla causa “collettiva” … cioè la causa dei pochi che ci guadagnano, ovviamente.

La tua precisazione, benché utile a ricordarci che esisterebbero anche “sbirri buoni” e medici competenti, non fa piena luce sui meccanismi perversi che determinano complicità e responsabilità incrociate, ma (anche se inconsapevolmente) alimenta solo la grande illusione che in questo stato di cose esista una differenza tra “lecito” e “non lecito”. A mio avviso non è una regola del “sistema”, o che esso si pone, per il quale tutto è relativo, secondo utilità e convenienze.
Tanto ci pensa la propaganda a rendere pulito anche ciò che è interamente marcio.

Onestamente, in relazione al potere su cui il “sistema” si basa, io trovo più coerenti questi tragici epiloghi che fantomatiche storie a lieto fine.
E se non distinguere il singolo dalla moltitudine (ad esempio dando per scontato che TUTTI gli sbirri siano dei mostri) è il riflesso di un meccanismo di questo stesso sistema di cose, è anche la conferma della regola secondo cui quelli “buoni” non ce li mandano mai, a fermare ragazzi come Federico Aldrovandi o Stefano Cucchi, o chiunque altro morto per “malori suoi personali”, caduti dalle scale, dalle finestre, o intossicati da troppa vita.

D’altra parte, lo hai mai visto lo stato processare se stesso?

Nessuno l’ha mai visto, a parte cambiare qualche ingranaggio affinché funzioni PERFETTAMENTE e venga eliminato qualche cigolìo.

Quando poi si tratta di divise, sarebbe come processare il tricolore.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  hendrix il 15/11/2009 22:05:46


Arrestato per droga Roberto Brunetti

ROMA - Nascondeva un involucro con circa 100 grammi di hashish sotto il sellino del suo motorino e uno stesso quantitativo nella sua abitazione a Trastevere. Per questo è stato fermato in strada (mentre era in compagnia di un amico) e successivamente arrestato l'attore Roberto Brunetti, 43 anni, meglio conosciuto con il soprannome di «er Patata». L'arresto, già convalidato, è per detenzione di sostanze ai fini di spaccio.
Brunetti è stato già scarcerato in attesa di giudizio.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  florizel il 15/11/2009 23:34:37
Citazione:
Brunetti è stato già scarcerato in attesa di giudizio.


Uno della sua stazza, non lo si ammazza di botte con soli quattro calci.
Si rischia di dover fare molto più rumore.
A parte che non è esattamente un signor nessuno.

Re: un'altra storiaccia

Inviato da  hendrix il 16/11/2009 17:22:42
La legge si interpreta per i signor qualcuno,
e si applica per i signor nessuno...

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