L'Italia a rischio tsunami

Inviato da  dr_julius il 7/9/2008 23:01:19
Su corriere.it

"Tre sono le più temibili «sorgenti tsunamigeniche » del Mediterraneo finora ben studiate. A est, tra Cefalonia e l’Isola di Creta, l’Arco Ellenico, epicentro di frequenti terremoti, che sembra detenere il record del terremoto storico più forte del Mediterraneo, 8,4 gradi Richter, avvenuto nel 365 dopo Cristo, e seguito da un violento maremoto che investì l’Italia Centro meridionale. A ovest, tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Sicilia, la lunga catena sommersa dell’Atlante- Tell, anch’essa epicentro di ricorrenti sismi, che nel 2003 ha generato un terremoto di 6,8 Richter al largo della città algerina di Boumerdes, seguito da un maremoto giunto fino alle Isole Baleari. Nel Tirreno meridionale si trova la più modesta ma attivissima fascia sismogenetica Ustica-Eolie, responsabile nel 1823 di un sisma da 6 Richter, cui seguì un maremoto in varie località tirreniche."

La notizia-intervista del corriere.it, a mio modesto giudizio, ha toni un po' troppo allarmistici. Lo studio (in realtà una simulazione) prevede onde alte fino a cinque metri, e cito:
Per la simulazione sono state scelte tre zone a rischio, a diverse distanze dalla costa: il Tirreno meridionale, la zona prospiciente la catena delle Montagne dell’Atlante nel Nord Africa e l’Arco Ellenico occidentale. Per ogni zona sono stati determinati il più intenso terremoto possibile, la geometria, la cinematica e le dimensioni della faglia associata. Poi la faglia è stata fatta slittare per verificare che tipo di tsunami potrebbe provocare.
I risultati presentano una grande varietà di impatto.


Le conclusioni sono che "Questo studio, che ha il valore di una ricerca pilota, dimostra che per avere una visione realistica dei rischi di tsunami nel nostro mare si debbano effettuare delle simulazioni sull’intero bacino."

La fonte è rintracciabile qui dal febbraio 2008.
Per approfondimenti, soprattutto riguardo alla possibilità di avere "programma di difesa dai maremoti del bacino mediterraneo gestito dall’Unesco" segnalo una opinione non solo qualificata, ma ai miei occhi anche RAZIONALE:
-Alessandro Crise: Tsunami e inutilità di una rete di allerta nel Mediterraneo.

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