Porti il tuo laptop in USA ? Assicurati di nascondere prima tutti i tuoi dati

Inviato da  bigdaddy il 15/5/2008 23:37:08
Mentre vari impavidi ed infaticabili, più o meno ostinatamente, si impegnano a continuare a produrre articoli ed ulteriori studi tecnici per tentare di sbragare ufficialmente e "una volta e per tutte" la "versione ufficiale" dei fatti del 11.09.2001, i nostri cari amici a stelle e strisce continuano allegramente l'applicazione della loro agenda verso il totale azzeramento dei diritti civili.

Vi riporto il link di un articolo di Bruce Schneier per "The Guardian" dove viene fatto notare come sia le Dogane che la Polizia di Frontiera statunitensi, abbiano attualmente il potere di ispezionare o anche sequestrare per ispezionare, qualsiasi dispositivo elettronico in possesso a chi sta entrando nel loro territorio.

Tutto ciò, manco a dirlo, senza dover dare la benchè minima spiegazione sui motivi dell'eventuale perquisizione elettronica, ne tantomeno garanzie sull'integrità e sul trattamento dei dati.

Il tutto sancito dalla Corte di un tribunale federale.

Interessante notare che nell'articolo si richiama l'attenzione su vari modi di ovviare a questo tipo di controlli.

Molto divertente l'atteggiamento di alcune società che forniscono i loro dipendenti-viaggiatori con dei laptop "forensically clean" configurati per essere connessi alla VPN aziendale una volta superate le barriere doganali.

Non male, davvero niente male, come dire:
"non avete ancora reagito alla abnorme quantità di cazzate che vi abbiamo raccontato sul 11.09.2001 ? Bene, ennesimo giro di torchio per dimostrare a tutti la sicurezza della vera democrazia"

Ma c'è ancora qualcuno che davvero spera che arrivi un "messia" dell 11 settembre a pareggiare i conti con questa gente ?

Sono sempre più convinto che saranno necessarie ancora molte generazioni prima che l' "homo democraticus occidentalis" si riabbia dai vari rincoglionimenti alimentar-vaccino-mediatici ed incominci a camminare con le proprie gambe...

Citazione:
"Mi dica signor Anderson, a che serve telefonare quando uno non è neanche capace di parlare?"



Taking your laptop into the US? Be sure to hide all your data first

Re: Porti il tuo laptop in USA ? Assicurati di nascondere prima tutti i tuoi dati

Inviato da  cocis il 16/5/2008 14:40:20
14/5/2008
Errore Usa, turista romano in cella

Era andato a trovare la fidanzata



Un neolaureato italiano, giunto a Washington in visita alla fidanzata americana, è stato bloccato e detenuto per 10 giorni in carcere nel timore che volesse chiedere l'asilo politico. Domenico Salerno, 35enne e dottore in legge, è stato rilasciato solo dopo un intervento di un reporter del New York Times. Molto scosso, ha dichiarato: "Non tornerò mai piu' in America perché ho paura. Lì uno rischia di finire in galera per nulla".


L'incidente, riferito dal New York Times, risale al 29 aprile. Salerno, fresco di laurea a in un ateneo romano, sbarca e presenta il passaporto alla dogana dell'aeroporto di Dulles International. Ma un agente dell'immigrazione si rifiuta di farlo entrare. Seguono ore di interrogatorio al termine del quale le autorità decidono di trattenere Domenico. Per lui niente ingresso negli States né rimpatrio, perché avrebbe espresso timori a rientrare in Italia e manifestato intenzione di chiedere asilo.

Così viene trasferito in un capannone della Pamunkey Regional Jail di Hanover, in Virginia con altri 75 uomini nelle sue condizioni, dove resta 10 giorni senza la possibilità di contattare un avvocato. Mentre a nulla valgono i tentativi della fidanzata, Caitlin Cooper, 23 anni, di farlo uscire. A nulla vale la sua mobilitazione di persone influenti come John Warner, senatore della Virginia, e di due ex funzionari del servizio immigrazione assunti dalla famiglia Cooper.
Poi, finalmente, un reporter del New York Times investito del caso ha contattato le autorità. Meno di 24 ore, e le autorità dell'immigrazione sono intervenute e trasferito Salerno a Dulles dove venerdì si è imbarcato per Roma ancora scosso per l'accaduto.

"Non tornerò mai piu' in America perché ho paura. Lì uno rischia di finire in galera per nulla" ha detto dopo il suo ritorno assieme alla fidanzata a Guardavalle in provincia di Catanzaro, dove risiede. "Non avevo fatto niente di male e quei dieci giorni sono stati lunghissimi, quasi trent'anni. Ero cresciuto con il mito dell'America, coi film americani, pensavo che fosse la terra del diritto. Mi sono trovato invece davanti dei criminali. L'America è fatta anche di persone belle, lì abita gente che amo, ma con il Paese ho chiuso" è stato il suo amaro commento.
La vicenda di Salerno non rappresenta un caso isolato, soprattutto dopo che i controlli di sicurezza sono stati intensificati dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. In base al programma "Visa Waivers" i cittadini di 27 Paesi, tra cui l'Italia, sono autorizzati a entrare negli Stati Uniti senza visto per soggiorni a scopo turistico di durata non superiore a 90 giorni. Negli ultimi sette mesi, a fronte di 8milioni di turisti ammessi, circa 3.300 persone sono state respinte all'ingresso negli Stati Uniti.

Re: Porti il tuo laptop in USA ? Assicurati di nascondere prima tutti i tuoi dati

Inviato da  BlSabbatH il 16/5/2008 22:11:42
Citazione:
"Non tornerò mai piu' in America perché ho paura. Lì uno rischia di finire in galera per nulla"

il coast to coast sta sempre più perdendo consensi.. a fine uni mi sa tanto che opterò per la transiberiana.. sempre che l'FSB non organizzi qualche messinscena esplosiva per la cecenia!

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