Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  Garrett il 4/10/2009 11:33:32
gente gagliarda gli australiani...

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  ahmbar il 4/10/2009 22:12:28
Mica tanto, la farina di semi di canapa e' il secondo alimento con il piu' alto valore nutritivo dopo la soia, normale che l'olio, che ne e' un estratto, lo sia altrettanto

C'e' da dire che, a differenza della soia, la canapa non necessita di cure o trattamenti particolari ed utilizza 1/5 (memoria mia, quindi controllare attentamente questa affermazione ) dell'acqua, in piu' se ne fotte bellamente del "riposo" necessario da dare al terreno per evitare che si impoverisca con le coltivazioni continue

Dulcis in fundo, sia i semi che l'olio ripuliscono le arterie dal colesterolo, contribuendo notevolmente a ridurre le malattie coronariche e gli infarti


Infatti non se ne parla ancora di permetterne l'utilizzo, nemmeno se si tratta della qualita' con lo 0,02% di thc (se ti fumi il rosmarino ti fa' piu' effetto)

Giovanardi, che te possino....

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  Garrett il 4/10/2009 23:25:40
Mica tanto, la farina di semi di canapa e' il secondo alimento con il piu' alto valore nutritivo dopo la soia, normale che l'olio, che ne e' un estratto, lo sia altrettanto

Sì ma nel link si diceva che gli australiani si magnavano pure i fiori...

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  ahmbar il 5/10/2009 13:49:12
Sì ma nel link si diceva che gli australiani si magnavano pure i fiori...

E chiamali stupidi

Perche' mai rinunciare ad unire l'utile al dilettevole

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  Spiderman il 5/10/2009 13:53:32
Dei veri e propri intenditori questi australiani.

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  _gaia_ il 2/11/2009 14:33:39
News dalla Gran Bretagna:
Il ministro dell'interno licenzia il suo consulente scientifico sulle sostanze stupefacenti per alcune sue recenti affermazioni sulla cannabis.

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  ahmbar il 3/11/2009 0:13:04
News dalla Gran Bretagna: Il ministro dell'interno licenzia il suo consulente scientifico sulle sostanze stupefacenti per alcune sue recenti affermazioni sulla cannabis

Ovvio che sia stato licenziato : ha osato esprimere un suo parere come scienziato, dicendo oltretutto che
" la cannabis e' meno pericolosa dell'alcool"


Ma che si crede questo signore, che sia possibile dire una cosa cosi' ovvia e passarla liscia?

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  PikeBishop il 3/11/2009 11:22:28
Sta succedendo un casino che il governo non aveva previsto: i consulenti scientifici sono solidali e minacciano le dimissioni, che goduria. Momentanea, certo, perche' qualche tappetino lo trovano sempre, ma che fa sperare bene in una categoria che personalmente reputavo di puttane senza un minimo di coscienza e che si sta rivelando almeno un po' piu' decente del solito. Appena trovo un link lo aggiungo.

Tra l'altro quel consulente ha pure dichiarato che la cannabis e' molto meno pericolosa dell'equitazione....

PS
More could quit, drugs panel tells Johnson

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  sitchinite il 14/11/2009 13:39:00
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo465875.shtml

"Il primo coffee shop, autorizzato alla vendita di marijuana a scopo terapeutico. è stato aperto in Oregon, negli Stati Uniti. Il locale metterà alla prova il recente cambiamento di rotta in materia voluto dal presidente Barack Obama. Il Cannabis Cafe di Portland, nell'Oregon, è il primo luogo dove chi e' autorizzato a fumare marijuana per ragioni di carattere medico avrà a disposizione la sostanza e potra' anche fumarla sul posto."

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  Dipende il 25/2/2010 13:30:46
Qualcosa di utile la si potrebbe fare…

Forse questa è la prima volta che in Italia vari gruppi antiproibizionisti in materia di cannabis, cercano di coalizzarsi e di uscire una volta per tutte dalle fogne…

legalizziamolacanapa.org

La strada è dura…e tutta in salita…ora che l’unica manifestazione sui derivati della canapa che si svolgeva in Italia (Cannabis Tipo Forte) è stata polverizzata e il suo ideatore (un medico) perseguitato…
ora che il più grande meeting reggae che esista in Europa, è stato talmente bersagliato… che è dovuto scappare in Spagna…
Ora che, non solo ti blindano per un paio di canne, o un paio di piante, ma ti menano fino a farti morire…
C’è qualcuno che ancora non si arrende…(che mondo balordo!)

Sarebbe molto più facile per tutti noi andare in Spagna come il Rototom Sunsplash…o in Olanda, o in Belgio, o in Germania, o paradossalmente in 15 Stati degli USA (dove tutto è cominciato) …ma c’è qualcuno che non vuole andare via e ancora non si arrende…

Sarebbe bello che almeno questo sito possa vantare una cospicua mailing list …almeno per non farli sentire così soli…

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  benitoche il 4/7/2011 3:11:42
La rinascita della canapa
coltivazione ecosostenibile
Usata per fare carta, stoffe, olio, farina, cosmetici e medicinali, è stata proibita dalla legge Cossiga nel 1977 perché accomunata alla cannabis indica. Nel 1997 una deroga per la "sperimentazione" su mille ettari, poi ampliata. E ora si scommette sul suo ritorno
dal nostro inviato ANTONIO CIANCIULLO

FERRARA - "I campi di canapa me li ricordo da bambino: per me erano il parco giochi. E per l'Italia una bella voce di export: 100 mila ettari coltivati che davano tessuti, carta, corde, vele, mangime. Poi è arrivata la plastica e questo settore agricolo è finito fuori mercato. Ma ora che si cominciano a rifare i conti calcolando l'impatto ambientale della produzione, il quadro della convenienza cambia. Si scopre che c'è più che mai bisogno di una pianta che cresce con poca acqua, aiuta il terreno a recuperare fertilità e contiene sostanze con potenzialità terapeutiche che stiamo appena iniziando a conoscere". A parlare è Gianpaolo Grassi, il ricercatore che a Rovigo coordina le attività del Cra (Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura), un ente pubblico che si è da poco staccato dal ministero delle Politiche agricole: da molti anni studia le proprietà della canapa ed è disposto a scommettere sulla sua rinascita. Una scommessa di cui i lettori ci hanno chiesto di occuparci con il quinto sondaggio "scegli la tua inchiesta".

LA VIDEOINCHIESTA 1

La canapa ha avuto infatti un passato glorioso e un declino improvviso. E' stata la prima pianta da fibra a essere coltivata, agli albori dell'agricoltura, perché la crescita è rapidissima e una volta tagliata è come un supermercato, offre di tutto: si usa per fare carta, stoffe, olio, farina, cosmetici e medicinali. La canapa è stata utilizzata per stampare la prima Bibbia di Gutenberg, per scrivere la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti, per tessere le vele delle navi dei fenici e delle caravelle di Cristoforo Colombo. E tra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento ha conosciuto in Italia la sua stagione d'oro.

Poi, dopo il colpo di freno determinato dalla concorrenza delle materie plastiche, nel 1977 è arrivato lo stop: la coltivazione è stata proibita dalla legge Cossiga che ha accomunato nel divieto di coltivazione due piante cugine ma con caratteristiche molto diverse: la canapa indica (quella utilizzata per uso ricreativo dalla generazione del '68) e la canapa sativa (usata per usi produttivi). Così, per vent'anni, il monopolio del settore è stato lasciato alla Cina e ai Paesi dell'Est. Ma nel dicembre 1997 una circolare del ministero delle Politiche agricole ha autorizzato una deroga per la coltivazione sperimentale su mille ettari (successivamente ampliata).
Ora la coltivazione della canapa potrebbe essere rilanciata se verrà approvata la legge proposta dal senatore Francesco Ferrante, responsabile del Pd per le politiche sui cambiamenti climatici. "E' ora di adeguarsi a una scelta che l'Unione europea ha fatto nel 1972 inserendo nella politica agricola comune gli aiuti alla canapa sativa", spiega Ferrante. "In Francia oltre 9 mila ettari di questa pianta alimentano i settori della bioedilizia e della carta. Si coltiva anche in Germania, Finlandia, Romania, Olanda, Gran Bretagna e in Canada nel giro di otto anni si è passati da 2.400 a 21 mila ettari. Nei prossimi anni, con il ciclo idrico sempre più sbilanciato dal caos climatico, diventeranno sempre più utili le virtù ambientali della canapa che può essere utilizzata in moltissimi settori".

"Oggi la novità sta proprio nella grande differenziazione degli usi proposti", aggiunge Arturo Malagoli, presidente di Raggio Verde. "Da una parte c'è una tradizione antichissima che non si è mai interrotta: per secoli le stoffe fatte in canapa sono state usate e riusate finché non diventavano stracci e a quel punto gli stracci venivano riciclati trasformandoli nella carta di cui sono fatte tante cinquecentine e tanti volumi antichi. Dall'altra ci sono usi che riprendono abitudini che si erano perse: ad esempio i prodotti di cosmesi che aiutano a prevenire la disidratazione della pelle e proteggono da un eccesso di raggi solari. In questa partita, che può produrre occupazione e fatturati importanti rivitalizzando un intero settore agricolo, l'Italia può tornare ad assumere un ruolo di leadership mondiale".

Una scommessa condivisa anche da Massimo Gasparini che, dopo aver sperimentato in famiglia, con una figlia celiaca, i problemi affrontati quotidianamente da oltre 110 mila italiani intolleranti al glutine, ha fondato Zmg nutraceutica per fornire sia biscotti, torte e pizze ricavati dalla farina di canapa priva di glutine che integratori alimentari con un concentrato di olio ricco di acidi grassi omega 3 e omega 6 particolarmente utile per la riduzione del colesterolo e per la prevenzione di problemi cardiaci.

"Sulle proprietà positive degli alimenti derivati dalla canapa c'è ormai un largo consenso scientifico", ricorda la nutrizionista Elisabetta Bernardi. "L'elenco dei benefici è lungo: va dalla riduzione dei trigliceridi alla prevenzione dell'acne giovanile, dalla qualità delle proteine contenute nei semi, simile a quella della soia e dunque molto utile per i vegetariani, alla protezione contro gli eritemi solari".

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/07/01/news/inchiesta_scelta_dai_lettori-18504536/?ref=HREC2-10

Re: Canapa: Perchè non proviamo a fare qualcosa di utile?

Inviato da  captcha il 4/7/2011 18:14:06


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